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Autore: Snow_Queen    14/08/2013    4 recensioni
Cosa accadrebbe se le porte del tempo e dello spazio
che dividono realtà e fantasia venissero infrante?
---The Brave---x---Le 5 Leggende---
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tra la convinzione di un sogno e la dura realtà

 
            Non ricordo né come né quando a dir il vero avevo perso i sensi, l’ultima cosa che ricordavo era Jack che mi teneva stretta a se e mi rassicurava che sarebbe andato tutto bene.
Quando rinvenni ci misi un po’ a capire dov’ero finita, era tutto buio e tetro c’erano piccoli fasci di luce ma erano sparsi qua e là e da soli non servivano a molto. Mi alzai guardandomi in torno alla ricerca di Jack ma non lo vidi.. Dov’era finito? Iniziai a preoccuparmi cosi, anche se con un po’ di fatica a causa della caviglia slogata, mi alzai e iniziai a cercarlo fino a che non trovai poco più in là, anzi più che trovare tecnicamente ci ero inciampata dentro, il mio arco alcune cose presenti nella mia stanza a quanto pare erano state risucchiate lì dentro insieme a noi.
«Jack? Jack dove sei? Jack!» la mia voce risuonò tra le pareti creando cosi un eco alquanto inquietante. Avanzando poco più avanti vidi una luce più grande sembrava come un apertura a dir il vero cosi ci andai contro e uscii fuori, quello che vidi a dir il vero mi faceva venir voglia di tornare indietro. Sembrava come un antico palazzo oramai distrutto con migliaia di gabbie appese al soffitto, il sangue che scorreva nelle mie vene sembrava congelarsi. Quel luogo mi trasmetteva una tristezza infinita ma anche una paura mai provata prima. Continuai a camminare iniziando cosi a scendere fino a che non iniziai a sentire freddo man mano che mi addentravo tra quelle rovine.. “Jack.. deve essere da queste parti.. o almeno lo spero”.
Nell’oscurità dominante del luogo alcuni fasci di luce erano puntati su una grande sfera sembrava quasi la terra..
“Ma la terra non era quadrata? Waa Merida non distrarti penserai dopo a ricordare la lezione di geografia che non hai mai ascoltato”
«Principessa Merida del clan Dumbork è un onore avervi qui» echeggiò una voce fredda e con una certa ostilità che però si notava appena a causa del tono lusinghiero.
«Chi sei? Fatti vedere!» Non ci pensai due volte recuperai una freccia e iniziai a guardarmi intorno pronta a difendermi chiunque fosse.
«Principessa.. Non ci sarà bisogno di usare le vostre armi, almeno per ora..» continuò la voce materializzandosi attraverso milioni di granelli di sabbia nera.
«Pitch Black» l’uomo nero fece un inchino cosi profondo che sembrava che volesse baciare il suolo. Era alto e slanciato, sembrava che indossasse soltanto quel lungo cappotto nero.
 «Mi permetta di farvi accomodare..» della sabbia nera si materializzò dietro di me e fui  costretta da quest’ultima a sedermi su una specie di poltrona. Quando quello strano tizio si presentò sobbalzai, era a causa sua se i gemelli stavano cosi male e probabilmente come loro altri bambini nel regno.
«Cosa volete da me?! Lasciatemi andare immediatamente» gridai iniziando a dimenarmi riuscendo a volte a disfare le corde di sabbia che mi obbligavano a rimanere seduta.
«Principessa le consiglio di star ferma, ogni volta che vi dimenate la sabbia si stringe sempre di più al vostro corpo.. Sapete sono sempre stato affascinato dalla vostra persona, siete stata e siete ancora oggi l’unica persona in tutto il mondo a cui non sono mai riuscito a dominare i sogni..»
Non comprendevo dove volesse arrivare con quei discorsi.. non era mai riuscito a farle avere un incubo?
«Come avete potuto vedere ho potuto far avere un delizioso incubo ad ognuno dei vostri fratelli quindi per fortuna non è una cosa ereditaria o nel corso dei secoli mi avreste dato molti problemi.. Vi ho portato qui per poter scoprire perché voi ne siete immune..»
“Dov’è Jack quando serve!”
Pitch iniziò a giocare cosi con della sabbia nera creando cosi l’incubo destinato a me e non mi piaceva per niente, sembrava divertirsi come se ciò che stesse creando non fosse nulla di male, come se fosse un sogno qualsiasi.. quando poi.. Nei suoi occhi dorati si vedeva chiara la scintilla della soddisfazione che provava nel tessere quell’incubo..
«Dato il vostro rango altezza..»  la dissolutezza che il suo gesto traspariva era tale da far si che quella finta gentilezza usata nel tono della voce non servisse a nulla «..mi sono assicurato che l’incubo creato vi faccia fare del “dolci” sogni» ghignò spargendo quella polvere nera sul mio capo, però, come aveva annunciato Pitch a quanto sembrava ero immune a quel sogno infatti non mi addormentò ne tanto meno caddi in preda ad un allucinazione.
«Tzè.. vorrà dire che dovrò scoprire cosa vi rende cosi speciale.. e poi distruggervi..» Pitch, come giusto che sia, sembrava sconvolto dal fatto che anche ora che era adulta e manovrabile, metaforicamente parlando, ancora non cadesse preda dei suoi meravigliosi incubi.
“Questo sembra il momento giusto”pensai, la sabbia aveva allentato la presa cosi che potessi alzarmi di scatto e scappare voltandomi per qualche istante cosi da poter scoccare una freccia che purtroppo l’uomo nero fermò ad un millimetro dal suo occhio destro. «Stupida ragazzina..» sibilò mandando dei cavalli fatti di sabbia nera dietro di lei per ricatturarla. «Riportatela qua!» esclamò.
Iniziai a correre veloce come il vento anche se non potevo continuare per molto, iniziai ad avere l’affanno e i polmoni mi bruciavano a causa della respirazione irregolare per non parlare della caviglia! Iniziai a pregare di riuscire ad uscire di lì il più in fretta possibile.
«Merida!» esclamò una voce familiare alle mie spalle ed iniziai ad avere freddo  poteva essere solo una persona a quel punto.
«Jack! Dove ti eri cacciato!» ci aveva messo un po’ ad arrivare ma almeno l’aveva fatto.
«Io? Tu piuttosto! Ti lascio in un punto di ritrovo alle prese con Pitch!»
«Non ti ho visto e sono venuta a cercarti scusa tanto se non avevo la più pallida idea di cosa fare!» iniziai ad inciampare nella mia corsa la caviglia aveva deciso di dire STOP e i cavalli fatti di incubi stavano per raggiungermi cosi Jack mi prese in braccio.
«Mettimi giù immediatamente!»
«Non mi sembra il momento adatto per battibeccare non ti sembra?» grazie all’aiuto del vento del Nord Jack riuscì a volare con me tra le braccia seminando cosi gli incubi. Una volta usciti fuori da quel luogo terrificante ci misi meno di niente a scendere dalle braccia di Jack, stavo congelando, era molto freddo.
«Grazie.. Ma la prossima volta avvisa» feci con un sorrisetto quasi divertito.
«Comunque.. Dimmi che stavo sognando e che quel tipo non ha davvero minacciato di uccidermi»
«Lui ha cosa?! Perché?!»
«Dice che sono l’unica a cui non riesce a far avere degli incubi.. e poi fermi tutti mi dici dove diavolo ti eri cacciato nel momento peggiore poi!»
«Cercavo Pitch cosi da poterlo affrontare da solo cosa secondo te?»
«Il coniglietto di Pasqua?»
«Non nominarlo o potrebbe saltare fuori e solo lui ci manca ora.. dovrò portarti al sicuro se Pitch cerca te dobbiamo capire prima di lui perché gli sei immune..»
 Mentre stava parlando Jack venne tirato via da una mano, di sabbia, dorata questa volta, che lo portò da un omino tutto dorato e con un faccino simpatico a dir il vero.
«Sandy!» esclamò Jack sorridente, dovevano essere amici a quanto sembrava. Il piccoletto non parlava ma a quanto pare comunicava con delle immaginette di sabbia dorata che brillavano sulla sua testa.Tutto ok fino a che non vide una piccola immaginetta che le somigliava e non poco.
«Perché ho la sensazione che sta parlando di me?»
«Perché è cosi. Sandman la Principessa Merida, Merida Sandman l’omino dei sogni e guardiano dei sogni dei bambini» ci presentò, mi sembrò inutile dire che poteva chiamarmi semplicemente Merida dato che non parlava ma vedendo che sulla sua immaginetta che mi raffigurava comparì una corona..
«Solo Merida va bene» l’omino sorrise e la corona sparì.
«Jack.. mi spieghi cosa succede..»
«Tutti noi guardiani siamo stati catapultati indietro nel tempo, per proteggerti a quanto sembra..»
«Non ho bisogno di essere protetta, i bambini ne hanno bisogno, i miei fratelli e tutti gli altri. Io sono immune e ne ho avuto la prova!»
«Ma vuole ucciderti se ho ben capito»
Sandman rizzò le orecchie per modo di dire e fece apparire un immaginetta a forma di coniglio, una a forma di colibrì e una che sembrava un grande omaccione barbuto.
«Dobbiamo andare per forza?» Jack sembrava contrariato e non poco.. l’omino dei sogni incrociò le braccia e annuì convinto.
«Principessa spero per voi che abbiate abiti pesanti si va al Polo Nord..»
  
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