<< Questa è la tua nuova casa! >> Disse Il Lupo. << E’ vicino alla torre degli Assassini, così sarai al sicuro dai pericoli, e se avrai bisogno di aiuto, potrai sempre chiamare qualcuno. >> Il vecchio non credeva a quello che il ragazzo stesse dicendo. Delle lacrime cominciarono a scendergli dagli occhi e a solcargli il viso.
<< Grazie, Lupo. Chiunque abbia detto male di te, era nel torto. >> Lo abbracciò, piangendo. Il Lupo lo abbracciò e rispose:<< No, ti sbagli. Non sei tu che devi ringraziarmi: sono io, perché è grazie a te che sono riuscito a fare tutto questo. >> Il vecchio continuò a piangere. << Grazie. >>
Il Lupo lasciò il vecchio ad ambientarsi nella sua nuova casa, e si avviò verso il luogo dove avrebbe ringraziato qualcun altro…
*
Era nei boschi, e camminava lentamene, sentiva l’odore dei lupi, e sapeva che erano là, che lo aspettavano con pazienza. Erano passate tre settimane, da quando li aveva visti, e gli aveva detto che ce l’avrebbe fatta. Gli aveva detto anche che sarebbe tornato subito… Ma erano passati ventidue giorni!
Il Lupo entrò nella radura dove viveva il branco. I cuccioli gli corsero incontro. Gli altri lupi lo raggiunsero e si misero a girargli attorno. Erano felici di rivederlo, e lui era felice di rivedere loro, quando era mancato tanto così che non li rivedesse più… Poi arrivò la lupa che lo aveva allevato. La abbracciò, e disse che era tutto a posto…
<< Sono venuto qui, principalmente per un motivo, ragazzi… >> Disse, dopo che i lupi si fossero calmati. << Sono venuto per ringraziarvi, perché senza di voi la mia vita non sarebbe mai ricomiciata! Senza di voi non avrei imparato nulla di quello che so ora, e senza di voi non avrei avuto la forza di essere onesto con me stesso e di affrontare i Templari. Quindi… >> Il Lupo era un po’ imbarazzato, non sapeva perché… << Grazie. >>
I lupi cominciarono a ululare di gioia e lui si unì a loro. Erano tornati finalmente la famiglia che erano un tempo…