Scusate per il ritardo, ma almeno avete tutta la storia per intero!!!
Vi avverto, non ci sarà un sequel! Solo se più di 4 persone me lo chiederanno e spero vi piaccia questo ultimo capitolo. Ora passiamo ai ringraziamenti:
Noemi_Malfoy: ecco il sequel!!! Se devo dire la verità era da molto che aspiravo
a scrivere un fic con Ginny
dal lato oscuro... non mi piaceva il Draco buono con
la faccia di angioletto... e mi sono voluta svagare con questa ff!!!
MiaBlack: Che dire...
grazie... non mi aspettavo commenti così positivi... ^^’’’
Beatrix Black: mi dispiace... niente da fare... non so perchè, ma non
vivranno... dovranno morire... così è la vita... ma moriranno con stile...
Zabini lanciò un incantesimo a Ron, che, però, lo schivò.
Ron gli rimandò il suo
che, però, non andò a segno.
-La pagherai, Weasley!-
urlò rabbioso il moro.
Lanciò un incantesimo
verde verso il ragazzo che parò, poi Zabini gliene lanciò un altro e Ron, dall’altra
parte, gli lanciò il medesimo incantesimo. Zabini fu catapultato all’indietro
dal boato e battè disastrosamente la testa, mentre
Ron finì sull’orlo del tetto.
Si attaccò alla grondaia,
poi guardò sotto.
-Zabini! Ti prego! Aiutami!- urlò il ragazzo mentre
cercava di salire, ma l’altro era incosciente accanto al cadavere della ragazza
che ancora amava.
-ZABINI!ALMENO FINISCIMI!-
urlò Ron. La grondaia scricchiolò. Ron si tirò su con tutta la sua forza e
riuscì a vedere Hermione e Blaise.
Il ragazzo era seduto.
Aveva perso la bacchetta e gli occhi chiusi.
“l’ho ucciso” si disse
Ron. Si alzò mentre la grondaia si staccava e salì sul tetto con molta fatica.
Corse verso Hermione.
-Herm… svegliati… Herm…avanti,
non scherzare con me!- ma la sua carnagione ormai pallida gli suggeriva che non
gli restava più nessuna possibilità.
Si avvicinò a Blaise…
ancora era vivo.
Si guardò intorno. La
pistola era ad un metro da lui.
L’afferrò, poi la puntò su
Blaise.
Restò immobile. Tremava e
le lacrime gli salirono agli occhi.
Non voleva… non poteva…
Sentì ogni peso ricadere
su di lui, anche quello della fitta pioggerellina che trasportava via il sangue
dal collo di Blaise e dalla tempia di Hermione.
-S…scusami…- bisbigliò
iniziando a singhiozzare.
Premette il grilletto della
pistola e sparò. Il colpo andò a finire sul petto di Blaise che ricadde sopra
il corpo di Hermione morto.
Ron guardò inorridito le
sue vittime, poi guardò alla sua destra.
Erano arrivati i rinforzi
dei Mangiamorte e, sotto i suoi occhi, era in atto una vera e propria
carneficina.
Guardò la pistola che
aveva in mano, poi chiuse gli occhi.
Orami non serviva più
reprimere il dolore in sé stesso, ora era il momento di gettarlo fuori.
Si puntò la pistola sulla
tempia.
Sentiva il rumore
metallico che faceva mentre la sua mano tremava, ma era l’unico modo per
reprimere la tristezza, l’odio contro sé stesso… reprimere, in fondo, tutte le
sensazioni che, da quando aveva capito,in quella metropolitana, che sua sorella
era un Mangiamorte, provava.
Harry schivò un incantesimo
lanciatogli da Isabel Zabini.
Gliene ridiede uno, ma non
andò a segno, quando un rumore di pistola lo fece voltare, insieme ad Isabel.
Vide il corpo di Blaise,
prima seduto, ora a terra, sdraiato su quello di Hermione.
-NO!- urlò Isabel, poi iniziò a correre tra la folla. Voleva
recuperare suo figlio, quando un altro colpo di pistola la raggelò.
Il corpo dell’assassino di
suo figlio ricadde a terra, poi scivolò dal tetto e cadde in strada.
-RON!- questa volta ad
urlare fu Harry.
I due corsero nella stessa
direzione, quando Isabel venne fermata da due Auror.
Cercò di spiazzarli, ma un
altro la prese da dietro e, con una Maledizione senza perdono, la uccise.
Lei cadde in ginocchio,
poi in avanti.
Ora… niente poteva più
riparare quella carneficina.
Ginny arrivò insieme a Devis a Notturn Alley, poi lo
nascose dietro ad una cascina. Zabini Manor era stata
assalita dagli Auror poco prima che loro se ne andassero.
Gulliver continuava a coprirli, ma in quel momento, a
Ginny, veniva in mente solo un’idea: salvare Draco.
Cercò tra la gente, mentre
gli incantesimi spazzavano via tutto e tutti.
C’erano morti da ogni
parte.
A Ginny venne da vomitare,
così si accostò ad un muro.
Un ragazzo venne fucilato
davanti ai suoi occhi, in quel momento, riuscì solo a paralizzarsi, quando si
protese in avanti e vomitò.
Era bianca cadaverica.
Si guardò intorno, doveva
trovare Draco.
Cercò tra la gente,
uccidendo uomini e salvandone altri, quando alla fine un Auror si sdraiò
davanti a lei.
Ginny gli rifilò un calcio
in faccia, poi lo uccise, infine guardò davanti a lei.
A stenderlo era stato
Draco… il suo Draco.
La ragazza corse verso di
lui e lo abbracciò.
-Draco…amore mio!- bisbigliò abbracciandolo, poi si
divisero e continuarono a combattere mano per mano…
Devis uscì dal suo nascondiglio di soppiatto.
Notò una bacchetta a
terra, abbandonata, così la prese.
Subito capì che poteva
essere adatta a lui, poi alzò gli occhi, da terra, con lo sguardo vuoto e
terrificante, il corpo esamine di Neville Paciock.
Devis scosse la testa.
Non era il momento di
pensare ai cadaveri.
Si girò verso sinistra e,
come un’apparizione, vide la sagoma di Harry Potter.
Sentì che il suo corpo
veniva impossessato da un’anima non sua, così iniziò a correre verso di lui.
“Uccidilo!” riconobbe la
voce di Lord Voldemort “uccidilo e tutto questo
finirà!”
il bambino alzò la
bacchetta.
-Avada Kedavra!- urlò portando in avanti la bacchetta mentre altri
incantesimi s’incrociavano davanti a lui.
L’incantesimo viaggiò per
quei pochi metri.
Harry Potter si girò notando
la luce verdastra.
Notò il suo assassino.
L’incantesimo gli si
avvicinò con una velocità impressionante, poi…
…
…
…
…
…
La guerra era finita…
finita per sempre.
Milioni di corpi erano
stesi a terra. Le case rase al suolo.
Quello che restava di Notturn e Diagon Alley era solo deserto e… cadaveri, tanti,
forse troppi cadaveri.
Un’ombra si alzò facendosi
spazio tra i corpi.
Era bassa, come se fosse
quella di un bambino.
La guerra era durata un
giorno intero ed il sole stava sorgendo, lontano, dietro a delle montagne alte.
Il bambino sentì il calore
dei primi raggi del sole ridargli forza e vigore.
Sentì dei rumori alle sue
spalle e vide altre ombre.
Due più vicine.
-Devis…- bisbigliò una di esse.
Alla luce del sole
ritornarono, come rinate, le ombre…
Ginny e Draco si
affaticavano, avanzando verso Devis.
Con loro anche Nott, Luna,
Lucius, Geremy e molti altri Mangiamorte.
La guerra si era conclusa…
le tenebre avevano vinto.
Devis avanzò qualche passo senza i suoi prodi.
I suoi occhi erano piccoli
e lucenti, uguali a quelli del Signore Oscuro.
Salì su un masso e guardò,
dall’alto le dozzine di Mangiamorte che lo guardavano chi ferito e chi senza
nemmeno un graffio.
-Oggi…- sussurrò il
bambino – è l’inizio di un nuovo capitolo-
Scese dal masso, poi
iniziò a camminare verso l’orizzonte, dove il sole si stava staccando dalla
terra.
Ci fu un urlo di vittoria
dalla parte dei Mangiamorte, poi tutti lo seguirono.
Le tenebre avevano vinto
ancora… e stavano scrivendo un nuovo capitolo in quella lunga storia.
Devis comandava i suoi prodi verso un nuovo futuro non
sapendo che di lì, a dieci anni, una nuova anima lucente, bianca e pura…
avrebbe riportato una scintilla di luce nelle tenebre…
Come una candela che nella
notte illumina ogni cosa…
Come chi, essendo nato nel
mondo sbagliato, si rivoltava anche ai propri genitori…