Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Hana S    07/08/2013    3 recensioni
Raccontata in prima persona dai punti di vista di diversi personaggi, come scritti in un diario segreto che portano nel cuore. Ci troviamo in un universo alternativo a quello di OP, nel mondo scolastico dove si intrecciano le vite di vari persone. Ragazzi che scoprono l’amore e le delusioni, che affrontano la vita meglio che possono e tanti altri che fanno da contorno o interagiscono direttamente con la protagonista Melody (personaggio di mia invenzione), che vedrà la sua vita subire repentini e grandi cambiamenti in poco tempo. ALCUNI PERSONAGGI NON SONO ANCORA COMPARSI NELL'ANIME ITALIANO.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Jewelry Bonney, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Slice of life'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nota (questa volta in cima :D ): Ho riscritto alcune parti del capitolo, non mi piaceva come era uscito la prima volta :P (faceva schifo e non aveva senso), a voi i commenti :)

 

MELODY

Fortunatamente Kidd ci ha raggiunti, povero Killer, le ha prese di santa ragione; oltre al fatto che Kidd gli ha rubato le chiavi della moto ed ora è costretto a farsela a piedi.

Mentre andiamo via non riesco a non pensare a Law e Bonney … sono sconcertata dal loro comportamento, non si sopportano e spesso bisticciano, allora perché fanno … un’inchiodata improvvisa mi riporta sulla terra, sento Kidd imprecare nei confronti di un’automobilista e poi ripartiamo. I miei amici avranno sicuramente i loro motivi, e io non devo intromettermi in certi aspetti della loro vita.

La casa di Kidd si trova in uno dei condomini situati nella periferia della città, posto alquanto squallido.

«Eccoci qua!» varco la soglia e mi ritrovo in un appartamento accogliente.

«Tu vivi qui?» lo guardo stranita «Strano è molto accogliente»

«Cosa ci sarebbe di strano?» deve essere rimasto colpito dalle mie parole.

«Non so, tu sembri più tipo da casa completamente a soqquadro  … qui è tutto in ordine» povero Kidd, cosa diavolo sto dicendo?

«Non è di certo merito suo» mi volto e vedo uscire da un’altra stanza una donna con una sigaretta in bocca, avrà sui 35 anni, porta lunghi capelli rossi ondulati, indossa jeans a vita bassa e una canotta con spalline bianca che le lascia scoperta la pancia; dall’espressione non ho dubbi, è l madre di Kidd.

«Cosa ci fai qui?»

«Ci vivo Kidd, ma non ti preoccupare me ne vado subito, lavoro prima oggi così questa sera sono a casa presto, lei chi è?» mi squadra dall’alto in basso con aria di disprezzo.

«Piacere di conoscerla signora, mi chiamo Melody Myers …»

«Sei la figlia di Satch?» non faccio in tempo a finire la frase; le casca la sigaretta di bocca per lo stupore e si avvicina mettendomi le mani sulle spalle.

«Si signora …» sono un po’ preoccupata.

«Come ho fatto a non capirlo subito …» ha cambiato espressione, ora è gentile e io mi tranquillizzo «… avete la stessa espressione … però tu ha gli occhi di tua madre … che bello non potevo sperare di meglio!»

«Permesso?» questo è Killer è arrivato a piedi, mi dispiace.

La donna mi abbraccia creando grande stupore nei presenti «Sarebbe bello se mio figlio decidesse di sistemarsi con te …» sento caldo e devo anche essere rossa come un pomodoro e Kidd ha fatto uno strano verso di stupore «… i tuoi mi hanno aiutato tantissimo in passato, sei la benvenuta, ogni volta che tu vorrai venire, la porta sarà aperta …» si gira verso Kidd con sguardo truce «… se ti fa qualcosa che non gradisci vieni subito a dirmelo, ok tesoro?» non ci credo anche sua madre! «Ora vado, mi ha fatto piacere conoscerti» che bel sorriso che ha. Poco dopo saluta tutti ed esce.

«Le hai rallegrato la giornata»

«Tu dici Killer?»

«Sicuro, pensa che pena vedere sempre questo brutto muso ogni volta che torna a casa» indica Kidd alle sue spalle non preoccupandosi di come potrebbe reagire; infatti afferra un cuscino e lo tira all’amico. Sfortunatamente Killer si abbassa e vengo colpita, che male, quanta violenza ha messo nel lancio? Ho il cuscino tra le mani e guardo Kidd, ha un’espressione basita, sarà per via del mio sorrisetto?

«Vuoi la guerra?» così iniziò quella che per molti giorni fu ricordata come “L’epica battaglia in salotto” tra me, Kidd e Killer.

 

---------------------------------

TRAFALGAR LAW

Cammino per la strada, non penso che tornerò subito a casa. Cammino assorto nei miei pensieri, quella cretina, Bonney ti detesto.

«Hei Law» mi volto, che gioia vedere Satch «Cosa fai in giro tutto solo? Non ci sono Bonney e Melody nei paraggi?»

«No» devo proprio sembrare un cane bastonato.

«È successo qualcosa?» credo che sia veramente preoccupato.

«Credo di aver combinato un casino!» ma che dico? È solo colpa di Bonney.

«Ti va di parlarne?» guardo Satch, ha la stessa espressione di Melody.

«Se hai qualche minuto …»

Passeggiamo per il parco, gli racconto che ho combinato un pasticcio, che non volevo Melody lo scoprisse, che vorrei far tornare indietro il tempo e cancellare tutto, che non voglio perdere l’amicizia con Melody e mettere lei contro Bonney.

«Anche se mi ha detto poco, credo che abbiate fatto un gran macello se Melody non vi ha parlato per tutta la mattina … ma ti assicuro, non è il tipo da tenere il muso, quando si arrabbia non è mai per molto tempo, vedrai che presto si sistemerà tutto!» mi mette un braccio sulle spalle, è fortunata Melody ad avere un padre come lui. Lo ringrazio e ci salutiamo, lui si avvia verso casa e io … decido di andare da Apoo, non ho niente da fare.

Esco dal locale e un cretino in moto quasi mi mette sotto, inevitabile un’imprecazione, odio i motociclisti, soprattutto da quando Melody si è messa con Kidd. Chissà come si sente, sento il bisogno di parlarle … controllo nelle tasche, nella cartella, ovunque, ma non lo trovo … e già l’ho lasciato a casa … se avessi preso il telefono non mi sentirei così, non sarebbe successo niente.

Corro da lei, devo chiarire tutto. La casa è buia, probabilmente Satch è già uscito, ma perché Melody non è qui? Provo sul retro, perché lo sto facendo? Di solito se non risponde subito al campanello torno a casa, non so cosa mi spinge, ma devo vederla.

Ma seduta sui gradini trovo la “ragazza-bidone”; quella da cui è partito tutto. Come al solito mangia, la bici buttata nella siepe bassa che confina con l’altra casa e la cartella aperta ai suoi piedi, piena più di schifezze che di libri. Forse non mi ha visto, ma proprio mentre sto per andarmene la sua odiosa voce mi arriva alle orecchie

«Moretto, cosa fai da queste parti?»

«La stessa cosa che fai tu, cerco Melody» le rispondo stizzito, quanto vorrei non aver mai ceduto, avrei voluto che non fosse successo mai niente fra di noi «Senti …» ora voglio guardarla negli occhi.

«Si?» sento nel suo tono che ha voglia di prendermi per il naso.

«Cosa pensi di dire a Mel»

«Semplice, io sono il tuo passatempo e tu sei il mio giocattolo niente di più, non c’è ne amore ne … niente»si è rabbuiata e ora fissa il terreno.

«Bonney, stai bene?» mi avvicino e le metto una mano sulla spalla, senza dire niente mi cinge la vita con le braccia, trema come una foglia e piange, come non ha mai fatto prima.

«Law mi dispiace …» singhiozza «… non volevo che Melody lo scoprisse …» mi lascia e alzandosi incrocia il mio sguardo «Mi dispiace» senza aggiungere altro si mette a correre, lascia bici e cartella e scappa; idiota, non sarò certo io a inseguirla. Non l’avrà fatto apposta, ma ci ha messo in una situazione imbarazzante.

 

---------------------------------

EUSTASS KID

Melody è rimasta quasi tutto il pomeriggio concentrata su Killer, credo di essere un po’ geloso. Incredibilmente sembra che l’idiota abbia imparato qualcosa.

«Se tu tenessi studiato volta per volta il materiale, non ti ritroveresti tante pagine in una sola volta» fa la maestrina,che bella.

«Va bene prof!» che scemo; mi alzo e vado in camera.

«Prendo dei libri e torno, così aiuti  anche me!» sto sorridendo, devo essermi davvero rammollito. Non so il perché ma decido di cambiarmi la maglietta, vado in bagno e la getto nel cesto dei panni sporchi, mi guardo allo specchio, cosa ci avrà trovato Melody in me non lo so.

Mi dirigo in camera la trovo lì, sta osservando la nostra foto, mi avvicino e la abbraccio, sembra un gesto troppo naturale per essere uscito da me.

«Eravamo ai giochi campestri, eri venuto solo perché te lo avevo chiesto io» si volta e sbianca «Perché non hai la maglietta?»

«Ti dispiace?» è tutta rossa, non posso fare a meno di baciarla «Killer che fine ha fatto?»

«E-è t-t-tornato a casa …» ha la voce tremolante, sarà perché siamo soli e mi sto stringendo a lei? La prendo in braccio e mi siedo sul letto «Ora siamo soli, contenta …» avvicino il mio naso al suo « … tigrotto?» trema come una foglia, ci sdraiamo e inizio a baciarla. Rimane un po’ sulla difensiva «Come al soliti devo essere io a prendere l’iniziativa?» due secondi dopo è sotto di me, la guardo negli occhi, sembra spaventata. I suoi lunghi capelli coprono tutto il cuscino, ne prendo una ciocca e li bacio; avvicino le mie labbra alle sue, non ci siamo mai baciati così, finalmente possiamo lasciarci andare. Le sbottono la camicetta, la sento tremare, ancora poco e potrò averla come ho sempre voluto. Fa caldo, molto caldo. Finito con la camicia passo ai pantaloni; si divincola la piccola.

«Cosa c’è?»

«Non lo so … mi sento strana, ho come paura …» la azzittisco mettendole un dito sulle labbra.

«Non devi …»

La porta si apre improvvisamente e si ode un tonfo, voltandomi vedo Killer ed i ragazzi per terra.

«Hola capo … non badare a noi, continua pure»

«Voi …» salto giù dal letto, mentre Melody cerca di vestirsi velocemente «… se fino ad oggi vi siete salvati …» si alzano rapidamente e iniziano a correre «… adesso pregherete di non essere mai nati!» li inseguo, ho solo voglia di riempirli di pugni. Esco sul pianerottolo e sento il rombo delle loro moto, mi sporgo dalla finestra e Killer mi saluta con un cenno della mano.

«A domani capo!»

«Ci vediamo al tuo funerale! Killer, ti conviene non farti vedere a scuola!»

«Non posso! Ho l’interrogazione!» mi sfotte pure!

Abbiamo fatto talmente tanto casino che  gli altri inquilini sono usciti a vedere cosa succedesse.

«Kidd …» mi volto Melody si è già rivestita e ha preso le sue cose « … vado a casa … ciao» fa un piccolo cenno con la mano. Si volta e scende le scale, mi sento un idiota, c’ero quasi! Non avrei mai dovuto dare una copia delle chiavi a lui!

 

---------------------------------

JEWELRY BONNEY

Ho corso a più non posso, non ho il coraggio di affrontare la situazione, sono sempre stata una codarda. Sento una goccia sulla guancia. Maledizione! Comincia a piovere e come per farlo apposta, in men che non si dica, inizia a diluviare.

Corro a ripararmi sotto il portico della vecchia casa abbandonata, entro, aspetterò che spiova.

Tutto sommato è ancora in buono stato, quante volte ci siamo avventurati qua dentro! Io quando venivo sgridata, Melody per venirmi a cercare e Law … beh! Lui era la sua ombra.

 

Qualcuno mi afferra per un braccio e mi stringe a se, vorrei urlare, ma una mano viene premuta contro la mia bocca. Cosa succede? Chi sono? Dannazione non vedo bene, c’è troppo buio!

«Bene,bene l’amichetta di Melody» riconosco questa voce, è uno del gruppo di Kidd.

«Ragazzi mettetela giù!» Killer!?

«Dai, vogliamo solo divertirci …» Cosa!? Continuo a dimenarmi, ma non accenna a mollare anzi, più mi agito più stringela presa. Perché sono entrata?

Un fascio di luce mi arriva al volto, Killer ha spostato una tenda e guarda fuori «Sicuro che nessuno l’ha vista entrare?»

«Sicuro! Ho visto solo lei sulla strada, nessun’altro!» un cretino si portò la mano sul cuore in segno di giuramento.

Vedo il braccio destro di Killer avvicinarsi «Ora ci divertiamo insieme, se fai anche solo una parola su noi e su ciò che ti faremo, sei finita e con te la tua amica …»

Sento una stretta al cuore, ho capito cosa vogliono fare ma … « Melody cosa centra!?» urlo a quell’idiota.

«Se vai alla polizia faremo una visita anche a lei, ma ci penserà Kidd. E potremmo anche rompere qualche osso al tuo amichetto …» sento le risatine degli altri, questo mi irrita «… sapevamo che c’era qualcosa fra di voi, un giorno siete venuti in questa casa, anche quel giorno pioveva, si sente in sottofondo …»

In sottofondo di cosa? Mi ricordo quel giorno con Law, lo stavo portando a casa mia, ma come oggi cominciò a diluviare e così ci siamo riparati qui …

«Forse questo ti porta alla mente qualcosa» avvicina qualcosa al mio orecchio, deve essere un registratore.

«Dai Law, cosa temi?»

«Niente, ma casa tua non è lontana, perché qui?»

«Fuori diluvia e io ho freddo …»

Qualcuno ci aveva registrato, bastardi! E scema io sapevo che, quella volta, non dovevamo rimanere qui, che non era sicuro «Volete forse ricattarmi?»

«Esatto! Cosa succederebbe se tutta la scuola lo sentisse, se tuo padre lo sentisse?» l’ultima frase mi spiazza, sento i brividi aumentare, lo so cosa farebbe; questa volta potrebbe anche rendere realtà le sue minacce …

«Se non impari a comportarti come si deve, giuro, da questa città ti porto via! Ti sbatto in un collegio, forse li non mi darai più problemi, perché devi essere così simile a tua madre?»

«Non parli più ragazzina?» fa il tipo che mi trattiene, ma sento che se aprissi bocca, uscirebbero parole strozzate, anche perché ho paura e inizio a piangere.

«Vi prego …» le sento, calde e amare che scorrono sul mio viso «… lasciatemi andare …» ridono della mia situazione.

«Sei entrata nella nostra tana, povera piccola» Killer si avvicina e afferra il mio mento, riesce così a sollevare il mio viso, ha un  ha un ghigno sulla faccia che non mi piace; non ho via di fuga.

«Killer vuoi cominciare tu?»

«No, fate voi e poi andatevene»

Sto male, vorrei tanto vomitare.  Killer entra nella stanza «Ora sono tutti usciti, ci siamo solo io e te …» si avvicina togliendosi la maglietta.

«Lasciatemi in pace …» sto piangendo « basta, bas…» in un attimo è su di me; voglio tornare a casa.

 

Note (anche a piè pagina):

Ringrazio tutti quelli che stanno leggendo la mia storia e chi l’ha inserita tra le seguite :3 grazie a Miss Asso di Fuoco per i commenti che non fa mai mancare :-* e spero ce ne possano essere anche quelli di altri utenti :D

P.S.

credo che in questo capitolo io sia un po’cattiva :(

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Hana S