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Autore: giascali    25/07/2013    6 recensioni
Angela: vive in Texas, più precisamente in un riformatorio.
Satoshi: cresciuto in Giappone, dove è oggetto di desiderio delle coetanee, ha una madre "diversa".
Luz: brasiliana, ha una cotta per Alex. Progetta già il suo matrimonio con lui.
Micheal: la sua casa è l'Australia, ama fare a botte e tendono a giudicarlo un ragazzo difficile.
Serena: normale ragazza italiana che venera la musica.
Questi cinque ragazzi non hanno niente in comune, a parte il fatto che hanno sedici anni, che sono stati tutti adottati e che sono capaci di dominare i sei Elementi...
* dalla storia *
-Allora? Mi credi? – sembra ansia quella che ha nella voce.
Derek mi guarda leggermente in ansia.
Sembra strano per uno come lui. Ancora non parla. Devo capire bene la situazione. Ci siamo riseduti sulla panchina su cui ero quando l’ho visto stamattina. Derek si passa una mano tra i suoi capelli neri e poi sulla faccia pallida. La cosa è leggermente ironica, visto che non è lui la persona a cui hanno raccontato la storia che, se vera, sarebbe quella della sua vita prima di essere adottato.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eracl.
 
A interrompere per prima il silenzio è Ilio.
- E ora? –
Nessuno di noi fa attenzione alla sua domanda perché Eiran comincia a parlare a raffica:
- Ora mi spiego perché non capivo bene a quale Discendenza appartenessi! Fai parte di tutte e due! Mmh… però sarà meglio che tu continui ad indossare dei vestiti da Custode, potresti attirare l’attenzione se qualcuno notasse che indossi vestiti dorati e neri. Vedrò se ne ho altri per te… –
- In che senso “potresti attirare l’attenzione”? Non ci sono altri Discendenti come me? – chiede Iris.
- No. – è la risposta di Eiran. – scommetto che siete molto stanchi, vi mostro le vostre stanze così potete andare a dormire. – come per confermare quello che ha appena detto, Kori e Tia sbadigliano. Eiran, vedendoli, sorride e fa per mostrarci il resto della casa ma Ilio interviene prima che possa farlo.
- Un momento. Non siete curiosi di sapere perché prima abbiamo parlato? Insomma, non è una cosa da tutti i giorni! –dice la ragazza guardandoci tutti e quattro.
- Per me, si. – borbotta Kori.
- A proposito, tu mi devi spiegare ancora perché sai che Kori legge nella mente! – esclama Tia rivolgendosi ad Iris.Lei la guarda per un attimo smarrita per poi capire di cosa sta parlando la nana. Iris assume un’espressione del tipo: “ed è adesso che ne vuoi parlare?”
Ma cede sotto lo sguardo indagatore di Tia. La ragazza è determinata… a farmi fuori, prima o poi. Meglio poi che prima, ovviamente: voglio divertirmi ancora un po’ a stuzzicarla… è carina quando si arrabbia. Mi ammutolisco all’istante. Possibile che abbia pensato che la nana è carina quando si arrabbia? Bé, in effetti non è male quando lo fa… con i suoi occhi che si ingrandiscono e l’espressione “adesso ti uccido” che assume se la prendo in giro.
- Kori mi ha letto nella mente, la prima volta che ci siamo incontrati. –
- Hai fatto lo stesso con me, vero? Bé sappi che la prima volta l’ingresso è stato omaggio, ma la prossima dovrai pagare! –
- Cosa? –
- Lascia stare. – dico,intromettendomi e appoggiando la mano sulla spalla sinistra di Tia. – tende a divagare molto spesso. –Tia si gira verso di me e dalla faccia sembra che stia per colpirmi ma il suo sguardo si posa sulla mia mano ed arrossisce. Io faccio lo stesso e mi allontano da lei.
- In che senso vi siete parlati nella mente? – chiede Eiran.
- Nel senso che ci siamo parlati nella mente, no? – rispondo. A momenti Eiran non mi ammazza, ma per ora dovrà trattenersi, visto che dice che sono utile per sconfiggere Rendak, quindi credo che lo farà dopo, magari con la sua bacchetta magica. Dovrò stare molto attento…
- Quando ci siamo alzati, ci siamo come connessi, abbiamo sentito ognuno gli Elementi degli altri. Tu sai perché è successo? – dice Ilio. A quanto pare, qui, lei è l’unica che non ha l’attenzione allo stesso livello di quella di un pesce rosso. Ciao, nana.Eiran aggrotta la fronte, pensieroso. – Qualcuno si voi si è chiesto cosa provavano gli altri? – chiede scrutandoci attentamente.
- Io. – mormora piano Iris. Eiran aggrotta ancor di più la fronte.
- Non pensavo che si sarebbero manifestati così presto, forse è perché i vostri Elementi si sono manifestati oggi? –
- Ma di cosa stai parlando? – gli chiedo. Lui si gira verso di me e mi guarda intensamente negli occhi.
- C’è un motivo per cui i vostri genitori vi hanno mandato sulla Terra: sapevano che, vivendo su un altro pianeta, avreste sviluppato dei Talenti. – si passa una mano tra i capelli e solo ora noto che sotto gli occhi verdi ha delle occhiaia. – a quanto pare il tuo, Iris, è la capacità di connettervi tutti. Però penso che ne hai anche un altro, visto che sei in grado di dominare due Elementi. Anzi, penso che tutti voi ne abbiate almeno uno. –
- E quando scopriremo che Talento abbiamo? – chiede Ilio.
- Potrebbe succedere nel momento più inaspettato, quando ne avrete più bisogno o anche nel sonno.- spiega il Custode. – Bé, adesso sappiamo quali sono due dei vostri Talenti. –
- Due? – chiedo.
- Kori può entrare nella mente di tutti, no?- replica lui.
- Giusto. – mormora Tia annuendo per poi ghignare soddisfatta.
- Ora, visto che vi ho spiegato tutto, andate a dormire. Vi mostro le stanze. –
Quando arriviamo davanti ad una porta su cui sono incisi delle rune grigie, Eiran apre la porta e mi dice:
- Questa sarà la tua camera. Spero che sia di tuo gradimento. – ghigna divertito.
- Scommetto che l’hai arredata tu. – mormoro guardandolo. -  si vede che hai la stoffa per queste cose, Custode. – ora è il mio turno per ghignare. Eiran schiocca le dita e vengo spinto dentro la stanza da una forza invisibile e la porta si chiude con un  botto.Scoppio a ridere, ripensando all’espressione furiosa che aveva il volto di Eiran, per poi guardare la mia stanza.
È piccola e confortevole, le pareti sono fatti con una pietra bianca, il soffitto è abbastanza alto, in modo che io non sia costretto a piegare la schiena. Il pavimento è sempre di pietra ma è color grigio scuro. L’arredamento è semplice: c’è un letto ad una piazza e mezzo, una finestra che da sulla città e una specie di puf enorme che sembra davvero comodo. Alzo lo sguardo e noto con un sorriso che ci sono appesi con del filo dei cilindretti di metallo cavi.
Non appena ne sfioro uno e questo produce una musica molto gradevole. Sorrido.
Faccio fare alla mia mano un movimento fluido e veloce, come per muovere l’aria.
L’aria segue il movimento e tutti i cosi cominciano tintinnare.
Sorridendo ancora, mi appoggio sul letto e mi addormento, cullato da questo dolce suono.
 
Quattro giorni dopo…
 

- Ehi, ragazzi! Guardate cos’ho trovato! – trilla Tia mentre saltella verso di noi, tenendo in mano una scatola di legno bianca.
- Un manufatto alieno? – chiedo mentre ingoio un pezzo di pane. Tia alza il sopraciglio.
- Fai sul serio? – io faccio spallucce.
- Sono sempre serio. – lei scuote la testa, come per dimenticarsi cos’ho appena detto.
- Comunque, qui ci sono delle foto! Guardate! – appoggia la scatola sul tavolo dove stavamo mangiando la nostra colazione.Iris e Kori interrompono la loro conversazione e pongono l’attenzione sull’oggetto di tanta confusione.
- Aprila, allora, no?- dice Iris con un sorriso. Tia annuisce e apre la scatola.
- Cosa state facendo? – chiede una voce autoritaria. Eiran.
- Ehm…-  la nana impallidisce all’istante e deglutisce.
- Quella non viene dalla mia camera? –ci giriamo tutti verso Tia.
- La camera era aperta, era praticamente un invito. – dice lei. Si gira verso Eiran. - e poi che c’è di male a guardare qualche vecchia foto? – apre la scatola prima che il Custode la fermi e prende una foto. La guarda assorta. – questa donna ti somiglia, Eracl. – mi porge la foto.Vi è ritratta una giovane donna molto bella, con la pelle abbronzata, i capelli castano chiaro striati di verde e gli occhi del medesimo colore.
- Questa è la donna del mio sogno. – mormoro con sorpresa.
- È tua madre. – spiega Eiran, evidentemente ha rinunciato a impedirci di guardare le foto. – si chiamava Tabitha. Era una Discendente della Terra. – accarezzo con il pollice il viso di mia madre e nel petto sento una grande senso di vuoto: non conoscerò mai la mia vera madre.Non potrò mai sapere se ci sarei andato d’accordo o meno.
Se era vivace o no.
Se si sarebbe arrabbiata per tutti i guai che avrei commesso o ci avrebbe riso su.
Non lo saprò mai.
- Questo, invece, è tuo padre, Orion. – Eiran mi porge un’altra foto che raffigura un ragazzo sui vent’anni con gli occhi grigi e i capelli castano scuro con le punte dello stesso colore degli occhi. Mio padre mi guarda con un lieve sorriso e sicurezza negli occhi. Porta alla testa un oggetto di metallo.
- Cos’è questo? – chiedo al Custode mentre questo porge una foto a Kori raffigurante una donna del tutto identica a lui e un uomo alto, i suoi genitori, forse. Eiran guarda per un secondo la foto e poi sorride sornione.
- Una corona. Alcuni  vostri genitori erano i capi delle loro Discendenze. –
- Una sorta di re e regine?- chiede Kori. Eiran annuisce.
- Forte. – commento.
- Questo chi è, invece? – chiede Iris indicando un uomo molto somigliante alla donna nella foto.Essa raffigura due Discendenti del Buio, un maschio e una femmina, ed uno della Luce. Quelli del Buio hanno dei lineamenti talmente simili che direi che siano parenti.
- La ragazza è tua madre, Talia. Il ragazzo della Luce è Aaron, tuo padre. Il ragazzo con i capelli neri è tuo zio materno. È scomparso quando aveva sedici anni dopo un violento litigio con i tuoi nonni materni. Tua madre ci è rimasta molto male per un lungo periodo, teneva tantissimo a suo fratello minore. È stato in quei giorni che ha conosciuto tuo padre. Più o meno quando sei nata tu, suo fratello è ritornato, con una moglie e un figlio di qualche mese. – comincia a frugare all’interno della scatola. – ecco, una foto della sua famiglia. –Lei piega la testa di lato mentre la guarda. La foto mostra una sorridente e giovane donna bionda della Discendenza della Terra e un neonato piccolissimo.
- Qual è il suo nome? Di mio zio, intendo. - Eiran deglutisce, visibilmente nervoso.
- E questa chi è? – chiede Tia, prima che il Custode possa rispondere alla domanda di Iris. La ragazza le rifila un’occhiataccia.
- Lei è Ambra, una Discendente della Luce. – mormora con dolcezza mentre accarezza il viso ritratto nella foto. La ragazza della foto è giovane, più o meno sui diciotto anni, con i capelli color caramello con alcuna ciocche dorate. I suoi occhi sembrano splendere di luce propria.Forse perché sono dorati.
Mentre la guarda, il viso di Eiran si fa visibilmente nostalgico e triste. Evidentemente conosceva molto bene Ambra…
All’improvviso nota che lo stiamo guardando tutti e l’espressione che aveva poco prima scompare per fare posto ad una annoiata, prende tutte le foto e le rimette nella scatola.
- Ora basta con tutti questi ricordi, penso che vi distraggano troppo. Magari ve le farò vedere in un’altra volta. – dice.
- Sei sicuro che non distraggano te? – gli chiede Kori con tono tra l’accusatore e l’arrabbiato.
Eiran resta in silenzio ed esce dalla sala.


Note dell'autrice: 
da un po' mi sono resa conto che ho praticamente ucciso i genitori dei ragazzi. Mi sono depressa, praticamente, lo so che i personaggi non sono reali ma io li ho creati e per me un po' lo sono e capisco cosa provano per non aver mai conosciuto un parente morto prima che potesse accadere. Per questo dedico il capitolo a tutti i miei parenti morti prima che li conoscessi e a voi lettori che vi è successo lo stesso.
Un grazie immenso a chi recensisce: Amy_Story, TiaSeraph, J_angel, Lacus Clyne, ValeryJackson e My_Destiny.
Ringrazio anche _Quimelle_ che ha aggiunto questa storia alle seguite.
Ci vediamoal prossimo capitolo.
Mosci mosci.
p.s. Si, ho cominciato a dare un titolo ai capitoli, mi diverto di più.

   
 
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