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Autore: Ibelieve93    24/08/2013    1 recensioni
Marco e Clarissa .
I due si amano da sempre.
Entrambi non vedono l'ora di laurearsi e di sposarsi per andar a vivere insieme e costruire una famiglia.
Amarsi in tutto e per tutto.
Un giorno, un litigio , la gelosia e un terribile incidente tenteranno di separarli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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NON LASCIARMI , IO SONO QUI ! 





Capitolo 5. Amore & Perdono


“Ehi!” gridò qualcuno da lontano.
Clarissa si voltò di scatto verso sinistra , e un mezzo sorriso affiorò spontaneo sulle sue labbra .
“ Monica, cosa ci fai qui?” le domandò con voce roca, stanca .
La ragazza aggrottò la fronte mentre avanzava verso di lei con un sacchettino fra le mani :
“ Sono qui per un motivo ben preciso. Ho il compito di farti mettere qualcosa sotto i denti!”
Clarissa sospirò , stringendo ancora di più le ginocchia al petto .
Desiderava stare da sola  , ne sentiva un disperato bisogno .  
Restar seduta su uno dei tanti scogli , che conosceva sin da quando era una bambina… a due passi dal mare e in completo silenzio , era qualcosa che amava fare spesso quando era triste .
Il silenzio era un buon amico in quei momenti , un fedele alleato che non chiedeva e non pretendeva nulla.
Poi il sole , che lentamente e ogni giorno si immergeva nelle acque all’orizzonte a fine giornata , catturava la sua attenzione come sempre , riuscendo a far rallentare i battiti violenti del suo cuore , e ad allontanare ricordi dolorosi , che le trafiggevano l’anima.
Per un po’, riusciva ad isolarsi dal resto del mondo quando era lì .
Ma il significato del  “ voler restare per un po’ da sola” secondo Clarissa, era qualcosa che forse nessuno riusciva a comprendere fino in fondo . 
Irene, Riccardo, perfino Elena e Stefano preferivano non lasciarla sola , mai.
Le stavano costantemente addosso, col fiato sul collo,  preoccupati per il suo stato d’animo .
E proprio quando finalmente era riuscita a sfuggire dalle loro grinfie,  ecco arrivare Monica , con del cibo in un sacchettino !
Due incubi in un colpo solo . Una stoccata, una fucilata in pieno petto.  
La ragazza con i capelli rossi e il cibo.
La cosa più assurda ? Era che nonostante tutto le faceva piacere la presenza di Monica .
Strano, decisamente molto, ma molto strano.        
Erano passati soltanto due giorni da quando erano riuscite a parlare, a chiarirsi , in quel piccolo bar nei pressi  dell’Università . Soltanto due . Eppure tra loro era già nata una forte amicizia .
Monica riusciva a capirla , a rassicurarla, come nessun altro . Avevano scoperto di avere molte cose in comune. Entrambe poi, tenevano molto a Marco , anche se in maniera differente .
Basta. Niente più pregiudizi, niente gelosie . 
Clarissa scosse la testa lentamente . Nel buio che stava travolgendo la sua vita, Monica , una ragazza che in passato odiava con tutta se stessa, era proprio lì accanto a lei , pronta ad infonderle forza . Un piccolo faro in mezzo all’ animo tormentato.
Non devo più dubitare dell’amore che Marco nutre nei miei confronti !decise.
Adesso ho capito : provar gelosia significa non aver fiducia nell’altro .Non aver fiducia nella persona che si ama…orribile!
Marco merita la mia completa fiducia . 
Un po’ di gelosia , a patto che sia nei giusti limiti , ogni tanto non gusta . 
Può servire per far notare alla persona che si ama quanto teniamo a lei ,cosa siamo disposti a fare per lei !  
Ma troppa…ogni giorno…può distruggere una coppia, separare per sempre due persone che si amano .
Il compito della gelosia è avvelenare due cuori destinati ad amarsi . 
Si, perché per me la gelosia è un veleno. Un veleno letale. 
Chi viene infettato da lei , come conseguenza non avrà nient’altro che male, litigi e incomprensioni.
La gelosia è una delle tante strade che conducono all’ odio . Insegna ad odiare,  e l’odio non è mai bello, mai giusto.  
Chi prova amore , chi sa cosa vuol dire amare…non può cedere all’odio , piuttosto deve saper dar perdono. 
So bene che le cose giuste sono sempre le più difficili da fare e da ottenere .  
E’ più facile odiare che perdonare . Ma la differenza fra odio e perdono è abissale:  
Il perdono ci rende forti , diffonde amore e pace in noi stessi , ci rende liberi . 
L’odio… ci rende deboli ,pesanti,  schiavi .  
Io ho confuso amore per possessione a causa della gelosia . 
Ho odiato una persona senza neanche conoscerla , senza un motivo ben preciso…certe volte provando addirittura  gusto nel farlo !  Che sciocca . 
Senza accorgermene stavo pian piano cancellando ciò che io e il mio Marco avevamo intenzione di costruire: stavo distruggendo la mia famiglia ancor prima di farla nascere !   
Purtroppo per questo motivo…non riuscivo a perdonarmi . 
Monica, era incredibile. Nonostante sapesse cosa un tempo andavo dicendo sul suo conto , non faceva altro che aiutarmi . Lei, che credevo una nemica, mi aveva perdonato senza problemi . 
Perché allora io non riuscivo a perdonare me stessa? 
Il dolore era troppo grande, straziante…bruciava ancora nelle vene , nel sangue, come fuoco sprigionato dal cuore ferito e sanguinante . Non riuscivo a sopportare me stessa . 
Mi sentivo a disagio nel mio stesso corpo, come se non mi appartenesse più.    
Quell’incidente stava cambiando la mia vita.  
Stavo imparando cose che non avrei mai pensato di dover imparare. 
Avrei voluto arrivare a tutte queste conclusioni in un altro modo…non così…mai così! 
E adesso continuavo a sperare , a pregare per il mio Marco.
Marco.  
Lui doveva ritornare da me . Avrei trovato il mio perdono stretta fra le sue braccia .   
“ Aiutami , altrimenti cado ! ” esclamò Monica terrorizzata mentre cercava di raggiungerla saltellando da uno scoglio all’ altro . Mantenere l’equilibrio non era semplice , e aveva paura di finire in acqua o peggio…sbattere la testa da qualche parte.   
Clarissa si alzò subito e allungò un braccio verso di lei .
“Ok , ok ci sono!” disse trionfante la rossa passandosi la lingua sulle labbra e afferrandole la mano .
Fu lieta di essere riuscita a raggiungere l’amica sana e salva .
“ Sapevi che ero qui…” non era una domanda .  
“ Tua madre è stato il mio navigatore ! ” confessò Monica , mentre il suo sguardo non riusciva ad allontanarsi neanche per un istante ,  dalle grandi onde che andavano ad infrangersi continuamente sugli scogli a poco più di un metro dai loro piedi .
Schizzi d’acqua fredda si tuffavano in aria a velocità sorprendente , e spesso riuscivano a raggiungere le due ragazze, come fossero gocce di pioggia pesanti che preannunciavano l’arrivo di un acquazzone .
Il forte odore di salsedine era un qualcosa di meraviglioso, che rinfrescava e liberava i polmoni , e assieme alla brezza , che accarezzava dolcemente la loro pelle e i loro capelli che volteggiavano in aria disegnando ampie volute.  
“ capisco…” e si rimise a sedere , seguita dall’amica che prese posto al suo fianco.
“ Tieni” disse Monica porgendole il sacchettino : “ uno spicchio di pizza ! ”
Pizza. Amo la pizza…ma non ne ho voglia adesso.
Una forte nausea l’assalì all’improvviso . Clarissa sentì la bocca dello stomaco e la gola stringersi in una morsa agghiacciante .
“ Ti ringrazio , ma non ho fame” si affrettò a dire , per poi allontanare velocemente il sacchettino con una smorfia di disgusto .
La rossa si fece seria di colpo e mise una mano sulle sue , che erano ritornate a stringere le ginocchia.
“ Devi sforzarti. E’ da giorni che non vuoi mangiare niente!” la rimproverò severa
“ In realtà qualcosa nel mio stomaco sta entrando ” ribatté acida
“ Ah si? Un biscotto la mattina e appena un bicchiere di latte la sera? Complimenti per la dieta ! Vuoi diventare un fantasma ? ”
“ Non sono a dieta” sibilò a denti stretti “ perché non capisci, perché tutti non capite !”
“ Cosa c’è da capire, Clarissa ? ” le domandò esasperata Monica “ Siamo tutti preoccupati per te!”  
La ragazza si passò una mano tremante sul viso pallido : “Io non posso mangiare sapendo che lui…che lui…” non riusciva a trovare le parole giuste .
Provava un misto di emozioni , sensazioni , che lei stessa non riusciva a decifrare.
Senso di colpa? Rimorso? Mancanza? Era possibile provare tutte quelle cose e molto altro in un colpo solo ?
Stava impazzendo.
“ Smettila!” ordinò Monica all’improvviso “ Smettila di piangerti addosso! Ti credevo più forte! ”
Clarissa incrociò il suo sguardo, furiosa:  “ non ho più lacrime da versare” ammise in tono duro
“ piangere non mi basta più se vuoi saperlo! ”
“ Allora sentiamo…cosa vorresti fare  ? Lasciarti morire ? ” la provocò l’amica, stanca di vederla in quello stato.
“ La mia vita è sospesa, proprio come la sua” disse con un filo di voce, gli occhi lucidi .
Monica deglutì, spaventata : “ Tu dovresti essere forte per entrambi invece! ”
“ Sono stanca, non so cosa fare se non continuare a pregare ! Voglio che Marco apra gli occhi! Non chiedo altro , perché non succede ? Perché non vengo ascoltata?! La mia vita non può continuare senza di lui! ” strillò , chiudendo le mani a pugno.
Perché non capisci? Marco è la mia vita…e senza vita come posso vivere!
Monica scosse la testa : “ Allora non dovresti stare qui, tutta sola ad aspettare . Vai da lui…rimani al suo fianco. Lotta insieme a lui ! ”
Clarissa abbassò lo sguardo : “ Non riesco a vederlo, non in quello stato.” Ammise con un nodo in gola
L’amica sospirò : “ Ha bisogno di te ”. “ ed io…io sono qui accanto a te per aiutarti” aggiunse afferrandole una spalla con forza. “ io non ti mollo!”
La bionda la fissò per qualche istante senza dire una parola.
“ Tuo padre cosa ti ha detto ?” chiese Monica con tono dolce
“ Niente di nuovo . E’ stabile ”
La rossa annuì : “ Bene. Mangia. Ti porto da Marco ” decise, per poi alzarsi di colpo.
L’amica scosse la testa con un mezzo sorriso sulle labbra : “ Tu non ti arrendi mai , vero?”
“ Non dovresti farlo neanche tu” fu la risposta immediata .
Clarissa recuperò il sacchettino e tirò fuori lo spicchio pizza sbuffando . Il forte odore del sugo riaccese la nausea , ma questa volta i suoi denti affondarono nel cibo, decisi a mandar giù qualcosa .
“ Brava. Ingoia tutto , altrimenti ti faccio entrare quella benedetta pizza dalle orecchie!” avvisò scherzosamente
Lei trasse un profondo respiro : “ D’accordo” disse mentre masticava “ farò ciò che mi hai detto” 






Angolo Autrice 



Ciaooooooo! ^^ Rieccomi qui! E' un capitolo un pò...come dire? Strano? O.o  
E' tutta colpa del mio caro libro di diritto privato, che mi sta chiamando da diversi giorni : non vede l'ora di essere aperto!
A causa sua non riesco a scrivere di più ! :-/ 
Fatemi sapere cosa ne pensate ! ;) 
Ringrazio di cuore Elamela per le sue recensioni ^^ e a Cimmucimmu , Hurry, Kikkisan, Minelli ed Elamela per aver inserito la storia tra le seguite ^^ non so cosa dire...vi ringrazio infinitamente ^^
Aggiornerò presto! ^^
Un bacione a tutti voi ! ;)  A presto ;) 
 
   
 
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