Il mattino seguente, dopo aver fatto un abbondate colazione, ci ritrovammo ancora sulla spiaggia, però non avevamo intenzione di scrivere, o almeno non al mattino.
“Mi hai promesso che mi mostravi le tue doti magiche… Allora, cosa aspetti?” mi incoraggiò Kira, io la guardai un attimo poi mi alzai e intimai la semidea di seguirmi.
La condussi nel mio giardino dove c’erano le mie amate piante, mi avvicinai a un fiore, il fiore chiamato “Del Mezzosangue” perché un ragazzo che era venuto a trovarmi piantò questo fiore, ed era appunto un mezzosangue.
Posai la mano su un petalo e sussurrai delle parole in greco antico a voce bassissima, meno di un sussurro, ma sapevo che il fiore aveva sentito, seguendo i miei ordini cambiò colore diventando dal rosa intenso al blu della notte.
“Wow!” disse Kira impressionata “Sai fare solo incantesimi buoni?”
“No, guarda…” dissi altre tre parole, questa volta in latino, e il fiore mutò, divenne bianco e poi oro, si sollevò e andò tra le mani della figlia di Tanato
“Bello! Ma ha uno strano odore… Sangue?!” chiese sbalordita facendolo cadere
“Esatto, sangue divino, non toccare i petali… Sono peggio del veleno, invece i mortali al solo contatto visivo muoiono” le risposi prendendo il fiore in mano, gli alitai sopra e il colore cambiò… Rosso sangue, lo annusai e sentì un odore dolce.
“Invece questo è il sangue di Afrodite, il suo sangue è rosso perché è il colore della passione, se qualcuno lo annusa muore all’istante, per quanto immortale sia … Non lo sapevi?”
“Ma tu l’hai appena annusato! Morirai!” Kira mi strappò dalle mani il fiore e mi disse
“Se muori giuro che ti resuscito e ti riuccido io figlia di Atlante!”
 “Kira, ti sto prendendo in giro! Questa è solo l’aroma di primavera di Demetra” dissi prendendo raccogliendo di nuovo il fiore mentre la figlia di Tanato che mi fece la linguaccia.
“Era per vendetta…” scoppiammo entrambe a ridere come due rincoglionite, ma non ci importava… tanto non c’era nessuno che ci guardava.
“Sai, quando questa ferita sarà guarita e io andrò da mio fratello Tony tu potresti venire con me?” chiese Kira sedendosi per terra
“Credo che non sia possibile” dissi scoraggiata sedendomi accanto a lei
“Ne sei sicura? È passato così tanto tempo, potrei andare sull’Olimpo e chiedere a Zeus se può liberarti…”
“Non ti ascolterà”
“dovrà farlo se io minaccio di ucciderli”
“Non  potrai ucciderli, sono immortali!” contestai curiosa di sapere dove volesse andare a parare Kira
“Io non ti ho mostrato il miei poteri, sono figlia di Tanato, posso dare la morte agli immortali, sono figlia della morte stessa e quindi ho ereditato gran parte dei suoi poteri” non potevo crederci! “Sono sempre stata controllata a vista d’occhio da Dionisio e Chirone perché gli dei mi consideravano troppo potente, io avrei potuto ucciderli, avrei potuto fare quello che mio padre non può, in compenso non posso uccidere esseri con sangue non divino, il contrario di mio padre…”
“Non ci posso credere! Tu minacceresti di morte Zeus per salvarmi dalla mia punizione?” mi venivano quasi le lacrime agli occhi
“Certo, stai tranquilla che non potrebbero farmi niente senza finire nel Tartaro”
“Davvero? Ma non devi farlo…”
“Certo che devo! Ti sono debitrice, tu mi hai salvato la vita e io devo salvare la tua, così saremmo pari no?” l’abbracciai
“Grazie!” ero così contenta da non accorgermi del fatto che mi nascondeva qualcosa.
 
Autrice: Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Cosa nasconderà Kira alla sua amica Calipso? Quest’ultima quando lo scoprirà? Cosa dirà? Sono tutte domande lecite che riceveranno risposta nei prossimi capitoli.
Mi scuso per il fatto che come capitolo è corto ma era per introdurre questa novità.
A presto! Ciao!
ambra_chiara