31 dicembre 2010

perciò ci siamo, giusto? è arrivato il momento.
il grande capodanno dei miei 18 anni, chiusa in una clinica a non fare niente. in camera, senza amici, senza persone con cui parlare. senza champagne o grandi cerimonie.
che poi, non sono cose cosi importanti. è solo la gioia di stare in famiglia o con amici, tutti insieme, aspettando l'anno nuovo, carico di promesse.
carico di aspettative e regali, di nuovi amori e amicizie, di nuove esperienze.
ma non è forse questo il bello della vita? non sapere mai che cosa accadrà. andare avanti ogni giorno... solo per sapere che cosa succederà il seguente. e cosi, fino a quando... non si ha più voglia di vivere.
si preferisce starsene isolati da tutto e da tutti, per nascondere un dolore che ogni giorno aumenta e mai si ferma.
e aspetti.
come in trance, stai li, fermo.
buttato da qualche parte, senza sapere come continuare.
come prendere la propria vita in mano.
e aspetti ancora, che qualcuno ti venga a salvare.
ma, se sei abbastanza sveglio, ad un certo punto, capirai la cosa più spaventosa: sei solo tu che puoi salvare te stesso.
ed è solo adesso, a meno di un'ora da mezzanotte, che capisco tutto ciò.
per quanto tempo sono stata ferma?
quanto tempo ho aspettato?
quanto tempo ho buttato?
anzi, no: quanto tempo mi è rimasto?
io, sicuramente, non lo so. questi medici, però. sostengono di saperlo.
ma il vero punto è che... qual è il vero punto? ah, si: che sono spaventata, e travolta dagli eventi di questa vita cosi strana, che dio mi ha donato. ma se dio me l'ha donata, come credo che sia, allora vuol dire che sono sul serio forte abbastanza da viverla. e mi viene da piangere, pensando che un altro anno sta per arrivare. un altro anno è qui, e io dovrò viverlo.
no;
dovrò sopravviverlo.






ciao a tutte:)
sono tornata oggi dall'inghilterra ed è stato molto bello, però adesso sono stanchissima, perciò ragazze io vado c:
la prossima volta che aggiorno vi racconto tutto ok? <3
grazie per le recensioni e tutto c: