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Autore: LadyDaredevil    07/08/2013    12 recensioni
"Non poteva neanche pensarci, perchè la sola idea di vedere il Grifondoro tra le braccia di quel pezzente gli faceva rivoltare lo stomaco, e una strana sensazione si impossessava di lui"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Dean Thomas, Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L’OGGETTO DEI DESIDERI
 

Capitolo I

 
L’aula era silenziosa. I ragazzi, seduti in banchi da due, erano intenti nella preparazione della pozione. Era una prova importante, perché la riuscita di questa pozione gli avrebbe fatto guadagnare il primo voto del loro sesto anno. Non potevano sbagliare proprio adesso e mettere il professor Piton sul piede di guerra. L’importante era mantenere il livello della sufficienza. Capo basso e mani attente: questi erano gli ingredienti per non attirare l’attenzione del professore.
Ma nell’aula non tutti erano concentrati sul calderone e sui numerosi ingredienti. Qualcuno sembrava nel bel mezzo di una discussione.
“Ma stai parlando di…”
“Shh, potrebbe sentirti!”
I due ragazzi si voltarono in fretta, per accertarsi che la persona in discussione non li avesse sentiti. Tirarono un sospiro di sollievo quando si resero conto che il ragazzo era così attento alla miscela che aveva sotto gli occhi da non accorgersi di quello che gli accadeva intorno.
“Aspetta, fammi capire… Non mi stai prendendo in giro?”
“Certo che no, è un pensiero che mi ossessiona ormai da tempo”
“Da quanto tempo?” chiese il ragazzo dai capelli rossi, sussurrando le parole per non farsi sentire.
“Non lo so, sono anni, ma che importa?!”
“Eh! Importa a me… sono anni. Dean? Anni?”
“Non è colpa mia. Non posso farci niente”
Ron abbassò il capo, continuando però a guardare di sottecchi il suo amico. Non poteva credere a quello che gli aveva appena rivelato. Non credeva che una cosa così grande potesse essergli sfuggita in modo così clamoroso. Eppure era sempre stato sotto i suoi occhi. E lui, non si era accorto di niente. Per anni.
“Ma, aspetta… non stiamo parlando di una cosa passeggera?”
“Lo credevo anche io, ma ormai… Ron, ne sono sicuro”
“Sicuro?”
“E’ amore” sentenziò Thomas, portandosi una mano al petto.
Solo il suono di quella parola era in grado di far aumentare i battiti del suo cuore, si farlo sentire bene.
Per poco il rosso non rischiò di affogarsi con la sua stessa saliva. Batté il pugno contro il suo petto, cercando di riprendere a respirare correttamente.
“A-amore?”
“Ron, io lo desidero con tutto me stesso. Voglio che sia mio”
Gli occhi del rosso si allargarono, poi tornò a guardarsi intorno, guardingo. Se qualcuno li avesse sentiti parlare in quel modo, di quelle cose… non poteva neanche immaginare cosa sarebbe accaduto.
“Ma tu intendi….”
Non riuscì a finire la frase, era troppo per lui anche solo concepire un pensiero del genere. Non aveva mai creduto che potesse succedere una cosa del genere, non a lui, non al suo amico. Lo aveva visto crescere e maturare, ma non si aspettava questo tipo di cambiamento, così radicale.
“Ron, voglio dire che ogni notte immagino il suo corpo nudo, che mi addormento pensando a quanto le mie mani bramano la sua pelle soffice, a come sarebbe sentire il suo corpo a contatto con il mio, alla sensazione delle sue labbra sulle mie, del sul petto liscio, del suo-”
“Oh miseriaccia!” urlò Ron, ma un attimo dopo si pentì di quello che aveva appena fatto. Si portò una mano alla bocca mentre tutti gli studenti in quella stanza, Grifondoro e Serpeverde, lo fissavano, chi in cagnesco, chi attonito, chi curioso.
Le guance del rosso si infiammarono e il ragazzo, per la vergogna, abbassò lo sguardo, un attimo prima che il professore arrivasse accanto a lui.
Lentamente Piton posò una mano sul banco e si appoggiò a esso, piegandosi leggermente verso il ragazzo.
“Signor Weasley, vuole essere così gentile da condividere con noi i suoi pensieri?” chiese, soffiando le parole tra i denti serrati.
“No, signore. N-non era niente di imp-importante” balbettò, ansioso.
“Perfetto, allora eviterà anche di condividere 50 punti, che verranno immediatamente sottratti a Grifondoro”
“Ma….”
“Altri 50, signor Thomas?”
“No, signore”
Piton, senza dire neppure un’altra parola, si allontanò da loro, tornando alla sua scrivania e sedendosi aggraziatamente, sistemando il mantello alle sue spalle.
I due ragazzi riuscirono finalmente a guardarsi negli occhi, poi si accertarono che nessuno stesse origliando la loro conversazione, ora che avevano brutalmente attirato l’attenzione.
“Dean, io…”
“Lo so, Ron, non ci sono parole”
“E cosa vuoi fare?” chiese il rosso, bisbigliando.
“Voglio dire tutto. Voglio confessare i miei sentimenti”
“Eh? Cosa? No!” esclamò, attento questa volta a mantenere un tono di voce abbastanza basso.
“Devo farlo per forza”
“Quindi… vuoi dire tutto? Vuoi parlare proprio con lui?” chiese e in quello stesso istante si voltò nuovamente a guardare l’oggetto della conversazione, che ancora una volta era assorto nei suoi pensieri.
Anche Dean seguì il suo sguardo, ma i suoi, incontrata la figura dei suoi desideri, si trasformarono, si addolcirono. Dean prese un profondo respiro, poi cacciò l’aria dai polmoni in un sonoro respiro. E questa volta anche Ron si rese conto del cambiamento, percepì il modo in cui Dean lo guardava, notò come il suo sguardo seguisse le linee del suo volto, i suoi movimenti, ogni sua minima espressione. Era palese che provasse qualcosa per lui, ma ancora non riusciva a crederci.
Dean tornò a fissare l’amico. Si piegò leggermente verso di lui e gli appoggiò una mano sul braccio, parlando al suo orecchio in modo confidenziale.
“Sì, voglio parlare con lui. O conosci un altro Harry Potter in questa scuola?”
 

***

 
La lezione passò lentamente, nel silenzio più assoluto. Dopo il secondo richiamo di Piton, Dean e Ron non ebbero più il coraggio di parlare, né di accennare all’argomento. E il rosso non poteva che esserne felice. Non poteva sopportare di sentire ancora una volta il suo amico parlare in quel modo del suo migliore amico. Non riusciva a capacitarsene, e ancora di più temeva la reazione che avrebbe avuto Harry nel momento in cui Thomas gli avrebbe rivelato i suoi sentimenti. Erano entrambi suoi amici, e non voleva che il loro rapporto andasse in frantumi per quella che ai suoi occhi sembrava una cotta adolescenziale, come ne aveva avute anche lui. Ma Dean era stato irremovibile, aveva affermato con certezza che si trattava di vero e puro amore e chi era lui, Ron, per dire che non era reale?
L’unica cosa che sperava era di riuscire a mantenere entrambe le amicizie, di non doversi ritrovare a scegliere tra i due ragazzi, perché sapeva già che il suo cuore lo avrebbe portato sempre e comunque da Harry.
“Andate via” sentenziò Piton, facendo segno agli studenti di lasciare la stanza, nonostante i calderoni fossero ancora fumanti.
I ragazzi non aspettarono un solo attimo, afferrarono le loro cose e iniziarono a dirigersi verso la porta.
Fu lì che Dean e Ron incrociarono Harry, anche se entrambi avrebbero preferito non farlo. Dean perché aveva paura di non riuscire più a nascondere i suoi sentimenti e Ron perché aveva paura che Dean li rivelasse davvero, lì, davanti a tutti.
“Stavate confabulando qualcosa?” chiese Harry avvicinandosi e posando una mano sulla spalla di Dean.
Il ragazzo sussultò a quel contatto. Riusciva a sentire il calore superare gli spessi strati dei suoi indumenti e arrivare dritto alla sua pelle, riscaldandola in un attimo. Chiuse gli occhi e respirò con calma. Si voltò leggermente, scontrandosi con lo sguardo smeraldo dei suoi occhi, profondi e sinceri. Rimase senza parole, ma non poteva far capire a Harry quello che stava pensando in quel momento.
“Assolutamente no, anzi, abbiamo sentito la tua mancanza” rispose, concludendo la frase con una risatina isterica, decisamente poco normale.
“Siete stati voi a mollarmi dietro” lo corresse Harry, facendogli l’occhiolino. Si stava fingendo offeso, ma in realtà stava solo scherzando e questo Dean lo sapeva, anche se una parte di lui avrebbe davvero voluto che Harry fosse geloso di lui, del suo rapporto con Ron.
“Andiamo?” chiese Ron, cercando di interrompere quel contatto di sguardi. Si sentiva irrequieto ora che sapeva tutta la verità, e ancora di più aveva paura che venisse fuori da un momento all’altro.
“Certo” rispose Harry e con la mano fece segno a Dean di precederlo. Il ragazzo abbassò il capo, arrossì e iniziò a camminare, oltrepassando la porta e fermandosi poi ad aspettarlo.
Ma qualcosa si era intromesso tra lui e Harry, o meglio, qualcuno.
“Potter, impegnarti non serve a niente. Neanche tra un milione di anni le tue pozioni potranno avere un aspetto anche solo lontanamente simile all’originale” disse Draco Malfoy, passando accanto al moro.
Si fermò, con le braccia incrociate al petto, proprio davanti a lui.
“Ti è caduta la lingua nel calderone?” chiese, per provocarlo. Non era abituato al fatto che Potter non gli rivolgesse la parola, che non rispondesse a una sua provocazione.
Lo guardò, assottigliando gli occhi, attendendo le sue parole.
“Almeno io sono bravo in tante altre cose. Tu invece, a quanto pare, sei bravo solo con le boccettine”
Ecco il Potter che conosceva. Un ghigno si disegnò sulle sue labbra.
“Oh, ma davvero? E in cosa sei bravo? A fraternizzare con la merda?” chiese, e il suo sguardo si spostò istintivamente sul rosso alle spalle del Grifondoro.
“Malfoy io…”
Ron alzò in aria il braccio, e cercò di superare Harry, ma il moro fu più veloce e si sistemò tra i due, facendo da scudo al suo amico.
“Almeno io fraternizzo con qualcuno. E ho amici, non leccapiedi” rispose Harry, con tono acido, alludendo alla persona accanto a Malfoy, Blaise Zabini, sua ombra e suo amico fidato.
La risposta di Harry spiazzò entrambi, ma riuscirono a  nasconderlo.
“Ognuno ha quel che si merita. La feccia richiama la feccia” concluse Malfoy, ghignando.
Guardò Blaise e i due si scambiarono un segno di intesa, poi procedettero per la loro strada. Malfoy incrociò lo sguardo di Dean che era rimasto per tutto il tempo a osservare la scena, impassibile, senza sapere cosa fare. La Serpe si era intromessa, aveva preso il suo posto accanto a Harry e continuava a provocarlo e a prenderlo in giro. Avrebbe voluto avere più coraggio, per difenderlo, per dimostrare a Harry quello che era in grado di fare, per fargli capire che tra le sue braccia sarebbe stato al sicuro, protetto da qualsiasi persona molesta. Ma non aveva fatto niente, e ora si ritrovava a fissare Malfoy in cagnesco.
“E tu che vuoi?” chiese Draco, con un ghigno disegnato sulla faccia. Per lui Thomas, o come si chiamava, non era altro che un puntino su un foglio pieno di puntini, non significava niente. E di certo non sprecava tempo a parlare con lui. Non aspettò al sua risposta. Si allontanò in fretta, seguito dal suo amico e insieme sparirono tra la massa di studenti.
“Harry stai bene?” chiese Dean preoccupato.
“Ma certo. È il solito Malfoy” rispose, ma il suo sguardo sembrava essersi spento, come se le parole del Serpeverde lo avessero davvero colpito.
Dean abbozzò un sorriso e osservò Harry che lo superava e si dirigeva verso le scale, con Ron alle sue spalle. Era bello anche guardarlo così, da dietro, mentre si allontanava da lui, con passo deciso, mentre i suoi capelli si muovevano leggermente ad ogni suo movimento.
Rimase per un attimo a fissarlo, seguendolo con lo sguardo, poi qualcuno lo colpì per sbaglio mentre gli passava accanto e questo lo fece tornare alla realtà.
Tirò la borsa piena di libri sulle spalle e affettò il passo. Non doveva perdere tempo, doveva raggiungerlo.
 
Fine capitolo I
 
 



Salve a tutti!
Se siete arrivati fin qui vuol dire che avete finito di leggere questo primo capitolo! Spero vi sia piaciuto!
Non voglio trattenervi, ma devo dire qualche parolina su questa storia! Prima di tutto devo precisare che l’idea di questa fan fiction non appartiene a me, ma alla mia cara amica LadyDepp, ed è nata da una delle nostre chilometriche (e produttive) telefonate eheh  XD Ovviamente, oltre a ringraziarla per avermi regalato questa trama, la ringrazio anche per avermi sopportato, mentre le facevo mille domande su come dovevano svolgersi le cose! (lo so, ci vuole parecchia pazienza con me ahah) XD
Altro? Ah sì, devo aggiungere un’altra cosa e spero che questo vi faccia piacere… ho già finito di scrivere la storia, quindi posso già dirvi che la pubblicherò abbastanza in fretta! Così non dovrete aspettare molto per il prossimo capitolo!
Ultima cosa e poi sparisco davvero! Ringrazio tutti quelli che hanno letto questo primo cap! A presto!

LadyDaredevil

  
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