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Autore: Loreparda    31/07/2013    16 recensioni
Tre ragazzi, intrecci amorosi ed avvenimenti inspiegabili firmati You Know Who: l'Oscuro Signore è davvero tornato?
"E mentre una risata malefica echeggiò nell’aria, un solitario quadrato di carta sfuggì alla tremenda sorte, aiutato dal vento; dell’intero nome della persona a cui il biglietto era destinato, restava visibile solo una consonante: una “S”."
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Sorpresa | Coppie: Albus Severus Potter/Rose Weasley, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO QUATTRO: INBOARD OR OUTBOARD?

Interno dell’Espresso, 01/09/2017, 11:15 a.m.
Partito il treno, James si affrettò a raggiungere i compagni con i quali aveva stretto amicizia l’anno precedente per vantarsi con loro del nuovo manico di scopa, regalatogli dai genitori per la promozione.
Rose ed Albus, invece, intrapresero la vana ricerca di uno scompartimento libero, ottenendo risultati nulli.
Dopo aver percorso un paio di volte i corridoi che collegavano le diverse carrozze, decisero di separarsi, occupandosi una del lato destro ed uno del lato sinistro e promettendo di avvisare l’altro al conseguimento dell’obiettivo.
Per sfuggire ad un gruppo di ragazzi più grandi che si muovevano in massa nella direzione contraria alla sua, però, Albus aprì una cabina a caso e si fiondò al suo interno, gettandosi sfinito su una delle poltrone rivestite di pelle marrone.
Quando il respiro affannato a causa della corsa si fu stabilizzato, notò che il vagone era occupato da un individuo solitario e decise di presentarsi, in nome dell’educazione impartitagli sin da bambino: «Ciao! Io sono Albus, Albus Severus…».
«Potter.» Concluse l’altro ragazzo, con una nota di disprezzo percepibile nella voce, distogliendo l’attenzione dal paesaggio  visibile fuori dal finestrino e concentrandola sul moro.
«Come fai a saperlo?» Si stupì Al.«Aspetta, anch’io ti conosco! Tu sei…»
Non ebbe il tempo di concludere la frase, perché fu interrotto da una voce femminile proveniente dall’esterno: «Al, dove ti sei cacciato?» e la persona che l’aveva pronunciata aprì bruscamente la porta incombendo nel luogo, rivelandosi essere Rose.
La ragazzina, visto colui che era in compagnia del cugino, trascinò quest’ultimo nuovamente in corridoio e gli sussurrò irritata: «Ti lascio solo due minuti e complotti con il nemico?».
«Nemico? Ro’, neanche lo conosciamo!» Le fece notare Albus, spinto dalla sua abitudine nel non giudicare un libro dalla copertina.
«E neanche lo conosceremo.» Tagliò corto prontamente la rossa e, senza dargli la possibilità di ribattere, lo spinse all’interno del vano sul lato opposto, dove trascorsero il viaggio con i figli di Bill e Fleur: i cugini Victoire, Domique e Louis.
Rimasto di nuovo solo, Scorpius si rimise ad osservare il panorama: essere evitato, per lui, era una consuetudine fin dalla nascita.


Fuori dall’Espresso, 01/09/2017, 5:00 p.m.
Indossata la lunga tunica nera, gli allievi si apprestarono  a scendere dal treno e subirono una prima suddivisione: quelli del primo anno furono radunati da Hagrid, mentre gli altri raggiunsero centinaia di carrozze guidati da thestral, cavalli alati visibili soltanto a persone che hanno visto qualcuno morire. 
«Il primo anno dietro di me!» Il vocione di una creatura per metà umana e per metà gigante, dagli occhi neri lucidi e la faccia ricoperta da peli, infatti, ridestò i primini, stupiti dalla vista paronimica di Hogwarts e li invitò a proseguire lungo il sentiero, diretti a delle imbarcazioni galleggianti su un grande lago nero.
«Quattro per battello.» Continuò ad ordinare  il mezzogigante, usufruendo della sua altezza per controllare tutti  gli scolari, e, riconosciuti due visi noti, esordì un: «Ciao Rose, ciao Albus!»
 I due cugini ricambiarono il saluto con un sorriso spontaneo e si sedettero vicino ad una ragazzina dai capelli acconciati in due trecce ordinate, osservando spaesati il territorio circostante.
«Si part… Ehi, tu, biondino! Hai un’aria familiare.» Rimuginòil guardacaccia, interrompendo l’abituale procedura. «Sei il figlio di Draco, Scarpus. Cosa fai lì? Aspetti che la piovra gigante ti rapisca?»
E così dicendo lo spinse delicatamente, per quanto i suoi rozzi modi permettevano, nell’unico battello dove era disponibile ancora un posto.
Scorpius si ritrovò, per quello che parve uno scherzo del destino o l’invenzione di una diabolica autrice, nella barca al fianco di Rose, la quale schizzò sul lato opposto mantenendosi il più possibile lontana da lui.
«Scorpius, non Scarpus.» digrignò Malfoy tra i denti in direzione di Hagrid.
Fu allora che Albus, osservati i movimenti della cugina, scosse la testa e salutò l’ultimo arrivato con un semplice: «Ciao!», che rivolse anche alla ragazzina silenziosa.
Ma, prima che quest’ultima potesse valutare se rispondere o meno, l’imbarcazione vorticò attorno a sé stessa, al pari della zattera di Ulisse nel poema dell’Odissea, e fu risucchiata da un vortice.


WRITER'S CORNER.
Tanti auguri a voi, tanti auguri a voi, tanti auguri a J.K. Rowling e a Harry Potter, tanti aguri a voi!
Ringrazio le 13 persone che hanno recensito lo scorso capitolo e chi ha aggiunto la storia alle preferite/seguite/ricordate.
Il solito ringraziamento a Tsunamisme. <3
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