Era passata una settimana.
Una settimana e nessuna
notizia di Shikamaru.
Lo uccido. Appena lo vedo lo uccido. Prima magari
gli do un bacio, ma poi lo uccido.
Pensava Ino mentre sistemava i fiori al negozio.
Certo, venerdì Hiro le aveva portato un gelato alla
stracciatella, e sabato Arisa s’era presentata con un
Bacio. Domenica Ken aveva lasciato a
un contrariato Inoichi una ciotola di ramen, e lunedì Hiro si era
ripresentato con una pasta alla crema. Poi era giunto martedì, e Arisa sorridendo le aveva porto un preparato per cioccolata
in tazza, dopodiché il mercoledì le aveva riportato Ken
con in mano un’intera scatola di Chupa
Chups.
E questo forse significava…sfruttamento minorile! Ma guarda te se quello sfaticato deve mandare i
suoi allievi a fare le sue commissioni…Cos’è, non ha tempo per me?! Ha passato una settimana in giro per Konoha
con me e ora non ha tempo da
dedicarmi? Beh, significa che non mi merita!
Cercò di convincersi Ino
scrutando il calendario.
Oggi era Giovedì, giorno
in cui non le era stato recapitato nulla.
Giovedì, 14 febbraio.
Giovedì, S.Valentino.
Non che
a lei importasse, ovviamente, che il ragazzo che le piaceva e che le aveva
fatto una corte spudorata e che aveva baciato con sorpresa e non solo quella
non si facesse vedere da una settimana e la lasciasse sola il giorno degli
innamorati. Non le interessava
per nulla, proprio per nulla…
“Per nulla!” urlò Ino imbestialita aprendo la serranda del negozio Yamanaka.
Di fronte si trovò Sasuke.
Beh, forse lui non era
stupido come Shikamaru, forse lui aveva cambiato idea e aveva finalmente visto
la luce…meglio: Ino Yamanaka in tutto il suo
splendore.
“Sasuke-kun,
buongiorno!” fece la ragazza col sorriso più smagliante che si potesse immaginare.
“Posso entrare?” chiese
lui adocchiando il negozio.
“Dentro?” chiese Ino stupita.
“Sì…” fece Sasuke con evidenza.
“Dimmi pure” lo invitò
allora lei spostandosi la coda al di là delle spalle.
“Vorrei dei fiori” disse il
ragazzo come fosse la cosa più naturale del mondo. E in effetti lo era, trovandosi loro in un negozio di fiori.
“Oh, sì, che genere?”
chiese lei battendo esageratamente le palpebre.
“Mm…non saprei, cosa
consigli?” domandò il ragazzo.
“Dipende” fece lei con fare misterioso.
“Non sei una grande venditrice” sottolineò Sasuke
“di solito si indica il prodotto più costoso, no?”.
“Io punto sul fatto che
questa ragazza se li meriti e ti spinga a comprarne molti altri” gli fece
l’occhiolino la kunoichi “Allora, com’è lei?”.
“Oh, lei è…” cominciò lui
interdetto “Determinata e volenterosa, e…”
“…speciale” terminò Ino
per lui.
Il ragazzo assentì, e Ino
sospirò arrendendosi all’evidenza.
“Allora” disse poi pensandoci un po’ su “Prenderei una rosa blu. Non
esiste in natura, per cui è come se le portasi una
cosa che va al di là di quello che si aspetta, perché è quello che lei è per
te.”
Sasuke annuì: “Se lo dici tu…” pagò
mentre Ino gli confezionava i fiori.
“E poi sono i vostri
colori, no?” sorrise Ino mentre il ragazzo usciva.
Rosa e blu.
Ino sogghignò alla faccia
sconvolta di Sasuke che si allontanava dal locale.
Davvero pensava non avesse capito che parlava di Sakura?
Poi la porta del negozio
si aprì nuovamente, e una familiare tuta arancione fece il suo ingresso.
“Buongiorno testa di
paglia, posso offrire i miei servigi?” rise Ino.
“Ehm…beh…sì…”
Ino lo guardò: “Ebbene?”
chiese poi.
“Beh vedi
Ino, c’è questa ragazza…”
“Dolce e sensibile?”
completò lei con un sorriso che la sapeva lunga.
“Sì…”
“Allora le porterei un mazzo di margherite: non hai bisogno di me, e credo che
lei sarebbe più contenta così, sapendo che le hai colte tu…ne crescono di
meravigliose sulla collinetta” completò facendogli l’occhiolino.
Oh. La
faccia di Naruto era una maschera della sua sorpresa.
Esattamente in quel
momento si aprì di nuovo la porta del negozio. Ma che hanno tutti oggi? Si chiese Ino
sospirando, ma ben conoscendo la risposta.
“Maestro!” esclamò poi in direzione del nuovo arrivato “Posso esserle
utile? Scusa Naruto” continuò rivolta al ragazzo “ma ho un cliente di cui prendermi
cura” terminò allungandogli una carta da mazzo e una busta con biglietto.
“Quanto…” cominciò lui, ma
la ragazza lo zittì: “Mi dovrai parecchio se farai soffrire la mia amica.
Sciò!” fece poi scherzosamente con una pacca sulla spalla del ragazzo.
“Dicevamo?” chiese poi
all’eremita dei rospi.
“Bè,
cerco dei fiori”.
Questo mi pare ovvio. Ino gli fece segno di continuare.
“Non sono molto esperto
con queste cose” aggiunse lui “Ma forse tu essendo una
ragazza potresti aiutarmi…” chiese poi, leggermente esitante.
“Che
cosa vuoi dirle?” chiese Ino con tono incoraggiante.
“Che
la vedo forte, risoluta…”
“La Dalia significa
dignità ed eleganza…potrebbe assomigliare al messaggio
che vuoi dare?”
“Potrebbe” concordò Jiraya.
Ino non se lo fece
ripetere due volte, e con la pratica di anni di
esperienza approntò il mazzo in un tempo da record.
“Grazie” strinse l’occhio Jiraya “Metterò una
parolina buona per te con la tua maestra” fece poi uscendo dal negozio.
Ino sospirò infilandosi in
bocca un lecca lecca gusto
banana e cioccolato. Non era molto professionale, ma nemmeno attaccarsi al
bavero dei clienti chiedendo loro spiegazioni per il comportamento di quello
che credeva essere il suo ragazzo non lo era. A parte il
fatto che lui, di essere il suo ragazzo, non l’aveva chiesto. Né si era proposto. L’aveva semplicemente baciata…
“E’ permesso?” una voce la
svegliò dai suoi pensieri.
“Oh, Neji,
certo che è permesso. Dimmi pure” fece Ino ben sapendo
cosa l’aspettava.
“Ino, posso farti una
domanda?”.
Come non detto. Questo,
non se l’aspettava.
“Certo”
“Che
cosa desidereresti tu, oggi, dal ragazzo che ti piace?”
“Non saprei da dove
cominciare” scosse il capo Ino “Innanzitutto che mi considerasse leggermente di
più dei suoi impegni. Certo, non che la sua giornata ruotasse
intorno a me, ma che magari i suoi pensieri, ogni tanto, vagassero nella mia
direzione…e poi vederlo. Semplice com’è, vederlo, stare con lui e…” si interruppe incrociando lo sguardo di Neji.
Forse la sua era una domanda retorica.
“Ricominciamo” fece allora
la biondina “Fossi in te opterei per una mazzo di Coreopsis: significano ‘sempre allegro’
e credo facciano al caso tuo, no?” sorrise.
Neji annuì pagandole i fiori e impugnando il mazzo.
Poi ne sfilò uno e glielo
porse: “Questo è per te” disse “A volte bisogna solo saper aspettare” terminò
poi uscendo dal negozio.
Ecco.
Neji Hyuuga era quello che le
ci voleva. Perché non l’aveva capito prima? Altro che
quel pigrone di un suo compagno di squadra! Uno che le porgesse
un fiore quando era giù, non che le…innervosendosi tirò fuori un altro lecca lecca e se lo cacciò in bocca.
Maledizione! Anche questo sapeva di lui…
“Ino, disturbo?” chiese Kakashi entrando nel negozio.
“Oh, no, naturalmente no,
scusi maestro!” esclamò la ragazza osservandolo. “Cosa la porta da queste
parti?” chiese aspettandosi la risposta.
“Kurenai”
disse lui, semplicemente. Così, senza giri di parole.
“Questo giorno è un
macigno per lei, e vorrei…”
“Capisco” annuì Ino “E
penso che il fiore giusto sia il mughetto: ‘ritorno di
felicità’”.
Il maestro annuì: “L’uomo
che ti prenderà sarà molto fortunato, Ino”.
Molto fortunato, sentito Shika?
Molto fortunato!
Diamine, ma perché tutti i
pensieri dovevano tornare immancabilmente a lui?
Perfetto.
Pensò Ino chiudendo finalmente la serranda del negozio.
Era la serata giusta per
chiamare le ragazze e affogarsi di schifezze davanti alla televisione. Questo
se si sorvolava il fatto che le ragazze probabilmente
erano in tutt’altro stato d’animo e per nulla prone
all’autocommiserazione.
La kunoichi
sospirò dirigendosi verso casa.
Evviva S. Valentino! Esultò con ironia.
Prima di arrivare alla
porta, notò il giallo di un post-it appeso.
Allora forse il putto
alato non si era completamente dimenticato, di lei, forse…
Poi arrivò alla porta e lesse:
Tesoro,
io e papà siamo fuori per S.Valentino. Chiudi tu i conti?
Ti vogliamo
bene,
mamma.
Grandioso. Veramente grandioso.
Ino sospirò per l’ennesima
volta cacciandosi in bocca l’ultimo lecca lecca
alla banana ed entrando in casa.
Quest’anno il maledetto bambino pulcioso la ignorava deliberatamente, non c’erano dubbi.
Vabbè, pensò, vorrà dire che
compenserò con un po’ di gelato.
Anzi, molto gelato.
E qualche patatina. I chupa chups sono finiti. Uffa!
Crudele destino perché ce l’hai
con me? E quello stupido di Shikamaru…
“Pensavo non saresti più
tornata”.
Shikamaru, per l’appunto.
Ino si sporse incredula
oltre il muretto che separava l’ingresso dalla sala, e scorse il ragazzo seduto
sul suo divano.
“Da dove vieni?” chiese stranita.
“Bè,
vedi piccola” cominciò lui con tono comprensivo “quando un uomo e una donna si vogliono bene, ma proprio tanto bene, nove mesi dopo…”.
Ino lo guardò impassibile,
mentre tentava disperatamente di non ridere.
“I miei sono fuori a cena”
ricominciò lui in tutt’altro tono. Come ci riusciva? “quindi
ho pensato di venire da te, visto che eri sola”
Tante grazie, sottolinealo
ancora un po’, perché non continui a rigirare il coltello nella piaga? Fece ironica Ino nella
sua testa.
“Choji?”
chiese lei. Sapeva bene che i loro genitori uscivano spesso insieme, e magari
anche a S. Valentino…
“E’ uscito con Temari”
“Stai scherzando?”. Non
udì il ‘sì’ di Shikamaru e continuò la sua pantomima:
“Credo di dovermi sedere”
fece Ino prendendo posto vicino al ragazzo e nascondendo il viso tra le mani.
Poi rialzò il capo piano piano e scorse dinanzi a sé il vaso di fiori più brutto che
avesse mai visto. Cioè, i
fiori presi singolarmente erano meravigliosi, ma non c’era armonia nella
composizione, non c’era…
“Su, non fare così” fece Shikamaru poggiandole in braccio sulla spalla e tirandola
vicina a sé.
“Che
fai ci provi?” chiese Ino scherzosamente.
“Mi pareva di esserci già
riuscito” articolò lui.
Ino sospirò. Grazie ancora, Paffutello, grazie tante.
Imprecò dentro di sé.
“Senti, Ino, non perdere
tempo a pensare a tutte le ragioni per cui non potremmo
stare insieme. L’ho già fatto io”
Continua a parlare, continua pure a scavarti la
fossa pensò
Ino sempre più irritata.
“E la conclusione è che
nessuna di esse è valida”
Ino rimase a bocca aperta.
Poi riprese la parola: “E
ti ci è voluta una settimana per concluderlo?” chiese spazientita.
Le bruciava ammettere che la sua assenza le fosse pesata da morire.
“No” disse lui “l’ho fatto mentre aspettavo fuori dal negozio.”
Ino lo guardò con aria
interrogativa.
“Dal primo all’ultimo mi
hanno regalato un fiore, ogni singolo maledetto cliente che lasciava il tuo
negozio” fece lui indicandole il vaso.
“Patetico, eh?” chiese poi
con una smorfia.
“Shikamaru, da quando
esattamente eri lì?” domandò lei con una punta di frivolezza.
“A che ora apri il
negozio?” fece lui sorridendo.
“Non ti ho visto” il tono
della ragazza era serio.
“Mi confondo bene con le
ombre” sorrise lui. E come a sottolineare la cosa Ino
lo vede comporre velocemente alcune pose delle mani, poi sentì un’ombra leggera
arrampicarsi su per la sua coscia.
“Shika!
Ti sei scordato le buone maniere?” chiese mentre
cercava di ricomporsi nel sentire l’ombra osare sempre più in là.
“In realtà speravo che le
scordassi tu” fece lui con sguardo suggestivo
avvicinando il volto a quello di lei.
Ino si allontanò: “Odierei
negarti…”
“Non farlo allora” la interruppe Shikamaru.
“Shika…”
Ino voleva saperlo, avvertiva lo spasmodico bisogno di sapere esattamente
cos’era lei per lui, cosa potevano essere l’uno per l’altra.
“Che
vuoi, che mi metta in ginocchio?” chiese Shikamaru eseguendo il gesto.
Ino rise: “Te l’avevo
detto che l’avresti fatto”
“Ino Yamanaka”
cominciò il ragazzo prendendole la mano “Vorresti” fece
baciandogliela “avere l’onore” un altro bacio…
“Non ribaltare la
frittata, Shika!” rise lei.
“D’accordo!” sospirò lui “farmi l’onore. Meglio?” chiese poi
guardandola. Gli occhi di Ino brillavano mentre
annuiva entusiasta.
“Di essere
la mia ragazza?” chiese poi alzandosi in piedi.
“Perché?”
Shikamaru sbuffò: “Ino, si
risponde sì o no, non perché”. Poi la comprensione si fece spazio
sul suo volto “Quindi, non volevi…”
Ino scosse il capo
sorridendo.
“Mendokuse” brontolò il genio “Perché” riprese “sono illogicamente,
disperatamente, assolutamente preso da te”.
Ino allora gli concesse un
bacio.
“Il sentimento è
reciproco” sorrise poi prima di baciarlo nuovamente.
*************
“Ehi, Ino?”
“Mm?”
“Sai di banane e cioccolato”
“E allora?”
“Il mio gusto preferito”
“Sì, lo so. Lo sono”.
Eh sì
ragazzi! Ultimo, S.Valentinoso
capitolo della collezione!
Grazie a
tutti quelli che hanno seguito, commentato, sorriso con me!
Kagome_chan88:
Ehi, grazie miliardo! Hai aggettivato che è un piacere questa ff! Kaka/Kure
sembra anche a me tanto dolce…
Ino/Shika, eccoli qua, finalmente, ma
come avrai notato anche in questo ultimo capitolo,
sono sempre loro…ed è per questo che ci piacciono! Choji in effetti non potevo non metterlo, no? J
Spero solo
non ti sia venuto il mal di pancia! Besos!
Kaho_chan: Ciao e grazie! Le tue recensioni sono sempre accurate, e per
questo fanno molto piacere…Concordo con te: Kurenai
la vedo con entrambi! Shikamaru invece è…Shikamaru, no? Direi che questo basta
a descriverlo! Punto. XD
celiane4ever: Purtroppo l’Asuma Kurenai era un po’ impossibile, ma siccome mi piaceva
mettere in mezzo anche “i grandi”, ho pensato che questi due andassero bene
comunque…e devo ammettere che è stato principalmente perché volevo a tutti i
costi che andassero alla prima del “Paradiso della Pomiciata”! Raggiunto il
punto culminante per i due diventa difficile mandare ancora troppo avanti la fic, ma dire che questo epilogo ci
stava, no?
Ryanforever: Lo so, questa fic è malvagia per
quanto riguarda le voglie di cibo! Grazie della recensione, sono davvero felice
che ti sia piaciuto il capitolo e spero ti piaccia
anche questo!
nicichan: Già finalmente! Shika se l’è
cucinata per bene la nostra Ino…ed era ora che
concludesse…spero che ti sia piaciuta anche la conclusione, quella vera! Per Kakashi, figurati! Mi piace un sacco anche lui, davvero! E’
davvero grandioso!
Queen_of_sharingan_91:
Spono felice di averti fatto apprezzare un pairing che non avevi considerato, davvero! E stai attenta a dire che potrebbe piacerti di tutto, perché
se la mia testa frulla…scherzo! Grazie ancora della recensione!
GaaChan: “Dolcinosi”…un buon neologismo per
una buonissima coppia! ;)
Dark hysoka: Ciao, nuova da queste parti? ;)
Grazie, l’amicizia tra Sakura e Ino è molto particolare, ma anche molto bella
credo!
Ayumi
Yoshida: Caio, sì, si sono baciati…Choji è arrivato al momento sbagliato, ma
Ino e Shika ne avranno di tempo! E poi entrambi gli vogliono un gran bene! Kakashi è
un po’ pettegolo, ma che ti aspetti dal più grande fan
del “Paradiso della Pomiciata”? ;P
Melisanna: Ciao e grazie! Questo, ebbene sì, è l’epilogo: spero tu abbia
gradito! Grazie mille anche epr i complimenti sullo
stile: fanno davvero piacerissimo! Di ff sui due ne ho già scritte…ma ti
garantisco che le idee pullulano nella mia mente! ;)