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Autore: mychemicalromance96    07/08/2013    1 recensioni
Aurora 17 anni, una ragazza rock, la quale fin da bambina ha sempre creduto nell'amore, in quello vero, in quello che fa sognare le notti ad occhi aperti. Sara' il suo incontro con Alessio un ragazzo emo ma di una incredibile bellezza e molto misterioso a farle vivere questo suo sogno sull'amore. Ma qualcosa cambiera' e sara' la sua vita a cambiare giorno per giorno.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il sole risplendeva lontano dietro le tante case su piazza Navona, e un leggero venticello muoveva di tanto in tanto le foglie di alcuni alberi sotto casa mia. Anche i miei pensieri sembravano muoversi pigramente dal vento del mio cuore. Con la testa appoggiata sul vetro della finestra di camera mia vagavo con lo sguardo verso l'orizzonte, verso cio' che chiamavo infinito. Gia' l'infinito, cosi' bello cosi misterioso e forse anche pericoloso, proprio come l'amore dolce e piccante nei suoi attimi preziosi che ognuno vorrebbe vivere ogni giorno allontanandosi da cio' che fa soffrire. Quel pomeriggio dopo la scuola non avevo fatto altro che pensare ai suoi occhi verdi, e cio' mi spaventava un po', perche' non mi era mai capitato in precedenza di dare cosi importanza agli occhi di un ragazzo seppure belli. Ero convinta che i suoi occhi erano diversi da tutti gli altri, c'era qualcosa che mi attirava a loro cosi tanto e volevo scoprire cosa poteva essere. Fuori da scuola ero tornata a casa con i miei amici poiche' abitavamo tutti nelle zone circostanti di piazza Navona, ma non avevo visto visto Alessio a causa della tanta confusione che si era creata nel cortile. Mentre vagavo nei miei pensieri senti' mia madre dal basso arrivare a casa. Lavorara come insegnante di fisica alla Sapienza, mio padre come professore di italiano. Scesi nel soggiorno arredato in stile antico, era molto grande per essere un soggiorno ma molto accogliente e elegante. ''Ciao mamma'' la salutai dandole un bacio sulla guancia. Con i miei avevo un bel rapporto e spesso mi confidavo anche dei miei problemi e delle mie preoccupazioni, sapevano sempre darmi il giusto consiglio e li apprezzavo tanto. Ero figlia unica perche' mia madre dopo la mia nascita non era riuscita ad avere piu' nessun figlio, ma cio' non li aveva resi infelici, anzi molte volte da bambina mi avevano sempre ripetuto che ero io ad averli completati ad averli uniti e questo mi rendeva sempre felice. ''Ciao tesoro, oggi sono tornata un po piu' tardi stavamo preparando i nuovi test'' mi disse mentre posava la borsa sul divano color crema. ''Infatti ho notato sono le 17.00" le dissi controllando l'orologio sul mio blackberry. Proprio in quel momento squillo' il mio cellulare, era Serena. ''Sery?" risposi ''Tesoro stasera ci vediamo nella nostra saletta..'' ''per provare?" le chiesi con occhi lucidi. Suonavo la chitarra elettrica da due anni ed era la mia passione. ''No, ma Lorenzo vorrebbe invitarci ad un concerto di un suo amico, ne parliamo meglio stasera'' disse frettolosa ''Ok a dopo''. ''Un altro concerto?" chiese mia madre incuriosita ''Si ma non dobbiamo suonare noi, e' il concerto di un amico di Lorenzo, stasera ne parleremo meglio'' le spiegai con un sorriso. ''L'importante e' che non si drogano e tu lo sai'' mi disse seria ''Lo sai bene chi frequento mamma'' le spiegai un po arrabbiata mentre lei leggeva una rivista ''Ora vado a prepararmi'' e cosi dicendo corsi in camera mia o meglio l'unico posto lontano dal mondo, da tutte le cattiverie e da tutto cio' che fa stare male. La mia camera era davvero grande, arredata perfettamente in stile rock. Sulle pareti avevo attaccato tanti poster dei miei gruppi musicali preferiti per lo piu' dei green day, amavo tanto Billie Joe e sulla sinistra dal letto c'era la scrivania con il PC fisso della Apple, accanto c'era un piccolo scaffale colmo di libri. Mi piaceva molto leggere sopratutto il genere fantasy e le storie sui vampiri mi lasciavano sempre incantata. Ero una ragazza che amava viaggiare con la fantasia, perdersi nei propri sogni con la speranza che potessero realizzarsi in futuro. In me l'io di bambina non voleva mai andarsene e sapevo bene che non se ne sarebbe mai andato, questo lo dicevano anche i miei amici. Corsi all'armadio e indossai le prime cose che vidi ovvero una maglietta bianca a maniche corte con un teschio nero al centro e dei pantaloncini neri e le mie amate converse nere, indossavo sempre quelle nere nonostante avevo altri paia. Diedi una veloce piastrata ai lunghi capelli rossi che portavo sempre sciolti e dopo essermi truccata e indossato i miei amati bracciali borchiati scesi in cucina e salutai mia madre. Passeggiavo per strada ascoltando i Metallica. Di pomeriggio c'era sempre tanta gente per le strade sopratutto nei negozi. Piazza Navona era abitata e frequentata per lo piu' da persone benestanti dal punto di vista economico. Anche la mia famiglia ne faceva parte, ma nonostante la nostra condizione economica non eravamo quel tipo di persone snob che disprezzavano gli altri. Se c'e una cosa che i miei mi avevano insegnato fin da bambina e' quello di essere umili. Arrivai puntuale nella nostra sala la quale si trovava accanto a un negozio di abbigliamento. Salutai i miei amici e sedendomi su una vecchia poltrona color cacao li guardai in attesa. ''Ad Aurora piace un ragazzo'' sparo' di getto Serena. Io Lorenzo e Federico spalancammo gli occhi stupiti. ''Cosa cavolo stai dicendo?" le chiesi balbettando. Serena si alzo' dalla sua poltrona e inizio' a camminare avanti e indietro ''Il fatto del concerto poi?" continuai visto che nessuno parlava ''Quella era una scusa'' continuo' con un mezzo sorriso ''Una scusa?" chiesi stupita ''Anche loro due devono sapere la verita' non potevo di certo dirti per telefono Hey dai vieni a parlarci di Alessio, conoscendoti ti saresti arrabbiata'' il suo tono serio mi fece battere forte il cuore al pensiero di Alessio. ''Chi e' questo ragazzo dai Aurora'' mi incito' Federico ''E' un ragazzo nuovo che e' arrivato questa mattina. Anche lui e' emo ed e'...'' mi interruppi diventando rossa in viso ''Ed e'?" chiesero con occhi lucidi in coro ''Bellissimo'' dissi timida. ''Strano fuori scuola non l'ho visto'' disse Lorenzo riflettendo. ''Come puoi trovare qualcuno in quel cortile? E' piccolo e noi ragazzi siamo tanti'' gli spiego' Sery. ''E' diventata rossa di gelosia quando alcune ragazze della nostra classe gli sono andate vicino per conoscerlo durante la ricreazione'' continuo' ridendo. Io le lanciai un cuscino ''Non e' vero'' le dissi incrociando le braccia ''E' timido?" chiese improvvisamente Federico mentre accordava la sua chitarra acustica. "perche'?'' gli chiesi incuriosita ''Cosi'' ''Sembra di si, e sembrava disgustato nel parlare con quelle oche, i suoi occhi erano fissi su Aurora'' l'immagine dei suoi occhi mi ritorno' alla mente. I miei amici sembravano non aver ascoltato quelle parole tanto che erano impegnati ad accordare le chitarre. Io e Sery uscimmo sul piccolo balcone che affacciava su alcune palazzine e negozi. Il sole stava gia' tramontando portandosi con se i ricordi di quella giornata. Proprio in quel momento guardando il celo rossastro fui colta da una strana sensazione. ''L'immagine dei suoi occhi verdi mi sta tormentando da oggi, come se non volesse andare via dalla mia mente, non mi e' mai successo'' le dissi un po' preoccupata ''Evidentemente ti piacciono, anche secondo me i suoi occhi sono bellissimi, e poi prima avevo ragione quando ho detto che erano puntati sempre su di te'' quelle parole fecero palpitare forte il mio cuore. Una strana familiarita' di quegli occhi invase il mio cuore. ''Evidentemente quegli occhi li ho gia' visti da qualche altra parte'' le dissi seria guardando verso l'orizzonte, verso il sole che andava via.
  
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