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Autore: GJDunkel    16/08/2013    5 recensioni
Mi ha sempre colpito il profondo ed eterno amore che Piton ha provato per Lily e mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo se Severus non l'avesse trattata così male e non avesse intrapreso una cattiva strada frequentando i futuri Mangiamorte quando si trovava ad Hogwarts. In questa storia Piton ha la possibilità di tornare indietro nel passato e di poter rimediare finalmente ai suoi sbagli. Ci riuscirà? O cadrà di nuovo negli stessi errori?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Petunia Dursley, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da VII libro alternativo
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ANGOLO AUTRICE: Prima di tutto vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto questi capitoli, in particolar modo Ruerue per aver inseireti questa storia SPONTANEMANTE e non sotto minaccia nelle preferite, Gaia_raggiodiluna_Piton,Lalla Bartowski,  Stormbringer14 ed xX__Eli_Sev__Xx per averla messa nelle seguite, quest’ultime due e Ruerue e per averle recensite, e tutti quelli che leggeranno questo capitolo, nella speranza che possa piacervi. Buona lettura! :) 
 

Capitolo 3

  Il giorno seguente Severus, giunto al parco, si sedette sull’altalena in attesa delle due sorelle Evans, felice di non doversi nascondere come aveva sempre fatto. Qualche minuto dopo, una chioma rosso fuoco si sedette accanto a lui, sorridendo.
 
<< Sei da sola – notò felice Piton – che è successo a tua sorella? >>
<< Ha la febbre – rispose Lily sospirando – ieri ha preso troppa acqua. >>
<< Mi dispiace >> No, non gli dispiaceva per niente, anzi…
<< Per fortuna oggi è una splendida giornata! >> Disse lei, con la sua solita allegria.
<< Già! Ti va di fare un giro? >> Lily acconsentì.
 
Scesero dalle altalene diretti a Sherwood,  la pineta non molto distante da casa Piton, a Spinner’s End, la strada popolata interamente da babbani, ad eccezione della sua famiglia.  Era l’unico luogo che Severus non riteneva essere squallido, nella città di Cokeworth dove la sua famiglia e quella degli Evans abitavano da tempo.
Arrivarono nei pressi di un fiume, ombreggiato dai grandi pini che ricoprivano il grazioso boschetto. Erano già stati lì, ricordo Piton, ma in un altro passato.
 
<< Severus… - esordì Lily, indecisa se proseguire o no con la frase.
<< Dimmi >>
<< Ieri… al parco, no? >>
<< Sì..? >>
<< Volevo sapere… da quanto eri lì? >> Piton incarcò un sopracciglio.
<< Perché me lo chiedi? >>
<< Perché… cioè… forse hai visto… niente… >>
 
Severus capì che Lily aveva paura che lui l’avesse vista praticare della magia, ma ovviamente non sapeva se e come poterglielo dire, perché in caso lui non fosse stato lì al parco da tanto tempo, dicendogli qualcosa del tipo: “Hey, non è che forse ieri mi hai visto cambiare il colore del fiore che avevo in mano? Già, sono magica! Posso anche sfidare la gravità rimanendo nell’aria come un uccellino! Forte, non credi?”
Di certo chiunque avrebbe pensato che lei fosse un po’ fuori di testa, e Lily ancora non si fidava così tanto di Piton per poter rischiare tanto.
 
Severus decise di renderle le cose semplici. Si chinò e prese una delle tante margherite lì a terra. Lily non distaccava lo sguardo dal fiore, un po’ temendo cosa sarebbe successo, mentre Piton, invece, con l’aria più disinteressata del mondo non distoglieva lo sguardo dal volto di Lily, e con nonchalance, dopo un suo schioccare di dita, la margherita prese fuoco.
 
<< Ommioddio!! – gridò Lily, stupita e preoccupata – Fermalo, ferma il fuco!! >>
 
Con un altro schiocco, il fiore ritornò allo stato originale, senza riportare segni di bruciature o perdita di petali.
 
<< Come hai fatto? >>
<< Esattamente come hai fatto tu ieri, e come avrai fatto tantissime altre volte, anche inconsapevolmente >>
<< E quindi… ci riescono tutti? Anche i miei amici? Riuscirebbero a rimanere qualche secondo nell’aria? E a far spostare gli oggetti solo con il pensiero? >>
<< No, non tutti possono fare queste cose >> Rispose Piton.
<< Mia sorella infatti nonostante sia più grande di me, non sa fare nemmeno una delle cose strane di cui io sono capace…. – rifletté Lily - perché? >>
<< Vedi Lily – cercò di spiegarle – esistono al mondo dei bambini speciali… >>
<< No! – fece Lily. Sembrava sconcertata – Non mi dire! Non pensavo che mia sorella lo fosse! >>
<< Ma veramente… >>
<< A scuola ce ne stanno tanti, di bambini speciali! O… diversi, dipende da come vengono chiamati – lo interruppe lei, nuovamente – però di solito hanno una maestra di sostegno al loro fianco che dà loro una mano, lì dove loro non riescono. Ma non ho mai sospettato che Tunia fosse una di loro! Voglio dire… nonostante pianga davvero tanto spesso e non sappia fare le cose straordinarie che faccio io… pensavo non avesse problemi di questo tipo! >>
<< Ma infatti non ne ha! >> Replicò Piton. Ma cos’aveva capito?
<< Ma se hai appena detto…? >>
<< Allora, lasciami spiegare. I bambini speciali, diversi, straordinari o qualunque appellativo tu voglia dargli… siamo noi! Non Petunia! Sono quelli come noi ad avere capacità non del tutto normale dal punto di vista babbano >>
<< Babbano? >> Fece Lily, ancora più scombussolata di prima.
<< I Babbani sono quelli come tua sorella. Non è un’offesa, con quest’aggettivo vengono chiamate semplicemente le persone che non riescono a fare… magie >>
<< Magie? Le mie sono… magie?!? >>
 
Da qui seguirono almeno un centinaio di domande, a cui Piton rispose sempre affabilmente , cercando di essere il più chiaro possibile. Le spiegò di Hogwarts, di Azkaban, dei Dissennatori e le accennò qualche magia che, mentì, aveva imparato da sua madre, ma che purtroppo non poteva ripetere poiché sprovvisto di bacchetta. Dopo un’ora o più, il sole stava calando, ed erano arrivati finalmente alle ultime domande.
 
<< E quando mi arriverà la lettera che mi comunicherà come andare ad Hogwarts?  >>
<< Dovrebbe arrivare il giorno del tuo undicesimo compleanno, ma per te, che sei figlia di Babbani, non arriverà la lettera, ma arriverà un mago che spiegherà ai tuoi genitori tutto, più o meno come sto facendo io ora con te. A me invece, il 30 Gennaio, è arrivata la lettera  perché, nonostante mio padre sia Babbano, mia madre è una strega ed è già stata ad Hogwarts, quindi mi ha insegnato lei tutte queste cose che so sulla magia >>
 
Mentì di nuovo. Nonostante avesse avuto molti parenti maghi e streghe, nessuno si era mai soffermato ad istruirlo un po’ sul mondo magico. Neanche sua madre gli aveva mai spiegato granché. Per non parlare di suo padre, che non si era mai interessato alla magia, e spesso sembrava anche che la disprezzasse. Non era mai riuscito a capire per quale motivo una coppia meno assortita come i suoi genitori avesse potuto sposarsi e innamorarsi, un tempo. Tutto ciò che sapeva, lo aveva imparato per esperienza, e osservando sua madre; ma sparatutto per esperienza.
 
<< Ma è fantastico! >> Esclamò Lily, interrompendo i suoi pensieri. << Non vedo l’ora di raccontarlo a Petunia! >>
<< Santo cielo, no! >> Fece Piton, esagerando un tantino nella reazione. Lily gli lanciò uno sguardo interrogativo. << Se tua sorella lo sapesse, come pensi che reagirebbe? >>
<< Beh… sarebbe…. felice per me? >> Tentò lei, non riuscendo a convincersi nemmeno da sola.
<< Non credo proprio. Se ha reagito in quel modo solo vedendo che tu riuscivi a fare un’acrobazia che lei non era capace a rifare, pensi che la sua reazione migliorerebbe sapendo che tu hai molte più capacità e poteri magici di lei? Che tu andrai  in una scuola fantastica ed incantata, provando cose che lei non potrà provare, vivendo emozioni che lei non potrà conoscere? >>
<< No.. sarebbe triste. O invidiosa >>
<< E non lo darebbe a vedere. Ti tratterebbe male perché vorrebbe essere come te, e tu finirai solo per starci male. Inoltre prenderebbe persino me in antipatia, se non qualunque cosa che ricordi la magia. Aspetta che venga il mago in questione a spiegare tutto alla tua famiglia, cercherà sicuramente di rassicurare Petunia, e lei non la prenderà tanto male. Spero. Prometti che aspetterai? >>
<< Va bene. – Promise Lily – tanto è solo tra due settimane! >>
<< Sei nata il 27 Marzo? >> Chiese Piton.
<< Esatto. >>
 
Guardarono il sole tramontare, poi Lily si alzò e, scaramagliando affettuosamente i capelli lunghi capelli di Piton, disse: << Sei una persona davvero intelligente Sev. Sono felice di averti conosciuto, ma ora devo andare, a presto! >>
Detto questo si alzò, lasciando un Piton felice e innamorato ad ammirare un altro po’ il sole tramontare.  

  
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