Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: V@le    02/03/2008    2 recensioni
I quattro Malandrini al loro primo giorno a Hogwarts, il che vuol dire Smistamento, un grande banchetto e... nuove conoscenze. Si ritroveranno d'un tratto al quarto hanno, quando il loro destino si intreccia con quello di una ragazza. Chi lo sa per quanto tempo...
Dal 20° capitolo in poi possibili spoiler su HD!
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
HP
CAPITOLO 35



-Dai, sbrigati! Ho fame!
Eithel sorrise alla bambina che la precedeva di corsa nel vialetto e apriva ansiosa la porta.
-Dai, Thelly!- invocò nuovamente Ninfadora.
-Sì arrivo.
Appena entrata andò in cucina dove Andromeda stava preparando la cena.
-Bentornata- l'accolse calorosamente mentre maneggiava le pentole -è andato tutto bene?
-Sì, al parco si è divertita un mondo.
-Bene. Grazie per portala fuori ogni giorno... di solito ci pensa Ted, ma in questo periodo è così occupato con il lavoro...
-Ma non ti preoccupare, non mi è di nessun disturbo, mi diverto tantissimo con Ninfadora. E poi mi aiuta a distrarmi.
Un velo di malinconia le era sceso sul viso.
-Senti- Andromeda s'interruppe un attimo -il prossimo venerdì alcuni nostri amici ci hanno invitato ad una festa. Sarebbe un ballo: vestiti eleganti, buffet, danze vecchie di quarant'anni... ti va di venire?
-Con voi?
-Certo.
-Ma sicuri che non vi creerebbe problemi? Non è che abbia una buona fama in giro...
-Ti sembriamo gente che bada a queste cose? A quest'ora dovevo rinchiudermi in un castello in qualche parte del Polo Nord per Narcissa e Bellatrix. Tranquilla.
-Ok. Almeno avrò qualcosa da fare.

Il venerdì seguente si recarono in una grande villa in cui evidentemente aveva luogo la festa.
Mentre Ted accompagnava la piccola a mangiare qualcosa, le altre due fecero un giro per la sala.
-Sei veramente stupenda stasera- si complimentò Andromeda ammirnado il vestito della ragazza: nero, con la parte superiore a bustino senza spalline o altro, una lunga gonna e un grande ciondolo che le cadeva sul petto -dove hai trovato una cosa del genere?
-Era di mia madre. Lo indossava la sera che incontrò papà.
-Ti sta d'incanto. Un qualsiasi ragazzo potrebbe saltarti addosso...
-Non credo, non è che abbia proprio la fila di spasimanti avanti casa...
Aveva appena finito di parlare che si accorse che la maggior parte dei ragazzi presenti si voltavano al suo passaggio.
-Ho parlato troppo presto?
-Direi di sì- confermò Andromeda sorridente.
Si sedettero da una parte e parlarono un po', finché un ragazzo, abbastanza carino e dagli abiti un po' smessi, si avvicinò a loro.
-'Sera. Posso arrischiarmi a chiedere a questa bella ragazza di ballare- fece burlescamente.
-Molto gentile da parte tua- rispose Eithel apprezzando l'invito scherzoso -ma non vorrei lasciarla da sola...
-Ma non pensare a me- la interruppe la donna -Ted e Ninfadora tra poco mi raggiungeranno. Vai pure.
-Sicura?
-Ma certo.
-Va bene- si alzò e seguì il ragazzo in pista, sotto lo sguardo di approvazione di Andromeda.
Poco dopo la sedia vuota accanto a lei venne occupata, facendola sospirare.
-Sapevo che la tua testardaggine ti avrebbe portato qui.
-Molto divertente- si sentì sarcasticamente rispondere.
-Divertente è il fatto che, anche dopo averla lasciata, continui a controllare se ti tradisce o meno.
-Tsk.
-Sirius- fece la donna con tono di rimprovero -perché non riesci a capire che l'unica sua colpa è essere gentile con tutti?
-Ma che gramo, Andromeda, quando ha visto quel Woof gli è praticamente saltata in braccio!
-Certo, perché tu se avessi incontrato James dopo due o tre anni non gli saresti mica corso incontro in preda alla gioia, giusto?
Black sentì i pugni tremare da quanto li stava stringendo.
-Perché la difendi sempre?
-Perché guardacaso sei tu quello che ha torto, ragazzino!
-Quante volte ti ho detto di non chiamarmi ragazzino?
-Tante, ma se te lo meriti non è colpa mia. Eithel ci è stata veramente male: ogni mattina cambia le lenzuola da sola perché non vuole che mi accorga che piange tutte le notti.
-Sì, certo, non ha più Remus che la consola...
-Ma cosa mi tocca a sentire!- la signora Tonks si stava davvero innervosendo -Adesso non ti fidi di uno dei tuoi migliori amici? Stai diventando una specie di mostro... arrivo addirittura a pensare che forse tuo fratello è più umano di te.
Il ragazzo la guardò di traverso, non apprezzando il paragone.
-Fatto sta che non posso stare con una persona che non mi dà sicurezza. Quindi è finita- si alzò e cominciò ad allontanarsi.
-Eithel aveva ragione: è troppo poco puttana per i tuoi gusti.
Sirius si fermò e si voltò verso la cugina.
-Ha detto così?
-Sì. Testuali parole.
Ancora più indignato di prima se ne andò.
Andromeda sospirò di nuovo: era così difficile farlo ragionare...

-Ti ho detto di lasciarmi!
Con uno schiaffo Eithel riuscì finalmente a liberarsi dalla stretta di quello che l'aveva invitata a ballare.
-Cioé, dopo un ballo così non me la dai... che stronza.
-Modera i termini, porco. Se cerchi una puttana vai per la strada- detto ciò ritornò in sala alla ricerca di Ted.
Quando lo trovò e gli chiese dov'era la moglie, lui rispose:
-E' fuori in giardino: Sirius si è azzuffato con un ragazzo e così si sta beccando una bella ramanzina.

-...e meno male che era finita! Non ti azzardare più a saltare addosso a qualcuno in questo modo dopo tutto quel gran discorso sull'infedeltà o giuro che te ne pentirai!- stava sbraitando Andromeda a un ragazzo sommessamente seduto su una sedia.
Witch si avvicinò con l'amaro in bocca. Riuscì a malapena a parlare.
-Che cos'è successo?
-Il signorino qui presente ha quasi pestato quello che ti aveva invitato a ballare perché, secondo lui, ti stava per infilare le mani sotto la gonna. Guarda come si è ridotto.
Facendo uno sforzo immane a guardarlo in faccia, vide che aveva delle ferite vicino al labbro e sopra un sopracciglio, senza contare i lividi.
Sospirò, prendendosi per pazza per le parole che stava per pronunciare.
-Andromeda, ti dispiacerebbe lasciarci soli un momento?
-Ma sei sicura...
-Dammi la mia borsa e vai. Tranquilla, è tutto a posto.
La donna, non del tutto convinta, le porse ciò che aveva chiesto e se ne andò.
La ragazza tirò fuori una bottiglietta e un panno su cui versò un po' d'acqua, per poi avvicinarsi a lui e cominciare a tamponargli le ferite.
-Ahi!- si lamentò lui tirandosi indietro -brucia! Che gramo è?
-Acqua e sale. Non fare storie, neanche Ninfadora non apre bocca quando lo uso su di lei- continuò a tamponare.
-Perché non usi la bacchetta?
-Perché da quanto ne so io i minorenni ancora non possono usare la magia fuori Hogwarts.
-Sei ancora minorenne?
Solo adesso Sirius si rendeva conto che non aveva mai saputo quando lei compisse gli anni.
-Già.
-Non ti ho mai visto festeggiare il tuo compleanno.
-Perché a Capodanno si pensa all'anno nuovo, non a chi fa gli anni. Perché ti sei azzuffato con quello?
-Perché nel caso non l'avessi notato aveva intenzione di scoparti.
-Quindi? Non sono più la tua ragazza, potresti anche lasciarmi sanguinante per terra dopo una Cruciatus.
-Mi dando del mostro.
-A volte mi sembra che lo sei.
-Sei ingiusta.
-Ah, io sarei ingiusta?- smise di tamponare -Sei tu quello che mi ha piantato senza un motivo!
-Senza un motivo? Sei saltata in braccio a Woof come se fosse stato tuo marito!
-Oh, scusa se accolgo gli amici che non vedo da anni così calorosamente! Ma ti senti quando parli? Oh, certo che sì, altrimenti come faresti a darti sempre ragione?
-Vuoi sapere perché ti ho lasciato?- sbottò Sirius alzandosi in piedi -Perché la verità è che non ti stava bene stare insieme a me! Sempre a lamentarti che davanti agli altri sembriamo due perfetti sconosciuti, sempre insoddisfatta di tutto! La verità è che quello che c'è stato tra noi per te non ha significato niente!
Eithel spalancò la bocca inorridita.
-Che cosa? Io ti amo e pensi che questo non significhi niente?- si schiaffò tutte e due le mani sulle labbra, pentendosi di quello che si era lasciata sfuggire.
E anche Black era rimasto senza parole.
La ragazza indietreggiò, per poi voltarsi.
-Scappi pure? Non serve, tanto a Hogwarts prima o poi ti becco- riuscì a sputare Sirius.
-Primo: io non scappo. Secondo- si girò per guardarlo negli occhi -io a settembre non andrò a Hogwarts, ma a Durmstrag.
E corse via.

Il gufo planò sul davanzale della finestra aperta e Andromeda prese la posta che teneva stretta in becco.
Ministero, Gazzetta del Profeta, informativa del Ministero... ed eccola.
Mittente: Sirius Black.
Si voltò verso Eithel che stava tranquillamente facendo colazione.
-Thelly- oramai anche lei aveva preso a chiamarla così -ne è arrivata un'altra.
-Buttala.
-Non ci penso neanche: devi deciderti a leggerla. E a leggere anche le altre.
-Ho cose ben più importanti di cui occuparmi.
-Ma non ti rendi conto che è ridicolo il tuo atteggiamento?
-Sì, me ne rendo conto, ma è il solo modo per far filare tutto liscio e accontentarlo nel suo 'è finita'.
-Ma se solo leggessi una delle sue lettere... scommetto che ha cambiato idea.
-E' solo sconvolto perché gli ho detto che l'amo, niente di più. Appena si sarà ripreso dalla sorpresa smettera di arrovellarsi.
-Come puoi dire una cosa del genere e affermare di amarlo?
-Posso eccome: per me amare qualcuno è desiderare la sua felicità al di sopra di tutto, e se per questo devo mettermi da parte, è quello che farò.
Si alzò da tavola e uscì in giardino, dove Nonfadora la stava aspettando.
Andromeda sospirò scuotendo la testa.
Non aveva mai incontrato qualcuno con un tale spirito di sacrificio.
Purché in quel momento fosse del tutto sbagliato.

I rombi lontani delle auto attraversavano la finestra aperta, non infastidendo comunque la ragazza.
Finito di leggere, rimise la lettera nella busta e la lasciò insieme alle altre.
Poi trascinò sotto il proprio petto il cuscino e vi appoggiò il mento.
Non poteva crederci.

-Cosa vuol dire che non viene a Hogwarts ma va a Durmstrag?- sbraitò Lily a Sirius mentre con gli altri Malandrini stavano in Sala Comune ore dopo il banchetto di inizio anno..
-Che non viene a Hogwarts ma va a Durmstrag- ripeté lui senza guardarla.
Fortunatamente c'erano solo loro, altrimenti avrebbero avuto tutti gli occhi puntati addosso.
-Non ci posso credere... e tutto per colpa tua!
-Mia? Come colpa mia!
-Hai fatto proprio un gran casino, complimenti- commentò sarcastico Lupin.
-Ehi, ragazzi, basta dargli addosso- fece James -lui non sta meglio di noi.
-Certo, come no- rispose la novella Caposcuola a braccia conserte -non vedi come si sta contorcendo dal dolore? A confronto la Cruciatus è un massaggio thailandese...
-Il calderone è colmo, Evans, non infierire o...
-O cosa? Mi trasformi in scimmia? Ah, no, quello tocca a te!
-Basta con questo baccano!
Non era stato Potter, bensì la McGranitt che era entrata or ora dal buco della Signora Grassa, tenendo saldamente per una spalla una studentessa con vesti babbane.
-E lei, signorina Witch, prenderà la pozione ricostituente senza storie.
-Le ho detto di no! Sono stufa di imbottirmi di quella schifezza. E poi sto bene.
-La sua coppa domani mattina dovrà essere riempita di pozione ricostituente- scandì autoritaria la professoressa - e voi andate a letto, che è tardi!
E uscì da dove era entrata.
Eithel non fece in tempo a oltarsi che già Lily la stava stritolando tra le sue braccia.
-Grazie al cielo! Black aveva detto che saresti andata a Durmstrag!
-Infatti dovevo andarci... ma a quanto dicono non si possono permettere una nuova studentessa... neanche gli avessi chiesto di mantenermi.
Sciolto l'abbraccio, salutò Peter, strinse la mano al cugino e diede un bacio sulla guancia a Remus.
A Sirius riservò solamente un cenno del capo.
-Andiamo a letto, o la McGranitt ci castiga.
Tutti i Malandrini e Lily salirono le scale del dormitorio, tranne Felpato che trattenne per un braccio Eithel.
-Che vuoi?
Ormai erano soli, come le tante altre volte negli anni precedenti.
La costrinse al muro, comunque non brutalmente.
-Che ti prende? Lasciami!
Di risposta lui la baciò.
Lei non oppose resistenza, così quando si allontanò e, dopo un lungo scambio di sguardi, si beccò un bello schiaffo, rimase più che sorpreso.
-E questo che significa?- sbottò palpandosi la guancia dolorante.
Allora la ragazza gli prese il viso tra le mani e lo baciò a sua volta, per poi scappare per le scale e lasciarlo lì a domandarsi cosa era successo e cosa ne sarebbe derivato.



continua...


N.d.A. Vi prego di visitare il link a inizio pagina e partecipare!

Dance: Sì, Lupin è proprio un mito! Un tesoro di amico!

Lily Black 90: purtroppo al San Mungo è tutto pieno! peccato, forse gli faceva bn... :P.  Grazie per i complimenti!

V@le







  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: V@le