Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Vanisher    01/09/2013    6 recensioni
Vincere significa fama e ricchezza.
Perdere significa morte certa.
Ma per vincere bisogna scegliere.
Tra sopravvivenza e amore.
Egoismo e amicizia.
Quanto saranno disposti a perdere Mercedes Lambre ( Ludmilla ), Diego Dominguez ( Diego ) e tutti gli altri attori di Violetta per tornare a casa vivi, sani e salvi e portare gloria e onore al loro Distretto?
Che gli Hunger Games abbiano inizio.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Leon, Ludmilla, Un po' tutti, Violetta
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



- COME SAREBBE A DIRE CHE SIETE FIDANZATI?! -
Diego è furioso, le sue urla fanno fuggire uno stormo di corvi che vanno subito a cercare un posto più tranquillo dove riposare, gracchiando lamentose. Diego mi guarda, ma sono incapace di dare spiegazioni. Cosa posso dirgli? Che ho " amato " Jorge solo per proteggerlo? No, o Jorge ucciderà Diego all'istante. 
Mi limito a boccheggiare, indecisa sul da farmi. Jorge, al contrario, sorride trionfante mentre mi cinge le spalle con un braccio.
- La verità brucia, eh? - canzona Jorge a Diego.
I miei occhi si riempiono di lacrime. Ma non li copro. Incrocio lo sguardo di Diego, che mi guarda furioso. Le lacrime cominciano a colare sul mio viso, mentre le mie labbra tremano senza tregua. 
- Diego, io ... - tento.
- Tu cosa? - mi interrompe Diego senza smettere di gridare - Mi hai illuso per tutto questo tempo di amarmi, e invece mi hai solo usato per arrivare fin qui! -
- Io non ti ho usato! - riesco a  scandire.
Poi un suono. Una tromba. Un hovercraft si materializza sopra di noi. Poi una voce - Signore e signori, sono lieto di annunciarvi i vincitori del settantacinquesimi Hunger Games, Diego Dominguez, Mercedes Lambre e Jorge Blanco! -
Tre vincitori. Lo sapevo, era tutto un gioco degli Strateghi. Una scaletta automatica ci conduce fin sopra l'hovercraft, dove tre infermieri in tuta bianca e mascherina ci prendono sotto braccio separatamente. Portano Diego dietro a una porta trasparente scorrevole e lo fanno addormentare con una siringa che gli ficcano sulla spalla senza troppe cerimonie, prima di farlo cadere sul lettino bianco. 
Mi accascio contro la porta, cominciando ad urlare a squarcia gola, tirando pugni e calci al vetro.
- No!!!- la mia voce risuona fra le pareti mentre dieci infermieri si mettono ad armeggiare sul corpo di Diego - Lasciatelo stare!! Toglietegli le mani di dosso, brutti cretini!! Non ha bisogno delle vostre cure, lasciatelo in pace, basta, state fermi!! -
Una lacrima cola sul vetro trasparenze mentre sento il dolore di un ago infilato nella mia spalla e vedo solo il buio, e, se non è una mia impressione, il viso di Diego sollevarsi per gridarmi di non cedere al sonno improvviso.



Mi risveglio qualche ora dopo su un lettino bianco, con addosso solo una mantella leggera rosa pallido. Il mio corpo non è più incrostato di sudore e sporco, ma liscio e vellutato. Le mie unghie sono state limate e i miei capelli lavati e pettinati. 
Mi alzo a sedere, dolorante. Cercando Diego. Ma seduto su un lettino accanto al mio c'è solo Jorge che mi fissa, i gomiti sulle ginocchia e anche lui pulito e con una mantella verde.
- Dov'è? - chiedo alzandomi.
- Dov'è chi? - ribatte lui tranquillo.
- Piantala! - 
- Di fare cosa? -
- Di far finta che non sia successo nulla! -
- Siamo vivi. Questo basta per dimenticare il resto -
- No che non basta! - mi avvicino pericolosamente a lui, che rimane impassibile e non si scompone - Dov'è Diego? Dove l'hanno portato? -
- Se te lo dico mi uccideresti -
Lo afferro per il colletto della mantellina verde, sollevandolo dal letto e dal pavimento, avvicinandolo al mio viso, i miei occhi che lanciano saette - CHE COSA GLI HAI FATTO, MOSTRO?! -
- IO NON GLI HO FATTO NULLA! - ribatte Jorge liberandosi dalla mia presa.
- E allora dov'è? - cerco di abbassare la voce.
- Quelli di Capitol City, gli infermieri, l'hanno portato via. Haymitch, il tuo mentore, mi ha avvisato di dirti che ... - si interrompe, abbassando gli occhi sulle piastrelle lucide del paviment.
- Dirmi cosa? -
Jorge sospira e torna a fissarmi, un'improvvisa paura mi gela il sangue nelle vene e stringo i pugni per farmi forza, per dirmi che tutto piano piano si aggiusterà - Diego sta morendo -



- Cosa vuol dire che sta morendo? - 
- Il graffio che aveva sulla fronte era troppo profondo, ha avuto effetti anche sul cranio e sul cervello - mi spiega Jorge, cercando di non diventare nervoso.
- E ... Quindi? -
- C'è stato un problema, si è spezzato un pezzo di cranio e ... -
Silenzio. Lancio un urlo, piegandomi sulle ginocchia e usando tutta l'aria che ho nei polmoni. Le lacrime inzuppano il mio viso mentre urlo senza sosta, piena di dolore. Jorge mi lascia urlare, si china e mi abbraccia. Io accetto il suo abbraccio mentre continuo ad urlare con meno forza e a piangere sulla sua spalla. Jorge non fa nulla per fermarmi. Cosa dovrebbe fare? Il mio ragazzo sta morendo. Sta morendo e io sono completamente impotente.



Due ore dopo, sono davanti alla porta di vetro dove è rinchiuso Diego, avvolta nel caloroso abbraccio di Jorge e con Haymitch accanto, a fissare gli infermieri in camice bianco che girano freneticamente attorno al corpo esanime di Diego. Ha una siringa sul braccio, tubi che gli escono dalla bocca ... 
- Non si può fare niente? - chiedo di nuovo ad Haymitch, la voce impastata dal pianto.
Haymitch sospira, le mani in tasca e la testa bassa - Ha il venticinque per cento di probabilità di vita. Possiamo solo pregare Dio per la sua misericordia -
- A questo punto - confesso rifrugandomi di nuovo nel petto di Jorge per piangere ancora un po' - Mi domando se Dio ce l'abbia, la misericordia -



Mezzanotte. Tutti dormono. C'e solo un infermiere rimasto a vegliare su Diego, in caso di emergenza. E ci sono io. Ho dovuto implorare per rimanere accanto a Diego, promettendo di rimanere buona e tranquilla.
Chiedo a l'infermiere di lasciarmi sola con Diego per un minuto e lui mi fa promettere di urlare subito se le cose peggiorano. Ma credo che le cose non potrebbero andare peggio di così.
L'infermiere e sce e io rimango sola, rigida sullo sgabello accanto al letto di Diego. Due tubi gli escono da entrambe le braccia collegate a due sacche di sangue. Una benda rotonda molto grossa ricopre dove dovrebbe esserci il buco. Un tubo gli esce dalla bocca per portargli ossigeno. 
Gli prendo una mano con cautela. Gli accarezzo le dita con l'indice prima di posare nuovamente la mano sul lettino. 
- Mi dispiace - mormoro - Non volevo che accadesse tutto questo. Se fossi stata più attenta ... se ti avessi raccontato tutto ... se fossi rimasta accanto a  te quando l'onda gigante ci ha travolto. Forse nulla di tutto questo sarebbe successo 
- La verità è che volevo far rimanere viva me stessa. Pensavo di tenere anche a te e invece sono solo un egoista. Ti prego, Diego. Se mi senti ... perdonami. Se torneremo a casa sani e salvi, se rimarrai vivo, giuro che ti starò alla larga
- Non volevo fare del male a nessuno. Volevo solo tornare a casa con te. Vivere insieme e sposarci, un giorno, essere felici e vivere per conto nostro. E ora so che quei progetti che tanto avevamo sperato non si realizzeranno mai. Perchè tu forse non rimarrai vivo. Perchè forse ... No, non forse. Se tu non vivrai per vedermi, non sposerò nessun'altro. Rimarrò sola. Per te, perchè ti amo. E perchè non riesco ad immaginarmi una vita senza di te
- Tu sei il mio destino, il mio cammino, il mio respiro. Tu sei tutto per me. Quindi se mi stai ascoltando, sappi che io sono qui e non ti lascerò mai, non pensarlo mai perchè non lo farò mai 
- Non riuscirò mai a scusarmi abbastanza. Se tu mi vorrai ... -
- Se? - una voce rauca viene da Diego, che rimane immobile e continua a tenere gli occhi chiusi. Non si muove, ma le labbra si muovono perfettamente  - No, la mia strada è la tua e le nostre mani saranno una cosa sola. E dove sarò io, anche tu ci sarai. E  io ti voglio qui, sempre vicina al mio cuore -
Image and video hosting by TinyPic

CAPITOLO STRAPPA LACRIME, LO SO. HO PIANTO MENTRE LO SCRIVEVO. QUESTO E' IL PENULTIMO CAPITOLO DELLA FF. COME FINIRANNO LE COSE?? 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Vanisher