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Autore: LadyDaredevil    28/08/2013    15 recensioni
"Non poteva neanche pensarci, perchè la sola idea di vedere il Grifondoro tra le braccia di quel pezzente gli faceva rivoltare lo stomaco, e una strana sensazione si impossessava di lui"
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Dean Thomas, Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L’OGGETTO DEI DESIDERI



Capitolo XIV
 

Non era riuscito a impedirselo. Doveva seguirlo e l’aveva fatto. Quello che voleva era vedere dove Potter stava andando. Gli aveva dato un po’ di vantaggio, ma non aveva aspettato molto prima di seguirlo lungo le scale della torre di astronomia.
Non sapeva che intenzioni aveva Potter ma doveva scoprirlo, a tutti i costi. Non gli piaceva il modo in cui il moro era andato via, lasciandolo solo con i suoi pensieri.
Da te? Non voglio neanche una parola.
Le sue parole rimbombavano nella sua testa, ancora e ancora. Potter aveva detto di non voler neanche una parola da lui, ma in realtà quello che Draco voleva più di ogni altra cosa era poter dire allo Sfregiato quanto si fosse sbagliato su di lui. Odiava se stesso per aver permesso a Potter di credere che le sue parole fossero vere, e in qualche modo doveva rimediare. Doveva agire prima che il Grifondoro gli sfuggisse, prima che qualcuno prendesse il suo posto, prima che il moro si buttasse tra le braccia di qualcuno, Blaise o, peggio, Thomas. Loro erano lì, pronti a consolarlo, pronti a prendere il posto che spettava a Draco, pronti ad approfittare della sua debolezza, dei suoi errori. Il solo pensiero di vederlo insieme a un’altra persona, chiunque questa fosse, lo rendeva ansioso, frustrato, arrabbiato.
Salì in fretta le scale, ma con passi leggeri, per non fare rumore. Non voleva spaventare Potter, né farlo arrabbiare ancora di più. Non aveva mai visto il moro comportarsi in quel modo, non lo aveva mai trattato così male, e per una cosa che non era neppure vera dopotutto. Ma lo Sfregiato questo non lo sapeva, o non ancora. Draco avrebbe chiarito la situazione prima le cose gli sfuggissero totalmente di mano.
E se… e se Potter stava già correndo da qualcun altro? No, era un pensiero troppo doloroso, troppo frustrante per Malfoy, doveva eliminarlo completamente dalla sua mente. Ma perché non ci riusciva? La curiosità stava corrodendo il suo stomaco, o forse era la gelosia che lo stava divorando dall’interno. Non avrebbe potuto dirlo, soprattutto perché faticava ancora ad accettare quei sentimenti. Sapeva di provarli, ma non voleva accettarlo, perché farlo avrebbe significato dover rinunciare a tutto quello in cui aveva sempre creduto, rinnegare la sua famiglia e le sue origini, significava cancellare anni di dispetti e litigi. Non voleva dimenticare quei momenti ma allo stesso tempo non voleva rimanere ancorato al passato perché quello che sentiva era qualcosa di davvero forte, e non poteva semplicemente ignorarlo. Ci aveva provato, molte volte, ma ogni volta quei sentimenti tornavano a galla, e Draco non poteva ignorare la loro esistenza.
Così aveva deciso di provare almeno ad accettarli, ma non sarebbe bastato solo quello. Draco aveva dei sentimenti verso Potter, emozioni che non sapeva ben definire, ma Potter? Lui cosa provava per Draco? Non poteva essere certo che Potter non lo odiasse, dopo tutto quello che gli aveva fatto, ma in un modo o nell’altro il biondo era sempre stato convinto che tra di loro ci fosse un legame speciale. All’inizio pensava di essere legato a lui da un sottile filo di odio, di avversità, ma non era così. Il filo che li legava era molto più spesso di quanto Draco si era immaginato, lo teneva legato a Potter in un modo particolare, indescrivibile. Era un legame piacevole, se solo avesse avuto la certezza che dall’altra parte ci fosse qualcuno ad accarezzare quel filo, proprio come stava facendo lui. Ma non aveva quella certezza, non l’aveva mai avuta. E dopo quello che era successo era fermamente convinto che Potter provasse nei suoi confronti solo odio. Non poteva cambiare le cose, ma avrebbe tanto voluto farlo, con un incantesimo o solo esprimendo un desiderio.
Potter non gli aveva mai dato dei chiari segnali, non aveva mai detto di odiarlo, ma allo stesso tempo non aveva mai fatto un passo per avvicinarsi a lui. Draco ci aveva provato, sì, più e più volte, ma i suoi tentativi si erano sempre trasformati in dei veri e propri fallimenti. Così aveva continuato a seguire la via dell’odio e dei dispetti, sperando in questo modo di attirare almeno l’attenzione del giovane Grifondoro. Ma no, neppure quello era servito. Potter non aveva occhi che per il suo gruppetto di amici, i suoi fedeli amici, e ora anche per Blaise che si era insinuato nella sua vita come una vera Serpe.
Arrivò in cima alle scale e tese l’orecchio, per sentire una voce, dei passi, dei rumori. Tutto quello che sentì fu un silenzio assoluto, rotto solamente dai rumori della notte.
Aspettò ancora qualche minuto, solo per avere la certezza che non ci fosse davvero nessuno lì.
Sicuro di non essere seguito, fece qualche passo in avanti. Si bloccò immediatamente di fronte allo spettacolo che era proprio davanti ai suoi occhi.
Potter era lì, ma non nel modo in cui l’aveva immaginato. Draco avanzò ancora di un passo, per accertarsi di aver visto bene e capì di non essersi sbagliato: Potter si era addormentato.
Seduto accanto alla finestra, il moro si era accasciato, era crollato per il sonno e si era disteso sul pavimento. Aveva una mano appoggiata sotto la guancia, come un piccolissimo cuscino.
Chissà, forse era andato lì nella torre per rimanere solo, per pensare e alla fine il sonno aveva avuto la meglio, facendolo addormentare lì, sulla fredda pietra.
Il Serpeverde rimase per un attimo a osservarlo, senza sapere cosa fare. Aveva perso la sua occasione e forse era meglio sparire prima che il moro si svegliasse e lo beccasse mentre lo guardava. Lo avrebbe sicuramente accusato di volergli fare qualcosa, di volerlo ferire in qualche modo, visto che era lì sdraiato, indifeso. Ma la verità era che l’unica cosa che Draco voleva fare era poterlo osservare come non aveva mai fatto. Il suo – finto – odio per Potter non gli permetteva di fissarlo a lungo, perché avrebbe destano dei sospetti, non solo nello Sfregiato, ma anche nei suoi amici Serpeverde.
Quindi adesso aveva una possibilità unica al mondo: poteva guardarlo liberamente, poteva osservare i capelli che gli ricadevano sulla fronte, nascondendo in parte la famosa cicatrice, poteva ammirare i lineamenti delicati del suo viso, resi ancora più pacifici dal sonno profondo in cui era scivolato.
Draco osò, avanzò di qualche passo, attento a non fare neppure un piccolo rumore. Pregò che i suoi piedi fossero silenziosi, tanto da farlo avvicinare il più possibile al ragazzo. Non se ne rese conto, ma ben presto si ritrovò inginocchiato accanto a lui. Da quella distanza poteva ammirarlo ancora meglio, poteva vedere le sue labbra socchiuse, poteva percepire il suo respiro regolare e per un attimo non desiderò altro che potersi sdraiare accanto a lui e dormire lì, al suo fianco.
In quel modo avrebbe potuto sentire il calore del suo corpo, avrebbe potuto sfiorare la sua pelle, e quel pensiero lo mandava completamente in estasi.
Gli sarebbe bastato quello per essere felice, ma non voleva sprecare quell’opportunità. Voleva sfruttare ogni secondo, voleva stargli vicino come non aveva mai fatto.
Draco alzò lo sguardo, verso la finestra, verso l’aria fresca della notte. Se Potter fosse rimasto lì tutta la notte si sarebbe preso un accidente, considerando il fatto che aveva sudato parecchio volando nel bel mezzo della notte. Scosse il capo, e con uno strattone si liberò dal mantello. Non credeva di poter fare un gesto del genere, ma gli venne praticamente naturale posare il mantello sulle spalle del ragazzo, proteggendolo dall’aria fresca. Cercò di coprirlo il più possibile, ma la stoffa non era abbastanza. Però adesso poteva dormire tranquillo, anche se al suo risveglio avrebbe capito che Draco era stato lì, ma non gli importava. Per una volta il suo gesto era gentile quindi non doveva vergognarsi di quello che aveva fatto. Per una volta era stato libero di fare quello che voleva, quello che il suo cuore gli aveva suggerito di fare e per niente al mondo si sarebbe tirato indietro. O forse avrebbe trovato una scusa, per non ammettere che era stato buono, gentile con Potter. Forse il suo orgoglio, ancora una volta, avrebbe avuto la meglio e avrebbe cancellato qualsiasi traccia di quella gentilezza. Maledetto orgoglio. In quel momento Draco non aveva nessuna intenzione di farlo vincere. Tutto quello che voleva era poter rimanere accanto a lui, solo per un po’.
Allungò la mano verso il volto del moro, scostando con un dito la ciocca di capelli che gli era ricaduta sugli occhi. Si stupì di quanto le sue dita sembrassero delicate, di come si muovessero piano per paura di svegliarlo. Immaginò gli occhi del Grifondoro aprirsi all’improvviso, immagino il suo sguardo spaventato, poi arrabbiato. Scosse il capo, allontanando quel pensiero dalla mente. Non avrebbe retto lo sguardo di Potter in quel momento, perché i suoi occhi avrebbero di certo capito ciò che Draco cercava di nascondere da ormai troppo tempo. Avrebbero visto l’amore che Draco provava nei suoi confronti, il desiderio che il biondo celava sotto strati e strati di odio.
Preferiva che le cose rimanessero così, con Potter addormentato e tranquillo. Non poteva parlare, non poteva giudicare, e soprattutto non potevano litigare come facevano ormai da sei anni.
Lentamente la mano scese, dai capelli alla soffice guancia di Potter. Con l’indice l’accarezzò dolcemente, lasciando che il suo dito si muovesse da solo, verso le sue labbra socchiuse. Era così bello poter toccare quella pelle liscia, morbida, delicata. Allontanò la mano, ma la sensazione della pelle di Potter contro la sua non lo abbandonò.
Chiuse gli occhi e per un attimo rimase così, immobile accanto a lui.
“E’ una fortuna che tu stai dormendo” sussurrò, ma si bloccò in fretta, spaventato. Lo aveva forse svegliato? Attese, ma nulla era cambiato. Potter continuava a dormire, per fortuna. Il biondo alzò il sopracciglio, pensando a mille modi per insultarlo per il suo sonno pesante, ma per quella volta avrebbe sorvolato, era una vera fortuna che le sue parole non l’avessero svegliato.
Aspettò ancora alcuni minuti, per essere sicuro che il ragazzo stesse dormendo, poi si sentì libero di tornare ad accarezzare la sua guancia. Era come una droga per lui, e ora che l’aveva provata, non poteva più farne a meno.
“Potrebbe essere sempre così, se non fossimo così stupidi da farci la guerra” sussurrò ancora, ma si fermò subito.
Si sentiva troppo stupido a parlare da solo in quel modo. Sì, avrebbe potuto confessare tutto a Potter e liberarsi dal peso che portava dentro di sé, ma che senso aveva farlo con il moro addormentato? Era come parlare al vento, e Draco non aveva voglia di rendere pubblici i suoi pensieri. Non li aveva condivisi con nessuno e forse non lo avrebbe mai fatto. Avrebbe voluto avere il coraggio di parlarne con Potter, rivelargli tutto, ma sapeva bene di non poterlo fare.
Si doveva accontentare di guardarlo, di toccarlo, ma era consapevole del fatto che non poteva farlo ancora per molto. Doveva fermarsi, altrimenti non avrebbe più avuto il coraggio di separarsi da lui. Si stava facendo prendere la mano, quando invece avrebbe dovuto mantenere il suo solito contegno.
Ma non poteva separarsi da lui prima di fare un’ultima cosa, la cosa che desiderava ormai da troppo tempo. Si guardò intorno, ancora indeciso, ma non poteva più aspettare. Sentiva il bisogno di farlo e per una volta decise di fregarsene di tutto e ascoltare soltanto il suo cuore.
Si piegò leggermente verso di lui, chiuse gli occhi per un attimo, avvicinando il suo viso a quello di Potter. Aveva paura di svegliarlo, aveva paura di quello che voleva fare, perché non aveva la sicurezza che quello potesse bastargli. Avrebbe voluto di più, ma sapeva di doversi fermare, prima di svegliarlo, prima di rovinare tutto.
Si avvicinò ancora un po’, poi posò le sue labbra su quelle di Potter, sfiorando un angolo della sua bocca. Fu un contatto lieve, veloce, ma Draco non aveva mai provato qualcosa di più bello. Lo aveva semplicemente sfiorato, ma la sensazione delle labbra morbide di Potter contro le sue era qualcosa che non avrebbe mai dimenticato.
Uno strano calore si era impossessato di lui, delle sue guance, che sembravano andargli a fuoco. Era la prima volta che baciava un ragazzo, ma non era quello che rendeva il bacio così piacevole. Era Potter, lui rendeva tutto speciale, unico.
Draco sorrise, portandosi una mano alle labbra, accarezzandole e sperando che il sapore di Potter non andasse mai via, che quella sensazione non lo abbandonasse mai più.
A malincuore si allontanò dal Grifondoro e lentamente si alzò, facendo un passo indietro. Lo guardò dall’alto, ed era così dolce e indifeso che quasi ebbe voglia di ritornare nella sua posizione. No, ormai era tardi, doveva tornare nel suo dormitorio prima che Potter si svegliasse.
Si allontanò, silenzioso come era arrivato, camminando in punta di piedi. Si voltò un’ultima volta, prima di scendere le scale, per accertarsi che il moro stesse ancora dormendo. Tirò un sospiro di sollievo. Poteva andare via tranquillo, sicuro che il Grifondoro non aveva visto né sentito niente.
Ma sbagliava. Le sue parole non erano state pronunciate al vento, qualcun altro aveva sentito la sua voce, i suoi sussurri. Non immaginava affatto che Harry fosse sveglio, che lo aveva ascoltato. Il moro era stato svegliato dal suo sonno profondo quando qualcuno aveva posato qualcosa sulle sue spalle, qualcosa che lo aveva scaldato, facendolo sentire al sicuro. Ci aveva messo un po’ a capire dove si trovava e cosa stava succedendo. E poi aveva capito, aveva sentito la sua mano sulla propria fronte, sulla guancia, aveva avvertito le sue dita sfiorargli le labbra. Il tocco del biondo gli aveva provocato brividi su tutti il corpo, ma aveva impedito a se stesso di farlo vedere, aveva resistito e aveva tenuto gli occhi chiusi, fingendo di dormire ancora. Aveva mantenuto il respiro regolare, anche se il suo cuore aveva iniziato a battere molto più velocemente. Era rimasto in silenzio, con gli occhi chiusi, mentre Malfoy lo sfiorava, gli parlava come non aveva mai fatto. Le sue erano state brevi frasi ma in qualche modo avevano davvero toccato Harry, perché era la prima volta che gli parlava con una calma e una dolcezza che non aveva mai visto in lui. E poi, aveva sentito le labbra di Malfoy posarsi sulle sue e per un attimo aveva pensato di aprire gli occhi, di far capire al Serpeverde che non stava dormendo, che aveva sentito tutto: le sue parole, le sue dita, il suo bacio. Ma no, non aveva avuto il coraggio di rompere l’atmosfera che si era creata tra di loro, quell’intimità e quella tranquillità che il moro non aveva mai provato con nessuno. No, non lo avrebbe mai fatto, perché altrimenti avrebbe rovinato uno dei momenti più belli della sua vita.
 

Fine capitolo XIV
 

Ciaoo!
Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Io non posso dire molto, perchè sono di parte, questo è il mio capitolo preferito, quindi non posso condizionarvi con il mio giudizio. XD
Vedere Malfoy così dolce mi riempie il cuore. Per troppo tempo si è trattenuto, ha nascosto i suoi sentimenti e li ha confinati nel suo cuore. Ma adesso aveva quest'opportunità e non voleva farsela sfuggire. Ha detto parole che non avrebbe mai pronunciato, ha fatto gesti che non avrebbe mai fatto e finalmente ha rivelato i suoi veri sentimenti. E Harry lo ha sentito (per fortuna aggiungerei ahah). Questa volta il destino (io XD) è stato clemente con loro e ha voluto che le cose andassero bene.
L'ultima frase credo abbia rivelato qualcosa che alcuni di voi già si aspettavano!! XD Evviva!!
Spero che il capitolo non vi abbia deluso!! XD
Se vi è piaciuto, fatemelo sapere!
Sono ben accetti urli e manifestazioni di gioia a favore di Malfoy (che sembra essersi un pò svegliato ahah). Non trettenetevi ahah XD
O non siete felici per quello che è successo?? o.o

Ci vediamo nel prossimo capitolo, ormai ci avviamo alla conclusione! Speriamo bene!
Ringrazio tutti quelli che leggono, seguono e commentano la storia!!
Un bacio

LadyDaredevil


 

  
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