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Autore: Ibelieve93    30/08/2013    3 recensioni
Marco e Clarissa .
I due si amano da sempre.
Entrambi non vedono l'ora di laurearsi e di sposarsi per andar a vivere insieme e costruire una famiglia.
Amarsi in tutto e per tutto.
Un giorno, un litigio , la gelosia e un terribile incidente tenteranno di separarli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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NON LASCIARMI , IO SONO QUI ! 







Capitolo 7. Squilli anonimi


“ Allora , com’è andato l’esame ? ”   
Clarissa sospirò sonoramente , e per un attimo pensò di chiudere la chiamata schiacciando il tasto rosso sul display del suo cellulare .
Odiava quel genere di domande, anche se fatte da un’amica come Monica . 
“ Passato” rispose seccata “ ma diciannove non è di certo il voto che avrei voluto ! Ho studiato mesi per dare questo esame…” fece una smorfia , pur sapendo che l’amica non poteva vederla .
“Ma cosa ti importa ? L’hai passato ! E’ questo quello che conta! E poi ti ricordo che hai ripassato il tutto  seduta su scomode sedie nei corridoi di un ospedale!”   
“E’ vero” ammise lei mordendosi le labbra mentre usciva dall’aula , dove aveva appena sostenuto l’esame.
“…ci tenevo. Ma sai cosa ti dico? Hai ragione, l’importante è averlo passato!”
“ Così ti voglio! Ascolta, oggi ci dobbiamo vedere assolutamente. ” ordinò la rossa con un tono che non ammetteva repliche.
Clarissa inarcò le sopracciglia : “ Qual è stato il giorno in cui non ci siamo viste da quando siamo diventate amiche ? Perché credo di non ricordarlo… ” le fece notare  
Monica scoppiò a ridere : “ E’ vero, ma oggi non è un giorno qualsiasi ! ” spiegò l’amica
“No! Ti prego!” la supplicò Clarissa.
Non dire quello che penso
“Buon Compleanno!” urlò Monica , con tanta forza da costringere Clarissa ad allontanare il cellullare dall’orecchio per proteggere l’ udito.
Ok, l’ha detto, fantastico! pensò sbuffando
“Non ho intenzione di festeggiare!” avvisò lei
“No! Invece bisogna far qualcosa. Luca e io ti passiamo a prenderti stasera a casa tua ? ”
Clarissa ignorò la domanda , piuttosto si concentrò sul “ io e Luca”
“ Tu e Luca?” domandò con una punta di malizia nella voce
Silenzio.
“Monica? Ehi? Ci sei?” chiese all’improvviso preoccupata.
Ancora una volta un urlo acuto , e Clarissa si massaggiò l’orecchio dolorante .
“ Mi spieghi perché ami urlare così tanto questa mattina?”  
“ Non è possibile! Si nota così tanto ?” chiese Monica disperata
Clarissa non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere  : “ Ehm…si! Si nota da chilometri! Ti piace , è evidente ! ”
“ Oh no! No, no!”
“ Non è una tragedia sai? Non dirò niente a nessuno , puoi dormire su sette cuscini! ” la rassicurò subito
 “ Bocca cucita, ci conto ! Altrimenti saranno guai” minacciò , poi aggiunse : “Ebbene sì , Luca mi piace… ma lui non prova niente per me. ”  
“ Quando meno te l’aspetti, l’amore bussa alla porta del tuo cuore…è proprio vero! ” ricordò Clarissa ad alta voce , con un sorriso luminoso sulle labbra . Era stato così anche per lei .
“ Si, certo ! ma adesso sai che bello ?! Mi perderò fra una montagna di fazzoletti e sarò sommersa dalle mie stesse lacrime appena vedrò Luca baciarsi con un’altra !”   
“ Monica! Luca non ti considera soltanto una semplice amica o collega . Possibile che non riesci a capirlo dal modo in cui ti guarda ogni giorno ? ”
“Ah” fu l’unica risposta che Monica riuscì a darle .
“ Vi volete un gran bene, ma nessuno dei due ha il coraggio di ammetterlo . ” continuò mentre l’amica continuava a non dare segni di vita.
“Facciamo così” esplose all’improvviso. “ io proverò a parlargli , gli dirò cosa provo per lui , ma soltanto se tu mi prometterai che da oggi in poi ritornerai a ridere come hai fatto poco fa! ” propose . “Si accettano solo risposte positive, grazie!”
Clarissa sospirò ancora una volta e scosse la testa . All’improvviso le si era formato un nodo in gola : “ Non amo i ricatti” rispose a voce bassissima.
“ Mmm…dai a che ora ti veniamo a prendere ?”
“Voglio andare da Marco adesso .  E non…non ho voglia di festeggiare, Monica, non voglio uscire per andare chissà dove… non ancora, non ci riesco . Ma venite comunque a casa mia stasera . Staremo un po’ insieme, così… ”
Monica si arrese : “ Va bene ! Come vuoi, ma solo per questa volta! Sappi comunque che tua madre e tuo padre erano d’accordo con me ! Tu-devi-uscire ”  Scandì bene specialmente le ultime tre parole .
“ Tu e i miei andate fin troppo d’accordo per i miei gusti”  scherzò Clarissa .
“Se se…piuttosto come va con l’ammiratore segreto?”
“ E’ da ieri che non faccio altro che ricevere squilli anonimi! Ho trovato dieci chiamate perse ieri sera, ed avevo abbandonato il cellulare solo per un’ora !”
“ Non mi piace.” Ammise Monica
“ Evidentemente questo tizio non sa cos’altro fare . Magari si sta annoiando a morte ! Ha soltanto trovato un modo per passare il tempo, tutto qui. ” minimizzò lei
“ Non scherzare Clarissa! Dovresti parlarne con il padre di Marco! Lui è un ispettore di polizia, giusto?”
“ Monica, non esagerare! Non è niente di grave! ”   
*****
Il regalo più bello ? Saresti tu , amore mio. 
Averti qui, al mio fianco, in questo momento… sarebbe meraviglioso. 
Manchi solo tu questa sera , in questa casa.     
Saresti stato il mio ospite preferito. 
L’unico, che avrebbe avuto il consenso di tenermi stretta fra le braccia per più di un’ora . 
Niente e nessuno può sostituirti, prendere il tuo posto nel mio cuore.   
Oh Dio…il vederlo ritornare alla vita sarebbe un dono immenso, indescrivibile . 
Ti prego. Ho bisogno di lui.  
Marco…puoi aprire gli occhi per me ? Forza, come regalo di compleanno ! 
Luca e Monica stanno cercando in tutti i modi di farmi sorridere, ridere , ma con scarsi risultati. 
Film comici, barzellette, dolci al cioccolato…
Sono le undici e mezza di sera e sono tremendamente stanca… eppure vorrei tanto essere lì con te , Marco .  
“ Questo tuo cellulare non smette di suonare! Ancora squilli anonimi ” protestò Luca , che era seduto sul divano nell’ampio salone circolare della villa .
“ Esiste il reato di Stalking” le ricordò Monica seduta per terra a gambe incrociate, davanti la tv a schermo piatto di 42 pollici .  
Clarissa seduta su un bracciolo del divano con le gambe accavallate e un bicchiere di coca cola in mano,  sospirò : “ No…”
“ Sempre meglio che far finta di nulla!” esclamò Luca cercando il suo sguardo “ non ti lascia in pace, Clarissa !”
“ Adesso hai appena ricevuto un messaggio da un numero sconosciuto” riprese Monica indicando il suo cellulare poggiato su un basso tavolino di legno, proprio davanti al divano .  
Luca afferrò il telefono e aprì il messaggio
Ti penso sempre…è più forte di me! 
Clarissa io ti amo.
 Dovrai essere mia…mia soltanto, capisci?
Clarissa sbiancò assieme a Luca e Monica.
“Andrea” disse con un filo di voce la bionda “All’improvviso ha perso il senno?”
Era sconvolta.
E’ impazzito? 
“ Quando mai l’ha avuto il senno ? ”   Monica era furiosa   
Luca scosse la testa: “ Marco è sempre stato al tuo fianco Clarissa , adesso no… ”
“Seriamente , fai qualcosa!” consigliò Monica a Clarissa, preoccupata .  
“ Denunciarlo solo perché mi manda messaggi con scritto ti amo sembra un esagerazione !” disse lei  esasperata.
L’amico trasse un profondo respiro: “ Gli squilli anonimi allora ? E’ lui, adesso ne sono certo! ”
“ No! Non è certo! Non posso accusare qualcuno senza avere delle prove ” obiettò la bionda
“ Allora bisognerà indagare…” decise Monica
Clarissa recuperò il telefono dalle mani di Luca , e fece per metterlo in tasca quando ancora una volta prese a suonare.
Un altro sms?! Non si arrende mai ?   
Sbuffando guardò il display , ed in quel momento il suo cuore ebbe un fremito.
Dopo aver letto il testo del messaggio, sgranò gli occhi e le mani presero a tremare.  
“Oddio” disse con un filo di voce.
Luca e Monica la guardavano confusi e preoccupati al tempo stesso.
“ Cosa c’è?” domandò Monica, facendo un passo verso l’amica.
Clarissa non rispose.
“ Non tenerci sulle spine”
“ Mio padre” disse Clarissa senza staccare gli occhi dal cellulare “ mio padre mi ha inviato un messaggio”
Luca e Monica si irrigidirono.
“ Mi ha chiesto di raggiungerlo in ospedale ” aggiunse
Il battito del cuore sempre più violento, il respiro sempre più accelerato .
“Perché ?” ebbe il coraggio di chiedere Luca
Clarissa alzò finalmente gli occhi, ormai lucidi, dal cellulare : “ Non lo so”

 


Angolo Autrice

Ciaooooo ^^ eccomi qui con un nuovo capitolo...
Fatemi sapere cosa ne pensate! :) La prossima volta proverò ad aggiungere anche un pò di colore ;) 
Continuerò presto ;)
Un bacione a tutti voi che mi seguite! <3
A presto ;) 
   
 
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