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Autore: Ibelieve93    31/08/2013    1 recensioni
Marco e Clarissa .
I due si amano da sempre.
Entrambi non vedono l'ora di laurearsi e di sposarsi per andar a vivere insieme e costruire una famiglia.
Amarsi in tutto e per tutto.
Un giorno, un litigio , la gelosia e un terribile incidente tenteranno di separarli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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NON LASCIARMI , IO SONO QUI ! 




Capitolo 8 . La mia vita è ritornata da me!






Era come se non avesse più un corpo .
Non sentiva le dita, le mani, le braccia, le gambe…nulla.
Niente di niente.   
Non riusciva a capire se era seduto, sdraiato…o semplicemente morto . 
Eppure aveva una tale confusione in testa, che rischiava di impazzire da un momento all’altro .
Nella sua mente c’era un susseguirsi di immagini, suoni, voci, sensazioni…tutto gli risultava senza senso, tremendamente assurdo .
Perché si sentiva così ? Dov’era ? Cosa era successo ?
Era davvero morto ? No, non poteva esserlo.
Lui era vivo.
E pian piano le sue orecchie gli diedero la conferma iniziando a fargli udire uno strano ed insistente bip elettronico .  
Era un suono così snervante che lo infastidiva, capace di trapanargli i pensieri e di confonderlo ancora di più . 
Si ritrovò a preferire di gran lunga quel silenzio confortante , che l’aveva abbandonato soltanto qualche attimo prima,  specialmente quando a quel piccolo rumore si aggiunsero delle voci .  
Non riusciva a capire una sola parola di quelle conversazioni a cui stava assistendo senza volerlo . Cercò comunque di afferrare qualche frase , di concentrarsi su una voce in particolare , ma non riusciva a catturare una sola parola...quelle voci erano troppo distanti, lontane da lui .   
Dopo chissà quanto tempo si rese conto finalmente di essere disteso , e che qualcosa gli pizzicava il braccio destro . Provò a muoverlo, ma ancora una volta i muscoli si rifiutarono di obbedirgli .
Si sentiva troppo debole ,  anche solo per aprire gli occhi . In tutta la sua vita non si era mai sentito così.

Uno straccio.  

Rimase fermo, in attesa, senza sapere neanche lui di cosa .
Quando finalmente un briciolo di forza- arrivato chissà da dove- gli raggiunse le dita, riuscì ad afferrare pian piano qualcosa di liscio e morbido . Un lenzuolo . 
“Marco” lo chiamò qualcuno all’improvviso . Era una voce calda , profonda, maschile, familiare…contenta.  
“Marco…mi senti?” insistette l’uomo alzando di poco il tono di voce.  
Voleva ignorarlo , ma qualcosa gli diceva che non doveva farlo.
Aggrottò la fronte , e radunando quelle poche forze che aveva scoperto di avere , si costrinse ad aprire gli occhi.
Lentamente rivide la luce.
All’inizio era così forte da impedirgli di tenere gli occhi aperti , ma Marco lottò con tutte le sue forze per riemergere da quell’oscurità in cui era rimasto imprigionato fino a quel momento.
Ora che aveva rivisto la luce,  non voleva più scivolare nell’oblio…anche se il silenzio era qualcosa che continuava a gradire .  
“Marco” chiamò ancora l’uomo . Non si arrendeva. Non voleva proprio lasciarlo in pace.
Il ragazzo provò a capire chi era che stava cercando in tutti i modi possibili di farlo innervosire , ma all’inizio non vedeva altro che macchie confuse .
Una mano calda gli sfiorò la fronte e un’ombra comparve davanti ai suoi occhi .  
Quando la vista si decise a collaborare, non ci mise molto a capire chi aveva davanti.

Un dottore?

Il camice bianco non poteva essere indossato da nessun’altro…o forse si?
Quella voce, quel viso, quegli occhi…si, aveva già visto quell’uomo che gli stava sorridendo.
Ma non riusciva a ricordare dove.
Il medico non era da solo.  Al suo fianco una donna dai cortissimi capelli neri , o meglio un’infermiera a giudicare dal suo abbigliamento , sorrideva anche lei . “ bentornato ” gli disse dolce
Marco spostò lentamente gli occhi da loro per guardarsi intorno .  

Cosa ci faccio qui ? Pensò turbato, appena capì di trovarsi in una stanza di ospedale .

“Marco , come ti senti ?” domandò il medico

Non lo so più. Avrebbe voluto rispondere , ma ritornò a guardare l’uomo negli occhi, in silenzio .  

Fu in quel momento che ricordò il suo nome.

Riccardo. 

Subito dopo un altro nome esplose nella sua mente. Clarissa

E il cuore, che fino a quel momento era rimasto silenzioso , ritornò a farsi sentire contro le costole.
Lei non era lì. Perché non era al suo fianco?
All’improvviso sentì un disperato bisogno di vederla, di chiedere di lei.
Con una mano afferrò lentamente la maschera d’ossigeno che aveva scoperto di avere, e dischiuse le labbra .
“Clarissa” riuscì a dire a voce bassissima.
La sua stessa voce gli fece impressione, ma non importava…aveva detto il nome di colei che desiderava avere al suo fianco. Riccardo annuì : “ Sarà qui a momenti ”
Marco provò a deglutire e a muoversi ancora un poco , ma  una mano di Riccardo si posò su una sua spalla: “ Stai calmo. Andrà tutto bene”
“Come sono finito qui?” chiese
Riccardo scosse la testa: “ Adesso non è il momento, ti racconterà tutto Clarissa.”  
                                                                         *****

“Luca quanto manca?” domandò Clarissa ansiosa dai sedili posteriori.
Gli occhi neri dell’amico incontrarono i suoi color nocciola attraverso lo specchietto retrovisore: “ Ancora altri cinque minuti Clarissa…non è colpa mia se in questa città c’è traffico anche di notte ! ”
“Siamo a Giugno…fa caldo e la gente esce anche di sera” ricordò loro Monica, seduta accanto a Luca.  
“Non m’importa” ribatté Clarissa sbuffando.  
Avrebbe voluto lei stessa impugnare lo sterzo e fare tre o quattro sorpassi azzardati pur di arrivare in ospedale in meno di tre minuti .
Ma una vocina dentro di lei le sussurrava che doveva stare calma, buona e zitta,  altrimenti in ospedale ci sarebbe finita in un altro modo.
“Tuo padre non poteva scrivere qualcosa in più su quel messaggio?” domandò l’amico mentre inseriva finalmente una marcia superiore alla seconda.
“ Forse…forse non voleva dirmi che…” non riuscì a terminare la frase. Le sue corde vocali si rifiutavano di farle dire la parola morto.
Monica si voltò verso di lei e le prese una mano: “ Andrà tutto bene” le sussurrò dolce “ Marco non è morto.”
Neanche il tempo di parcheggiare la macchina che già Clarissa correva per i corridoi dell’ospedale.

Marco, sono qui continuava a pensare mentre raggiungeva il quarto piano.
Sono qui per te . 

Rischiò di inciampare diverse volte ma non le importava. Non aveva alcuna intenzione di fermarsi.
Si bloccò soltanto quando vide Elena , Stefano , suo padre e sua madre davanti la porta chiusa della stanza in cui si trovava Marco.
Il cuore le era salito in gola nella sua folle corsa .
Clarissa ispirò profondamente ed espirò con calma, cercando di rallentare un po’ i battiti dell’organo pulsante.  
Irene quella sera le aveva lasciato casa libera, doveva essere da sua zia in quel  momento…non lì.
Evidentemente suo padre aveva mandato un messaggio anche a lei.
Doveva essere successo qualcosa d’importante.
Cercò di interpretare le strane espressioni presenti sui volti delle persone che amava.
Elena piangeva in maniera silenziosa , ma se quelle lacrime che le stavano rigando il volto fossero di gioia o di dolore non le era dato sapere . Irene sembrava serena , e sospirava di tanto in tanto seduta accanto a Stefano , che fissava un punto preciso davanti a se con la schiena poggiata al freddo schienale della sedia . Riccardo fu l’unico ad incontrare il suo sguardo. Aveva una mano su una spalla di Elena. Le sue labbra si piegarono in un sorriso radioso, di quelli che affiorano quando si prova gioia vera.
Clarissa sentì la terra tremare sotto i piedi, quasi cadde in ginocchio. Monica e Luca arrivarono proprio in quel momento . Il respiro accelerato dalla corsa.
“ Allora?” domandò in un sussurro Monica, mentre cercava di riprendere fiato.
Non rispose. Clarissa continuava a guardare suo padre stordita , come se cercasse un ulteriore conferma.
Riccardo annuì: “ Si è svegliato”
La bionda sentì i due amici al suo fianco sospirare di sollievo.
“ Hai visto?” le disse Monica sfiorandole una mano con occhi lucidi .
Clarissa incrociò il suo sguardo soltanto in quel momento.
Tremò. Una lacrima le scivolò su una guancia.

Marco è ritornato da me.      
La mia vita è ritornata da me!
Dio, ti ringrazio! 

Dopo quei pensieri avrebbe voluto urlare con tutta l’aria che aveva nei polmoni e saltare di gioia .
“Voglio vederlo!” gridò mentre sorrideva fra le lacrime. Era la prima volta che non aveva alcun desiderio di frenare quel pianto, perché quelle erano lacrime di gioia…
Piangere di gioia. Non le era mai successo.
Era meraviglioso. Non voleva smettere.
Si sentiva leggera, libera…bene, come non si era mai sentita.
La vita era ritornata a scorrerle nelle vene assieme al sangue.
Non era più ad un passo dalla morte.
Il suo cuore aveva ripreso finalmente il ritmo della vita , ma con una piccola eccezione.
Mai più la gelosia sarebbe stata tra i suoi pensieri .
Stefano l’abbracciò con dolcezza .
Non l’aveva mai fatto prima.
Era un uomo che amava stare sulle sue, parlava poco , e non nutriva molta simpatia per lei .
“ Sono contento che mio figlio abbia una ragazza come te” le sussurrò sincero ad un orecchio.
Clarissa lo guardò scioccata : “ Grazie” disse con un filo di voce
“ Adesso sta dormendo, ma puoi andare da lui” la informò suo padre accarezzandole i capelli.
Annuì. Non se lo fece ripetere due volte.

Amore mio

Il sollievo che provò nel vederlo fu immenso. Non c’erano più macchinari intorno a lui.
Era libero e vivo.  
Lui stava solo e semplicemente dormendo .
L’incubo era finito.
Sono le due di notte pensò mentre guardava l’orologio che aveva al polso sinistro “ il mio regalo è arrivato un po’ in ritardo” scherzò. Era al settimo cielo.  
Si ritrovò a sorridere mentre si asciugava le lacrime e trovava posto accanto a lui.  
Non provò neanche a sfiorarlo…temeva di svegliarlo.
                                                                                      *****
“ Ehi, piccola? Sveglia, sono le otto ” chiamò dolce una voce , poi una mano le sfiorò una spalla .
Clarissa sussultò sgranando gli occhi all’improvviso.
Una risatina leggera le fece capire che aveva qualcuno accanto a se .
Marco stava ancora dormendo, ma nella stanza non erano più soli.
Clarissa schizzò in piedi quando si accorse di avere Sonia alla sua sinistra .
“ Cosa…?” chiese sbattendo le palpebre diverse volte.
Sonia le sorrise : “ …Cosa ci faccio qui?”
La ragazza aprì e chiuse la bocca diverse volte: “ Tu…tu sei un’infermiera” balbettò a bassa voce indicando i vestiti che indossava
Sonia annuì: “ Proprio così. Purtroppo capita anche a noi di entrare in ospedale per altri motivi oltre al lavoro, ma nulla di grave…sono di nuova in forma!   ”
Clarissa scosse la testa con un sorriso.
“ Hai dormito qui questa notte?” le chiese, mentre controllava dei fogli sparsi sul tavolo nell’angolo .  
“Si” rispose per poi liberare un piccolo sbadiglio
“ E’ andato tutto bene, hai visto ? ” le disse facendole un occhiolino , poi aggiunse “ il tuo ragazzo ha dei bellissimi occhi azzurri”
“ Come fai a saperlo?” le domandò curiosa
“ Ero con tuo padre quando ha riaperto gli occhi” la informò avvicinandosi a lei “ e la prima cosa che ha detto è stato il tuo nome”
“ Davvero?” Era incredula. Guardò per un attimo il ragazzo con amore.
“ Ti brillano gli occhi quando lo guardi”
Lei abbassò lo sguardo , un po’ in imbarazzo.
“ Beh, vi lascio soli” disse Sonia  .
Clarissa le sorrise ancora una volta prima di spostare lo sguardo su Marco.
Il suo ragazzo si stava svegliando proprio in quel momento .
“Marco... ” 



Angolo Autrice


Ciaooooo! ^^ Questo capitolo era già a buon punto , ho aggiunto qualcosa e sono riuscita ad inserirlo oggi ! ^^
I seguenti arriveranno nei prossimi giorni...non so dirvi precisamente quando , sicuramente almeno una volta a settimana :) e proverò ad allungarli più che posso ;)   
DreamyDrop ho seguito i tuoi consigli ^^ Ho aggiunto un pò di colore ^^
Ma sono una frana con i banner ! :-/
Sono capace di colorare qualcosa , ma per altro non ho molta esperienza... :-/  
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo! ^^  
Ringrazio di cuore tutti voi che continuate a seguire questa storia! <3 
Questo capitolo è dedicato a voi! ^^ 
Un bacione! A presto ;) 
   
 
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