Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: danyazzurra    19/08/2013    7 recensioni
Lily e Scorpius si ritrovano a dover fronteggiare un vecchio nemico. Lily si ritrova a dover fare i conti con i fantasmi del passato e con ricordi che sperava di essere riuscita a mettere da parte. Lily / Scorpius sequel di una delle mie prime storie!! spero che leggerete e mi farete sapere !! un bacione !!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lily entrò dentro al reparto del San Mungo correndo.
Era cosciente di aver un pessimo aspetto e che probabilmente tutte le persone che in quel momento stava urtando la stavano credendo una pazza fuggita dal reparto di lunga degenza, ma non le importava.
Davanti a sé aveva solo l’ immagine di quel maledetto e le parole del Patronus di Scorpius.
“ Leon è al San Mungo” .
Pochi secondi.
Solo pochi secondi prima di guardare Rose e smaterializzarsi con il muto accordo che lei si sarebbe occupata di Astrid.
Solo pochi secondi prima di entrare dentro il San Mungo e chiedere ad un’ indaffarata, quanto stupita receptionist, dove avrebbe potuto trovare Leon Malfoy.
Solo pochi secondi prima di salire le scale con il cuore in gola e le ginocchia traballanti per la paura e la tensione.
Finalmente vide Scorpius e un suo collega appoggiati ad una parete. La porta davanti a loro era chiusa.
“ Come sta?” chiese Lily in un ansimo, guardando immediatamente Scorpius negli occhi.
Lui la guardò sbattendo le ciglia più volte.
Come mai sua moglie sembrava sull’ orlo di una crisi di nervi?
“ Sta bene, te l’ ho detto con il Patronus”  le disse rassicurante.
Lily scosse la testa, dopo le parole, Leon e San Mungo, non era riuscita a sentire altro.
Non era riuscita a pensare ad altro che alle parole di Kevin, alla minaccia alla sua famiglia, al fatto che avesse scelto di andare a vedere per prima Astrid.
Forse se fosse andata prima da Leon…ma come poteva scegliere tra i suoi figli?
“ Non sta bene se è qua” si oppose Lily, il suo cuore non accennava a placarsi e Lily dubitava che l’ avrebbe fatto fino a quando non fosse riuscita a vedere il suo bambino.
“ Ti dico che sta bene” ripeté Scorpius, guardandola nei suoi occhi agitati e cercando di tranquillizzarla “ All’ inizio mi sono preoccupato anch’ io, perché l’ insegnante mi ha detto che lo hanno ritrovato in un bagno del ministero in stato confusionale e che non riusciva a formulare discorsi coerenti, ma quando sono arrivato qua, Albus è entrato ad occuparsi subito di lui ed è uscito dopo pochi minuti per dirmi che era in formissima” la informò.
Stato confusionale. Oblivion.
Il cuore le si fermò nel petto. Neanche un essere come Kevin avrebbe fatto del male ad un bambino, vero?
“ L’ hai visto?” chiese con voce tremante e Scorpius fece cenno di diniego “ No, Albus lo sta ancora controllando, ma ti ho detto che mi ha già comunicato che sta bene” le spiegò.
Stava cercando di calmarla. Le parole dell’ insegnante lo avevano fatto morire di paura, ma poi quelle di Albus gli erano sembrate tranquillizzanti, adesso però vedere Lily in quelle condizioni lo stava facendo agitare di nuovo.
“ Perché?” le chiese “ è successo qualcosa che non so?” i suoi occhi che come sempre sembravano scandagliarle il fondo dell’ anima.
Lily avrebbe voluto spiegargli tutto, dirgli del ritorno di Kevin, delle sue minacce velate, forse anche piangere e sfogarsi tra le sue braccia, ma adesso l’ unica cosa che voleva era vedere Leon.
“ Devo entrare” disse scavalcando Scorpius, ma lui la fermò per un polso e Lily trasalì.
Quello che le era successo neanche un paio d’ ore prima le avevano confuso la mente e offuscato il cuore.
“ Stai bene?” le chiese Scorpius, sentendo la mano di Lily tremare sotto la sua e guardandola attentamente: aveva alcune ciocche dei suoi capelli rossi attaccate alla fronte e al lato del viso, i suoi occhi sembravano quasi spiritati, assenti e terrorizzati e il tremore che sembrava scuoterla dall’ interno non era solo nelle sue mani, ma poteva sentirlo, diffuso in tutto il corpo.
“ Non starò bene fino a quando non avrò visto Leon” sentenziò Lily  e mise la mano sulla maniglia per aprire la porta, ma proprio in quel momento qualcuno l’ aprì dall’ interno.
“ Albus” Lily pronunciò il nome di suo fratello come se fosse la sua scialuppa di salvataggio.
Albus la guardò attentamente prima di spostare lo sguardo su Scorpius e lanciargli un’ occhiata interrogativa, ma lui scosse le spalle, facendogli capire che ne sapeva quanto lui.
“ Lily, stai bene?” le chiese Albus stupito dal suo volto sconvolto.
“ Perché tutti mi chiedete se sto bene? Non sono io quella in ospedale” si arrabbiò Lily, poi senza aspettare una sua risposta, prese Albus per i bordi del camice e lo mise da parte, spostandolo quasi di peso.
Appena vide suo figlio, Lily credette di poter svenire da un momento all’ altro.
Era disteso sul letto, ma sembrava star bene.
Aveva un’ espressione di meraviglia dipinta sul volto, ma a parte quello che probabilmente era dovuto a lei, sembrava nelle stesse condizioni in cui l’ aveva visto la mattina.
“ Leon” disse raggiungendolo sul letto e prendendolo tra le braccia e cominciando a stringerlo e baciarlo.
“ Mamma” protestò lui “ sto bene, non uccidermi” si lamentò.
Lily gli passò le mani sul viso, accarezzandogli le guance e spostandogli i capelli ai lati del viso per poterlo studiare meglio “ sei sicuro?” gli chiese spaventata “ cosa ti sei sentito?” gli chiese ancora, nonostante suo figlio le avesse appena fatto un cenno con la testa.
“ Non lo so, Oliver dice che era come se non ci fossi più e che poi mi hanno ritrovato da un’ altra parte” guardò suo padre “ fico, no?” gli chiese con un sorriso.
Lily si alzò dal letto di suo figlio cercando di tornare a respirare più fluentemente, mentre Scorpius si avvicinò e cominciò a scherzare con lui.
“ Cosa gli è successo?” chiese Lily ad Albus.
“ Forse dovrei chiederlo a te” si oppose Albus “ sei senza scarpe e il tuo viso è il ritratto del…”
“ Albus, per favore, io sto bene, mi dici perché mio figlio è stato in quelle condizioni? È stato obliviato?” gli chiese spaventata.
“ Obliviato?” chiese Albus e la mente andò subito a ricordi che avrebbe voluto non avere.
Scosse la testa, non riusciva a capire tutta la preoccupazione di sua sorella.
Non era mai stata una mamma troppo apprensiva e lui le aveva detto che Leon stava bene. In fondo ogni anno con l’ avvento dell’ estate, calda e torrida, capitava qualche caso di colpo di sole o di stato di confusione mentale.
“ Lily, non è grave come sembra, può darsi che sia stato il caldo a confonderlo…”
“ Non è il caldo, Leon non soffre il caldo” si arrabbiò Lily e anche Leon e Scorpius smisero di parlare, incuriositi dal fatto che Lily fosse in quello stato di totale agitazione.
“ Senti, Lily, non so darti una spiegazione medica, gli ho fatto tutti gli esami e sta benissimo, ma mio figlio ha detto di aver dovuto chiamare l’ insegnante perché lui non reagiva a niente e quando è tornato Leon non c’ era più…” prese un respiro “ gli ho chiesto se fosse un loro scherzo, ma Oliver sembrava seriamente spaventato”
Lily si morse nervosamente il labbro “ posso parlare con Oliver? Forse ha visto qualcuno?”
Scorpius sorrise a suo figlio “ andiamo a far le pratiche per farti uscire, ok?” gli chiese e Leon annuì.
“ Vieni, Lily” le disse e la sua voce era un po’ spazientita.
Non sapeva perché sua moglie fosse in quelle condizioni, sicuramente si era presa uno spavento per Leon, ma adesso avrebbe dovuto calmarsi, invece sembrava ancora terrorizzata.
Come se temesse che ci fosse qualcosa dietro.
“ Io non lo lascio solo” si oppose Lily.
“ Edward, puoi stare un attimo con lui?” chiese Scorpius al suo collega, L’ auror annuì e Scorpius condusse Lily fuori. Era il momento di saperne di più.
“ Mi dici che succede?” le chiese, appena la porta si fu richiusa alle sue spalle, ma Lily lo ignorò.
“ Albus, devo davvero parlare con Oliver” la voce di Lily era una supplica disperata e Albus e Scorpius si scambiarono un’ occhiata preoccupata.
“ Dov’ è Astrid?” le chiese Scorpius “ è con Amélie, da Rose” rispose Lily, sentendo le sue gambe cederle.
Si mise una mano sopra il petto e si appoggiò al muro piegandosi leggermente su se stessa.
I due ragazzi erano sempre più preoccupati.
“ Albus” chiamò Lily “ Sì, Lily, se ti fa stare più tranquilla ti farò parlare con Oliver, appena ti sarai calmata un po’ però, altrimenti me lo terrorizzi” disse scherzoso, ma Lily non sorrise e continuò a guardare il fratello negli occhi.
“ Che c’ è?” le chiese lui “ che succede?” adesso stava cominciando a preoccuparsi davvero.
“ Tu…credi…tu non pensi che Leon…che lui…che a lui possa essere successo la stessa cosa che è capitata a me, vero?” gli chiese.
Non poteva credere di averlo chiesto. Solo il pensiero di Kevin che faceva del male a suo figlio, le faceva ribollire il sangue nelle vene, ma doveva esserne sicura.
Sentì le lacrime salirle agli occhi e sentì di non riuscire a fermarle.
“ Oh, Lily” disse Albus compassionevole, mentre Scorpius sbarrava gli occhi.
Come le era venuta un’ idea simile?
“ Non provare a guardarmi con compassione, Albus Potter, non sono pazza. Voglio solo sapere che mio figlio sta bene” gli disse Lily, ritrovando la forza nel suo essere mamma.
Albus la guardò sospirando. Avrebbe dovuto capirlo subito.
Probabilmente l’ idea che lo avessero ritrovato in stato confusionale, le aveva ricordato cose che pensava di aver rimosso dalla sua mente e l’ avevano ridotta in quelle condizioni.
Si scambiò uno sguardo di comprensione con Scorpius. Avrebbero dovuto immaginare che lo stato confusionale di Leon avrebbe suscitato panico in Lily, ma semplicemente non ci avevano pensato.
Non avevano collegato che quello che per loro era un orrendo ricordo, per Lily era un incubo continuo, sempre pronto a riaffiorare.
“ No, Lily, Leon stesso mi ha raccontato cos’ è successo, passato l’ attimo di confusione ha riacquisito tutti i suoi ricordi…con l’ Oblivion non ricorderebbe niente” concluse la frase a denti stretti, il ricordo della prima volta che vide Lily dopo che era stata Obliviata era ancora stampato nella sua mente.
Il suo viso agitato, i suoi discorsi sconnessi “ capirebbe che c’ è qualcosa che non va e invece hai visto anche tu com’ è tranquillo? Sta bene” le spiegò “ comunque se ti può far stare più tranquilla gli preleverò i ricordi e li analizzerò” concluse.
Lily annuì continuando a mordersi il labbro nervosamente “ sì, sta bene” disse in un sussurro e si appoggiò al muro lasciandosi scivolare a terra.
Non pensava che le gambe avrebbero potuto reggerla un secondo di più.
“ Tu non stai bene” sentenziò Scorpius “ ti porto a casa e poi torno a prendere Leon” le disse.
Lily scosse la testa non riuscendo più a fermare le lacrime e si mise una mano sugli occhi “ sta bene” ripeté.
Scorpius si chinò su di lei e la prese tra le braccia “ com’ è potuta venirti un’ idea simile, Grifondoro” le disse cercando di tranquillizzarla e stringendola a sé.
Lily affondò la testa nel suo collo e pianse.
Pianse per se stessa quindicenne. Pianse per tutta la paura e la tensione.
Pianse perché il suo incubo peggiore era tornato.
***
Scorpius si girò nel letto, il nervosismo di quel giorno lo aveva reso agitato e non riusciva a dormire bene.
Ogni volta che chiudeva gli occhi l’ immagine di Lily esamine lo perseguitava svegliandolo.
L’ immagine dei suoi capelli rossi cosparsi in quel pavimento grigio e logoro, dei suoi occhi chiusi e del suo battito del cuore.
Quel battito del cuore che non c’era più.
Allungò una mano per cercare Lily, anche un piccolo contatto lo avrebbe aiutato a rilassarsi. Era straordinario come gli bastasse sfiorare le sue dita o avere un piccolo contatto con la sua pelle per sentirsi subito meglio.
Trasalì quando sentì il vuoto accanto a sé. Lily non era a letto.
Doveva essersi svegliata, ma perché non aveva svegliato anche lui? Che cos’ era che la turbava a quel modo?
Quando erano tornati a casa non avevano avuto modo di parlare. I bambini li avevano travolti con i loro giochi ed i loro scherzi e nonostante Scorpius avesse notato che Lily non si era minimamente rilassata da quando l’ aveva vista al San Mungo, aveva provato a far finta di niente per la tranquillità di Leon e Astrid.
Poi lei era andata a mettere a letto i ragazzi e Astrid aveva richiesto molto tempo, raccontando alla sua mamma tutto quello che aveva fatto con Amélie e Scorpius che aveva sperato di poter parlare con lei, era crollato nell’ attesa.
Adesso però si era svegliato e lei non c’ era.
Forse non c’era neanche mai venuta, concluse guardando il lenzuolo immacolato dalla parte di Lily.
Uscì dalla camera e vide una luce filtrare da sotto la porta della camera di Leon. Era debole e fioca, probabilmente stava tenendo accesa la luce da comodino di loro figlio.
“ Non pensi che dovresti venire a letto?”  chiese, appena fu entrato nella stanza.
Lily si era appoggiata sopra al letto di suo figlio e lo stava guardando dormire. Stava bene, proprio come aveva detto Albus.
Aveva scherzato tutta la sera, ridendo con suo padre e sua sorella di quello che era successo, ma Lily aveva continuato a studiarlo come se fosse stato un caso clinico.
Cercando qualcosa di sbagliato nel suo bambino, cercando un comportamento diverso o un atteggiamento che non sarebbe stato da lui, invece non aveva visto niente di tutto questo.
“ Ho visto Kevin oggi” disse Lily, senza spostare lo sguardo da Leon.
“ Che cosa?”  la domanda di Scorpius arrivò prima ancora che Lily avesse pronunciato l’ ultima sillaba e come era prevedibile, la sua voce era piena di rabbia e di preoccupazione.
Non ci fu neanche bisogno di specificare a quale Kevin si riferisse.
C’ era un solo Kevin che avrebbe potuto ridurre Lily in quel modo. Una sola persona che aveva fatto pensare a Lily di non riuscire più ad andare avanti.
“ Com’ è possibile?” chiese Scorpius, ma mentre lo chiedeva si rendeva conto che invece era possibile.
Adesso si spiegava tutto.
“ Lui è controllato, Lily” le disse non capiva se stava cercando di rassicurare lei o se stesso.
“ Da quando è uscito tuo padre ha messo misure restrittive su di lui, non sarebbe dovuto riuscire ad avvicinarsi a te” il tono di voce di Scorpius adesso era pieno di agitazione e Leon si mosse nel sonno.
Lily gli mosse un ciuffo biondo da sopra la testa “ i suoi capelli…ne è così orgoglioso” disse pensierosa.
Leon aveva i capelli che tendevano al ricciolo, avendo ereditato il colore dei Malfoy, ma la forma dei Potter. Sorrise pensando che nonostante i suoi undici anni, era già decisissimo e quindi era impossibile farglieli tagliare, per la dannazione di Lily che non riusciva mai a sistemarglieli in modo decente.
“ Ti ha minacciata?” le chiese, adesso cominciava a comprendere tutto quello che Lily aveva detto all’ ospedale.
“ Ha minacciato Leon o Astrid?” chiese stringendo i pugni così forte che le sue nocche sbiancarono.
“ Lily” la chiamò Scorpius, non ricevendo risposta.
Si avvicinò a lei nel momento esatto in cui Lily si alzò dal letto di Leon.
“ Se ti ha sfiorato anche solo con un dito…” lasciò la frase in sospeso e Lily lo guardò, sembrava che non riuscisse ad esprimere a parole tutta la rabbia che aveva dentro.
I suoi occhi erano così scuri da non promettere niente di buono, sembrava davvero sconvolto.
Sicuramente era davvero sconvolto. Kevin era rientrato come un fantasma nelle loro vite.
“ Non mi ha fatto niente” disse Lily senza smettere di guardarlo.
Avrebbe voluto mostrarsi coraggiosa, far vedere che quello che era successo tredici anni prima, ormai era solo  un brutto ricordo della sua vita.
In realtà sentiva le sue mani continuare a tremare e da quando aveva visto quell’ essere, non era ancora riuscita a pensare senza che il panico le attanagliasse la mente.
Scorpius le mise le mani attorno al viso e Lily si sforzò di non tremare continuando ad appigliarsi agli occhi di Scorpius come se fossero un’ ancora. Non poteva darla vinta in quel modo a Kevin, non poteva fargli distruggere nuovamente la sua vita.
Quella vita che si era costruita in tanti anni di sofferenza.
“ Domani parleremo con tuo padre, non permetterò che ti si avvicini di nuovo” le disse, asciugandole dolcemente una lacrima.
Lily scosse la testa. Parlare di nuovo con suo padre di Kevin?
Rimettere nuovamente in mezzo quella storia con tutta la sua famiglia?
Non li aveva già fatti soffrire a sufficienza?
“ Non parliamo con lui, ti prego” Scorpius sentì il cuore stringersi per il tono di supplica che aveva Lily, ma non si lasciò convincere.
“ Nascondere tutto fu l’ errore più grande tredici anni fa” le disse e Lily si scansò “ se avessimo parlato prima forse non saresti arrivata al punto in cui sei arrivata”
Lily fece un passo indietro lasciandosi cadere sulla sedia e prendendosi il volto tra le mani.
Sapeva cosa intendeva dire Scorpius. Gliel’ aveva detto più volte, non era mai riuscito a dimenticare quello che aveva provato vedendola morta.
“ Non è stato un caso” disse Lily con voce soffocata dalle mani “ lui non mi ha incontrato per caso, le parole che mi ha detto e poi quello che è successo a Leon…” non ce la faceva neanche più a parlare.
Scorpius provò una rabbia incredibile. Era stato cieco. Non aveva visto quello che invece Lily aveva subito intuito con paura.
Leon era stato trovato in stato confusionale in un bagno del Ministero. Lui diceva di esserci arrivato con le sue gambe, ma cosa poteva essere successo da quando era scomparso a quando era stato ritrovato?
Poteva entrarci davvero Kevin? Entrare nel Ministero era semplice per qualsiasi mago e se pensava che lui era stato fuori tutta la mattina…
Strinse i pugni con rabbia. Sentiva questa crescere ogni momento di più.
Guardò suo figlio “ vado subito da tuo padre” la informò cercando di tenere la rabbia sotto controllo e non riuscendo a restare fermo un attimo di più, se quell’ infimo verme aveva anche solo avvicinato suo figlio…
Lily non rispose continuando a tenere le mani compresse sul suo viso.
Scorpius si chinò su di lei “ Lily, ti prometto che non potrà mai più avvicinarsi ai nostri figli” le disse  aprendole le mani e guardandola negli occhi.
“ Se gli fosse successo qualcosa” riprese Lily impaurita “ poteva rapirlo, poteva…” non riusciva a pensare dove poteva arrivare l’ odio di quell’ uomo.
“ Domani andrai da Albus e gli racconterai tutto, lui farà dei nuovi esami a Leon ancora più specifici” si fermò guardando il suo bambino dormire tranquillo, ma strinse i pugni e tenne a bada la rabbia che lo stava facendo impazzire.
Lily era fuori di sé ed uno dei due doveva restare lucido “ e sono sicuro che io e tuo padre riusciremo a trovare Gellar e a fare una bella chiacchierata con lui ” continuò, ma la sua voce non poté non apparire minacciosa.
Lily annuì e Scorpius la sollevò e se la portò al petto “ se ha osato sfiorare anche solo un capello di Leon, ti assicuro che non resterà che polvere di lui” le disse con rabbia.
Lily annuì e cercò d’ ispirare il suo profumo. Voleva sentire l’ odore di Scorpius per poter annullare quello di Kevin.

COMMENTO: FORTUNATAMENTE ADESSO LILY E SCORPIUS SONO ADULTI E QUINDI RIESCONO A PRENDERE DELLE DECISIONI DIVERSE RISPETTO A QUELLE PRECEDENTI, ANCHE SE CHIARAMENTE, LILY DESIDEREREBBE TENERE NASCOSTO CHE KEVIN E’ ENTRATO DI NUOVO NELLA SUA VITA, IN FONDO PER LEI E’ STATO UN TRAUMA CHE NON POTRA’ MAI DIMENTICARE !! RINGRAZIO LE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO OVVERO: ICEPRINCESS/ LUISA21/ ARYELLE / ARIB / HUNTER / BLACKFURY / LILY 33 E ALYX !!  INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE /SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: danyazzurra