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Autore: topoleone    02/09/2013    0 recensioni
Nella vita si può essere falco, gazzella, pecora o leone; si può essere preda o predatore, attivi o passivi, invisibili al mondo o leader carismatici.
e nei secoli l’esperienza accumulata ha portato ad etichettare i pensieri, raggruppandoli perfino in scuole e correnti, che si studiano in filosofia. Ma ce n’è una ai più sconosciuta che qui vi voglio esplicitare: la filosofia del Topoleone.
[dall’epilogo] Mi sono sempre chiesto se il Topoleone sia un animale mitologico o in via di estinzione/ o ancor più tristemente se la sua esistenza sia una mera illusione della mia fervida immaginazione.
E così sapete già l’inizio e la fine di questo scritto, pur essendo l’epilogo ancora lontano e indistinto. Consideratela una possibilità in più per scegliere se proseguire o meno con questa strana lettura.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La geometria piana dell’amore

Forse è l’unica certezza che ci accompagna nella vita.
La ricerca dell’amore, di qualsiasi forma esso sia e su qualsiasi oggetto questo si riversi: la carriera, i soldi, una persona, un oggetto, animali e ideologie.
Il Topoleone crede che sia una specie di gene innato e comune a tutti, ma essendo una creatura molto poco materiale l’unica forma di amore per cui, per lui, valga la pena di investire energie ed anima è l’amore psico-fisico tra individui della stessa specie, che siano o meno dello stesso sesso poco importa.
(Lo sapevate che secondo il portale Life-science sono quasi 500 le specie animali nelle quali sono documentati i comportamenti gay? Povero Charles Darwin!)

Parentesi a parte, in un universo dove tutto è matematicamente geometrico, dalla musica al bosone di Higgs, non si può quindi pensare che solo l’amore non sia tale. Ed il Topoleone si è divertito a trovare una rappresentazione di “questo folle sentimento”.

A) la perfezione del cerchio.
Paragonabile allo ying yang, alla mezza mela ed all’anima gemella, dove due individui si fondono per crearne uno solo. Scherziamo?!
L’unica eccezione concessa sarebbe quella genetica della procreazione, ma la perfezione di una linea che si chiude, non è di certo l’ideale per rappresentare l’imperfezione dell’essere, anche se si volesse idealizzare l’amore. E due esseri imperfetti in com-unione di certo non cambiano il segno di quest’equazione emozionale.

B) lo spigolo vivo del triangolo.
Solo un sorcino potrebbe affermare di non aver mai considerato questa geometria: lui, lei l’altro; voyeur per un giorno, sqr F + M, sqr M + F, 3nini e cazzi e mazzi? Parliamone! Ognuno ha la sua visione dell’amore, ma il topoleonico pensar non sa dividere eros e psiche, che a braccetto se ne vanno. Da qui ne consegue che nemmeno questa figura gli si addice e che decade anche la seguente c)

C) da 90° x 4 alla moltitudine del dodecaedro.
Scambisti e baccanali, sogno proibito che alimenta le fantasie da ombrellone (e anche no…sia mai che si ricerchi un metodo alternativo al riscaldamento invernale e la frizione tra corpi aiuti la causa dell’abbattimento dell’innalzamento della temperatura globale) e che spesso si vuol far passare come poligamico rapporto, svuotano l’amor da ogni sua forma. Involucri vuoti si accoppiano cercando di soddisfare desideri animali proiettati in direzioni sempre più spinte e superficiali, dove tutto si riduce alla pura fisicità e, sempre più spesso, con orgasmiche finzioni, più finte di un film porno.

D) amore sghembo.
Sarebbe un amore molto triste se rimanesse amor platonico, senza unione, seppur con mille ideali complessi accomunanti; ed è fuori discussione che le seghe mentali, a lungo andare portino ad inevitabili rotture (di qualsivoglia genere).

E) incidenti di percorso.
Ta daaaaan! Come poteva essere diversamente? E’ nella sua grafica semplicità che prende vita la complessità dell’amore. Dove due individui, pur rimanendo tali, con le loro diversità, con le loro valige di dubbi ed esperienze vissute, si incrociano, si guardano, si toccano e in quell’unico punto di unione sanno di poter condividere tutto.



 
  
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