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Autore: LilyMP    01/09/2013    2 recensioni
Cosa succede durante il quinto anno a Hogwarts di Ginny Weasley? Fate un salto nella vita della più giovane dei Weasley attraverso il suo diario, mentre combatte con i suoi pazzi, iperprotettivi fratelli, cerca di mettere ordine alla sua vita sentimentale e nega di provare dei sentimenti per un certo ragazzo dagli occhi verdi. Ma chi ha detto che essere adolescenti sia facile? *Spoilers fino all'Ordine della Fenice*
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Dean/Ginny, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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*Ed ecco qui siamo arrivati alla fineeee. Mi dispiace ma ringrazio tutti coloro che hanno recensito,messo nelle ricordate,preferite,seguite e ringrazio anche i lettori silenziosi!! (l'autrice fa un inchino agli applausi)  grazie di cuore a tutti quelli che sono stati con me fino alla fine. Ma non vi preoccupate perchè sto scrivendo un'altra Harry-Ginny molto divertente ma anche triste solo che è rosso il bullino del film(hahaha) spero seguirete anche quella. Baci-baci LilyMP <3*                                                                                      26 Giugno


9:00

Domani torniamo a casa. Sono stata occupatissima a ritrovare tutte le mie cose sparse per il castello.

La McGranitt mi ha fatto chiamare per restituirmi tre numeri di "Martin il Babbano pazzo" che avevo lasciato nella sua aula. A dire la verità, sembrava piuttosto infastidita.


"Oh, signorina Weasley, sarebbe anche così gentile da dire al signor Paciock che il suo rospo è andato a finire nella ciotola del gatto del signor Gazza."


"Lo...lo dirò a Neville." Ho risposto trattenendomi dal ridere.


Ma lasciando l'aula, potrei giurare di averla sentita sghignazzare.


"Cara!" Persephone ha gridato felice mentre entravo nel mio dormitorio dopo aver riferito a Neville il messaggio, e aver evitato lo sguardo di Harry.


"Cosa?" Ho chiesto, stanca.


"Terry mi ha regalato un ANELLO - Ginny... oh, è tanto tenero." Ha urlato cominciando a ballare per la stanza, e mettendomi sotto gli occhi una fedina d'oro.


"Non sei un po' troppo giovane per essere fidanzata?" Ho chiesto, lasciandomi cadere sul letto.


"Ma non è un anello di fidanzamento, sciocca."


"Davvero." Ho detto, ruotando gli occhi.


"No." Non stava prestando molta attenzione al mio sarcasmo. "E' solo un pensiero che mi ha voluto fare per esprimere il suo amore." Ha annunciato drammaticamente.


Ho soppresso un gemito.


"Oh Ginny!" Ha detto, sedendosi accanto a me. "Non credo di essere mai stata così felice."


L'ho guardata e mi sono addolcita. E' difficile non commuoversi quando uno dei tuoi migliori amici è così dannatamente felice - con la sua bocca che inconsciamente sorride, e gli occhi luminosi.


"Sono contenta per te." Le ho assicurato, abbracciandola.


"Adesso vado." Ha detto cinque minuti dopo, stropicciandosi gli occhi. "Devo andare a mostrarlo a Cassandra e Indira."


Le ho sorriso complice.


"Oh, e Ginny..." Ha esitato per un secondo, la sua mano già sulla maniglia della porta. "Grazie." Ha detto semplicemente, prima di lasciare la stanza.


E' bello sapere di essere apprezzata.


I miei orecchini stanno parlando. Continuano a dire, "grazie Ginny, grazie." Sapevo che c'era un motivo se mi piacevano così tanto.




28 Giugno


14:00 A bordo dell'Espresso di Hogwarts.


ODIO LA MIA VITA. PERCHE' QUESTE COSE SUCCEDONO SOLO A ME?


Sapevo che qualcosa sarebbe andata storta.


Quando mi sono alzata stamattina, mi sono sentita subito molto depressa. Il cielo era scuro e nuvoloso.


"Si accompagna bene al mio umore..." Ho borbottato, trascinando il mio baule giù per le scale.


Ron mi ha sorriso dalla sedia dov'era seduto, Hermione appollaiata sulle sue ginocchia, in una rara manifestazione pubblica d'affetto.


"Pronta a tornare a casa, Gin?" Mi ha chiesto tutto contento.


"Quale casa?" Ho grugnito.


E' la verità. Sono quasi due anni che non vedo la Tana.


"Non te l'ho detto?" Ron mi ha chiesto, i suoi occhi che si spalancavano.


Ho scosso la mia testa sospettosa.


"Quest'anno si torna alla Tana. Adesso che la guerra è scoppiata, useranno Grimmauld Place per altre cose."


Sono rimasta senza parole. Come ha potuto quello stupido di mio fratello dimenticarsi di dirmi che saremmo tornati, dopo due anni, nella casa che ci ha visti crescere?!


Ma prima che potessi ucciderlo, è arrivato Harry.


"Vi rendete conto," Hermione ha detto lentamente, guardandosi intorno, "che ci rimane un solo anno da passare qui?"


"Lo so - come hanno fatto sei anni a passare così in fretta?" Harry ha chiesto, scuotendo il capo, confuso.


"Ginny sarà l'unica Weasley di questa generazione a rimanere qui, l'anno dopo il prossimo." Ron ha detto seriamente.


"Solamente un anno..." Hermione ha mormorato.


Ho fatto per andarmene, volendo lasciare loro quel momento di intimità.


Ma il signor Potter, naturalmente, ha rovinato tutto, commentando, "considerando la quantità di tempo che tu e Hermione passate nella Stanza delle Necessità, Ron, non credo che Hogwarts rimarrà a lungo senza Weasley."


Ron e Hermione sono diventati rossi come pomodori.


Ah-ah.


Anche se non avevo di certo bisogno dell'immagine di Ron e Hermione nella Stanza delle Necessità nella mia mente.


Quando siamo saliti sul treno, Persephone e gli altri sono andati a sedersi con Hannah Abbott e Ernie McMillan.


"Vieni con noi, Ginny?" Ha chiesto Indira.


"Ehm..." Ho detto, lanciando uno sguardo con la coda dell'occhio a Harry che stava fissando, apparentemente di cattivo umore, la sua scarpa sinistra.


"Buona fortuna, tesoro." Cass ha detto piano.


Persephone mi ha sorriso.


"Non so proprio di cosa stiate parlando." Ho detto stizzita, sorpassando Harry.


Riesco ancora a sentire le loro risa nelle mie orecchie.


Io e Harry siamo riusciti a trovare uno scompartimento vuoto e dopo aver infilato le nostre cose sotto i sedili, ci siamo seduti l'una di fronte all'altro.


Dopo essere rimasti a fissarci per cinque minuti, ero lì per aprire la mia bocca per chiedere a Harry se aveva voglia di giocare a scacchi, quando lui d'un tratto ha detto,


"Grazie, Ginny."


"Per cosa?" Ho chiesto, curiosa.


Lui ha dato una scrollata di spalle e si è girato verso il finestrino.


"Non so - suppongo per esserci stata..." Ha detto, arrossendo leggermente.


"Oh, ma figurati." Ho detto con un sorriso forzato.


"Beh, il 31 Luglio compirò diciassette anni... finalmente mi libererò dei Dursley." Ha detto, continuando a guardare il paesaggio esterno.


"Cosa vuoi dire?"


Lui mi guardata, incredulo.


"Non te l'ho detto?" Ha chiesto.


"Ehm...no."


"Beh," ha cominciato dopo un respiro profondo, "Silente me l'ha detto l'estate scorsa...dopo, lo sai...beh...er...visto che mia madre è morta per salvarmi..."


"Davvero?" Ho interrotto, sentendomi leggermente irritata.


"Lasciami partire dall'inizio." Harry ha detto. "Beh...quando Voldemort è venuto per uccidermi, prima ha ucciso mio padre. Ma non aveva intenzione di uccidere anche mia madre. Lei però continuava a proteggermi e così lui l'ha uccisa. E siccome lei è morta per salvarmi, Silente dice che ha lasciato una specie di protezione nel mio sangue. E lui pensa che finché vivrò vicino al sangue di mia madre, cioè a sua sorella, mia zia Petunia, l'incantesimo continuerà a proteggermi e Voldemort non potrà farmi del male. Ma quando compirò diciassette anni, smetterà di funzionare e potrò lasciare Privet Drive."


"Ah." Ho detto saggiamente, Perchè non riuscivo a pensare a nient'altro da dire. "Verrai a vivere alla Tana, allora?" Ho chiesto dopo un breve ma imbarazzante momento.


"Fino a che non potrò avere un appartamento...e probabilmente ne comprerò uno alla fine della scuola...se sarò ancora vivo, naturalmente." Ha detto, amaramente.


"Taci, Harry." Ho detto con fierezza.


Ed è lì che sono stata interrotta.

"Cara Ginny,
Probabilmente lo sai già - ma sei fantastica.
Spero che non ti stia spaventando con queste strane lettere, ma volevo farti sapere che mi piaci.
Solo che non potrò mai dirti chi sono.
-Qualcuno.
"Vorrei tanto che l'avesse scritta Harry Potter. Vorrei tanto che l'avesse scritta Harry Potter...""


Mi sono come paralizzata nel momento in cui i miei orecchini hanno iniziato a ripetere quello che era successo dopo aver ricevuto la seconda lettera.


Adesso lo ricordo bene...


Ho letto l'intera lettere a VOCE ALTA desiderando che fosse stato Harry a scriverla con indosso i miei dannati orecchini.


Che adesso stavano ripetendo tutto...e con la mia voce.


Una versione leggermente più stridula della mia voce, ma comunque la mia!


Mi sono bloccata.


Harry si è bloccato.


"Ehm..." Ha detto lui.


La mia testa è iniziata a girare.


"Devo andare, Harry." Ho detto improvvisamente e sono corsa fuori dallo scompartimento prima che potesse fermarmi.


Mi sono rinchiusa in un altro scompartimento vuoto.


Devo smetterla.


Di piangere intendo.


Sto piangendo così tanto che non riesco quasi più a vedere la carta.


Adesso Harry sa quanto sono patetica.


Mi odio. Penserà che gli vada di nuovo dietro.


E non è così.


NON VADO DIETRO A HARRY POTTER.


E' solo che lo amo. Tutto qui.




21:00


Ero nascosta in quello scompartimento a piangere disperata quando la porta si è aperta.


"Ginny." Ha detto una voce dolce.


"Come hai fatto a trovarmi?" Ho borbottato, asciugandomi gli occhi.


"Non è stato difficile, mi è bastato seguire il rumore. Sembrava che qualcuno stesse soffocando." Harry ha detto con un sorriso.


Un sorriso che è scomparso nel momento in cui ho alzato la testa lanciandogli un'occhiataccia.


"Che cosa vuoi, Potter?" Ho chiesto

""
""Che cosa vuoi, Potter?" "Hanno ripetuto i miei orecchini.


"Cos'è successo prima, Ginny?" Ha chiesto Harry.


"Oh, ma fammi il piacere, Harry. Sai perfettamente cosa è successo." Ho ribattuto, ruotando gli occhi. Lui è arrossito.


"Allora, se non ho capito male, vorresti che fossi stato io a scriverti quelle lettere?"


"COSA CREDI, HARRY POTTER?" Sono esplosa. "Ti AMO da sempre. Anche quando ero una bambina... dormivo con il tuo ritratto, che avevo disegnato, sotto il cuscino. DORMIVO CON LA TUA IMMAGINE SOTTO IL MIO CUSCINO, e succedeva ancora prima che ti conoscessi. Quindi non startene lì a guardarmi con la bocca spalancata, okay?"


"Dormi ancora con la mia immagine sotto il cuscino?" Ha chiesto, un sorriso che si andava formando sul suo viso.


"SI', MA QUESTO NON E' IL PUNTO, HARRY." Ho gridato.


"La tieni ancora sotto il cuscino, davvero?" Lui ha detto in tono incredulo.


"Beh...sì." Ho risposto con aria di sfida.


Lui mi ha fissata per un attimo. E io ho fatto altrettanto.


"E mi somiglia?" Voleva sapere.


"CHE T'IMPORTA?"


Lui si è scostato i capelli dagli occhi. "Sono curioso."


"Beh...più o meno - i capelli sono un po' più ordinati." Ho mormorato, morendo per l'imbarazzo.


O per lo meno desiderandolo.


E a quel punto, d'un tratto lui ha iniziato a spingermi, ma gentilmente, contro la porta dello scompartimento, e mi ha guardata negli occhi.


"Volevi davvero che fossi stato io a scriverti quelle lettere, non è vero?" Mi ha chiesto, a voce bassa - quella stessa voce che aveva quando sembrava flirtare con me.


"Sì." Ho detto, come un'idiota.


Beh, non ho potuto farci niente. Ero completamente ipnotizzata dai suoi occhi. Erano così verdi, con queste piccole macchie d'oro... Come posso essere ritenuta responsabile per quello che dico quando sto di fronte a Harry Potter?


"Beh...allora, penso che tu sia fortunata." Ha detto, avvicinando il suo viso al mio.


"Uh." Ho risposto sentendomi venire meno.


"Ero io." Ha sussurrato, appena prima di baciarmi.


Mamma mia!


"Uh." Ho mormorato, dopo che lui ha tolto la sua bocca dalla mia.


"Mm..." Lui ha detto spostando le sue labbra sulla mia guancia.


"Perché non me l'hai detto?" Ho chiesto, ancora un po' stordita.


"E' troppo pericoloso, Ginny. Se Voldemort lo scoprisse...ecco Perchè non possiamo stare insieme." Ha risposto, guardandomi con desiderio, ma, contemporaneamente, con rassegnazione.


"Potter - lo dirò una volta sola visto che ho perso quasi tutta la mia facoltà di parola - Adesso che ho iniziato a baciarti, non ho nessuna intenzione di fermarmi!" Ho dichiarato, drammaticamente.


Oh Dio.


"Beh...uh." Harry ha detto, appena prima che iniziassi a baciarlo di nuovo.


"Davvero Ginny, è troppo pericoloso." Ha gemuto, spingendomi via dolcemente.


"Amo il pericolo ... e non c'è bisogno che nessuno lo sappia." E ho ricominciato a baciarlo.


(Non posso credere di averlo detto! 'Amo il pericolo'! Che banalità! Oh...però ha funzionato...)


Infatti, dopo un secondo, Harry mi ha catturato di nuovo le labbra.


"Sai... mi fai davvero perdere il controllo, Ginny Weasley." Ha sussurrato.


AH! Faccio perdere il controllo a Harry Potter.

Alleluia!


Ron e Hermione ci hanno trovati a giocare a scacchi nel nostro scompartimento mezz'ora dopo.


"Siamo quasi arrivati, amico." Ron ha detto sedendosi accanto a Harry.


"Non preoccuparti, il 31 Luglio arriverà presto." Hermione ha detto con fare incoraggiante.


"Esatto - ti organizzeremo una festa di compleanno." Ho sorriso.


Lui mi ha guardata. "So già cosa voglio di regalo."


"Davvero..." Ho chiesto, sollevando un sopracciglio.


Ron e Hermione non ci stavano guardando così Harry si è sporto verso di me.


"Ma l'ho già ricevuto." Ha sussurrato nel mio orecchio.


"Che cos'è?" Ho mormorato, anche se sapevo già la risposta. O almeno lo pensavo.


"Un nuovo paio di calzini." Ha risposto.


Non ho mai pensato che Harry fosse romantico.


E infatti avevo ragione.


Ma APPENA prima di arrivare in stazione, Harry mi ha trascinata in corridoio.

E mi ha dato un lungo bacio d'addio.


E adesso, me ne sto qui, seduta nella mia stanza alla Tana - è bello essere ritornati a casa dopo due anni.


E sto sorridendo perché:


1. Ho concluso questo diario e il finale è felice. (Ed era ora!)


2. Vedrò Harry tra un mese e ho appena compreso una cosa...


Ci sono dei finali da 'e vissero felici e contenti' - e non solo nelle favole.


Lo so, ne sto vivendo uno.


Di finale da favola, intendo.


Vorrei solo che  il mio momento profondo
come al solito.


*FINE*
  
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