Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: noewalrus    30/08/2013    1 recensioni
Provate a mettere un calderone sul fuoco, e, mentre girate a fuoco lento, aggiungete due amiche, un bus, due strampalati biglietti per un fantomatico tour inglese e un po' di zucchero... Ah, non dimenticate l'ingrediente principale: i Beatles.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

#spazioautrice

Ebbene sì, sono tornata da Londra. E quindi vi posto il nuovo capitolo. Non voletemene, è tratto in parte da una storia di cui mi sono innamorata pazzamente e quindi la scrivo qui sotto così che la leggiate e che capiate a chi mi sono ispirata. Okay, ora accendete Blue Jay Way e godetevi la storia - se vi va! ;) Nel frattempo è in elaborazione una graziosissima slash/one shot/fluff/cavolate varie che spero vi stuzzicherà! :D

Noe.

P.S. di questo capitolo non sono convintissima... Insomma, a me piace, ma non so se gradirete. Ditemi come la pensate! :)

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1555781

 

 

 

Halie fu la prima a svegliarsi. Non si svegliò di colpo, ma a poco a poco riprese coscienza e la nebbia davanti ai suoi occhi svanì.
Si trovava sdraiata sul pavimento di una piccola stanza quadrata, con accanto Gabby ancora assopita. Davanti, a guardarla dall'alto dal suo metro e ottanta di altezza, c'era John. 
Aveva uno sguardo enigmatico e malizioso insieme, e sorrideva.
- Finalmente ti sei svegliata. Ce ne hai messo di tempo, eh! Ora lascia qui la tua amica e seguimi. -
Halie obbedì. Non perché pensava che fosse la cosa giusta da fare, ma semplicemente perché non era ancora sveglia del tutto.
John la prese per mano e la condusse in un'altra stanzetta, più piccola, con uno scatolone in mezzo. Da esso, tirò fuori due piccoli quadratini, che a Halie sembrarono dei foglietti di carta. Gliene porse uno.
- Mettilo sotto la lingua e succhialo. -
- Cosa? -
- Fidati. È come un gioco. -
Lei lo prese e fece come le era stato detto. Lui fece lo stesso. E dopo un po' cominciò un grande sogno spaventoso, un'odissea. 
Videro entrambi una luce, sul muro, che si avvicinò e si tramutò in una fatina. Sembrava buona, ma con pochi colpi di bacchetta magica trasformò la stanza in un terribile incendio. 
- Vieni, bella, corri - urlava ridendo come un pazzo John. 
Halie era paralizzata dal terrore. Così l'afferrò per un braccio e la trascinò verso la porta. 
Corsero giù per le scale, che anch'esse andavano a fuoco, e al pianerottolo sotto incontravano Paul e Gabby che limonavano allegramente. John strattonò via il suo amico e Halie fece lo stesso con la sua amica. C'era un incendio, ora se n'erano resi conto anche loro, e dovevano fuggire. 
Recuperarono Ringo e si misero a cercare George. Ad un certo punto sentirono delle voci provenire da una stanza. Chiusa a chiave. 
Il loro amico era là dentro. In compagnia. Così lo lasciarono perdere e riuscirono ad uscire. 
Il mondo fuori sembrava distorto. Scorreva fluido viola nelle strade, e i passanti avevano biglie al posto degli occhi. 
- Uh-uh! - gemette sorridente Gabby prima di cadere svenuta a terra. Paul la prese in braccio e continuarono a correre. 
Più andavano verso il bus, più sembravano allontanarsene. 
Il cielo era diventato di un verde smeraldo e le nuvole erano fucsia. 
Halie sentiva delle voci piangere, urlare e soffocare: era molto spaventata e scoppiò a piangere fragorosamente. John si rivolse a lei con un sorriso e le disse:
- Bella bambina, non piangere così. Vuoi una caramella o un palloncino? -
Halie urlò di terrore e si mise a correre mentre Ringo e Paul si rotolavano dalle risate. John la rincorse urlando:
- Che ho fatto per meritarmi del carbone? -
La ragazza correva con la testa girata per guardare quel pazzo. Ma non si accorse di un albero che la colpì in piena fronte, facendola cadere per terra tra le lacrime. Iniziò a piovere.
- Ehi - disse John che sembrava tornato in sé - Cos'è questo faccino triste e sconsolato? - Poi si sedette accanto a lei e l'abbracciò.
- Non volevo farti del male, volevamo solo divertirci un po'... -
- Cos... Cos'era? - chiese tremante Halie.
- Oh, gli studiosi lo chiamano acido lisergico... Ma era solo un cartone. Oltretutto neanche troppo buono. L'effetto è già quasi svanito. -
- Un ca... Cartone? -
- LSD. - sentenziò da una parte soddisfatto e dall'altra rassegnato.
- Oh... Mi dispiace tanto. - lo guardò nei suoi occhi nocciola. - Dove sono i tuoi occhiali? -
- Proprio qui, sul mio naso - rise John, e Halie glieli sfilò con dolcezza, appoggiandoli sulla sua gamba. Poi lo baciò. 

 

Finalmente cessò di piovere. 
Gabby era rinvenuta e stava bene. 
Avevano ritrovato George - senza la sua dolce metà, purtroppo - e si erano tutti riuniti in un pub di quella città per riscaldarsi. 
Non sapevano esattamente dove si trovavano, ma a loro bastava sapere che il bus era lì ad aspettarli.
- Ohohoh, Halie Webb e Gabby Foster vittime di un bad trip in compagnia di quattro pericolosi drogati... - disse Paul ridacchiando.
- Tre pericolosi drogati - lo corresse John. - George era perso in una stanza, in compagnia di qualcuno, uuuh-huu. -
- Eeeeehi, non fate così! Tutti abbiamo diritto a una ragazza. Anche Ringo, vero Jeeeeessie? - George lanciò un'occhiata al suo compare.
- Oooh, se non fosse per il mio naso avrei regni interi di donne ai miei piedi! - si lamentò sarcasticamente il diretto interessato. - Beh, dopotutto è stata un'esperienza illuminante, non è così, Paulie? -
- Ma di che parli? Non capisco... - chiese Paul fintamente confuso. 
Gabby arrossì e lo guardò sorridendo.
- Dicono tutti così... ma per staccarvi, io e Halie abbiamo dovuto usare la forza bruta! Hai capito benissimo! - disse John.
- "Vuoi un palloncino o una caramella?" - sogghignò Paul - Non era di certo meglio questa tua sparata! -
- I cartoni sono così. Non sai mai cosa ci trovi dentro. - disse John con aria da saggio e anziano maestro. Tutti scoppiarono a ridere. - Giusto, Halie? - la guardò dolcemente.
- Giusto - rispose lei sfoderando un sorriso sincero e cristallino.

 

- Altro che magia! Lo sapevo, quelle due sono a posto, sono proprio i quattro soliti pazzi che rovinano sempre tutto! -
- Oh, non fare così, sono giovani... Hai avuto proprio occhio per le ragazze, e poi senza quei cartoni non si sarebbero innamorati. -
- Già, i cartoni. Chissà dove li hanno presi... -
- Va bene, glieli ho regalati io. Lo confesso, volevo un po' di movimento. -
- In effetti, a pensarci bene, non è stata una cattiva idea. Dopotutto erano innocui, e si è visto dopo una mezz'oretta... -
- Li ho fatti io con le mie sante manine. Ora, però, rimettiamoci al lavoro! -
- Subito, Bonzo. La prossima magia qual è? -
- Non lo so. Lascia che venga da sola.

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: noewalrus