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Autore: Swan    29/09/2004    3 recensioni
Severus Snape viene convocato da Dumbledore per svolgere una segretissima missione in compagnia di una improbabile compagnia di maghi ... indovinate che sono??? ^___-
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passarono le ore e i nostri baldi eroi, dopo un’estenuante giornata di lungo cammino, cominciarono a dare segni di irrequietudine. - INSOMMAAAA!!! - Gracchiò Lockart togliendosi dai capelli numerosi trucioli di legno - Questi maledetti rami bassi!!! Mi stanno rovinando tutta la capigliaturaaaa!!! - - Già - Replicò Snape - Black, tu che sei un asso nella trasfigurazione, perché non trasformi Brunello in un pettine, così magari ci potrebbe essere di una qualche utilità… - - Tacete profani! - Si difese il ciondolo - Ci vuole concentrazione per queste cose, sapete? - - Secondo me ti sei solo perso! - Disse Sirius cupo, starnutendo e spruzzando saliva ovunque. - Eresie… - - Allora perché continui a sbirciare la mappa appesa alla cintura di Remus? - - Sto guardando ben altro di Remus - Replicò Brunello beffardo -… E non sta appeso alla cintola, ma più sotto! - - Io ti… - Fece Sirius cercando di afferrare l’indisponente essere, ma quello fu più veloce e scivolò tra le pieghe del mantello del lupo mannaro - Volete smetterla una buona volta voi due? - Replicò Remus seccato - Vuoi un altro bacio ser Brunello? La prima volta ha funzionato! - Si prestò la Cooman convinta Tra le pieghe dell’abito di Moony, il malcapitato rispose con una specie di ruggito, che fece realizzare alla strega che non tirava aria ( Per forza con l’alito che si ritrovava! Nda ) e questa continuò a sbavare sullo zaino- tartaruga di Lockart. Questi, allungata una mano in cerca di un pettine e sentendo la stoffa umidiccia esclamò - Toh! Mi si è rovesciato il gel!... Beh poco male dopo sciacquerò lo zaino… - E presa una generosa manata degli effluvi salivari della donna, se li passò soddisfatto sui capelli, senza accorgersi di Snape e Black che vomitavano in un angolo - Però… non male questa marca!!! - - Se lo dici tu…. - Replicò Remus dubbioso - Sentite … - Disse Brunello riemergendo dal suo nascondiglio - vi dico che questa è la stada giusta… fidatevi! Tra un paio di chilometri al massimo dovremo arrivare a un paese, così troveremo una locanda dove passare la notte! - - … E dove Snape mi preparerà una pozione contro questo dannato raffreddore - Continuò Sirius starnutendo addosso al professore di pozioni - Col cavolo! - Disse quello pulendosi con un fazzoletto - Questa volta ti arrangi, sono stufo di lavorare gratis per voialtri due scrocconi! - - Scroccone? Moi? - Replicò Lupin ridacchiando - Esattamente!... Tu e la tua pozione anti licantropia! - - Ma Sevvy … tesoro, stavolta giuro che ti pagherò! - Replicò Sirius zuccheroso - Ah si? E come? Coi soprammobili che il tuo compagno ha trafugato al preside? - - Certo che no! Ti pagherò in natura!!! - Gridò l’animagus balzando addosso al mago e intrufolandogli abilmente le mani in distretti di non facile esplorazione. - L’ho sempre detto che è un’idiota ma che è anche un incredibile professionista - Disse Brunello commosso - … Coraggio Lupin! Buttiamoci nella mischia!!! - Remus però non parve dello stesso avviso e afferrato il proprio compagno per la collottola lo trascinò lontano da Snape, che ancora si stava chiedendo come avesse fatto l’animagus a togliergli le mutande, senza avergli prima calato i pantaloni. - Remyyy amoooreee non mi fare maaleeee - Disse Sirius mentre Remus con un fischio chiamava la fenice di Dumbledore che, posatasi sulla spalla di Black, fece scendere sul suo naso rosso per il raffreddore, una goccia delle sue lacrime miracolose. - Così non avrai nessun debito con Severus… - Disse stizzito il lupo mannaro a Black che aspirò soddisfatto in su col naso finalmente scongestionato. - Oh amore grazie, sei davvero un teso… - - Grazie un accidenti! Adesso a casa i piatti li lavi tu per due mesi! - - ……. - - Suvvia ragazzi! - Intervenne Lockart dopo essersi impiastricciato i capelli della saliva di Cita… ehm della Cooman - … Vi vedo un po’ inquieti… per sollevarvi gli animi vi racconterò una delle mie famose barzellette! - E fatta sparire ancora una volta la mano nello zaino- tartaruga ne estrasse il suo ultimo libro “ Io, simpatico umorista “ - Emh … Gilderoy… devi proprio?… - Intervenne Severus che finalmente era riuscito a rivestirsi. Ma il mago lo ignorò e aperta a caso una pagina, lesse imperterrito: - Lo sapete cosa dice una cellula quando va dal barbiere? MI - TOSI … mitosi … capita? WWWAHHHHWWHAHAHAHAHWWAHAHHHAHA!!!!!! - - Io questo lo uccido - - Ma perché il mio figlioccio non l’ha fatto fuori quando poteva? - - E io che potevo farlo fuori durante il duello del club dei duellanti? - La fenice emise una sorta di pianto e decise di suicidarsi incenerendosi - AHAHAHAHAHAH! A me è piaciuta….- mentì la Cooman. - Lockart… Te gustas Marjuana, te gustas vero? - Replicò Brunello - ….Ah! Ecco, adesso riesco a sentire la presenza dell’ametista… è strano… è come se ci fosse una specie di campo magico che la nasconde, per quello l’avevo persa - - Il nostro solito culo insomma! - Disse Sirius cercando aiutato da Severus di dare fuoco al libro di Gilderoy, mentre quest’ultimo era impegnato a intrufolarsi nella foresta alla ricerca di un posticino isolato. - Dai dai Sevvy appiccagli fuoco!!! Altrimenti siamo rovinati! - - Maledizione… non prende! E’ tutto umidiccio di bava! … E non chiamarmi Sevvy! - Intanto la grossa fotografia di Lockart nella copertina del libro li guardava beffarda e indirizzava ai due maghi spugni e boccacce, ma si preoccupò non poco quando Snape con la magia cambiò il titolo da “ Io simpatico umorista “ a “ Io e la mia lobotomia “. La Cooman aveva approfittato invece della breve sosta per seguire furtivamente il bel Gilderoy con l’insana intenzione di spiarlo durante l’esecuzione delle più comuni esigenze fisiologiche. Lupin si era seduto ai piedi di un albero e assieme a Brunello osservava visibilmente inquietato Severus e Sirius che avevano ingaggiato una furiosa lotta con il libro di Lockart che saltellava sull’erba cercando di non farsi prendere dai due maghi; con un’ultimo balzo disperato il malcapitato riuscì a reinfilarsi nello zainetto che Gilderoy aveva lasciato appoggiato a terra. - Ah! Ah ! Ah! - Ti sei messo in trappola da solo maledetto - Sibilò Black minaccioso; Severus lo affiancava con la bacchetta sguainata e uno sguardo altrettanto fosco. L’animagus si avvicinò dunque allo zaino, ma dall’interno vide partire una strana cosa dalla consistenza viscida e verdastra che gli si stampò sulla faccia. - UAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH - Il grido di terrore dell’ex prigioniero di Azkaban rimbombò per tutta la foresta. - LOCKAAAART!!!!! CHE £$$$$%$%&%&% E’ QUESTO */**/$$%e%% DI ROBAAAAA???????? - - Fatti vedere Sirius! - Esclamò Lupin accorrendo preoccupato e osservando attentamente la strana cosa appiccicata al viso del suo compagno. - Ehm … sembrerebbe una specie di maschera di bellezza - Azzardò Snape fissando visibilmente divertito l’animagus totalmente cosparso di poltiglia verde; dal viso emergeva solo l’estremità del naso, anche gli occhi erano coperti della strana roba. - NON CI VEDO PIUUUU’ !!! - - Calmati Sirius, adesso te la togliamo… possibile che tu debba essere sempre così tragico? Lupin dai gettagli dell’acqua addosso! - Replicò Brunello Le provarono tutte, ma alla fine la maschera non voleva saperne di staccarsi dal viso di Sirius. - Ragazzi… forse è meglio se andiamo a chiamare Lockart … - Disse Lupin sconsolato - ANDATE A CERCARE QUELL’IDIOTAAAAAA!!!!! - - Si si ma calmati ok? - Lupin, seguito da Snape e Brunello si inoltrò dunque tra i rami della foresta. - Non è strano che non siano tornati? - Commentò Severus pensoso - La Cooman lo avrà steso con uno dei suoi famosi baci alla” aglio parfum “… date retta a me che l’ho provato - Disse Brunello sentendosi soffocare al pensiero. - Ma dai saranno …. GILDEROY! - Esclamò Remus osservando Lockart riverso a terra e la Cooman che tentava una singolare tecnica di rianimazione tracciando strani simboli Wo- doo ( si scrive così? Nda ) sul corpo del malcapitato. - Visto? Che vi avevo detto? - Replicò il ciondolo convinto. - Sibilla! Che è successo? - - E’ morto vero? - Chiese Severus speranzoso, ma fu subito freddato da un’occhiata di Lupin. - Lo hai baciato vero? - Ribadì Brunello - Io non ho fatto nulla, lo giuro - Disse la donna sfilando furtivamente una mano da sotto la tunica dell’esanime mago - Ero qui che… beh … passavo per …ehm caso…. Quando l’ho visto crollare come una pera cotta - - che si faccia delle pere è facilmente deducibile dalle stronzate che dice… - Replicò Brunello acido - ma non hai proprio visto che cosa lo ha atterrato? - Aemh …. Ecco vedi …. Io non stavo guardando … cioè guardavo, ma … beh…. Non in alto …. - - Si, abbiamo capito che gli stavi guardando i gioielli, ma non ti sei proprio accorta di nient’altro? - Improvvisamente dall’alto si sentì una sorta di schiocco e una serie di grosse pigne cominciarono a piovere dalla cima di un grosso albero. - Che bello, un gruppo di adulti deficienti da prendere a sfiondate! - I presenti guardarono sopra le loro teste e videro una specie di folletto dalle sembianze di un ragazzino che li guardava con uno sguardo furbesco e un sorprendente sorriso… ma non era affatto un buon sorriso. - Chi diavolo sei ragazzino? Sei tu che hai aggredito quel rompibal… ehm il nostro amico? - Esclamò Snape al quale quel moccioso ricordava in maniera incredibile il maledettissimo figlioccio di Sirius. - Vedi qualcun altro a parte la Jettatrice alla tua destra? - Ridacchiò quello riferendosi alla Cooman - In ogni caso io sono Pirin Pim Pim, il folletto dell’albero e se proprio volete saperlo è stato il biondino a cominciare… si è messo a pisciarmi addosso! - - Pisciarti addosso? - Fece Remus che in tutta quella faccenda non ci stava capendo nulla. - Guardate - Fece la Cooman indicando le gambe del ragazzo folletto. In effetti soltanto il busto del maleducato moccioso era in forma umana, il resto del corpo era incastonato nella dura corteccia del pino. - Esattamente- replicò quello indispettito -… e chi mi si avvicina ancora lo ribalto di legnate come come una frittata - Rafforzò poi il concetto lanciando un’altra serie di pignate che causò ai maghi e alla strega sottostanti traumi cranici più o meno gravi. I tre, con lockart in spalla si nascosero dietro a una specie di cespuglio. - Maledizione … andiamocene subito… ma tutti a me i pazzi devono capitare? - Esclamò Severus stizzito massaggiandosi la nuca. - Ok, Filiamocela intanto che è distratto! - Sussurrò Lupin - Oh no ho lasciato i miei attrezzi contro la malasorte sotto l’albero! - Disse la Cooman angosciata - … se non li recupero saranno grossi guai per noi, lo so! - - TU hai degli attrezzi CONTRO la sfortuna? - Chiese Brunello dubbioso - Certo, cosa credi? - - Quando il chirurgo plastico ti ha operata te li eri scordati a casa vero? - Chiese Snape sinceramente interessato - No, li avevo prestati alla tua ex per liberarsi di te! - Ribettè quella pungente e Severus incassò senza ribattere. - Sentite, vogliamo andarcene per favore? Abbiamo lasciato Sirius da solo … in quelle condizioni poi… - Disse Remus ansiosamente - E chi se ne frega? - Replicarono gli altri due all’unisono. - Ehm ragazzi, non vorrei abbattervi ma … ecco… vedete … - - che c’è Brunello? - - Il fatto è che non possiamo andarcene da qui… - - E perché mai? - - Perché ehm … non mi picchiate ma… - - Insomma spara! - - L’albero … l’albero è una passaporta, e da lui sento chiaramente le vibrazioni di una delle pietre. - - Vuoi dire che tramite quello psicopatico arriveremo direttamente dove sta la pietra? - - bhe, se non direttamente, comunque molto vicino! - - e come funziona questa passaporta? Sei riuscito a capirlo? - - Per questo posso aiutare io! - Disse Remus agitando la bacchetta verso l’albero - Farò in modo di fare illuminare la zona dell’albero che funge da passaporta! - Uno scintillio si liberò infatti dalla bacchetta del mago e raggiunse una zona alla base del pino, che cominciò a scintillare come se fosse formata da una moltitudine di stelle. - Hey - Fece il ragazzino indispettito dalla cima dell’albero - Dattelo tu il glitter… non va manco più di moda! … E poi il gel va sui capelli non nei piedi! - - Sta zitto tu! - Esclamò Snape esasperato rimediando una grossa pignata su una gamba che spuntava fuori dal loro nascondiglio. - Ok, allora dobbiamo toccare quel maledetto tronco per fuggire - Ricapitolò la Cooman - Ma… dov’è Black? Non sarebbe meglio aspettarlo? - - Lascia perdere, E’ una lunga storia - Rispose Remus - In ogni caso propongo in primo luogo di mettere fuori combattimento l’albero, poi ci occuperemo di Sirius e di Gilderoy, siete tutti d’accordo? - - Certo che siamo d’accordo - Disse Snape con un sorrisetto di superiorità - Cosa vuoi che ci voglia a toccare il tronco di un albero - Così il maestro di pozioni uscì con noncuranza dal cespuglio dicendo altezzoso. - Stammi bene a sentire sottospecie di conifera psicopatica … noi dobbiamo usufruire della passaporta che sta alla base del tuo tronco quindi non ci seccare va bene? - Pirin Pim Pim grugnì e disse minaccioso - Chi si avvicina lo macino come un Big Mac! - Il mago si avvicinò brandendo la bacchetta con la sua classica aria minacciosa che tanto intimidiva gli studenti - A noi due moccioso! - Disse sicuro di se, mentre l’albero faceva scattere una decina dei rami più grossi contro il povero Severus. CRASH BANG TRUMPH UUARRRGGGGHHHH!!!! ( riassunto onomatopeico del duello nda ) Ai piedi della Cooman, Remus Brunello e Lockart ancora in versione più lobotomizzata del solito, arrivarono nell’ordine: - Due ettolitri di sangue - Tra incisivi di Snape - Un molare - Snape stesso, conciato come un sofficino findus - emh Severus, stai bene? - Chiese Lupin incerto sul da farsi - Scerfto che fto bene … - Rispose Snape vomitando anche la cena del Natale scorso, prima di perdere i sensi. - Sapete, credo che la cosa sia un tantino più difficoltosa del solito… è un altro albero picchiatore! - Replicò Lupin che esplicitava la sua cultura sempre un po’ in ritardo. - E non potevi dirlo prima che lo trasformasse in un Big Bacon Menù ? - Chiese Brunello guardando Severus sconsolato. - Sorry … - - Lo attacchiamo insieme? - Chiese la Cooman - Ok, proviamo - Il mago e la strega si precipitarono contro l’albero ma furono colpiti da una marea di mazzate; mentre Remus riceveva la frattura scomposta della tibia e la Cooman la rottura della vertebra cervicale si sentì la chiara voce di Sirius Black ridacchiare: - Ah! Ah! Ah ! Siete in difficoltà carissimi? - - E tu chi sei? - Chiese Pirin Pim Pim - Vattene subito prima che me la prenda anche con te! - - Taci insalata ambulante! Vincerò io con questa! - E gettò con un gesto abile la maschera di bellezza di Lockart dritto in faccia al folletto che si mise a gridare e a tirare slegnate alla cieca; i nostri eroi così ne approfittarono per toccare la passaporta e ritrovarsi catapultati in quello che sembrava il lurido vicolo di una squallida cittadina. Dopo un attimo di smarrimento tutti quanti si alzarono, compresi Severus e Lockart che si erano svegliati giusto in tempo per assistere alla prodezza di Black. - Ragazzi! Visto che roba?!? Ma l’avevate mai visto un salvataggio come questo? Eh? Eh? Allora .. ch e mi dite? - Incalzò Sirius gasatissimo - Eh … eh eh sei stato davero bra ..ah aha haha ah - - Si, sei stato unico Si ..ihihihihihihihi - - Ehem è proprio ve eheheheheh eh - - ????????? - Sirius - AHHHHH EHHHH iHHHHH - Tutti - Insomma, si può sapere che c’è di tanto divertente?!? Perché state ridendo come degli imbecilli ? -Chiese infine Sirius spazientito - Ehhheheh ehm… vedi Sirius, la mia maschera era… come dire… dotata di un incantesimo di Make up … e tu …ecco …- - ……. -(Sirius) - Sai Black - Infierì Brunello - … che non stai affatto male con il fondotinta, la cipria, l’eye liner , l’ombretto rosa e il rossetto fucsia? Sei proprio un FYGO! OH YEAh! - - WWWW AAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHRRRGGHHHHHHHHH!!!!! - E per l’ennesima volta in quel giorno, il mondo della magia fu pervaso dall’inquietante grido del latitante Sirius Black, in viaggio coi suoi fidi compagni alla ricerca delle tre magiche ametiste.
  
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