Dopo gli ultimi avvenimenti, Vergil decise di prendersi una pausa e riflettere su ciò che aveva fatto, e sul perché lo aveva fatto.
Tutto cominciò con l'assassinio di sua madre. Fu quello il momento in cui capì che doveva diventare forte.
La sconfitta contro Dante, invece, fu la svolta che lo determinò a diventare il migliore al mondo. 
"Affrontare Mundus da ferito... Ho fatto proprio una cazzata... In realtà tutta la mia vita è stata una cazzata. Ho vissuto nel terrore della morte e nella brama di potere. Ma ora basta. E' tempo di essere veramente me stesso, e di smetterla di nascondermi dietro le mie origini."
Detto questo, Vergil prese una decisione drastica. Decise di andare da Dante e suo figlio, per allearsi a loro. Era l'unico modo per avere la meglio contro i demoni.
Nel suo viaggio, affrontò migliai e migliaia di demoni. Uno dietro l'altro cadevano ai piedi di Vergil, ma lui stesso sentiva che le forze lo stavano abbandonando.
"Devo arrivare da loro prima che sia troppo tardi ed avvertirli dei poteri di Elshaddai..."
D'un tratto, un cavaliere dell'Apoclisse bloccò la strada del Figlio di Sparda.
"Tu sei il prossimo, Figlio di Sparda. La tua rabbia e la tua crudeltà sono cben conosciuti all'Inferno."
"Mi dispiace, Carestia, ma quello che vedi ora, è un uomo diverso."