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Autore: blackthornssnaps    07/09/2013    2 recensioni
STORIA IN REVISIONE !!!!
Percy ricorda tutto. I suoi amici, la vita al Campo Mezzosangue, la guerra contro i Titani, l'esperienza al Campo Giove e la guerra contro Gea e i giganti. E soprattutto ricordava Annabeth e i bei momenti trascorsi con lei. Ma se si fosse sbagliato? Se fosse stato un sogno? Se fosse stato tutto frutto della sua immaginazione? Se la ragazza che ama non esistesse, se non nella sua mente? Che cosa accadrebbe? E poi sarebbe vero? Qualcuno è davvero in grado di immaginare tutto questo?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Sally Jackson
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Omnes somnis (tutti i miei sogni)

No.
Questo non aveva senso.
Non poteva essere vero. Lui era stato al campo quel giorno.
L’incidente è stato colpa del Minotauro, il primo mostro che ha affrontato.  Ma…  Suo “padre” non era in macchina quel giorno. Paul e Sally non si erano ancora conosciuti e Gabe, beh Gabe era ovviamente a casa a giocare a poker. Di cosa stava parlando sua madre allora?

- Percy, tesoro – disse Sally – lo so che è una cosa difficile da accettare..

- Difficile? No, no tu ti stai inventando tutto, lo so. Non mi vuoi dire la verità per via dei mortali. Lo capisco, ma non mentire per favore.

Percy era sconvolto. Non accettava ciò che gli avevano detto.
E come poteva farlo? Significava che si era immaginato tutto.  La sua vita, le imprese, le guerre, gli amici e…
No. Non poteva essersi immaginato Annabeth.
Era l’unica ragazza che l’avesse mai considerato e ed era anche la sua migliore amica, l’unica che lo conosceva meglio di chiunque altro. Lei. Lei era la sua ancora di salvezza (metaforicamente parlando).
Aveva bisogno di lei, non poteva essere solo frutto della sua fantasia, che tra l’altro non aveva mai avuto.

- Mortali? Di cosa parli? – chiese Sally visibilmente preoccupata.

- Forse è un effetto collaterale del risveglio…  Bambino mio, ascoltami. Io ti sto dicendo la verità. Almeno quel poco che so. Posso immaginare che sia dure per te, sono passati 5 anni lo capisco. 5 anni di incoscienza, 5 anni di vita legato ad una macchina, 5 anni di vita sprecata. Ti sei perso un sacco di cose, hai ragione.

Percy crollò e scoppiò a piangere. Non ce la faceva più.
Ormai era chiaro. Quello che fin’ora aveva sperato fosse uno scherzo della madre, invece era vero. Aveva sognato tutto.
E anche la sua paura più grande si era avverata:  Annabeth, non era reale.
Non poteva trattenere le lacrime, e non sapeva come spiegare tutto quello che provava a sua madre.
Forse semplicemente non poteva.
Era una donna comprensiva e lui sapeva che poteva dirle tutto, ma come poteva credere a “questo”?
Sally lo lasciò sfogare, ne intuiva il bisogno dal volto del figlio. Rimase in silenzio e si limitò ad accarezzargli i capelli dolcemente, per rassicurarlo.
Dopo un po’ Percy riuscì a fatica a calmarsi, e trovò al coraggio di porgere alla madre una domanda che gli ronzava in testa:

- Mamma, una domanda – disse cercando di limitare i singhiozzi – l’uomo che ti ha abbracciato prima…

- Oh, lui… è il mio editore. La tua condizione mi ha spinto a realizzare il mio sogno di scrivere un libro e lui mi ha dato una mano. Ok, forse editore non è proprio il termine esatto, insomma lui è un professore di storia. Comunque un giorno parlando mi ha detto di conoscere qualcuno che poteva aiutarmi e mi ha procurato un contatto con la casa editrice. Percy, andiamo non preoccuparti  – aggiunse notando lo sguardo indagatore del figlio – siamo solo grandi amici. È sposato e io non rovinerei mai la sua famiglia.

Percy tirò un sospiro di sollievo.
Gli sembrava strano che sua mamma stesse con quell’uomo, anche ammesso che non fosse chi credeva. Una parte di lui sperava ancora di non sbagliarsi, e che la sua Annabeth esistesse, dopotutto l’aveva detto anche sua madre: ha una famiglia, perché non dovrebbe avere una figlia?
Comunque più ci pensava, più si rendeva conto che fosse un’idea folle.
Non era Friedrick Chase.
Era impossibile.

- Percy, ne hai passate tante per oggi. Troppe verità dette tutte insieme. Riposati ora, ne hai bisogno. Ora ti lascio solo, ok? Quando torno ti racconto tutto quello che vorrai sapere. Ci vediamo più tardi. Ti voglio bene.

Gli scoccò un bacio sulla fronte, come solo lei sapeva fare, e uscì dalla stanza.
“Ti voglio bene anche io” riuscì a sussurrare Percy.
Non aveva particolarmente voglia di dormire, ma tutte le rivelazioni lo avevano distrutto. Perciò non appena chiuse gli occhi, si addormentò.
Non durò molto il suo stato di sonno, non sapeva definire esattamente quanto tempo sia passato, ma ipotizzo 15-30 minuti, poi qualcuno entrò nella sua stanza.
Aprì gli occhi pensando che fosse sua madre,e il suo cuore improvvisamente, per la sopresa si fermò.
Era lei.


















ANGOLO SCUSE AUTRICE:

SONO TORNATAAAA!!
Si, sono imperdonabile, avete ragione. È più di un mese quasi che non aggiorno, vi porgo le mie umilissime scuse, ma tra le vacanze e i miei che volevano ri-pitturare interamente la casa ho avuto un sacco di cose da fare! Perciò, nonostante avessi la bozza pronta, non potevo pubblicare.. scusateee *si inginocchia con le mani unite e facendo la faccia da cucciolo per farsi perdonare*
Tornando al capitolo… So di aver scritto che questa storia fosse una Percabeth, e ancora della Percabeth non ci sono tracce, ma tranquilli arriverà! Non posso distruggermi da sola le OTP (cose che tra l’altro già faccio) perciò… Niente, lascio a voi i commenti o le domande o le critiche.. accetto tutto, dagli errori si impara e si migliora.. per cui un bacio e stavolta cercherò di aggiornare presto!
Ultima cosa: RECENSITEEE!! *^*
Becki_diAngelo :3

 
   
 
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