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Autore: Mistress Lay    05/03/2008    19 recensioni
Dopo l'assassinio di Sirius la vita di Harry è radicalmente tanto che fugge da Privet Drive senza dare più notizia di sè, senza avvertire gli amici, senza dare una spiegazione. Torna dopo due anni. Non solo, ma accompagnato da un altro ragazzo che odia ferocemente Albus Silente. Ma durante l'assenza di Harry è cambiato qualcosa a Hogwarts? Sono cambiati i suoi amici? E i suoi nemici? Chi sono i Rinnegati? E Draco Malfoy, che ruolo avrà?
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry, Potter, Serpeverde, Tom, Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RAGGI DI SPERANZA by MISTRESS LAY54

RAGGI DI SPERANZA by MISTRESS LAY

[Cap. XXVIII]

[R, Slash, ®J.K. Rowling, tranne i personaggi nuovi, situazioni e quanto ci sia di malato in ciò che state per leggere, appartengono alla sottoscritta]

 

 

 

*

 

 

CAPITOLO CINQUANTASEIESIMO

PARIDE

 

 

*

 

 

Paride, mite pastore di Dacia, scelse Afrodite come più bella tra le dee.

Una donna, un regno, una guerra, ebbe come ricompensa. Litri di sangue imbrattarono la superba rocca di Ilio.

Ora brilla nella sua luccicante armatura dorata, principe di antica stirpe, le Muse modulano il loro canto narrando le sue gesta attraverso la bocca del loro poeta prediletto. Egli sarà immortalmente ricordato, immondamente odiato dalle donne achee, immoralmente commemorato.

Paride, Paride, se avessi scelto Atena o Era, di quale peccato ti saresti macchiato?

 

*

 

 

 

Erano passati pochi giorni eppure non era cambiato nulla, sguardi fugaci, di rimprovero, qualche sporadica battuta, nessuno scontro verbale vero e proprio. Come se non fossero nemmeno passati quegli ultimi mesi, la situazione era tornata come in partenza: Grifondoro da una parte, rinnegati dall'altra.

Facevano ovvia eccezione Dean e Daphne, vicini ancor più di prima, con il loro amore nascosto agli occhi altrui, Seamus, che continuava a fare spola tra le persone dei vari gruppi, altra eccezione per Draco e Harry, i quali avevano trovato una specie di equilibrio assieme, continuando ad essere amici - con grande disappunto di Tom -.

In compenso, tutti i rapporti si erano raffreddati, come quello tra Pansy e Ron, Hermione e Millicent, Blaise e Neville...

_Come se non fosse successo niente...

E Ginny osservò quella situazione con soddisfazione, mano nella mano con Zacharias: - Hai fatto un ottimo lavoro - riconobbe il ragazzo con una punta di orgoglio.

Ginny rise divertita, fingendo di essere in imbarazzo, non funzionò, ma continuò a sorridere: - Lo so -

- In realtà... mancherebbe ancora una coppia... - insinuò Zacharias, mentre un sorriso cattivo gli affiorava sulle labbra.

Ginny capì, senza bisogno di altre dritte, osservò Harry, camminare fianco a fianco a Tom Rice, mentre chiacchierava con Draco.

- Oh, non preoccuparti. Tanto presto si lasceranno... persone così diverse... -

 

 

*

 

 

Tom diede una fugace occhiata a Harry, il suo viso sembrava così disteso mentre parlava con Draco, eppure poteva vedere chiaramente che gli occhi verdi erano vergati di un sottofondo di distanza, come se parte della sua mente fosse ancorata in qualche inferno sconosciuto.

Mentalmente, se ne diede la colpa.

Ultimamente Tom si era un po' allontanato da Harry, impercettibilmente, eppure si notava.

Qualcosa, nel suo atteggiamento, stava turbando se stesso ed Harry.

Non si era mai reso conto di quanto fosse vicino a lui, di quanto fosse 'in lui' Voldemort.

Aveva sempre figurato le due personalità ben distinte, lontane, irraggiungibili a causa della scelta di Tom: Voldemort aveva deciso per il potere e per questo aveva perso la sua umanità, ma Tom, Tom aveva deciso per Harry e aveva accolto in sè l'amore.

 

Mai, mai permetterò che gli sia fatto del male.

 

Quello era il suo pensiero principale, eppure, non si accorgeva di quanto male gli faceva senza dirgli un banale 'ti amo', o come poco a poco il suo comportamento si fosse raffreddato.

I pensieri per Voldemort, le elucubrazioni sulla sua interferenza mentale, lo preoccupavano troppo, e cercava una distanza con Harry, solo per aiutarlo, preservarlo da qualsiasi intento malvagio, solo per proteggerlo.

Dopo l’episodio, erano passati alcuni giorni, e Tom ancora non si capacitava di come Voldemort avesse compreso la sua vera identità.

Certo, non si illudeva che prima o poi l’avesse scoperta, solo, non adesso, non così presto.

 

Non adesso.

 

Eppure qualche segno c’era stato: nei mesi precedenti aveva sentito una presenza dentro di lui, si agitava come la pinna di un pesce sulla terraferma, disperata ed inutile, e non ancora capace di fare alcunché.

Ma poco a poco qualcosa era cambiato, prima quelle strane sensazioni di vedere qualcosa, come se avesse gli occhi dove li aveva Voldemort, come se vedesse quello che vedeva lui, La fonte maggiore di preoccupazione era la possibilità di Voldemort di influenzare la sua mente.

Era già capitato.

Prima a Parigi, quando la sua mano si era fermata a mezz’aria, bloccata nell’atto di donare una carezza a Harry, poi ancora prima, in biblioteca, quando aveva avuto l’assurdo e inconsulto pensiero di non amarlo. E poi pochi giorni prima, quando la voce di Voldemort era penetrata così a fondo nella sua mente da poterci finalmente dialogare.

E che cosa significavano le sue parole?

 

E’ il momento di riprenderci il presente.

 

 

E dimmi, Tom, se avessi deciso diversamente?

 

 

 

 

*

 

 

Tom fece una smorfia non appena vide Ginny Weasley camminare tranquillamente assieme ad un gruppo di ragazze, qualcuna di queste fece una battuta e tutte risero allegramente, divertite da qualcosa. Con disappunto, Tom si diresse verso di lei, angustiato di dover chiedere proprio a quella ragazzina aiuto per trovare Harry.

Mentre si avvicinava, Romilda Vane diede il gomito a Ginny: - Rice sta venendo dalla nostra parte - si attorcigliò una ciocca di capelli scuri tra il pollice e l'indice, annoiata - Non capisco proprio come mai stia così appiccicato a Harry... insomma, che ha da spartire con lui? -

Ginny annuì con aria convinta, senza degnare però la ragazza della sua completa attenzione, Rice stava veramente venendo verso di lei. Per un attimo le venne in mente quando Harry era con lei e la sua famiglia a Grimmauld Place, a pensare alla prossima mossa di Voldemort, insieme a tutti loro.

Non era un bel pensiero forse da fare, perchè quel tempo era andato, senza alcuna possibilità di recupero, e il suo fantasma avrebbe sempre aleggiato nel presente, soprattutto lo spettro della morte di Sirius. Però, a quel tempo, le cose erano più semplici, non erano in guerra, tutti erano alleati di tutti, ci si guardava in giro con sospetto, non con continuo terrore di dire le cose sbagliate alle persone sbagliate.

Un tempo in cui Ginny e la sua famiglia poteva contare su un membro in più, su Harry, che ora invece preferiva la compagnia di Rice. La ragazza strinse i pugni, convulsamente.

- Aspettatemi in classe, ok? - le altre, pur riluttanti, la lasciarono sola in corridoio, lanciandosi comunque molte occhiate curiose indietro. Romilda in primis. Ginny si rivolse a Tom con un sorriso cortese del tutto falso sul viso - Ciao Rice -

- Sai dov'è Harry? - domandò a bruciapelo il ragazzo. Non aveva troppo tempo da perdere, figuriamoci con quella ragazzina.

Ginny finse di pensarci su. Interessante, Rice aveva bisogno del suo aiuto a quanto pareva...

Si schiarì la gola, simulando un poco di imbarazzo, con le dita si spostò i capelli dal viso, intrappolando una ciocca dietro un orecchio e spostando lo sguardo altrove.

- Ecco... non so se vuole che tu lo sappia... aveva voglia di stare un po' per i fatti suoi... -

Tom ghignò malignamente: - Finiscila di fare la commedia, Weasley. So riconoscere chi sta mentendo spudoratamente -

Ginny, colta in flagrante, si irritò ulteriormente, gettò uno sguardo cupo a Rice: - Davvero? Ne sei così sicuro? -

- Non fare certi giochetti con me - la avvertì Tom con cipiglio minaccioso.

Per un attimo Ginny si sentì sopraffare da qualcosa di innominabile, che le afferrò la gola, stringendola in una presa ferrea, che la fece quasi soffocare. I libri che teneva in mano caddero per terra con un tonfo sordo mentre le sue mani corsero alla gola, mentre tossiva.

Con fatica sollevò gli occhi verso l'altro, incrostati di terrore.

 

'Oh, Tom, solo tu mi capisci'

 

Era stata una frase che lei stessa aveva detto. L'aveva scritta anzi, in quel diario maledetto, tu quelle pagine bianche magiche, mentre uno sconosciuto dalla calligrafia ordinata e minuta le rispondeva, mentre la consolava, per poter entrare facilmente nella sua mente e manipolarla, per farle fare cose...

Poi la sensazione sparì in un baleno, così com'era venuta, e Ginny si ritrovò ansante a fissare spaventata il viso di Tom imperturbabile.

E tutto fu tremendamente chiaro: il segreto di Harry, la sua reticenza...

Tom Rice...

Tom Rice era Tom Riddle.

Aveva di fronte il futuro Lord Voldemort.

- Oh Merlino... - indietreggiò, inciampò sui suoi stessi libri, cadde per terra.

 

Ha scoperto il tuo segreto, sussurrò una voce che Tom ormai ben conosceva nella sua mente, uccidila.

 

Il corridoio era sgombro, essendo ora di lezione per le classi che in quel momento occupavano le aule del piano in cui i due erano le uniche presenza umane. Il silenzio regnava sovrano per tutto il corridoio, e Ginny Weasley ancora lo fissava, terrorizzata, con i suoi occhi sgranati.

Sì, non c'era dubbio che avesse scoperto tutto.

Ma... ucciderla?

Era amica di Harry, era quasi una sorella per lui, per quanto odiosa potesse essere, Harry le voleva bene. Non poteva ucciderla.

Per un istante si domandò, sorpreso, come avesse anche solamente pensato di uccidere una persona, anche solo perchè aveva scoperto il suo segreto.

 

Tu hai sempre pensato così. Solo, accecato da Harry, ti sei illuso di essere una brava persona.

Non sono una brava persona!, ribattè furiosamente Tom. Si era riproposto di non parlare con Voldemort, ma quella volta la rabbia aveva accecato per un istante la sua capacità di giudizio.

Certo che non lo sei. Hai ucciso molte persone, non ultimo Theodore Nott. Stare con Potter ti ha ammorbidito fin troppo.

Lasciami in pace.

 

Ammorbidito?

Lui, ammorbidito?

Sì, era vero.

Però, se così non fosse stato, se Harry non avesse operato su di lui l'incantesimo dell'amore, si sarebbe forse ritrovato dall'altro lato della barricata, non Tom ma Voldemort, a cercare di ucciderlo?

Sì, era così.

Guardò in  basso Ginny.

Ucciderla?

No, non poteva farlo.

Si rese conto mai come in quel momento quanto era cambiato, se ne rese conto però con dispiacere, perchè era come se la sua personalità, per quanto orribile potesse risultare ad occhi normali - omicida e tutto quel bell'arsenale di cose -, fosse stata ottenebrata da Harry.

Lo aveva seguito e che cosa aveva ricevuto?

Niente potere. Niente gloria.

Un colpo di spugna al suo orgoglio, ai suoi sogni, al suo futuro carico di aspettative.

Aveva ricevuto un amore di cui ancora nemmeno si sentiva degno, di cui non ne avvertiva però la futilità.

Perchè Harry gli era necessario. Troppo. Dannatamente necessario.

Come se la sua anima fosse divisa tra se stesso, e che stava nella voce di Voldemort, e il suo cuore, che correva verso Harry e il suo rifulgente presente.

 

Cominci a capire?

 

Ginny ancora lo squadrava, ora il terrore si era venato di disgusto, forse chiedendosi come Harry avesse potuto intraprendere una relazione con il futuro assassino dei suoi genitori.

Tom Riddle strinse la bacchetta, comprendendo che, in quello sguardo, non c'era comprensione o semplice shock. Non c'era la promessa di silenzio, la promessa di fiducia.

In quegli occhi ardeva desiderio di vendetta.

 

Se non la uccidi ti troverai in guai ben più seri di quanto non immagini. Lei è molto importante per Hrary, lo sai anche tu, ci fu una sorta di sospiro mentale, se non vuoi ucciderla perchè non vuoi darmi ragione e continuare a fare di testa tua, prego. Ma se lei l'ha scoperto, credi che se ne starà zitta? Credi che tutti gli amici di Harry saranno così propensi a tendergli le braccia sapendo la tua identità? No. E Harry si ritroverà solo. Con te, ma solo. E ben presto capirà dove risiederanno i suoi veri errori.

 

Il terrore di perdere Harry confuse la mente di Tom.

No, non poteva permettere a nessuno di frapporsi tra lui e Harry, non poteva permettere ad Harry di lasciarlo, di stancarsi di lui, di preferire gli amici a lui!

Harry era suo! Suo e di nessun altro!

La mano si sollevò, impugnava la bacchetta e puntava contro la ragazza, Ginny sobbalzò, lasciandosi sfuggire un gemito di sorpresa e timore.

 

Uccidila.

 

Sì...

Lo doveva fare, era per Harry!

Era perchè altrimenti tutti avrebbero voltato le spalle a Harry!

Perchè i suoi amici non avrebbero compreso, non l'avrebbero accettato!

Era per Harry!

Per il loro futuro insieme!

Sì...

Doveva ucciderla...

Sì...

... no.

No, come poteva pensare che tutto si sarebbe risolto con l'uccisione della Weasley?

Con Nott le cose non si erano risolte.

 

Uccidila!

 

Il tono conciliante di Voldemort divenne un ordine perentorio.

Non poteva uccidere Ginny, gliel'avrebbe data vinta e questo avrebbe significato che lui era succube di Voldemort.

 

Con un ghigno soddisfatto, Tom pensò: 'Io appartengo solo a me stesso!'

 

E l'incantesimo partì dalla bacchetta, colpendo Ginny.

Un solo, semplice, innocente, Oblivion.

 

 

 

*

 

 

- MALEDETTO! -

La mano di Voldemort si abbatté contro il tavolo, e poi di nuovo a martoriarlo, continuando ad imprecare, continuando a gridare improperi su improperi. Il legno di mogano del tavolo si tinse di un delicato color carminio e sul pugno scheletrico comparvero graffietti da cui scendeva qualche goccia di sangue.

Riddle, quel maledetto giovane se stesso, aveva ignorato spudoratamente il suo ordine mentale.

Questo non andava bene per il suo piano, per niente.

Maledetto Tom, troppo innamorato di Potter!

Se solamente si fosse accorto prima dell'esistenza del suo giovane se stesso, se solamente ne fosse stato informato al momento giusto, se avesse compreso chi fosse prima Rice... tutto questo enorme problema non si sarebbe posto, maledizione!

Invece era stato informato solamente la sera stessa del ballo di Natale a Hogwarts, quella stessa sera quando una delle sue spie lo aveva informato del fatto, subito, purtroppo, confermato dall'altra sua spia.

E così, pian piano, aveva preso ad ordire un piano, solo Nagini sapeva di questo suo progetto, di lei sola si fidava ciecamente. E il serpente aveva ripagato ampiamente la sua fiducia con una devozione egregia.

- Non sta funzionando! Non sta funzionando! - ripetè più volte, irato.

 

 

- Hai fatto il lavoro che ti avevo chiesto? – domandò Voldemort con la sua voce rasposa.

- Sì, my lord. Ho fatto tutto ciò che mi avevi chiesto. Ora so chi è il ragazzo – rispose una voce nell’ombra appartenente a qualcuno che indossava un lungo mantello nero – Non crederete mai a quello che sto per dirvi -

Era nel suo studio, con una cartina davanti agli occhi, pensando alla sua prossima mossa, quando gli fu annunciata una visita. Entrò la sua spia, ancora in abito elegante: - Subito qui, mio signore, non appena ho potuto -

- Siediti e illustrami che cos'è successo -

La spia si sedette, l'aria era torva, decisamente preoccupata, con ansia prese posto, proibendosi di darsi un'occhiata intorno per osservare meglio lo studio quasi lasciato perennemente al buio.

- Ho osservato bene Tom Rice, come mi avevate chiesto - prese a muoversi nervosamente sulla sedia, a disagio. La notizia che stava per dare al suo signore non era delle migliori e temeva a colmo dell'ira se la sarebbe presa con l'unica persona presente al momento: ragionevolmente, in quel frangente, erano soli.

Voldemort rivolse alla spia un'occhiata irritata: - E allora? -

- Tom Rice... ho ragione di credere che sia voi, mio signore -

Un istante di silenzio mentre Voldemort assimilava quella risposta e attendeva un continuo a quella rivelazione. Notando che il suo interlocutore non dava segno di continuare, picchiettò nervosamente le dita contro il tavolo: - Ebbene? -

La spia ancora si mosse sulla sedia: - E' così, mio signore -

- Spigati meglio -

- Tom Rice è un nome fittizio per indicare la vostra persona, my lord -

Tom Rice era... Tom Riddle?

Era... era lui?

Voldemort scattò in piedi, piantando i palmi delle mani contro il tavolo e chinandosi verso la spia, furibondo: - Che cosa stai cercando di dire? Forse che Tom Rice, quell'individuo che scodinzola dietro a Harry Potter, sono io? -

Pur tremando la spia assentì.

Il primo cruciatus sbalzò il corpo a terra, facendolo piombare dalla comoda sedia al duro pavimento, le sue grida si levarono alte, mentre Voldemort ancora lo puniva, con la mente lontana, con la mente a cercare di raccapezzare un senso a quello che la sua spia gli aveva riferito.

Tom Riddle.

Quel ragazzo era lui?

Sciocchezze!

Non era possibile una cosa del genere! Era un paradosso!

Esisteva un solo Tom Riddle ed era lui!

Preso com'era dai suoi pensieri lasciò fiato al sottoposto, concedendogli tregua mentre pensava.

- Descrivilo -

- E'... - deglutì, ritrovando la saliva - Era... travestito... -

- Maledizione! Non mi servi a niente! Dove diavolo è Nott? -

- Non... l'ho visto... da nessuna... parte... -

Di nuovo la porta venne scossa da un bussare incerto e al consenso di Voldemort entrò un uomo vestito elegantemente, così bello da attirare subito l'attenzione dei due presenti nella stanza.

- Oh, vedo che vi è già stato porto rapporto - disse in tono leggero.

- Hai visto Rice - affermò Voldemort, ancora sconvolto per la rivelazione - E' davvero me? -

- Era travestito, my lord - rispose quietamente l'altro - Ma dalle chiacchiere ho sentito una descrizione che si adatta perfettamente ad un'altra persona che è stata ad Hogwarts molto tempo addietro. Voi, lord -

Non era possibile...

- Com'è possibile? -

- Non ne ho idea. Ma mi sono permesso di andare a controllare nella sala dei trofei nel muro in cui vi sono le fotografie dei prefetti passati, un'aula ormai dove non vi entra nessuno per ordine di Silente. Non c'era dubbio, tutto corrispondeva. Ho fatto mettere a confronto ad alcuni che l'hanno visto quella foto. Era Tom Riddle -

A questo punto non c'era altro da fare.

Era stato avvertito...

Bisognava pensare in fretta a che cosa fare, la sola plausibile era rimandare indietro le due spie, in modo che non destassero sospetti, e poi richiamare una persona che avrebbe indagavo per lui senza nemmeno muoversi dal manor.

- Tornate a Hogwarts, nessuno si deve accorgere della vostra assenza, dopotutto siete due persone molto importanti - fece un sorriso ferino - Ah, sapete che cosa dovete fare - guardò intensamente entrambi, i due chinarono il capo, l'uno sollevato per la punizione terminata, l'altro angustiato.

Non appena le due spie se ne furono andate Voldemort lasciò il suo studio, avventurandosi nei sotterranei del manor fino alla cella occupata da quella persona. Quando ebbe lasciato anche quella cella, il rosario della persona aveva cominciato a tintinnare.

 

 

Nel buio si alzò una voce, interrompendo il flusso di ricordi di Voldemort: - Non dobbiamo disperare -

Voldemort smise di colpire il tavolo con il pugno: - Tutto si sta muovendo troppo lentamente. Quell'idiota di Tom è follemente innamorato di Potter! Non mi ascolta, chiude la mente ogni volta che può, pensa solamente a lui! Lo ama e questo amore sta cominciando ad intralciarmi troppo! -

Rumore di passi in avvicinamento: - Però, come tu sai bene, l'amore può essere una falla, non solamente una forza - Voldemort ebbe l'impressione di scorgere un sorriso ferino balenare nell'oscurità - Può essere l'amore di quello stolto ragazzino a spingerlo in territori molto scivolosi -

Sì, Voldemort aveva notato come Tom si era riscosso al pensiero di Harry, come avesse pensato di non uccidere la Weasley non perchè questo atto andava contro i suoi dogmi o contro la sua morale, quanto piuttosto perchè avrebbe ferito Harry.

Un amore che andava al di là della propria vita, degli ideali.

Sarebbe stato divertente distruggerlo.

Ma prima...

Avrebbe usato quell'amore, quella forza da lui tanto odiata, per ritorcerla contro il suo giovane alter ego.

- Le persone innamorate diventano così sciocche... - Voldemort ghignò.

 

 

 

*

 

FINE CINQUANTASEIESIMO CAPITOLO

CONTINUA…

Mistress Lay

 

*

 

Noticina a piè pagina:

Il capitolo non è dei migliori, lo so, ma questo è un periodo particolarmente difficile e non sono dell’umore adatto per dedicarmi con più impegno alle fic.

Mi rifarò con il prossimo! (spero)

 

Il titolo, come le poche righe sottostanti a questo, richiamano come Tom, decidendo di scegliere l’amore al potere – il cui futuro era rappresentato da Voldemort – avesse deciso il suo futuro, più complicato e forse più doloroso della sua prima scelta.

In ogni caso, come sempre, a voi la scelta interpretativa!

 

 

Grazie a coloro che hanno letto, soprattutto coloro che hanno recensito:

 

Moony9, Naiad26, Mimi88, empire, nox, James_Prongs, Redhat, grazie a tutti/e voi! Un bacione immenso!

 

gokychan, mia carissima kohai! Pazienta ancora un poco per il destino truce di Ginny, per ora mi serve viva… per farla odiare ulteriormente! XD (e anche per un altro motivo, ma bocca cucita! XD) Altair tornerà nel prossimo capitolo, per tuo sommo gaudio!

Come faccio ad architettare trame così complesse? Semplice, non ci sto molto con la testa! XD E la mia pazzia è unita anche ad un tutto particolare amore per le cose complicate… insomma, tentazione irresistibile! Con RdS poi, mi sto sbizzarrendo! *.* E non hai ancora idea di quanti disastri dovranno ancora capitare! (compreso il fatto che ho perso il foglio su cui avevo appuntato i prossimi sviluppi… e adesso che faccio? Devo fare tutto a mente? -.- Grrr) Tvtb!

 

Micchan, no, perché? Io adoro sapere che cosa ne pensano i lettori della mia fic, soprattutto teorie varie! *.* Se ti va potresti anche scriverle via mail, se ti vergogni sotto forma di recensione! (così posso darti qualche ulteriore dritta… eheheh) Sì, il livello di psicosi sta crescendo sempre di più… eheh… ma è questo che rende più divertente il seguito, no? XD (ok, magari sono solamente io a pensarla così!) Bax bax!

 

Robyn, grazie per la recensione! *.* Fa sempre un mondo di piacere sapere di essere riuscita a far amare una coppia sottovalutata come la Tom/Harry, che io, personalmente adoro alla follia! XD Scrivere sempre su di loro, inutile dirlo! U.U

Grazie tanti per i complimenti, e ringraziamo l’adoratissima Ely per averti pubblicizzato questa fic!*me commossa* Bax bax!

 

Jayne, credo che questo capitolo sia ancora più corto del precedente! Purtroppo sono di pessimo umore ultimamente quindi non riesco ad impegnarmi come vorrei in questa fic… ç_ç

Generalmente rispondo sempre alle recensioni, ma quando proprio mi manca tempo… e poi ovviamente non potevo lasciare a secco la tua recensione senza nemmeno una risposta esaustiva! Prima com’era di complimenti! io mi commuovo! *.* (ho un cuoricino anche io sotto metri e metri di sadismo! XD)

Avevo infatti pensato di continuare OTH, ma sono ancora in fase ricevimento-ispirazione, quindi per ora non se ne sentirà parlare… XD Non posso dire lo stesso, purtroppo, per il seguito di ‘Ciao Tu!, perché di idee ne ho fin troppe! XD Ora che ho concluso una fic (FA per inciso) mi dedicherò a qualche seguito, ma quelli più urgenti… XD

Blaise è proprio innamorato *sospiro*, ma Altair proprio non lo fila, peccato che il nostro Serpeverde non abbia alcuna intenzione di lasciar perdere… XD Bax bax, alla prossima tesò!

 

Metis, i miei complimenti! mi hai fatto una domanda veramente interessante nella tua recensione, che, personalmente, era da un po’ che aspettavo che qualcuno me la facesse! XD Ti meriteresti proprio un premio! XD Si tratta del tuo quesito su Altair: non è esattamente un’erede di Serpeverde, ma qualcosa del genere… riguarda il suo più grande segreto… XD

Il legame che Voldemort ha con Harry è in qualche maniera meno forte rispetto a quello che ha con Tom: si parla di un altro se stesso, e se questi non ha usato l’occlumanzia per fermarlo, il motivo è un po’ contorto. Intanto Voldemort solamente da poco ha deciso di ‘andare alla carica’, quindi, se prima si è limitato ad influenzare da lontano Tom, ora passa alla carica, calcando la mano.

Altra cosa, Tom usa l’occlumanzia, ma il ‘legame’ di cui ti parlavo prima con Voldemort, è complicato: tecnicamente si tratta della stessa persona, quindi a prescindere di qualsiasi incantesimo scudo che cerca di donare protezione ai suoi pensieri, combattere una battaglia mentale contro un se stesso, è difficile, senza contare che Tom e Voldemort sono come due lati della stessa medaglia.

Non so se ho spiegato bene la situazione o se ti jho confuso le idee, ma ultimamente non sono esattamente in possesso delle mie facoltà mentali… grr.

Diciamo, in conclusione, che Tom e Voldemort sono separati fisicamente e mentalmente e rappresentano le due scelte che il Tom adolescente avrebbe potuto seguire: potere o amore.

Però, per una spiegazione più esauriente e meno sconclusionata dovresti aspettare ancora un poco… in ogni caso credo che nel prossimo ci sarà qualche chiarimento! XD

Non preoccuparti per non aver commentato i capitoli precedenti, ti capisco, ho pochissimo tempo anche io… e posto ogni morte di papa… XD Bax bax!

 

lyrapotter, coff coff spero che non mi ucciderai veramente allora… U.U Perchè succederà qualcosa che cambierà un bel po’ di carte in tavola…

E sì, c’è ancora una strage futura che aleggia sulla testa di tutti i personaggi, è imminente, anche se sembra che io l’abbia lasciata nel dimenticatoio, ma prima volevo dedicarmi a far sorgere i problemi dall’ interno, e poi avverranno i problemi esterni. Non temere per il Trio XD (piccolo spoiler). Grazie per leggere le mie note, mi rendi veramente felice! XD E, per risponderti, ti dico che Altair riapparirà presto, forse già nel prossimo! XD

Il nexus… *.* Da dove l’ho presa l’idea? Uhm, diciamo dal mio desiderio inconsulto di vedere un esserino dolcissimo che scorazza nella mia ficcyna *.* Troppo carino! Ah, dovrebbe tornare anche lui… eheh… Bax bax!

 

Dark Soul, uhm… sai che con la tua teoria ci sei andata mooooolto vicino? XD Coff Coff… ovviamente io non ho detto niente, eh? ^.- Bax bax!

 

LadyVoldemort, wow, che meraviglioso e lungo commento che mi hai lasciato! Ç___ç ormai pensavo che avessi abbandonato la fic, ma sono piacevolmente sorpresa nel constatare che non è stato così! XD

In effetti dalla dichiarazione ne sono successe di cose! XD Dopotutto quello era solamente un trampolino di lancio per la vera fic…

Che cos’è accaduto a Hermione e Millicent? Questa è proprio una bella domanda, diciamo che il loro rapporto è parecchio complicato, non è come per Pansy e Ron – che li trovo assolutamente adorabili… beh, tranne quando litigano! – soprattutto, come dicevi tu, per paura, più che per orgoglio.

Non hai tutti i torti a metterti comoda e aspettare… ma nemmeno così tanto, ormai ci stiamo avvicinando ad un ulteriore svolta.

Parlando di Harry, ecco notare quelle differenze che, nonostante tutto, minano il suo rapporto con Tom: entrambi hanno avuto infanzie prive di affetto, Harry, poi, ha preso una strada completamente diverso… a questo punto concediamo qualche dubbio a Harry, nonostante non ne debba nutrire e… piccolo spoiler, ma una conversazione molto interessante è alle porte! XD

L’incubo di Tom lo svelerò nel prossimo capitolo – se tutto va come deve andare -.

Per Altair temo dovrai aspettare ancora un bel po’, ma poco a poco anche lei svelerà il suo passato e la sua identità. Ah, attenzione ai pensieri di Prestorn, perché è una cosa importante quella che è accaduta al ballo… XD Nell’immediato non si capirà, ma più avanti tutti i nodi verranno al pettine…

Ah-ha! Una nuova fan della coppia Phil/Lu! Accidenti, stanno veramente spopolando! E in ogni caso preparati anche per il loro ritorno… XD eheh

Non ti preoccupare per la lunghezza del commento, me molto onorata! XD Bax bax!

 

Mokona89, ah, meraviglioso! Quando mi dicono che Ginny è il pg più odiato in tutta la fic mi sento proprio soddisfatta… che sadica che sono XD Ginny sa di ferire Harry, nonostante gli voglia bene, non solo non condivide le sue scelte, ma decide anche di fargliela pagare per tutto quello che non ha fatto, come stare con lei, scegliere i Grifondoro.

La tua frase sulla speranza è bellishima! *.* Speriamo davvero che l’unica speranza di Blaise non sia Altair… perché la vedo dura. Poi, ovviamente, il mio è un giudizio puramente oggettivo. Sì, otterrei proprio un largo consenso uccidendo Ginny, ma sai com’è… per ora mi serve viva e con la lingua biforcuta. E poi io ci ho provato a farla fuori, ho delegato Tom, ma lui vuol fare il sentimentale… U.U Eh, non esistono più i cattivoni di una volta!

Anche tu stai facendo i poeti maledetti? Urgh, io giovedì verrò allegramente interrogata… XD Bè, alla prossima, bax bax! (ah, ho finalmente recensito la tua shot che mi avevi ‘pubblicizzato’! XD)

 

Heris, tesoro, che piacere! *.* C’est meravilleuse! Su, dai, dopotutto il caro e vecchio Voldy deve pur fare qualcosa, è una delle star dimesse della piece! XD E Tom che cosa farà? Uhm… ma sia che è proprio una bella, bella, bella domanda? Aspetto che lo chiedo all’autrice. Oh… ma sono io. Ehm… ciac-ciao tesoro e… niente sicari, per favore, l’ultima volta non sai che fatica seminarli! XD

 

Elanor, ma no, mica l’ho scritto quando ero in depressione… altrimenti farei di peggio! ^^ Mi ha fatto morire la tua ‘allegra’ similitudine con Leopardi… XD eheh ho riso per mezz’ora!

Effettivamente Altair entra ed esce da Hogwarts come vuole… ma, come, Seconda Padrona, mi delude fortemente la poca fiducia che nutre verso di me! ma come, inciti Tom a fuggire dalle mie manine? E io come faccio senza star per la piece tragica che sto mettendo in atto? … Oooops… >.< (TRAGEDIA? COSA? NdElanor_con_occhi_infuocati)

Pansy in Lay-style, perché, dopotutto, la Row non le ha dato una caratterizzazione, quindi posso dire che mi sono presa il pg e me lo sono rigirato come voglio… XD Bax bax… e la mail sta arrivando! (finalmente ndElanor) (ribadisco… che fiducia… ndLay) (te lo sei meritato ndNeu) (oh, stà zitto, tu! NdLay)

 

Kira, la tua fiducia, sorella-di-spirito, mi commuove, sai ? ç___ç grazie, grazie… ma soprattutto, Tom ti ringrazia perché la tua bella idea lo ha salvato per l’ennesima volta! XD Batti il cinque! Bax bax!

 

Commentate, vero ? ç_ç

Miss

 

 

 

 

 

 

  
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