RAGGI DI SPERANZA by MISTRESS LAY
[Cap. XXVIII]
[R, Slash, ®J.K. Rowling, tranne i personaggi nuovi,
situazioni e quanto ci sia di malato in ciò che state per leggere, appartengono
alla sottoscritta]
*
CAPITOLO CINQUANTASEIESIMO
PARIDE
*
Paride, mite pastore di Dacia, scelse Afrodite
come più bella tra le dee.
Una donna, un regno, una guerra, ebbe come
ricompensa. Litri di sangue imbrattarono la superba rocca di Ilio.
Ora brilla nella sua luccicante armatura dorata,
principe di antica stirpe, le Muse modulano il loro canto narrando le sue gesta
attraverso la bocca del loro poeta prediletto. Egli sarà immortalmente
ricordato, immondamente odiato dalle donne achee, immoralmente commemorato.
Paride, Paride, se avessi scelto Atena o Era, di
quale peccato ti saresti macchiato?
*
Erano passati pochi giorni eppure non era cambiato nulla,
sguardi fugaci, di rimprovero, qualche sporadica battuta, nessuno scontro
verbale vero e proprio. Come se non fossero nemmeno passati quegli ultimi mesi,
la situazione era tornata come in partenza: Grifondoro da una parte, rinnegati
dall'altra.
Facevano ovvia eccezione Dean e Daphne, vicini ancor più di
prima, con il loro amore nascosto agli occhi altrui, Seamus, che continuava a
fare spola tra le persone dei vari gruppi, altra eccezione per Draco e Harry, i
quali avevano trovato una specie di equilibrio assieme, continuando ad essere
amici - con grande disappunto di Tom -.
In compenso, tutti i rapporti si erano raffreddati, come
quello tra Pansy e Ron, Hermione e Millicent, Blaise e Neville...
_Come se non fosse successo niente...
E Ginny osservò quella situazione con soddisfazione, mano
nella mano con Zacharias: - Hai fatto un ottimo lavoro - riconobbe il ragazzo
con una punta di orgoglio.
Ginny rise divertita, fingendo di essere in imbarazzo, non
funzionò, ma continuò a sorridere: - Lo so -
- In realtà... mancherebbe ancora una coppia... - insinuò
Zacharias, mentre un sorriso cattivo gli affiorava sulle labbra.
Ginny capì, senza bisogno di altre dritte, osservò Harry,
camminare fianco a fianco a Tom Rice, mentre chiacchierava con Draco.
- Oh, non preoccuparti. Tanto presto si lasceranno...
persone così diverse... -
*
Tom diede una fugace occhiata a Harry, il suo viso sembrava
così disteso mentre parlava con Draco, eppure poteva vedere chiaramente che gli
occhi verdi erano vergati di un sottofondo di distanza, come se parte della sua
mente fosse ancorata in qualche inferno sconosciuto.
Mentalmente, se ne diede la colpa.
Ultimamente Tom si era un po' allontanato da Harry,
impercettibilmente, eppure si notava.
Qualcosa, nel suo atteggiamento, stava turbando se stesso
ed Harry.
Non si era mai reso conto di quanto fosse vicino a lui, di
quanto fosse 'in lui' Voldemort.
Aveva sempre figurato le due personalità ben distinte,
lontane, irraggiungibili a causa della scelta di Tom: Voldemort aveva deciso
per il potere e per questo aveva perso la sua umanità, ma Tom, Tom aveva deciso
per Harry e aveva accolto in sè l'amore.
Mai, mai permetterò che gli sia fatto del male.
Quello era il suo pensiero principale, eppure, non si
accorgeva di quanto male gli faceva senza dirgli un banale 'ti amo', o come
poco a poco il suo comportamento si fosse raffreddato.
I pensieri per Voldemort, le elucubrazioni sulla sua
interferenza mentale, lo preoccupavano troppo, e cercava una distanza con
Harry, solo per aiutarlo, preservarlo da qualsiasi intento malvagio, solo per
proteggerlo.
Dopo l’episodio, erano passati alcuni giorni, e Tom ancora
non si capacitava di come Voldemort avesse compreso la sua vera identità.
Certo, non si illudeva che prima o poi l’avesse scoperta,
solo, non adesso, non così presto.
Non adesso.
Eppure qualche segno c’era stato: nei mesi precedenti aveva
sentito una presenza dentro di lui, si agitava come la pinna di un pesce
sulla terraferma, disperata ed inutile, e non ancora capace di fare alcunché.
Ma poco a poco qualcosa era cambiato, prima quelle strane
sensazioni di vedere qualcosa, come se avesse gli occhi dove li aveva
Voldemort, come se vedesse quello che vedeva lui, La fonte maggiore di
preoccupazione era la possibilità di Voldemort di influenzare la sua mente.
Era già capitato.
Prima a Parigi, quando la sua mano si era fermata a
mezz’aria, bloccata nell’atto di donare una carezza a Harry, poi ancora prima,
in biblioteca, quando aveva avuto l’assurdo e inconsulto pensiero di non
amarlo. E poi pochi giorni prima, quando la voce di Voldemort era penetrata
così a fondo nella sua mente da poterci finalmente dialogare.
E che cosa significavano le sue parole?
E’ il momento di riprenderci il presente.
E dimmi, Tom, se avessi deciso diversamente?
*
Tom fece una
smorfia non appena vide Ginny Weasley camminare tranquillamente assieme ad un
gruppo di ragazze, qualcuna di queste fece una battuta e tutte risero
allegramente, divertite da qualcosa. Con disappunto, Tom si diresse verso di
lei, angustiato di dover chiedere proprio a quella ragazzina aiuto per trovare
Harry.
Mentre si avvicinava, Romilda Vane diede il gomito a Ginny:
- Rice sta venendo dalla nostra parte - si attorcigliò una ciocca di capelli
scuri tra il pollice e l'indice, annoiata - Non capisco proprio come mai stia
così appiccicato a Harry... insomma, che ha da spartire con lui? -
Ginny annuì con aria convinta, senza degnare però la
ragazza della sua completa attenzione, Rice stava veramente venendo verso di
lei. Per un attimo le venne in mente quando Harry era con lei e la sua famiglia
a Grimmauld Place, a pensare alla prossima mossa di Voldemort, insieme a tutti
loro.
Non era un bel pensiero forse da fare, perchè quel tempo
era andato, senza alcuna possibilità di recupero, e il suo fantasma avrebbe
sempre aleggiato nel presente, soprattutto lo spettro della morte di Sirius.
Però, a quel tempo, le cose erano più semplici, non erano in guerra, tutti
erano alleati di tutti, ci si guardava in giro con sospetto, non con continuo
terrore di dire le cose sbagliate alle persone sbagliate.
Un tempo in cui Ginny e la sua famiglia poteva contare su
un membro in più, su Harry, che ora invece preferiva la compagnia di Rice. La
ragazza strinse i pugni, convulsamente.
- Aspettatemi in classe, ok? - le altre, pur riluttanti, la
lasciarono sola in corridoio, lanciandosi comunque molte occhiate curiose
indietro. Romilda in primis. Ginny si rivolse a Tom con un sorriso cortese del
tutto falso sul viso - Ciao Rice -
- Sai dov'è Harry? - domandò a bruciapelo il ragazzo. Non
aveva troppo tempo da perdere, figuriamoci con quella ragazzina.
Ginny finse di pensarci su. Interessante, Rice aveva
bisogno del suo aiuto a quanto pareva...
Si schiarì la gola, simulando un poco di imbarazzo, con le
dita si spostò i capelli dal viso, intrappolando una ciocca dietro un orecchio
e spostando lo sguardo altrove.
- Ecco... non so se vuole che tu lo sappia... aveva voglia
di stare un po' per i fatti suoi... -
Tom ghignò malignamente: - Finiscila di fare la commedia,
Weasley. So riconoscere chi sta mentendo spudoratamente -
Ginny, colta in flagrante, si irritò ulteriormente, gettò uno
sguardo cupo a Rice: - Davvero? Ne sei così sicuro? -
- Non fare certi giochetti con me - la avvertì Tom con
cipiglio minaccioso.
Per un attimo Ginny si sentì sopraffare da qualcosa di
innominabile, che le afferrò la gola, stringendola in una presa ferrea, che la
fece quasi soffocare. I libri che teneva in mano caddero per terra con un tonfo
sordo mentre le sue mani corsero alla gola, mentre tossiva.
Con fatica sollevò gli occhi verso l'altro, incrostati di
terrore.
'Oh, Tom, solo tu mi capisci'
Era stata una frase che lei stessa aveva detto. L'aveva
scritta anzi, in quel diario maledetto, tu quelle pagine bianche magiche,
mentre uno sconosciuto dalla calligrafia ordinata e minuta le rispondeva,
mentre la consolava, per poter entrare facilmente nella sua mente e
manipolarla, per farle fare cose...
Poi la sensazione sparì in un baleno, così com'era venuta,
e Ginny si ritrovò ansante a fissare spaventata il viso di Tom imperturbabile.
E tutto fu tremendamente chiaro: il segreto di Harry, la
sua reticenza...
Tom Rice...
Tom Rice era Tom Riddle.
Aveva di fronte il futuro Lord Voldemort.
- Oh Merlino... - indietreggiò, inciampò sui suoi stessi
libri, cadde per terra.
Ha scoperto il tuo segreto, sussurrò una voce che Tom ormai
ben conosceva nella sua mente, uccidila.
Il corridoio era sgombro, essendo ora di lezione per le
classi che in quel momento occupavano le aule del piano in cui i due erano le
uniche presenza umane. Il silenzio regnava sovrano per tutto il corridoio, e
Ginny Weasley ancora lo fissava, terrorizzata, con i suoi occhi sgranati.
Sì, non c'era dubbio che avesse scoperto tutto.
Ma... ucciderla?
Era amica di Harry, era quasi una sorella per lui, per
quanto odiosa potesse essere, Harry le voleva bene. Non poteva ucciderla.
Per un istante si domandò, sorpreso, come avesse anche
solamente pensato di uccidere una persona, anche solo perchè aveva scoperto il
suo segreto.
Tu hai sempre pensato così. Solo, accecato da Harry, ti sei
illuso di essere una brava persona.
Non sono una brava persona!, ribattè
furiosamente Tom. Si era riproposto di non parlare con Voldemort, ma quella
volta la rabbia aveva accecato per un istante la sua capacità di giudizio.
Certo che non lo sei. Hai ucciso molte persone, non ultimo
Theodore Nott. Stare con Potter ti ha ammorbidito fin troppo.
Lasciami in pace.
Ammorbidito?
Lui, ammorbidito?
Sì, era vero.
Però, se così non fosse stato, se Harry non avesse operato
su di lui l'incantesimo dell'amore, si sarebbe forse ritrovato dall'altro lato della
barricata, non Tom ma Voldemort, a cercare di ucciderlo?
Sì, era così.
Guardò in basso
Ginny.
Ucciderla?
No, non poteva farlo.
Si rese conto mai come in quel momento quanto era cambiato,
se ne rese conto però con dispiacere, perchè era come se la sua personalità,
per quanto orribile potesse risultare ad occhi normali - omicida e tutto quel
bell'arsenale di cose -, fosse stata ottenebrata da Harry.
Lo aveva seguito e che cosa aveva ricevuto?
Niente potere. Niente gloria.
Un colpo di spugna al suo orgoglio, ai suoi sogni, al suo
futuro carico di aspettative.
Aveva ricevuto un amore di cui ancora nemmeno si sentiva
degno, di cui non ne avvertiva però la futilità.
Perchè Harry gli era necessario. Troppo. Dannatamente
necessario.
Come se la sua anima fosse divisa tra se stesso, e che
stava nella voce di Voldemort, e il suo cuore, che correva verso Harry e il suo
rifulgente presente.
Cominci a capire?
Ginny ancora lo squadrava, ora il terrore si era venato di
disgusto, forse chiedendosi come Harry avesse potuto intraprendere una
relazione con il futuro assassino dei suoi genitori.
Tom Riddle strinse la bacchetta, comprendendo che, in
quello sguardo, non c'era comprensione o semplice shock. Non c'era la promessa
di silenzio, la promessa di fiducia.
In quegli occhi ardeva desiderio di vendetta.
Se non la uccidi ti troverai in guai ben più seri di quanto
non immagini. Lei è molto importante per Hrary, lo sai anche tu, ci fu una
sorta di sospiro mentale, se non vuoi ucciderla perchè non vuoi darmi ragione e
continuare a fare di testa tua, prego. Ma se lei l'ha scoperto, credi che se ne
starà zitta? Credi che tutti gli amici di Harry saranno così propensi a
tendergli le braccia sapendo la tua identità? No. E Harry si ritroverà solo.
Con te, ma solo. E ben presto capirà dove risiederanno i suoi veri errori.
Il terrore di perdere Harry confuse la mente di Tom.
No, non poteva permettere a nessuno di frapporsi tra lui e
Harry, non poteva permettere ad Harry di lasciarlo, di stancarsi di lui, di
preferire gli amici a lui!
Harry era suo! Suo e di nessun altro!
La mano si sollevò, impugnava la bacchetta e puntava contro
la ragazza, Ginny sobbalzò, lasciandosi sfuggire un gemito di sorpresa e
timore.
Uccidila.
Sì...
Lo doveva fare, era per Harry!
Era perchè altrimenti tutti avrebbero voltato le spalle a
Harry!
Perchè i suoi amici non avrebbero compreso, non l'avrebbero
accettato!
Era per Harry!
Per il loro futuro insieme!
Sì...
Doveva ucciderla...
Sì...
... no.
No, come poteva pensare che tutto si sarebbe risolto con
l'uccisione della Weasley?
Con Nott le cose non si erano risolte.
Uccidila!
Il tono conciliante di Voldemort divenne un ordine
perentorio.
Non poteva uccidere Ginny, gliel'avrebbe data vinta e
questo avrebbe significato che lui era succube di Voldemort.
Con un ghigno soddisfatto, Tom pensò: 'Io appartengo
solo a me stesso!'
E l'incantesimo partì dalla bacchetta, colpendo Ginny.
Un solo, semplice, innocente, Oblivion.
*
- MALEDETTO! -
La mano di Voldemort si abbatté contro il tavolo, e poi di
nuovo a martoriarlo, continuando ad imprecare, continuando a gridare improperi
su improperi. Il legno di mogano del tavolo si tinse di un delicato color
carminio e sul pugno scheletrico comparvero graffietti da cui scendeva qualche
goccia di sangue.
Riddle, quel maledetto giovane se stesso, aveva ignorato
spudoratamente il suo ordine mentale.
Questo non andava bene per il suo piano, per niente.
Maledetto Tom, troppo innamorato di Potter!
Se solamente si fosse accorto prima dell'esistenza del suo
giovane se stesso, se solamente ne fosse stato informato al momento giusto, se
avesse compreso chi fosse prima Rice... tutto questo enorme problema non si
sarebbe posto, maledizione!
Invece era stato informato solamente la sera stessa del
ballo di Natale a Hogwarts, quella stessa sera quando una delle sue spie lo
aveva informato del fatto, subito, purtroppo, confermato dall'altra sua spia.
E così, pian piano, aveva preso ad ordire un piano, solo
Nagini sapeva di questo suo progetto, di lei sola si fidava ciecamente. E il
serpente aveva ripagato ampiamente la sua fiducia con una devozione egregia.
- Non sta funzionando! Non sta funzionando! - ripetè più
volte, irato.
- Hai fatto il lavoro che ti avevo chiesto? – domandò
Voldemort con la sua voce rasposa.
- Sì, my lord. Ho fatto tutto ciò che mi avevi chiesto. Ora
so chi è il ragazzo – rispose una voce nell’ombra appartenente a qualcuno che
indossava un lungo mantello nero – Non crederete mai a quello che sto per dirvi
-
Era nel suo studio, con una cartina davanti agli occhi, pensando alla sua prossima mossa, quando gli fu annunciata una visita. Entrò la sua spia, ancora in abito elegante: - Subito qui, mio signore, non appena ho potuto -
- Siediti e illustrami che cos'è successo -
La spia si sedette, l'aria era torva, decisamente
preoccupata, con ansia prese posto, proibendosi di darsi un'occhiata intorno
per osservare meglio lo studio quasi lasciato perennemente al buio.
- Ho osservato bene Tom Rice, come mi avevate chiesto -
prese a muoversi nervosamente sulla sedia, a disagio. La notizia che stava per
dare al suo signore non era delle migliori e temeva a colmo dell'ira se la
sarebbe presa con l'unica persona presente al momento: ragionevolmente, in quel
frangente, erano soli.
Voldemort rivolse alla spia un'occhiata irritata: - E
allora? -
- Tom Rice... ho ragione di credere che sia voi, mio
signore -
Un istante di silenzio mentre Voldemort assimilava quella
risposta e attendeva un continuo a quella rivelazione. Notando che il suo
interlocutore non dava segno di continuare, picchiettò nervosamente le dita
contro il tavolo: - Ebbene? -
La spia ancora si mosse sulla sedia: - E' così, mio signore
-
- Spigati meglio -
- Tom Rice è un nome fittizio per indicare la vostra
persona, my lord -
Tom Rice era... Tom Riddle?
Era... era lui?
Voldemort scattò in piedi, piantando i palmi delle mani
contro il tavolo e chinandosi verso la spia, furibondo: - Che cosa stai
cercando di dire? Forse che Tom Rice, quell'individuo che scodinzola dietro a
Harry Potter, sono io? -
Pur tremando la spia assentì.
Il primo cruciatus sbalzò il corpo a terra, facendolo piombare dalla comoda sedia al duro pavimento, le sue grida si levarono alte, mentre Voldemort ancora lo puniva, con la mente lontana, con la mente a cercare di raccapezzare un senso a quello che la sua spia gli aveva riferito.
Tom Riddle.
Quel ragazzo era lui?
Sciocchezze!
Non era possibile una cosa del genere! Era un paradosso!
Esisteva un solo Tom Riddle ed era lui!
Preso com'era dai suoi pensieri lasciò fiato al sottoposto,
concedendogli tregua mentre pensava.
- Descrivilo -
- E'... - deglutì, ritrovando la saliva - Era...
travestito... -
- Maledizione! Non mi servi a niente! Dove diavolo è Nott?
-
- Non... l'ho visto... da nessuna... parte... -
Di nuovo la porta venne scossa da un bussare incerto e al
consenso di Voldemort entrò un uomo vestito elegantemente, così bello da
attirare subito l'attenzione dei due presenti nella stanza.
- Oh, vedo che vi è già stato porto rapporto - disse in
tono leggero.
- Hai visto Rice - affermò Voldemort, ancora sconvolto per
la rivelazione - E' davvero me? -
- Era travestito, my lord - rispose quietamente l'altro -
Ma dalle chiacchiere ho sentito una descrizione che si adatta perfettamente ad
un'altra persona che è stata ad Hogwarts molto tempo addietro. Voi, lord -
Non era possibile...
- Com'è possibile? -
- Non ne ho idea. Ma mi sono permesso di andare a
controllare nella sala dei trofei nel muro in cui vi sono le fotografie dei
prefetti passati, un'aula ormai dove non vi entra nessuno per ordine di
Silente. Non c'era dubbio, tutto corrispondeva. Ho fatto mettere a confronto ad
alcuni che l'hanno visto quella foto. Era Tom Riddle -
A questo punto non c'era altro da fare.
Era stato avvertito...
Bisognava pensare in fretta a che cosa fare, la sola
plausibile era rimandare indietro le due spie, in modo che non destassero
sospetti, e poi richiamare una persona che avrebbe indagavo per lui senza
nemmeno muoversi dal manor.
- Tornate a Hogwarts, nessuno si deve accorgere della
vostra assenza, dopotutto siete due persone molto importanti - fece un sorriso
ferino - Ah, sapete che cosa dovete fare - guardò intensamente entrambi, i due
chinarono il capo, l'uno sollevato per la punizione terminata, l'altro
angustiato.
Non appena le due spie se ne furono andate Voldemort lasciò
il suo studio, avventurandosi nei sotterranei del manor fino alla cella
occupata da quella persona. Quando ebbe lasciato anche quella cella,
il rosario della persona aveva cominciato a tintinnare.
Nel buio si alzò una voce, interrompendo il flusso di
ricordi di Voldemort: - Non dobbiamo disperare -
Voldemort smise di colpire il tavolo con il pugno: - Tutto
si sta muovendo troppo lentamente. Quell'idiota di Tom è follemente innamorato
di Potter! Non mi ascolta, chiude la mente ogni volta che può, pensa solamente
a lui! Lo ama e questo amore sta cominciando ad intralciarmi troppo! -
Rumore di passi in avvicinamento: - Però, come tu sai bene,
l'amore può essere una falla, non solamente una forza - Voldemort ebbe
l'impressione di scorgere un sorriso ferino balenare nell'oscurità - Può essere
l'amore di quello stolto ragazzino a spingerlo in territori molto scivolosi -
Sì, Voldemort aveva notato come Tom si era riscosso al
pensiero di Harry, come avesse pensato di non uccidere la Weasley non perchè
questo atto andava contro i suoi dogmi o contro la sua morale, quanto piuttosto
perchè avrebbe ferito Harry.
Un amore che andava al di là della propria vita, degli
ideali.
Sarebbe stato divertente distruggerlo.
Ma prima...
Avrebbe usato quell'amore, quella forza da lui tanto
odiata, per ritorcerla contro il suo giovane alter ego.
- Le persone innamorate diventano così sciocche... -
Voldemort ghignò.
*
FINE CINQUANTASEIESIMO CAPITOLO
CONTINUA…
Mistress Lay
*
Noticina
a piè pagina:
Il
capitolo non è dei migliori, lo so, ma questo è un periodo particolarmente
difficile e non sono dell’umore adatto per dedicarmi con più impegno alle fic.
Mi rifarò
con il prossimo! (spero)
Il
titolo, come le poche righe sottostanti a questo, richiamano come Tom,
decidendo di scegliere l’amore al potere – il cui futuro era rappresentato da
Voldemort – avesse deciso il suo futuro, più complicato e forse più doloroso
della sua prima scelta.
In ogni
caso, come sempre, a voi la scelta interpretativa!
Grazie a coloro che hanno letto, soprattutto coloro che
hanno recensito:
Moony9, Naiad26, Mimi88, empire, nox,
James_Prongs, Redhat, grazie a tutti/e voi! Un bacione immenso!
gokychan, mia carissima kohai! Pazienta
ancora un poco per il destino truce di Ginny, per ora mi serve viva… per farla
odiare ulteriormente! XD (e anche per un altro motivo, ma bocca cucita! XD)
Altair tornerà nel prossimo capitolo, per tuo sommo gaudio!
Come faccio ad architettare trame così complesse? Semplice,
non ci sto molto con la testa! XD E la mia pazzia è unita anche ad un tutto
particolare amore per le cose complicate… insomma, tentazione irresistibile!
Con RdS poi, mi sto sbizzarrendo! *.* E non hai ancora idea di quanti disastri
dovranno ancora capitare! (compreso il fatto che ho perso il foglio su cui
avevo appuntato i prossimi sviluppi… e adesso che faccio? Devo fare tutto a
mente? -.- Grrr) Tvtb!
Micchan, no, perché? Io adoro sapere che cosa ne pensano i
lettori della mia fic, soprattutto teorie varie! *.* Se ti va potresti anche
scriverle via mail, se ti vergogni sotto forma di recensione! (così posso darti
qualche ulteriore dritta… eheheh) Sì, il livello di psicosi sta crescendo
sempre di più… eheh… ma è questo che rende più divertente il seguito, no? XD
(ok, magari sono solamente io a pensarla così!) Bax bax!
Robyn, grazie per la recensione! *.* Fa sempre un mondo
di piacere sapere di essere riuscita a far amare una coppia sottovalutata come
la Tom/Harry, che io, personalmente adoro alla follia! XD Scrivere sempre su di
loro, inutile dirlo! U.U
Grazie tanti per i complimenti, e ringraziamo
l’adoratissima Ely per averti pubblicizzato questa fic!*me commossa* Bax bax!
Jayne, credo che questo capitolo sia ancora più
corto del precedente! Purtroppo sono di pessimo umore ultimamente quindi non
riesco ad impegnarmi come vorrei in questa fic… ç_ç
Generalmente rispondo sempre alle recensioni, ma quando
proprio mi manca tempo… e poi ovviamente non potevo lasciare a secco la tua
recensione senza nemmeno una risposta esaustiva! Prima com’era di complimenti!
io mi commuovo! *.* (ho un cuoricino anche io sotto metri e metri di sadismo!
XD)
Avevo infatti pensato di continuare OTH, ma sono ancora in
fase ricevimento-ispirazione, quindi per ora non se ne sentirà parlare… XD Non
posso dire lo stesso, purtroppo, per il seguito di ‘Ciao Tu!, perché di idee ne
ho fin troppe! XD Ora che ho concluso una fic (FA per inciso) mi dedicherò a
qualche seguito, ma quelli più urgenti… XD
Blaise è proprio innamorato *sospiro*, ma Altair proprio
non lo fila, peccato che il nostro Serpeverde non abbia alcuna intenzione di
lasciar perdere… XD Bax bax, alla prossima tesò!
Metis, i miei complimenti! mi hai fatto una domanda veramente
interessante nella tua recensione, che, personalmente, era da un po’ che
aspettavo che qualcuno me la facesse! XD Ti meriteresti proprio un premio! XD
Si tratta del tuo quesito su Altair: non è esattamente un’erede di Serpeverde,
ma qualcosa del genere… riguarda il suo più grande segreto… XD
Il legame che Voldemort ha con Harry è in qualche maniera
meno forte rispetto a quello che ha con Tom: si parla di un altro se stesso, e
se questi non ha usato l’occlumanzia per fermarlo, il motivo è un po’ contorto.
Intanto Voldemort solamente da poco ha deciso di ‘andare alla carica’, quindi,
se prima si è limitato ad influenzare da lontano Tom, ora passa alla carica,
calcando la mano.
Altra cosa, Tom usa l’occlumanzia, ma il ‘legame’ di cui ti
parlavo prima con Voldemort, è complicato: tecnicamente si tratta della stessa
persona, quindi a prescindere di qualsiasi incantesimo scudo che cerca di
donare protezione ai suoi pensieri, combattere una battaglia mentale contro un
se stesso, è difficile, senza contare che Tom e Voldemort sono come due lati
della stessa medaglia.
Non so se ho spiegato bene la situazione o se ti jho
confuso le idee, ma ultimamente non sono esattamente in possesso delle mie
facoltà mentali… grr.
Diciamo, in conclusione, che Tom e Voldemort sono separati
fisicamente e mentalmente e rappresentano le due scelte che il Tom adolescente
avrebbe potuto seguire: potere o amore.
Però, per una spiegazione più esauriente e meno
sconclusionata dovresti aspettare ancora un poco… in ogni caso credo che nel
prossimo ci sarà qualche chiarimento! XD
Non preoccuparti per non aver commentato i capitoli
precedenti, ti capisco, ho pochissimo tempo anche io… e posto ogni morte di
papa… XD Bax bax!
lyrapotter, coff coff spero che non
mi ucciderai veramente allora… U.U Perchè succederà qualcosa che cambierà un
bel po’ di carte in tavola…
E sì, c’è ancora una strage futura che aleggia sulla testa
di tutti i personaggi, è imminente, anche se sembra che io l’abbia lasciata nel
dimenticatoio, ma prima volevo dedicarmi a far sorgere i problemi dall’ interno,
e poi avverranno i problemi esterni. Non temere per il Trio XD
(piccolo spoiler). Grazie per leggere le mie note, mi rendi veramente felice!
XD E, per risponderti, ti dico che Altair riapparirà presto, forse già nel
prossimo! XD
Il nexus… *.* Da
dove l’ho presa l’idea? Uhm, diciamo dal mio desiderio inconsulto di vedere un
esserino dolcissimo che scorazza nella mia ficcyna *.* Troppo carino! Ah,
dovrebbe tornare anche lui… eheh… Bax bax!
Dark Soul, uhm… sai che con la tua teoria
ci sei andata mooooolto vicino? XD Coff Coff… ovviamente io non ho detto
niente, eh? ^.- Bax bax!
LadyVoldemort, wow, che meraviglioso e lungo
commento che mi hai lasciato! Ç___ç ormai pensavo che avessi abbandonato la
fic, ma sono piacevolmente sorpresa nel constatare che non è stato così! XD
In effetti dalla dichiarazione ne sono successe di cose! XD
Dopotutto quello era solamente un trampolino di lancio per la vera fic…
Che cos’è accaduto a Hermione e Millicent? Questa è proprio
una bella domanda, diciamo che il loro rapporto è parecchio complicato, non è
come per Pansy e Ron – che li trovo assolutamente adorabili… beh, tranne quando
litigano! – soprattutto, come dicevi tu, per paura, più che per orgoglio.
Non hai tutti i torti a metterti comoda e aspettare… ma
nemmeno così tanto, ormai ci stiamo avvicinando ad un ulteriore svolta.
Parlando di Harry, ecco notare quelle differenze che,
nonostante tutto, minano il suo rapporto con Tom: entrambi hanno avuto infanzie
prive di affetto, Harry, poi, ha preso una strada completamente diverso… a
questo punto concediamo qualche dubbio a Harry, nonostante non ne debba nutrire
e… piccolo spoiler, ma una conversazione molto interessante è alle porte! XD
L’incubo di Tom lo svelerò nel prossimo capitolo – se tutto
va come deve andare -.
Per Altair temo dovrai aspettare ancora un bel po’, ma poco
a poco anche lei svelerà il suo passato e la sua identità. Ah, attenzione ai
pensieri di Prestorn, perché è una cosa importante quella che è accaduta al
ballo… XD Nell’immediato non si capirà, ma più avanti tutti i nodi verranno al
pettine…
Ah-ha! Una nuova fan della coppia Phil/Lu! Accidenti,
stanno veramente spopolando! E in ogni caso preparati anche per il loro
ritorno… XD eheh
Non ti preoccupare per la lunghezza del commento, me molto
onorata! XD Bax bax!
Mokona89, ah, meraviglioso! Quando mi
dicono che Ginny è il pg più odiato in tutta la fic mi sento proprio
soddisfatta… che sadica che sono XD Ginny sa di ferire Harry, nonostante gli
voglia bene, non solo non condivide le sue scelte, ma decide anche di fargliela
pagare per tutto quello che non ha fatto, come stare con lei, scegliere
i Grifondoro.
La tua frase sulla speranza è bellishima! *.* Speriamo
davvero che l’unica speranza di Blaise non sia Altair… perché la vedo dura.
Poi, ovviamente, il mio è un giudizio puramente oggettivo. Sì, otterrei proprio
un largo consenso uccidendo Ginny, ma sai com’è… per ora mi serve viva e con la
lingua biforcuta. E poi io ci ho provato a farla fuori, ho delegato Tom, ma lui
vuol fare il sentimentale… U.U Eh, non esistono più i cattivoni di una volta!
Anche tu stai facendo i poeti maledetti? Urgh, io giovedì
verrò allegramente interrogata… XD Bè, alla prossima, bax bax! (ah, ho
finalmente recensito la tua shot che mi avevi ‘pubblicizzato’! XD)
Heris, tesoro, che piacere! *.* C’est meravilleuse! Su,
dai, dopotutto il caro e vecchio Voldy deve pur fare qualcosa, è una delle star
dimesse della piece! XD E Tom che cosa farà? Uhm… ma sia che è proprio una
bella, bella, bella domanda? Aspetto che lo chiedo all’autrice. Oh… ma sono io.
Ehm… ciac-ciao tesoro e… niente sicari, per favore, l’ultima volta non sai che
fatica seminarli! XD
Elanor, ma no, mica l’ho scritto quando ero in
depressione… altrimenti farei di peggio! ^^ Mi ha fatto morire la tua ‘allegra’
similitudine con Leopardi… XD eheh ho riso per mezz’ora!
Effettivamente Altair entra ed esce da Hogwarts come vuole…
ma, come, Seconda Padrona, mi delude fortemente la poca fiducia che nutre verso
di me! ma come, inciti Tom a fuggire dalle mie manine? E io come faccio senza
star per la piece tragica che sto mettendo in atto? … Oooops… >.<
(TRAGEDIA? COSA? NdElanor_con_occhi_infuocati)
Pansy in Lay-style, perché, dopotutto, la Row non le ha
dato una caratterizzazione, quindi posso dire che mi sono presa il pg e me lo
sono rigirato come voglio… XD Bax bax… e la mail sta arrivando! (finalmente
ndElanor) (ribadisco… che fiducia… ndLay) (te lo sei meritato ndNeu) (oh, stà
zitto, tu! NdLay)
Kira, la tua fiducia, sorella-di-spirito, mi commuove,
sai ? ç___ç grazie, grazie… ma soprattutto, Tom ti ringrazia perché la tua
bella idea lo ha salvato per l’ennesima volta! XD Batti il cinque! Bax bax!
Commentate, vero ? ç_ç
Miss