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Autore: S_a_r_a    05/08/2013    3 recensioni
Con titolo in onore al successo editoriale degli ultimi tempi (che la sottoscritta non condivide), ecco qui un frizzante decalogo della ragazza dai facili costumi modello. Senza alcuna presunzione, si prefigge di riassumere le più note abitudini della tipica oca che più o meno tutti conoscono. L'unico intento è quello di procurare un po' di risate, che non guastano mai, e di fare ironia sui costumi odierni. Niente sessismi o altre cavolate, stupidità e senno non hanno un genere soltanto. Ovviamente per le giovani aspiranti altro non è che un'ottima guida da studiare approfonditamente. Chiunque voglia scoprire di più e ama guardare le cose apparentemente degradanti da una prospettiva più gioiosa - della serie ridere per non piangere - è più che ben accetto. Un trattato scientifico come non lo avete mai visto!
Genere: Comico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO V
Tecnologia portami via

 

 

 

Non so voi, ma io a volte fatico a stare dietro a tutto questo progresso. Non perché ci metta tanto a capire come funzionano le cose, alla fine è la mia generazione; noi giovani abbiamo una capacità innata ad adattarci se si tratta di aggeggi elettronici. È l'ansia di dover perfezionare tutto che non comprendo. Ho come la sensazione che ci sia una corsa, una fretta a sfornare sempre diavolerie nuove. Nel giro di pochi anni arriveranno i telefoni che cambieranno i pannoloni ai pargoli o battono sulla schiena per fargli fare il ruttino dopo la pappa, preparano il caffè e diventano toilette all'occorrenza. Certo in molti campi, come la scienza e la medicina, tutto questo lavoro è innegabilmente utile. Ma ai fini della nostra ricerca dobbiamo trovare un legame col fenomeno della vaccaggine, non sproloquiare su quanto sia corretto modernizzarsi.

Questi preamboli da nonna ritrosa servono semplicemente ad introdurre un'interessante scoperta: sembra che la nostra creatura sia molto attratta dalla tecnologia – anche se il più delle volte il suo approccio è elementare – non tanto come appassionata del genere, quanto per ostentare il suo adattamento ai tempi e potersi dare un po' di arie in più. Oppure porta al limite l'utilizzo di alcuni mezzi. Quel che viene fuori è un'accoppiata davvero vincente. Molto curioso è il fatto che il virus “Bella di notte” possa essere a sua volta attaccato da un altro virus, ragion per cui andremo ad osservare quali influenze ha sull'ospite questo mix letale:

 

  • Tutti pazzi per faccialibro

Eccola qui. L'invenzione più malefica del ventunesimo secolo. Non dite di no, lo sapete anche voi che è un'arma a doppio taglio. Nessuno più è al sicuro, la privacy è un concetto divenuto ormai sconosciuto all'uomo grazie a Zuckerberg. Però c'è da ammettere che è una continua fonte di ilarità. Io mi diverto come una pazza a vedere quanto la gente abbia sviluppato un dono particolare nel rendersi ridicola in mondovisione. Perfetto per mantenersi in contatto con gli amici, purtroppo, come ogni novità ne viene stravolto l'utilizzo e diviene così un circo imbarazzante di oche starnazzanti e poeti sull'orlo della depressione.

Tra tutti, non è da meno la presenza della virulenta che studiamo. Come può farsi sfuggire l'occasione di apparire, avendo tra le mani uno strumento tanto potente come un social network? Facilissimo è stanarla per questo motivo. Se non disponete di un account, allora basta che guardiate da quello di qualcun altro, vi mettete belli comodi sul divano, pc alla mano, e con i vostri amici vi divertirete a scovarla. Andate a cercare in primis quelle con la foto profilo accattivante da panterona, oppure che mette in risalto alcuni particolari del viso per far vedere che ha una bocca sexy ad esempio. Vedrete che le precedenti sono un susseguirsi di autocelebrazioni, ma soprattutto hanno una montagna infinita di “mi piace”. Per chi non fosse avvezzo a questi termini o non sapesse che sto dicendo, dovete sapere che qualsiasi cosa fai su facebook o qualunque foto che pubblichi può ricevere il consenso degli amici con un “mi piace” oppure dei commenti. Nel caso delle vacche sono: sbarbine un po' invidiose che fanno a gara tra chi dice di più “no, ma tesoro mio, sei più bella tu!”, i fidanzati smielosi – se presenti – e poi la crème de la crème, cioè i morti di patonza. Questi provoloni tra i quali amici snobbati totalmente dal soggetto oppure nemmeno lo conoscono, però sono stati aggiunti lo stesso chissà per quale motivo, sono i miei preferiti. Ma più gli ultimi, che hanno magari l'abitudine di mandare richieste d'amicizia a casaccio sempre a ragazze per commentare con la bavetta alla bocca le loro foto. Spesso sono anche stranieri, magrebini, albanesi, ostrogoti e quant'altro. Poi magari non è nemmeno tanto carina e molto ragazzi non la reputerebbero un preda interessante, però il suo essere vacca è la carta vincente, quindi sa come mascherarsi bene. Talvolta è molto utile schiaffare ben vicine all'obiettivo il davanzale, o il di dietro, ma in ogni caso sanno come apparire più fighe di quel che sono. Una cosa simile accade per gli stati, qualunque cosa scrivano ha un successo planetario inspiegabile.

Il segnale numero due è il numero di amici. Di solito è molto alto e poi nella realtà di reali non ne hanno nemmeno uno, ma fanno le carine e solari con tutti per poi parlare alle spalle degli stessi. Arrivano anche a qualche migliaio tra una cosa e un'altra. Però la maggior parte di questi viene ignorata, è più un abbellimento, come una bracciale che si porta per abitudine e privo di valore affettivo.

Per terzo non dimenticate di controllare lo stato sentimentale – ahimè, esiste anche quello. Vedrete come spesso cambia, tra ragazzi vari oppure “migliori amiche” con cui dichiarano una relazione aperta.

 

  • Perturbazione dello smartphone

Oggi se non hai un cellulare figo sei indietro. Una specie di emarginato sociale. Ecco perché piano piano tutti si convertono, succede un po' per tutto. Ce l'ho anch'io da un anno, però di smart sto coso non c'ha proprio niente. Si spegne da solo, si blocca, è un disastro a scrivere e ti suggerisce parole senza senso. Poi non so voi, ma a me piacevano tanto i tasti, anche se il fatto di non averli risulta affascinante per certe applicazioni. Ma ad ogni modo, ovviamente, in mano di chi lo troviamo di certo? Ma alla meretrice, che domande. Ormai anche i novantenni si dan da fare con iphone, ipad, icheduescatole. E se son avanti loro, figuriamoci se le vacche si fan superare.

Adesso, se ne possedete uno anche voi non significa che siate stati contagiati dal virus “Bella di notte”, non vi allarmate. Però ormai vacca implica telefono di ultima generazione, per uno scopo soltanto: farsi le foto da vacca in giro senza dover comprare una macchina fotografica – anche se ci sono pure quelle vaccheggiano con entrambi. Le potete vedere un po' in ogni angolo. Prediligono la foto dall'alto con le altre amichette, tutte con espressioni idiote. Ma perché, poi? Perché cinquanta foto tutte uguali delle loro facce? Perché devono farsele nel giardino sotto casa o in altri posti come il McDonald's? (questo è tipico delle vacche ancora giovanissime, le vitelline un po' fighettine). Mah.

In questo modo ci fanno sempre sapere dove sono. Perché con questi smartphone che vanno su internet si può tutto. Ci avvisano che sono al mare a vaccheggiare, che sono a bere e sbronzarsi da qualche parte – quindi vaccheggiare -, che si divertono come pazze con le amiche – e lì sai già che vaccheggeranno - , tutto in tempo reale. La novità di questi telefoni è che ci sono un triliardo di applicazioni diverse di messaggistica istantanea, un po' tutte uguali, per cui è più facile rimanere in contatto. E quindi le passeggiatrici sono sempre lì a guardarci, magari si fa vivo il ragazzo da puntare, e quindi con qualche messaggino si inizia la consueta attività di vaccheggiamento.

 

  • Equazione della Reflex

Questa è abbastanza famosa ormai. Ma se non la sapete vi dico che è molto semplice da imparare: vacca più reflex uguale a grande maestra d'arte fotominchiografica. Che significa questo strano termine, direte voi? Semplice: la sua radice deriva dal tema tipico delle foto della vacca comune, ovvero da fighetta sfigata – altrimenti nota anche come bimbaminchia. Qui possiamo vedere lo sfacelo totale della professionalità, nel quale abominio vengono trascinate centinaia di macchine fotografiche segregate ai lavori forzati in un cesso. Perché è proprio in questo posto, dove generalmente altre attività sono più consone, che l'estro della vacca viene fuori. Assumono tutte quante le stesse pose e con le medesime espressioni guardano lo specchio. Poi, cercando di dare un tocco magistrale al capolavoro, scelgono un'angolazione particolare per far sembrare che non siano loro a scattare, oppure si mettono proprio di fronte per mostrare bene il gioiellino che usano e...click. Ecco.

Un altro luogo privilegiato è la camera da letto, dove tutte si trasformano in artiste bohèmien o fotomodelle. Tutto questo è osservabile grazie a facebook, il primo punto. E allora bisognerebbe fondare un'associazione di tutela delle reflex, ma anche di qualsiasi altro obiettivo maltrattato per questi scopi, perché non si meritano di essere degradati al servizio di labbra da papera e sguardi ammicanti da conigliette di playboy, bensì sfruttati per immortalare un bel panorama, un'eclissi di Luna, un animale selvatico che spunta all'improvviso o un meraviglioso ricordo.

 

 

Abbiamo visto che le nostre amiche meretrici sono forse più maniache dei maniaci della tecnologia veri e propri, o quantomeno lo risultano nell'uso improprio di quest'ultima. Pensate che le loro risorse finiscano qui? No amici miei, hanno armi molto più potenti.

 

 

 

 

 

 

Ecco qui un nuovo pezzo per voi, carissimi efpiani! L'attesa è stata più breve di quel che pensavo, spero per voi che seguite non troppo lunga. Ad ogni modo il caldo torrido di questi giorni butta abbastanza giù gli animi, quindi vi auguro che la lettura sia invece un buon rinfresco per lo spirito e soprattutto buone vacanze se siete di partenza!

Ringrazio infinitamente tutti coloro che mi lasciano pareri o che apprezzano in silenzio, è un piacere enorme potervi rispondere! Quindi vi invito a non mollare, se volete.

Alla prossima :D

  
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