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Autore: VikaPotterhead    31/08/2013    2 recensioni
E' una rivisitazione della storia da Il Calice di Fuoco (più precisamente dal nono capitolo) in poi, che rivede il tutto dal punto di vista di Hermione, portando cambiamenti ad alcuni personaggi (come Draco) e quindi nell'intera storia, dando vita a nuove vicende che verranno portate avanti per tutti i libri a venire.
Avverto che verranno riportati parecchi pezzi della storia originale, come nomi di capitoli o pezzi di dialoghi.
Genere: Mistero, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Cho/Harry, Draco/Hermione, Harry/Ginny, Luna/Ron
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Il giorgno dopo la tempesta era passata, anche se il tempo non era migliorato così tanto.
Nel frattempo, Hermione e gli altri, studiavano i nuovi orari scolastici nella Sala Grande.
"Accidenti, Cura delle Creature Magiche con i Serpeverde" disse Ron.
"Due ore di Divinazione oggi pomeriggio" gemette Harry. Quasi nessuno amava quella materia.
"Avreste dovuto mollarla come ho fatto io. Così fareste qualcosa di sensato come Aritmanzia" disse Hermione convinta.
All'improvviso si sentì un fruscio sopra le loro teste: erano i gufi che stavano consegnando la posta; Hermione ricevette una lettera dai suoi genitori.
Mentre l'apriva, notò il barbaggianni di Malfoy posarsi sulla sua spalla, si girò e vide Harry, che sembrava deluso dal fatto che di Edvige non c'era traccia.

Poco dopo si incamminarono per la lezione di Erbologia con i Tassorosso. Erano alle prese con delle piante bruttissime: i Bubotuberi.
Sembravano lumache giganti in verticale piantate nel terreno. Avevano delle bolle e queste dovevano essere schiacciate, in modo da poter prendere il pus (utile per pozioni contro l'acne), anche se farlo era davvero rivoltante.
La campana riecheggiò, dovevano andare da Hagrid per la lezione di Cura delle Creature Magiche.
Arrivati là, ebbero un'altra sorpresa dopo i Bubotuberi: gli Schiopodi Sparacoda. Somigliavano a delle aragoste deformi senza corazza, pallide e viscide, con le zampe che spuntavano in punti molto strani e apparentemente senza testa.
"Sono appena usciti dall'uovo, cosi potete tirarli su voi! Ho pensato che poteva essere una bella ricerca" disse Hagrid, che era l'insegnante di quella materia solo dall'anno precedente.
"E perché dovremmo desiderare di allevarli?" disse una voce. Malfoy.
"Cioé, che fanno?"
"Quella sarà la prossima lezione, Malfoy. Oggi dovete solo darci da mangiare. Dovrete provare a darci delle cose diverse - io non ne ho mai tenuti prima, non so che cosa ci piace. Io ho quà uova di formica e fegato di rana e un po' di biscie: provate un po' di tutto" disse Hagrid freddo.
I ragazzi iniziarono, ma ci furono subito complicazioni: a volte agli Schiopodi esplodeva la coda, altri avevano il pungiglione (probabilmente quelli erano i maschi) mentre altri avevano una specie di bocca sulla pancia per succhiare il sangue (invece quelle forse erano le femmine)
"Be', adesso capisco perche stiamo cercando di tenerli vivi. Chi non vorrebbe un animaletto che brucia, punge e morde contemporaneamente?" disse Draco disgustato.
"Solo perché non sono carini non vuol dire non servano a niente. Il sangue di drago è straordinariamente magico, ma non per questo vorresti un drago come animale da compagnia, no?" disse Hermione, ed ebbe come risposta da Draco un sorriso.
"Ma che fa? Ti sorride?" disse quasi disgustato Ron, come se al solo pensiero che lui potesse sorriderle gli venisse la nausea.
"Non ne ho idea Ron... ultimamente è così strano!" disse Hermione guardando Draco un'ultima volta mentre si occupava degli Schipodi.

Dopo la lezione andarono in Sala Grande a pranzare. Hermione pensò di andare in biblioteca per fare delle ricerche.
Iniziò a divorare tutto per fare il prima possibile. Ron era scandalizzato dall'idea che Hermione, il primo giorno di scuola, volesse già andare a fare ricerche (che tra l'altro non erano neanche compiti, visto che i professori non gliene avevano ancora assegnati).
Finì di mangiare e salutò Harry e Ron che sarebbero andati a fare ben due ore di Divinazione. Hermione era davvero contenta di non doverci più andare; la professoressa Trelawney diceva sempre che non era adatta alla Divinazione, che non aveva "l'occhio interiore".
"Oh, al diavolo!" Pensò Hermione subito dopo.
Arrivò in biblioteca e andò a cercare il libro che le serviva. "Mh... allora, vediamo... Ah, eccolo!" e sprofondò nella lettura.
Era così presa che non volle distaccare lo sguardo dal libro neanche per andarsi a sedersi - e in effetti rimase in piedi. Poco dopo sentì dei passi, ma non ci fece troppo caso: probabilmente era qualcuno che durante quell'ora non aveva materie e se n'era andato in biblioteca come lei.
I passi si fermarono, ma Hermione era troppo concentrata per accorgersene, quando poi:
"Hei Granger".
Hermione alzò lo sguardo: Era Draco a distanza ravvicinata, molto ravvicinata. Spaventata (be', chi non si spaventerebbe se ci si ritrovasse qualcuno praticamente sotto il naso senza che ce ne si accorga?) sobbalzò all'indietro.
"Ah! M-Malfoy... che ci fai qui?!"
"Niente. Ero solo venuto a farti una visita. Che fai di bello?"
Hermione lo guardò un po' incredula, e mantenendo le distanze rispose:
"... Sto facendo delle ricerche. Perché dovresti venirmi a far visita?"
"Mah, cosi. Insomma, sei una tipa davvero curiosa. E' già da un po' che pensavo di venirti a parlare, solo non trovavo mai l'occasione giusta".
"Ah". rispose Hermione scettica
"Che c'è, non mi credi?"
"No... be'... forse. Non è da te, insomma... non è mai stato da te"
"Oh, Granger, Granger... si vede che non mi conosci proprio - be', non che tu abbia avuto modo di conoscermi più di tanto"
"E in effetti non ho neanche l'intenzione di conoscerti meglio, Malfoy" disse Hermione. Ora si stava innervosendo.
"Hei, ma cos'hai?" chiese Draco realmente sorpreso, ma Hermione credeva la stesse prendendo in giro.
"Senti, la finisci di prendermi in giro? Non sei divertente, Malfoy"
"Ma...Ma io..."
"Prima perseguiti me e i miei amici, mi offendi chiamandomi Sanguemarcio, sei crudele con Ron conoscendo benissimo la sua situazione economica...". Andava avanti e indietro vicino alla libreria da cui aveva preso il libro "E poi fai tutto il carino, 'volevo farti una visita'. Insomma, smettila di prenderti gioco di..."
Hermione sentì un tonfo vicino al suo orecchio sinistro e chiuse gli occhi abbassando il capo, ritrovandosi con le spalle poggiate sulla libreria.
Aprì gli occhi e alzò lo sguardo: Malfoy aveva allungato la mano facendola poggiare su uno scaffale, alla sinistra di Hermione. L'altra mano poggiata sul proprio fianco.
"M-Malfoy che cosa..."
"Non sapevo come zittirti!" gli disse mostrandole un sorrisone. Hermione era un po' perplessa.
"Capisco quello che pensi, ma lasciami spiegare: io non penso più quelle cose, Hermione. L'anno scorso ho iniziato a  frequentare una ragazza della mia casa. Andavamo d'accordissimo -ho sentito dire che le piacessi, anche se io non ricambio, ma stavamo bene anche come amici. Poco dopo l'inizio delle vacanze ci siamo continuati a sentire via gufo quando poi..."
Fece una pausa.
"Quando poi mi rivelò di essere una NataBabbana".
Hermione lo guardò attenta, e lui continuò: "Diceva di non avermelo detto prima per paura che non le rivolgessi più la parola, e là ho capito: non è diversa da me." Ad Hermione le si illuminarono gli occhi.
"Ho iniziato quindi a rivedere tutti i miei pensieri, i miei pregiudizi... e ho capito che erano sbagliati. E ho sbagliato con te e volevo chiederti scusa. Questo è tutto" disse concludendo Draco, che aveva tolto la mano dallo scaffale.
"Be', sembri sincero Draco. Quindi, vedrò di accettare le tue scuse. Ma non pensare che questo voglia dire che ora siamo amici"
"Pff... e va bene, Hermione -mi spiace ma ora ti chiamerò sempre per nome e aspetto che tu faccia altrettanto. Comunque, non credo smetterò di prendere in giro Weasley. Insomma, è così spassoso quando si arrabbia! Ahahahahah!" disse Draco trattenendosi dalle risate.
"Si, ma... non è affatto carino!"
"Eddai, io scherzo"
"Hmpf, va bene" disse infine Hermione. "Credo che ora dovremmo andare in Sala Grande"
"Si, hai ragione"
"Ma cerchiamo di essere disinvolti. Non credo che Ron ed Harry mi vedrebbero di buon occhio se mi vedessero con te. Né le Serpi vedrebbero bene te."
"Non hai tutti i torti in effetti. Affare fatto" e si incamminarono verso la Sala Grande.

Entrarono in Sala Grande, ed Hermione si avvicinò ad Harry e Ron.
"Per le mutande di Merlino, Hermione! Che ci facevi con Draco?" disse Ron
"Di cosa stai parlando Ron?" chiese Hermione tesa.
"Siete entrati insieme in Sala Grande!"
"Oh... Ron! Semplicemente stavamo arrivando in Sala Grande nello stesso momento!"
"Va bene..."
"Be'... tanti compiti?"
"Sì" disse Harry. "Ci è stato dato da fare un'analisi dettagliata del modo in cui ci influenzeranno i movimenti dei pianeti planetari del prossimo mese, con riferimento alla nostra mappa personale... e tutto ciò per lunedì!"
"Io ve l'ho detto che avreste dovuto mollare!" disse lei. Poi una voce gridò:
"Ehi Weasley! Tuo padre è sul giornale!" era Draco. "Ascolta un po'!" :

Pare che i guai del Ministero della Magia non siano ancora finiti, scrive Rita Skeeter, inviato speciale. Recentemente sotto accusa per lo scarso controllo alla Coppa del Mondo di Quidditch, e ancora incapace di giustificare la sparizione di una delle sue streghe, il Ministero è sprofondato di nuovo nell'imbarazzo ieri a opera di Arnold Weasley, dell'ufficio per l'Uso Improprio dei Manufatti dei Babbani.

"Non sono neanche riuscitì a dare il nome giusto!" ridacchiò Malfoy, e poi continuò:

Arnold Weasley che due anni fa fu accusato di possesso di un'auto volante, ieri è stato coinvolto da una zuffa con parecchi protettori della legge babbana ('poliziotti') a causa di alcuni bidoni della spazzatura altamente aggressivi. Pare che il signor Weasley sia intervenuto in aiuto di 'Malocchio' Moody, l'anziano ex Auror che è andato in pensione dal Ministero quando non è stato più in grado di distinguere una stretta di mano da un tentato omicidio. Com'era prevedibile, il signor Weasley ha dovuto modificare parecchie memorie, ma si è rifiutato di rispondere alle domande della Gazzetta del Profeta sul perché abbia coinvolto il Ministero in una scena tanto indegna.

"C'è anche la foto, Weasley! Una foto dei tuoi... tua madre potrebbe perdere qualche chilo!"
Ron tremava di rabbia.
"Potter, tu sei stato a casa sua. Sua madre è davvero così cicciona, o è solo la foto?".
Ron ora era così infuriato che doveva essere trattenuto da Harry ed Hermione, e quest'ultima lanciava occhiate a Draco come a pregarlo di smetterla.
Mentre Draco se la rideva, Malocchio, che aveva seguito tutta la scena, lo trasformò in un furetto bianco!
Lo faceva levitare su e giù, a destra e a sinistra... ma poi arrivò la professoressa McGonogall che lo fermò, e fece tornare Draco normale.
"Mio padre lo verrà a sapere" borbottò lui pieno di rancore.
"Ah, davvero? Be', conosco tuo padre da molto tempo, ragazzo... digli che Malocchio tiene d'occhio suo figlio, va bene?"
"Sì"
"Non-farlo-mai-più".
"Non dite niente" sussurrò Ron ad Harry e Hermione
"Perché?"
"Perché voglio fissare tutto questo nella memoria per sempre"
"Poteva fargli male sul serio, a Malfoy, però. E' stato un bene, veramente, che la professoressa McGonogall l'abbia fatto smettere..."
"Hermione! Stai sciupando il momento più bello della mia vita!" disse Ron.
Hermione sbuffò e riprese a mangiare a tutta velocità.
"Non dirmi che torni in biblioteca" domandò Ron.
"Devo" disse Hermione con la bocca piena. Quando ebbe finito, si alzò, salutò i ragazzi e si diresse nuovamente in biblioteca.
  
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