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Autore: oby86    20/07/2003    7 recensioni
nuove avventure si prospettano all'orizzonte per i nostri amici, durante il loro sesto anno alla scuola di Hogwarts. ma i cambiamenti sono sempre in agguato per il mitico trio. ma resteranno sempre e solo loro? o verranno separati da un progetto più grande e misterioso di loro? e tutti saranno daccordo? e che cosa sono i Dragoni Blu?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Fu tutto come un flash

I Dragoni Blu

Capitolo Undicesimo

"L’Inizio della Fine"

 

*************

Fu tutto come un flash. Lei che cadeva e sbatteva violentemente a terra. Silente e la McGranitt che uscivano dall’infermeria e che davano loro l’orribile notizia. Il fatto che pensava che i loro professori non fossero esattamente quelli che credevano che fossero non giovava affatto al suo sistema nervoso. E poi non potevano neanche vederla un’ultima volta. Tutto ruotava troppo velocemente nella sua testa.

"E’ morta…è morta…è morta…Cho è morta…la ragazza per cui ho avuto una cotta è morta…" nella mente di Harry, questa era l’unica frase di senso compiuto.

Non ebbero nemmeno il tempo di chiedere se potevano vederla che tutti i ragazzi presenti davanti all’infermeria furono fatti allontanare e, nell’arco di qualche secondo, accompagnati ai rispettivi dormitori.

Appena i giocatori del Dragoblu entrarono nella loro Sala Comune, nelle loro menti balenò il pensiero che non si fosse trattato di un incidente come invece la Chips aveva sottolineato…Harry si volse, guardando i sei ragazzi uno per uno e in tutti riusciva a scorgere la vena del sospetto.

- Non credete neanche voi che si sia trattato di un incidente, vero ragazzi?-

- No Harry- rispose Alan- Non penso che qualcuno delle due squadre abbia provocato lo spostamento d’aria che vi ha fatto sbandare…io ero a dieci metri di distanza e come te ho intravisto una figura nera esattamente sotto di voi…-

- Se solo potessimo tornare indietro nel tempo per rivedere tutta la scena…- anche Kristine era della stessa opinione.

- Non potremmo tentare un incantesimo o roba simile? Insomma, abbiamo un quantitativo illimitato di conoscenze riguardo alle Arti Oscure e nessuna che riguarda il Tempo e come andare indietro nel passato?-

- Credo di no Michel. Questa è magia nera avanzata e non abbiamo molte probabilità di cavarcela senza essere scoperti. Ammettendo che una formula del genere esista.-

- Esiste Draco. Questo non è un problema. Il fatto è che è molto pericolosa e non si può assolutamente intralciare il corso degli eventi altrimenti il futuro sarebbe completamente diverso da come ci appare-

Sei paia di occhi si puntarono fissi e attoniti su Harry Potter. il ragazzo stava seduto su una delle poltroncine e guardava come al solito il fuoco che scoppiettava indifferente nel camino incantato. Apparentemente sembrava indifferente ai vari discorsi e a quanto aveva appena affermato.

- Si può fare davvero una cosa simile?- disse McKey- Insomma, voglio dire… io non ho mai sentito parlare di un incantesimo del genere…-

- Già…neanch’io…sì, è vero…- il mormorio di voce fu bruscamente interrotto dal moro che si alzò gettando a terra la parte superiore della divisa da Quiddich.

- Ci sono due modi per far tornare indietro il tempo. Uno lo usammo io, Ron e Hermione durante il mio terzo anno ma credo che non sia possibile utilizzare la Giratempo dato che è custodita al Ministero. Il secondo è una formula proibita che ho trovato in un antico manuale di Arti Oscure. Esatto Draco, quel manuale.- Harry aveva preceduto la domanda del biondo – Venite con me, lo tengo nel mio baule.-

I quattro ragazzi e le due fanciulle lo seguirono su per le scale che conducevano al dormitorio, leggermente intimoriti dalle parole del giovane. Gli unici due che erano a conoscenza della reale esistenza di quel libro si stavano chiedendo dove diavolo avesse trovato un tomo simile che trattava di argomenti così Proibiti.

Passò una mano sopra il coperchio del baule e questo magicamente si aprì, rivelandone il contenuto. Contenuto normalissimo, per altro, fatta eccezione per un antico volume di colore scuro con chiare segni di vecchiaia, dato che i fogli erano giallastri e odoravano di muffa. Lo prese e lo appoggiò sul letto dove tutti gli si avvicinarono. Cominciò a sfogliarlo e a nessuno sfuggivano certe pagine completamente bianche candide che spiccavano tra altre rovinate ai bordi.

- Harry, scusa…cosa sono quei fogli bianchi che ogni tanto si scorgono?- Kristine era famosa per la sua curiosità e Harry fu ben lieto di saziarla.

- Oh, questi sono fogli di incantesimi che ho oscurato, onde evitare che gente senza scrupoli ne venisse in possesso. Di questi tempi è meglio essere prudenti- quelle parole riportarono alla mente di tutti il viso sorridente della cinesina che, più o meno, era conosciuta in tutta la scuola. Harry si mise a sfogliare molto più velocemente il libro, poi, ad un certo punto, si fermò, proprio davanti a una di quelle pagine prima indicate da Kristine. Prese la bacchetta, sottovoce pronunciò il Controincantesimo e lentamente comparvero le scritte, un po’ smunte ma ancora leggibili.

- Ecco qui. Questo è l’incantesimo per far fermare il tempo, mentre questo è per viaggiare nel passato. Ovviamente sta al mago decidere di quanto vuol tornare indietro nelle ore trascorse. L’incantesimo ha una sua specifica durata e non sappiamo quando ci farà tornare indietro.-

Attimi di silenzio accompagnarono quelle parole, poi Draco esclamò:

- Bene ragazzi! Più attendiamo peggio è…quindi direi di sbrigarsi…-

- Va bene, è deciso. Veniamo tutti con te Harry- il ragazzo sorrise brevemente prima di prendere pergamena e penna e appuntarsi le formule.

- Un’ultima cosa ragazzi. Quando torneremo alla partita, non dovremo farci vedere da nessuno, men che meno da noi stessi, ok? Non toccate nulla e non fate incantesimi per evitare che…che Cho…sì insomma, avete capito.-

Tutti annuirono con gli occhi bassi.

- Pronti?-

Il ragazzo dalla cicatrice recitò la formula proibita. Fu un attimo e nella stanza non ci fu più l’ombra dei sette ragazzi che lasciarono dietro di sé il libro che, riponendosi da solo sul letto, si chiuse.

- Ma un momento! Un Bolide lanciato da Malfoy fa rallentare la corsa dell’avversaria, in questo modo i due sono affiancati…se non stanno più che attenti rischiano di perdere il Boccino, intralciandosi a vicenda.-

Non c’era dubbio. Erano proprio tornati alla partita. Un’altra frase dello speaker che precedeva di poco la bruttissima picchiata che i due cercatori avevano fatto.

- Bellissimo! Sembra proprio che le squadre incomincino a giocare sul serio! Speriamo che la fase di riscaldamento sia finalmente conclusa!-

E mentre i loro alter ego in cielo cercavano di accaparrarsi il Boccino, a terra tutti videro la stessa identica cosa. Una figura ammantata di nero, il cui volto era coperto dal cappuccio che compariva esattamente sotto Harry e Cho che erano in picchiata. Lo spostamento d’aria, causata dalla Materializzazione, aveva provocato lo sbandamento delle due scope e, mentre Harry riusciva a mantenere il controllo del suo mazzo, Cho precipitava. E tutti gli esponenti della squadra dei Dragoblu, rivissero ancora una volta quegli orribili momenti, mentre Harry diventava sempre più bianco e sconvolto. Kris dovette addirittura fermare Ginny che stava correndo in soccorso di Cho. Fortunatamente erano stati trasportati nel boschetto vicino al campo e quindi non erano visibili. Era fondamentale che non li scoprissero. Solamente Draco e Harry avevano seguito i movimenti della figura. Appreso cosa aveva provocato, quest’ultima si era Smaterializzata un’altra volta e per loro fortuna era riapparso non lontano da loro ma non fecero in tempo a vedere dove fosse diretto dato che il tempo a loro disposizione era scaduto. L’unica cosa che avevano notato era stato il marchio dei Mangiamorte sul polso.

Furono immediatamente consapevoli di quanto era successo non appena videro le immagini intorno a loro ruotare a folle velocità, finché non tornarono nella loro Sala Comune. Non un fiato, neanche una parola. Tutti e sette i ragazzi completamente sotto shock. Non erano assolutamente preparati a veder morire una loro amica, una seconda volta. Men che meno scoprire che è come se fosse stata uccisa. Harry realizzò solo all’ultimo ciò che i suoi occhi avevano visto, ma il cervello si rifiutava di elaborare quelle immagini di modo tale da poterne prendere solo una parziale coscienza. Ma poi la voce, scossa, ma chiara di Ginny ruppe quel tetro silenzio:

- Hanno ucciso Cho…i Mangiamorte Hanno ucciso Cho…-

- Voglio parlare con la McGranitt, non è possibile che non siano riusciti a salvarla neanche con la magia- si ostinò Michel.

- Credo che non ci abbiano neanche provato- la voce impassibile di Draco e soprattutto la frase che aveva pronunciato fece sobbalzare quasi tutti i presenti.

- Pensi che fosse…ehm…che fosse già morta quando è arrivata in infermeria?-

- No Alan. Draco intende dire che l’hanno lasciata morire, senza farsi nessuno scrupolo-

- Quelli che abbiamo visto non sono i nostri reali docenti. Sono Mangiamorte e attaccheranno con ogni probabilità questa sera.-

- Ma non è possibile…volete dire che Silente è stato battuto?-

- No, Michel, il nostro Preside è vivo. Voldemort e gli altri hanno avuto bisogno dei nostri docenti per preparare la pozione Polisucco. Il vero obiettivo del Signore Oscuro sono io. Io l’ho sempre ostacolato da quando sono nato. Probabilmente senza me tra i piedi potrà mirare alla conquista del mondo… ma avrà pane per i suoi denti.- di scatto Harry alzò la testa con una nuova luce negli occhi. Sicuro, determinato ed estremamente vendicativo.

Le sue parole giunsero come ovattate alle orecchie dei ragazzi. Nessuno osava anche solo supporre che un’eventualità del genere potesse ritenersi veritiera, figuriamoci reale e tangibile. Tanto vicina che c’era già stata una prima vittima. Ma, guardando la determinazione di quattro di loro, i Dragoblu erano sicuri che sarebbe stata anche l’unica.

*****************

Si stavano apprestando per uscire dalla loro sala quando la voce di Ginny li richiamò tutti:

- Non credete che sia meglio indossare le nostre tute da combattimento? Se ho ben capito, ci sarà da lavorare parecchio oggi…e poi sotto il mantello non si vedono!- con un sorriso la rossa lanciò le rispettive divise ai sei ragazzi che le stavano guardando sorridenti. Si cambiarono il più velocemente possibile e aprirono il passaggio, arrivando direttamente al corridoio del terzo piano.

Per poco però non andarono a sbattere contro due ragazzi che stavano correndo come pazzi nella direzione contraria.

- Ron, Hermione, che ci fate qua?- al sentire la voce di Harry i due interpellati si fermarono di colpo. Non lo avevano assolutamente riconosciuto con quella strano vestito che indossava, tuttavia non gli domandarono nulla a riguardo.

- Harry…noi abbiamo appena saputo di Cho…ma è vero che…-

- Sì Ron. Lei è morta e tutti noi abbiamo visto perfettamente chi è il responsabile della sua morte- Ginny rispose al fratello, sicura, senza incertezze. Vedendo che i suoi compagni annuivano a quelle parole si fece forza e proseguì.

- E’ stato un Mangiamorte. Si è Materializzato durante la partita, esattamente nel punto in cui Harry e Cho si stavano dirigendo a folle velocità. – con un cenno interruppe Hermione, certa di quello che la ragazza stava per ribattere. – Lo so anch’io che dentro a Hogwards non ci si può Smaterializzare o Materializzare ma tutti noi lo abbiamo visto farlo coi nostri occhi e no, Ron, non stiamo assolutamente andando da Silente.- s’introdusse nel discorso Harry.

- Adesso come adesso, loro sono…ehm…molto più pericolosi di qualunque nemico. E non chiedermi il motivo- si avvicinò ai due, ponendoglisi proprio davanti. – Vi chiedo solo una cosa…in questi sei anni noi abbiamo sempre combattuto Voldemort insieme, fianco a fianco. Ve la sentite di farlo ancora? E forse, per l’ultima volta?-

I due ragazzi si guardarono un attimo fra di loro per poi sorridere a Harry.

- Ma che domande! Certo che saremo con te! Dicci solo cosa possiamo fare per te-

Draco a quel punto si avvicinò al trio. – Bene! Da qui subentro io, Harry. Ci troviamo in Sala Comune per l’ora di cena. Tra le sei e mezza e le sette. Cerca di far correre la voce tra i ragazzi e di farsi trovare pronti senza dare nell’occhio.-

- Perfetto. Kristine dagli una mano. Ci vediamo. A più tardi.-

Protestando silenziosamente, Kristine si accinse a seguire Draco, Ron e Hermione, che si stavano domandando dove stavano andando e cosa dovessero fare. Ma alle loro mute questioni rispose il biondo. Quasi che avesse letto nelle loro menti.

- Andiamo in uno dei sotterranei della scuola. Lì troveremo un po’ di armi e pozioni che possono sempre rivelarsi utili- ma Kris lo interruppe- Ah sì?! E come credi di aprire la parete di roccia? Lo sai che solo ad un determinato orario è permesso entrare.-

- Ma tu fidarti, mai?- sbuffando, Kris lo superò lanciandole un’occhiata davvero truce.

- Ma contro chi dovremmo usare armi e pozioni?- fortunatamente Ron era intervenuto, altrimenti…

I due Dragoblu si voltarono verso Ron e Hermione e sorridendo come se si stessero preparando per andare a fare una scampagnata, risposero:

- Lord Voldemort-

*****************

- D’accordo Harry, faremo come vuoi. Ma non capisco perché stasera dovremmo cercare di contenere il panico che, secondo te si verrà a creare.-

- Fidati Ferguson. Sarà così. Almeno limiteremo i danni. Ah, un’ultima cosa. Che ne dici di andare ad indossare una tuta da combattimento?-

- Ma allora fai sul serio…-

Sorridendo tristemente il ragazzo dalla cicatrice si allontanò lasciando l’altro immerso in seri dubbi.

Anche la faccenda anti-panico era stata sistemata, un problema di meno. Sperava tuttavia, che non se ne sarebbero creati altri con l’entrata nel gruppo di Ron e Hermione. Erano comunque i suoi migliori amici ma non se la sentiva di esporli così tanto al pericolo. Loro…loro non erano abbastanza preparati per una cosa del genere.

*****************

Da quando Draco aveva parlato, neanche una sillaba era uscita dalle labbra dei due Grifondoro. Per lo più non potevano credere alle loro orecchie. Avevano realmente sentito il nome del Signore Oscuro dalla voce di Malfoy. E dalle espressioni serie di Draco e Kristine supponevano che non li stessero prendendo in giro. Tutt’altro. Ma ad un certo punto si fermarono davanti ad un massiccio muro di pietra, probabilmente quello di cui aveva parlato Kris poco prima. Un sorriso di sfida nacque sulle labbra della giovane, seguito a ruota da uno di Malfoy, come ad accettare di giocare una partita che sapeva già vinta.

Con molta non-chalance, appoggiò il palmo delle mani sulla pietra. Socchiuse leggermente gli occhi e immediatamente il muro davanti a loro si aprì come una voragine. E come se fosse la cosa più naturale del mondo, i due Dragoblu si accingevano ad oltrepassare la "porta" creatasi mentre Ron e Hermione guardavano sbalorditi la scena. Non potevano credere ai loro occhi.

Un ragazzo, di cui non si fidavano minimamente e che a quanto sembrava, godeva di una certa stima da parte del loro migliore amico, aveva aperto un muro di pietra spesso una trentina di centimetri sfiorandolo unicamente coi palmi delle mani. E quel che era peggio era che la ragazza che era con loro, una certa Kristine, non sembrava né spaventata o stupita anzi, sembrava che lei fosse perfettamente consapevole di quello che Draco stava facendo. Non le dava minimamente fastidio che alcune macerie si fossero posate poco lontano dai suoi piedi. Ma tutto andò in secondo piano quando videro che anche la ragazza, con un semplice gesto della mano, mandava le macerie lontano da lei. Al posto di avanzare all’interno dell’apertura, i due ragazzi se ne allontanavano con Ron che proteggeva col suo corpo quello di Hermione. Solamente quando Draco sentì che non c’era nessuno dietro di loro si voltò.

- Ragazzi? Che fate lì, non entrate? Non abbiamo molto tempo a disposizione…Harry ci vuole al più tardi alle 7 nella Sala Grande…- fu Ron a rispondere al biondo, con ancora uno sguardo alle macerie vicino a lui e alla sua ragazza.

- Te lo puoi scordare…io non…noi non entriamo dove ci siete anche voi…te lo puoi assolutamente scordare…- Hermione annuì alle parole del ragazzo.

Seguendo lo sguardo dei due e vedendo le macerie che Kristine aveva spostato con la forza dell’aria, Draco sorrise bonariamente.

- Avanti non fate i deficienti. Non usiamo i nostri poteri sugli amici. Quelli li conserviamo per prendere a calci nel di dietro un certo Mago Oscuro di nostra conoscenza…- così dicendo, si voltò per dare una mano alla ragazza nel prendere le armi e le tute da combattimento. Vedendo che non c’era poi più di tanto da preoccuparsi i due Grifondoro entrarono con molta circospezione. Calò un silenzio dovuto al lavoro che stavano svolgendo ma fu rotto da una domanda di Hermione.

- No, aspettate un momento, voi due. Volete spiegarci come cavolo avete fatto? Che diavolo di magia è? Che incantesimi avete usato? Cosa vi hanno insegnato?-

- Non sono affari vostri.- Draco, al sentire nominare il verbo insegnare, perse ogni qualsiasi buona volontà nei confronti dei migliori amici di Harry. Nessuno di loro aveva quelle risposte che Hermione chiedeva. Per il semplice fatto che a loro, nessun professore le aveva mai date. E questa era una cosa che a chiunque dei Dragoblu non era andata giù per niente. Assolutamente per niente. E Draco non sopportava che qualcuno gli chiedesse delle spiegazioni riguardo a cose che faceva o che sapeva fare ma di cui non aveva la minima di idea di come ci riusciva.

Questo faceva ancora parte del suo carattere e niente e nessuno gli avrebbe mai fatto cambiare opinione. Ma a Ron non era andato assolutamente giù il tono con cui aveva risposto alla ragazza.

- Ehi biondo! Vedi di regolare il tono! La sua era una semplice domanda. Cerchiamo di essere più educato. E vedi di rispondere alla domanda che ti ha fatto.-

- Senti un po’, Weasley, decido io se rispondere o meno ad una domanda, chiaro? Non ho mai detto che mi avrebbe fatto piacere scortarti fin qua sotto e renderti partecipe di una parte della vita che abbiamo vissuto fino ad oggi e non ho la minima intenzione di farlo adesso solo perché Potter me lo ha chiesto! Mi sono spiegato?- stava buttando fuori tutta la rabbia che aveva accumulato. Anche lui come tutti gli altri aveva bisogno di sfogarsi e di lasciarsi andare. Solo allora qualcosa nelle idee di Kristine prese a girare nel modo giusto. Solo allora Kristine capì l’enorme errore che aveva fatto nel giudicarlo in quella maniera, quella sera di qualche settimana fa. Draco aveva sbattuto per terra le varie armi e anche le due tute che aveva preso per i due Grifondoro. Brutta situazione.

Hermione e Kristine li stavano guardando stranite. Non si aspettavano una scenata del genere. Ma Kristine poteva anche capire lo stato d’animo del ragazzo. Lei stessa si trovava in quella identica sensazione di imbarazzo. Un altro pezzo del puzzle che andava al suo posto e lei che capiva maggiormente come doveva essersi sentito il ragazzo quando gli aveva rivolto quelle parole così cariche d’odio. Non aveva potuto farci nulla perché anche lui si trovava nella sua stessa situazione.

Nemmeno lei sapeva il motivo per cui gli avevano insegnato tutti quegli incantesimi. Nemmeno lei sapeva perché loro avevano quei poteri di cui Ron e Hermione sembrava avessero così paura. Nemmeno lei voleva che tutto quello che era accaduto fosse realmente successo. Una lacrima le scese lungo la guancia…seguita da un’altra…e un’altra ancora… finalmente aveva capito ciò che faceva così star male quel ragazzo…

Non guardò neanche Hermione che si voltava verso di lei, sentendo un singhiozzo sommesso. Corse direttamente verso Draco. Lui non aveva ancora tolto lo sguardo dal viso incazzato di Ron ma quando sentì le braccia di lei avvolgerlo, si preoccupò soltanto di calmarla.

- Ehi Kris, cosa c’è? Cos’è successo?- il suo tono di voce era improvvisamente calato fino ad acquistare quella modalità che né Ron né Hermione gli avevano mai sentito usare, ma che alla ragazza era terribilmente famigliare.

Soltanto dopo che la strinse a sé dolcemente, la ragazza riuscì a soffocare le lacrime nella maglia di Draco. Sentì soltanto una parola ma che per lui valeva quanto e più di un milione di frasi…

- Mi dispiace…non sai quanto…sono stata così stupida…- la strinse ancora più forte, lasciandola appoggiata al suo petto. Sentiva il suo corpo scosso dai singhiozzi e non desiderava altro che vederla sorridere di nuovo. Per loro il tempo era come se si fosse fermato.

L’unica cosa comica di tutta questa scena erano le facce di Hermione e Ron che non sapevano più a che mago voltarsi. La sola spiegazione che riuscivano a trovare era che la pozione che avevano sicuramente bevuto per aprire un muro, aveva anche delle controindicazioni che si manifestavano nel cambiamento della personalità. Chi mai avrebbe pianto tra le braccia di un Malfoy facendosi anche consolare?…Nessuno era così pazzo eppure Kristine stava esattamente facendo questo…

******************

Erano già le sei e quarantacinque e di Draco e compagni nemmeno l’ombra. La maggior parte dei Prefetti delle quattro case erano stati avvertiti di fare molta attenzione durante la cena. Harry e i suoi compagni non avevano voluto sbilanciarsi più di tanto e per sicurezza uno di loro sarebbe rimasto a mangiare ad ogni tavolo. Non era molto ma sempre meglio di niente. Ognuno di loro desiderava che tutto finisse il più presto possibile.

Finalmente quattro ragazzi fecero capolino dall’ingresso, tutti vestiti uguali ma il mantello nascondeva abbastanza bene la tuta da combattimento e le armi che portavano alla cintura. Harry, fatto un cenno a Ginny di sedersi coi Grifondoro, raggiunse il quartetto.

- Draco tutto bene? Ci son stati problemi?-

- No, non ci ha visto nessuno e ho anche rimesso a posto il muro…-

- Bene…allora, vai tu al tavolo dei Serpeverde, mentre, tu Kristine a quello dei Tassorosso. Io dovrò andare in quello dei Corvonero. Se succede qualcosa, qualunque cosa, tenete le bacchette pronte.-

- Perfetto. Michel sta al nostro?- un cenno affermativo da parte di Harry lo convinse ad andare a sedersi al suo ex tavolo. Qualcuno lo guardava con indifferenza, altri gli fecero un cenno di saluto ma la maggior parte di essi lo avrebbe volentieri strozzato.

Quindi Harry si volse verso i suoi migliori amici. Sembravano tranquilli.

- Ok. Dunque, immagino che Draco e Kristine vi abbiano dovuto dire un paio di cose vero?- silenzio assoluto- Mh…si dunque…dicevo…c’è Ginny al vostro tavolo quindi, se volete chiederle qualcosa, rivolgetevi a lei. Ci vediamo dopo…-

- Harry aspetta.- la voce di Hermione lo fermò. Si volse verso i suoi migliori amici.

- Perché non ci hai mai detto nulla di tutto quello che è accaduto oggi durante la partita? Noi non abbiamo visto bene e Malfoy dice che secondo te i reali fautori dell’incidente sono i seguaci di Tu Sai Chi…-

- Malfoy vi ha detto la verità. Ma non sono sicuro di dove sia. O chi sia. Perciò state attenti. Adesso devo proprio andare al tavolo di Corvonero. Devo parlare col loro Prefetto…riguarda Cho…- pronunciando quel nome Harry distolse gli occhi da quelli di Ron…si volse e attraversò l’intera sala, sotto lo sguardo di molti ragazzi e anche di qualche professore. I suoi occhi verdi si posarono però su Ginny, che lo osservava preoccupata. Quando i loro sguardi s’incontrarono nacquero due sorrisi sinceri e spontanei che scaldavano i loro cuori così giovani eppure con già così tante ferite.

Fu un toccasana per entrambi dato che sapevano che quella non sarebbe stata mai una di quelle serate tranquille tipiche di Hogwards.

**************

Il clima in cui si svolse la cena fu uno dei più silenziosi da quando era morto Cedric Diggory. Ma la differenza stava nel fatto che loro sapevano che Cedric era stato ucciso mentre quasi tutti pensavano che Cho avesse avuto un bruttissimo incidente. Non immaginavano neanche lontanamente che i professori non avevano fatto neanche uno sforzo per salvarla. Era una cosa troppo assurda per ritenere anche solo lontanamente che fosse vera. Quando però Silente, seguito dalla McGranitt e dalla Sprite si alzò senza pronunciare una parola sui fatti che erano accaduti quel giorno, qualcuno cominciò ad avere dei dubbi e qualcun altro credette maggiormente a chi gli aveva detto quello che pensava sui loro docenti. L’unico ad alzarsi in piedi per rivolgere una domanda al Preside fu Jack Ivory, Prefetto di Corvonero dell’ultimo anno.

- Mi scusi Signor Preside. Volevo chiederle di spiegare a noi tutti, quello che è realmente accaduto oggi durante la partita di Quiddich. Sempre se ne ha l’intenzione-

Silente si fermò proprio mentre scendeva dalla pedana, dava le spalle al tavolo e dietro di lui c’erano le due professoresse. Al sentire la voce del giovane si voltò, guardandolo e sorridendo. Ma non come il solito Preside, no. Era un sorriso molto diverso.

- No ragazzo. Non ne ho la minima intenzione-

Non prestando attenzione alle parole o al tono di voce dell’anziano uomo, il ragazzo insistette. Non si accorse neanche della mano di Harry che cercava di trattenerlo dal parlare ancora. Ma nessuno riesce a far star zitta una persona che ha amato una ragazza che è morta poche ore prima.

- Non può non dirci nulla. Insomma, una ragazza è morta, la mia ragazza, e tutto quello che sa dire è che non ha la minima intenzione di parlarne?- Jack, inavvertitamente aveva alzato la voce facendo fermare ancora una volta il proprio Preside. Ma quando l’anziano uomo si voltò, tutti rimasero sconvolti dal crudele ghigno che ostentava.

- Ah, e così la mezzosangue era la tua ragazza? Ma che peccato…siete rimasti separati…ma non preoccuparti, possiamo rimediare subito.-

- Avada Kedrava-

 

 

****************

Tatatatà!!!!!!!!! Che ne dite di questo colpo di scena? Bhè, ma penso che ormai abbiate capito…o no? Fatemi sapere tutto quello che vi passa per la mente mi raccomando!!!!!

A proposito di cose strampalate che viaggiano tra i nostri neuroni…

Lo sapete che l’autrice di "L’ultimo anno a Hogwards" ha pensato di fare una cosa molto carina che coinvolge tutti quelli che amano scrivere e, ovviamente, Harry Potter? Dovrete andare su questo sito http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=16886 nella sezione Fanfiction Libri. Leggete le informazioni e magari fateci un pensierino!!

Ed ora passiamo ai ringraziamenti:

Adele: bene, son contenta che ti piaccia il nuovo Harry della situazione…per quanto riguarda Ron e Hermione, non è mia intenzione lasciarli fuori dalla storia, ci mancherebbe altro…fammi sapere cosa te ne pare di questo capitolettino…

Danae: oh, un’altra fan del club "Abbasso la Cinesina"!!! Ma che bellezza!!! Si, in effetti il personaggio mi sta un po’ scappando di mano ma, cercate di capire quel povero sfig…ehm…ragazzo. Senza genitori, un padrino semi ricercato dalla polizia di mezzo mondo, amici che non si fanno vedere molto a lungo nella fic…(Ehi, questo è un tuo volere, autrice sadica NdHarry…) ehm…si dicevo…non puoi pretendere che sto semi incendiario non facesse un po’ il presuntuoso!! Facciamolo divertire finchè può!!! (Harry mi guarda mooooltooooo preoccupato per il suo futuro avvenire…)

Alewen: mamma mia sono tutta rossa, peggio di Ron! ^///^ quanti complimenti mia cara, eh già, in effetti son giusti…(Me mooooltoooo modesta!!) bene, son contenta che all’autrice di The Spirit of Dragon, nonché di Angel’s Tears, piacciano il mio sporadico lavoretto…e così il carattere di Draco ti intrallazza, eh? Bene, bene…anche tu che mi chiedi della coppia del momento…ma, che dirti per non sbilanciarmi troppo…mah, facciamo così, io dico che nei due prossimi capitoli l’azione per TUTTI non si risparmierà di certo e tu, o mia cara ragassuola, voli a recensire questo chap!!

Holmes: ciao caro, hai visto che alla fine ti ho accontentato? C’è solo una cosa che ti chiedo…il mio caro pc si rifiuta di aprirmi la tua storia e così non posso correggerla…non è che potresti rimandarmela che così valuto se è proprio il mio computer che è un ammasso di ferraglia o sono io che sono un’incompetente?

Hermione Granger: toh, la secchiona! (ehm…Professor Piton, non è che potrebbe gentilmente ritornare nel suo obbrob…ehm bellissimo ufficio e pensare alla nuova pozione da dare ai ragazzi del primo anno? Pleassssseeeeee….NdOby…) vedremo signorina, vedremo…dunque, dicevamo, signorina Sottutto io? Ah, già…non le piace la morte della signorina Chang…bhè in effetti neanch’io approvo, l’essere che mi sta supplicando di togliermi dai piedi poteva realmente fare qualcosa di migliore…chessò, un Crucio un po’ troppo potente…(Oby sussurra qualcosa all’orecchio del professore…) come dice? Ah, nelle prossime scene c’è questo ed altro? Oh, ma va benissimo, allora!! Signorina Granger, non si affliggi per le prossime pagine ma mi raccomando, torni a dirci la sua impressione…( e così Piton, lascia di nuovo la postazione alla cara Oby…)

Ma cos’è oggi? I personaggi che vanno e vengono da casa mia? Che roba è? Mah…proseguiamo…chi è che c’è? Una certa Gius…

Gius: cara, capisco che sei stata contentissima dal vedere l’aggiornamento ma non credo che la troppa felicità ti abbia fatto cadere stecchita dalla sedia…(Piton ritorna e da una minuscola pergamena all’autrice…) no, tutto a posto…è il caro Piton che ha, accidentalmente ovviamente, spalmato una pozione di non si sa che tipo, sullo schermo del tuo pc…condoglianze vivissime, cara. Il qui presente Severus Piton non ha la minima idea di quale si l’antidoto…

Bene e con questo è tutto…Piton fa ciao ciao con la manina e finalmente torna nel suo sgabuzzino che lui chiama Ufficio…

Alla prossima con: "Chi dei Due dovrà Morire?"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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