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Autore: I Dodici Sogni    20/08/2013    0 recensioni
"non sapevo di essermi affezionato cosi tanto a lei, era una sensazione cosi....irreale per me, mai provata"
la aspettai, minuto per minuto, sempre più ansioso che non venisse...le mani quasi tremavano e ogni secondo che passava era infernale, guardai il cellulare ogni minuto per vedere se mi rispondeva ma non era cosi..
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Qualche settimana dopo di messaggi ci affezionammo molto entrambi e decidemmo insieme che dovevamo assolutamente vederci un giorno.
 Lei abita proprio nel centro città e io in un semplice paese composta da campi e piccole case cioè composte massimo da quattro famiglie e non come in centro che il minimo che ospitano le case sono dieci famiglie o otto a seconda da dove è costruita la casa.
Cosi anche se c’era scuola decidemmo insieme di incontrarci martedì che era un giorno leggero per tutti e due anche se lei doveva prepararsi per gli esami si era presa un giorno per me, per me… ha ha, non so perché ma quando seppi che si era liberata per me il mio cuore per poco non fece un infarto perché non mi ero mai sentito così preso in considerazione da una singola persona che non sia di scuola o un ex compagno.
Non sapevo che fare, come presentarmi, come vestirmi, come comportarmi. Dovevo essere me stesso o parlare poco e fare attenzione a cosa dicevo? Ormai il mio cervello era andato in tilt… speravo che il giorno dopo decidevo cosa mettermi, anche perché era il giorno stesso e dovevo presentarmi in modo adeguato o almeno in maniera dignitosa per il primo incontro.
Erano le 2:30 quando arrivai in fermata dell’autobus per andare in centro ma non era ancora arrivato ovviamente! Quando serve gli autobus non ci sono mai, quindi avevo deciso di guardare l’orario e aspettare un po’ per vedere se arrivava un autobus più tardi e quindi cercare di arrivare lo stesso in orario.
Passarono 20 minuti e finalmente arrivò l’autobus ed entrai appena l’autista aprì le porte, come se dietro di me ci fossero mille persone pronte a prendere posto in autobus e riempirlo. L’autista si girò verso di me e mi disse se avevo visto che l’autobus partiva alle 3:15 e io con tono decisivo e gentile gli risposi di sì dopodiché lui uscì dall’autobus per fumarsi una sigaretta e io intanto pensavo alle varie ipotesi…e se non gli piacevo? Cosa facevo? Continuavo a scriverle e a chiederle di uscire? E soprattutto come parlavo con lei? In modo gentile e affettuoso o nel modo che tutti usano fra amici? Ero praticamente in panico quindi decisi di calmarmi e ascoltare la musica per rilassarmi e lasciare che tutto avvenne in modo d’istinto. Arrivai in centro, le scrissi e lei mi disse che era nel negozio dove dovevamo trovarci cosi io mi incamminai e dopo avermi messo i capelli a posto ero già a metà strada…le scrissi che ero quasi arrivato e che avevo il negozio quasi davanti a me.
Quando ero a qualche metro dell’entrata del negozio lei uscì… il mio cervello non ci capiva più nulla… era così, cosi, così perfetta quella ragazza… sembrava quasi uscita da un sogno, era così perfetta per essere reale eppure era lì davanti a me e appena mi vide mi venne in contro. Mi salutò e io risposi sorridendole e cominciammo a incamminarci… per tutto il tempo abbiamo parlato di noi, dei nostri idoli e di cosa pensavamo di alcune coppie.
Dopo 1 ora e mezza era già ora che andassi a prendere l’autobus in stazione ed era per me il punto più brutto della giornata: allontanarmi da lei. Chissà quando l’avrei rivista… ero quasi disperato dentro di me ma fuori mostravo ancora felicità per lei perché comunque stavo ancora con lei in quel momento. Mi accompagnò in stazione e quando arrivammo io insistevo perché facesse ancora qualche metro con me perché non volevo che se ne andasse via, in quel momento pensavo di portarla via con me e tenerla per tutta la vita, una cosa irreale ovviamente ma i sogni fanno felici le persone e di conseguenza pensare cosi rendeva felice anche me. Era arrivato il momento che dovevamo separarci, la guardai negli occhi e dopo un ciao con il solito sorriso ci abbracciammo, certo lei era più bassa di me e si sentiva bassa abbracciandomi ma a me non me ne importava se era bassa o alta…stavo abbracciando la ragazza che in quel momento non significava ancora molto ma che in futuro sarebbe cambiato tutto.
Era una giornata stupenda, che potrei ricordarmela per anni da quanto era bella perché non era una persona qualunque, è una persona che, come ho detto prima, per me ora vale tutto e non potrei farne a meno.

  
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