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Autore: GJDunkel    09/09/2013    4 recensioni
Mi ha sempre colpito il profondo ed eterno amore che Piton ha provato per Lily e mi sono sempre chiesta cosa sarebbe successo se Severus non l'avesse trattata così male e non avesse intrapreso una cattiva strada frequentando i futuri Mangiamorte quando si trovava ad Hogwarts. In questa storia Piton ha la possibilità di tornare indietro nel passato e di poter rimediare finalmente ai suoi sbagli. Ci riuscirà? O cadrà di nuovo negli stessi errori?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Petunia Dursley, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da VII libro alternativo
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Ehilà!! Allora prima di tutto un grazie enorme ai vecchi lettori e ai nuovi, a chi legge e basta e chi invece esprime anche la propria opinione… Eccoci qui al momento tanto atteso. Dove finirà il nostro Piton? Grifondoro? Serpeverde? Nella Casa gestita da Sciampisti? Lo scopriremo nella prossima puntata! Cioè… ora… Bene, vi lascio al capitolo, buooona lettura! :3
 
  Con passo deciso e fumante di rabbia, Lily percorreva i corridoi in cerca di uno scompartimento non troppo pieno.
 
<< Quel presuntuoso… arrogante… infantile… >>
<< …maleducato, superbo, presuntuoso di un Potter >> Concluse Piton.
<< Giusto! In qualunque casa finisca mi auguro che non sia la sua! E quella del suo amichetto… quel Black! Il tuo gufo porta il suo cognome… e quindi??! >>
<< E quindi povero gufo! >> Concluse Severus, strappando una risata a Lily.
 
Alla fine, i due optarono per il terzultimo scompartimento, occupato solo da due ragazzi, un maschio e una femmina, seduti in silenzio l’uno di fronte all’altra.
 
<< Salve >> Dissero Sev e Lily contemporaneamente.
<< Primo anno? >> Chiese il ragazzo.
<< Già – disse Piton – anche voi? >>
<< Eh sì… >> rispose di nuovo lui.
 
  Piton prese posto accanto al ragazzo e Lily si sedette dirimpetto a lui.
 
<< Io sono Lily Evans, piacere! >> Disse lei.
<< E io Severus Piton >>
<< Adam Murray, piacere mio! >> Si presentò il ragazzo.
<< Piacere, Mary McDonald >> Disse finalmente la ragazza, che finora non aveva aperto bocca, stringendo la mano a Lily e porgendola poi a Severus. Ma Piton la fissava, immobile, con la mente improvvisamente altrove.
 
  Mary McDonald, Mary McDonald, Mary McDonald... Mary....
 
 
“Ehi! Sei di Grifondoro?”
“Sì. Che vuoi?”
“ Aspetta… ma io ti conosco!”
“Certo che mi conosci, l’altr’anno il tuo amichetto ha solo cercato di cruciarmi…”  La ragazza, che era sui quindici anni, sbuffò.
 
“Ah, Avery… Me n’ero dimenticato…”
“Io no, chissà perché?”
 
  Sospirando, la ragazza si voltò e fece per varcare il ritratto della Signora Grassa, ma il ragazzo, disperato, le bloccò un braccio.
 
“No aspetta!”
“Ma si può sapere che vuoi?”
“Lily. Chiamala, ti prego!”
“Lily? Lily Evans? Non avrei mai creduto che un giovane Mangiamorte come te si sarebbe mai abbassato voler parlare con una ‘sudicia sanguesporco’! O forse è una scusa per testare delle nuove magie oscure?”
“No… no, ascolta… È proprio per questo motivo, io… Volevo scusarmi con lei!”
“Senti è inutile, davvero. È veramente arrabbiata e con te non vuole più avere niente a che fare”
“Ma mi dispiace! Mi dispiace davvero! – la ragazza alzò un sopracciglio – E mi dispiace anche per quello che ti ha fatto Avery.  Ma per favore, ti supplico! Aiutami a parlarle, falla venire qui! È importante che lo sappia”  La ragazza sospirò di nuovo.
“Va bene, vedo quello che posso fare… ma non prometto nulla!” Il ragazzo si rincuorò.
“Grazie, grazie! E… e se non vuole uscire… se non vuole giuro che dormo qui fuori fino a domattina!”
“Beh, il pavimento non è tanto scomodo!” Disse la ragazza,lanciandogli un’occhiata divertita prima di scomparire definitivamente dietro il ritratto.
 
 
<< Sev…? Severus!!? >> La voce di Lily lo risvegliò da quel lontano flash che apparteneva ad anni orsono, ad una vita che non esisteva più ormai.
<< Oh! Ehm… scusatemi, non so cosa mi abbia preso! Piacere mio, Mary >> Fece stringendole la mano.
 
  Mary McDonald non era molto diversa da come se la ricordava. Portava i capelli biondo scuro, corti e ricci ed era magrolina.
  Quell’ Adam Murray, invece, non lo aveva mai sentito nominare prima d’ora. Sicuramente a quel tempo era finito in case come Corvonero o…
 
<< Tutta la mia famiglia è stata in Tassorosso! >> Disse Adam, confermando le sue teorie.
 
  Passarono il resto del tempo a parlare delle Case, nelle nuove materie, del Quidditch… Quando passò la sorridente donna con il carrello dei dolciumi, si divisero i soldi e si fecero tutti e quattro una bella scorpacciata di Zuccotti di Zucca, Cioccorane, Pallini Acidi e quant’altro.
  Poco prima di arrivare in stazione, si infilarono velocemente la divisa di Hogwarts, ovvero la lunga tunica nera, e dieci minuti dopo il treno si fermò, annunciando il loro arrivo. Come da regolamento, lasciarono i loro bagagli sull’Espresso, sapendo che avrebbero poi ritrovato le loro cose sistemate e al loro posto nei rispettivi dormitori. Tutti scesero dal treno, dove scorsero subito (era difficile non notarlo, nonostante fosse buio) un omone dall’aspetto spaventoso, ma dagli occhi buoni. Era alto e grosso almeno il triplo di un uomo normale e portava una lunga barba nera.
 
<< Primo anno! Primo anno con me, seguitemi! >> Gridò.
 
  I ragazzi del primo anno non se lo fecero ripetere due volte (poteva anche avere gli occhi più amabili del mondo, ma era pur sempre un mezzogigante!) e lo seguirono attraverso una fitta e buia foresta. A parte quando un panorama di Hogwarts non strappò loro un sonoro “Ooooh!”, nessuno aprì bocca, finché non giunsero al Lago Nero.
 
  Come ordinato da Hagrid, si divisero in gruppetti da quattro e ognuno salì su una piccola barca di legno.
  Lily, Severus, Adam e Mary scelsero ovviamente la stessa, facendo attenzione a prendere bene le distanze da James e Sirius. Arrivati alla riva opposta, attraversarono un lungo tunnel, poi arrivarono a un porto sotterraneo dove dovettero arrampicarsi per una ripida scogliera.
  Severus era ormai abituato, ma Lily si trovava in evidente difficoltà e cadeva quasi ad ogni passo.
  Piton  se ne accorse.
 
<< Dammi la mano >> Le disse, sorridendo
<< No, non preoccuparti, ce la faccio da sola! >> Replicò non del tutto convinta.
 
  Alzò una gamba per scavalcare  uno scoglio particolarmente alto, e si accorse subito che senza l’aiuto di qualcuno non sarebbe mai riuscita a salire.
 
  << Su, Lily! Dai la mano a Mocciosino, il tuo fidanzatino! >> Intervenne James, accompagnato dalla risata di Sirius e il timido sogghigno di Peter.
<< Oh, James, e dacci un taglio! >> Esclamò Lupin, facendo ammutolire tutti.
 
  Severus ne approfittò del momento per prendere la mano di Lily e aiutarla a scavalcare lo scoglio, e insieme riuscirono ad arrampicarsi con facilità.
 
    Hagrid li accompagnò di fronte all’enorme portone di quercia.
 
<< Ci siamo tutti? >> Chiese con la sua voce risuonante.
 
Mentre i ragazzi annuivano in risposta, il grande portone si spalancò. Una strega alta, dai capelli neri raccolti, degli occhiali sottili sul naso e vestita con un’elegante abito verde scuro, ringraziò Hagrid e prese il suo posto, accompagnando i nuovi studenti in una saletta vuota.
 
<< Chi è quella? >> Bisbigliò Lily, a Severus.
<< La professoressa McGranitt. Me… - aggiunse in fretta – me lo ha detto mia madre! >>
 
<< Benvenuti ad Hogwarts - la McGranitt iniziò il suo solito discorso - Il banchetto per l'inizio dell'anno scolastico avrà luogo tra breve, ma prima di prendere posto nella Sala Grande, verrete smistati nelle vostre Case. Lo Smistamento è una cerimonia molto importante, perché per tutto il tempo che passerete qui a Hogwarts, la vostra Casa sarà un po' come la vostra famiglia. Frequenterete le lezioni con i vostri compagni di Casa, dormirete nei dormitori della vostra Casa e passerete il tempo libero nella sala di ritrovo della vostra Casa… >> Piton emise un gemito.
<< Tutto ok? >> Gli chiese Lily.
<< Sì, sono solo agitato… >> Rispose. In effetti, era la verità. Lily gli sorrise incoraggiante.
<< Le quattro Case si chiamano Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Ciascuna ha la sua nobile storia e ciascuna ha sfornato maghi e streghe di prim'ordine. Per il tempo che resterete a Hogwarts, i trionfi che otterrete faranno vincere punti alla vostra Casa, mentre ogni violazione delle regole gliene farà perdere. Alla fine dell'anno, la Casa che avrà totalizzato più punti verrà premiata con una coppa, il che costituisce un grande onore. Spero che ognuno di voi darà lustro alla Casa cui verrà destinato.  La Cerimonia dello Smistamento inizierà tra pochi minuti, davanti a tutti gli altri studenti. Nell'attesa, vi suggerisco di farvi belli più che potete. Tornerò non appena sarete pronti per la cerimonia, nel frattempo, vi prego di attendere in silenzio >> 
 
  Detto questo uscì, lasciando nella mente di Piton il ricordo di quando, in un altro e lontano passato, lui l’aveva schiantata per fingere di essere dalla parte di Voldemort, ricevendo invece l’odio di tutti quelli per cui lottava.
  Lily si guardò intorno e, assicuratasi che i suoi nuovi nemici fossero abbastanza lontani, si avvicinò di più a Piton.
 
<< Ehi Sev… >> gli sussurrò all’orecchio.
<< Dimmi >>
<< In Caso finissimo in una casa differente… - Piton represse il secondo gemito – rimarremo comunque amici… vero? >>
<< Certo Lily! >>
<< Sempre? Qualunque cosa accada? >>
<< Sempre >> Confermò Piton, che cominciava davvero a sentirsi male.
 
  Lily, inaspettatamente, lo abbracciò, ma si staccò in fretta perché la McGranitt aveva fatto ritorno. Li fece mettere in fila e li condusse dentro la Sala Grande. Era illuminata da migliaia e migliaia di candele sospese a mezz'aria sopra quattro lunghi tavoli, intorno ai quali erano seduti gli altri studenti. I tavoli erano apparecchiati con piatti e calici d'oro scintillanti. In fondo alla sala c'era un altro tavolo lungo, intorno al quale erano seduti gli insegnanti. Fu lì che la professoressa McGranitt accompagnò gli allievi del primo anno, sempre tutti in fila. Qua e là, tra gli studenti, i fantasmi a lui familiari punteggiavano la sala come velate luci argentee. Lily alzò lo sguardo in alto e vide un soffitto di velluto nero trapunto di stelle. Anzi, sembrava proprio che non ci fosse il soffitto, ma che si affacciasse direttamente sul firmamento.
 
<< Allora è qui! – esclamò Lily a Severus – E qui dove mi hai detto  che il soffitto per magia somiglia al cielo di fuori! >>
<< Wow, te lo ricordi! >> Si sorprese Piton.
<< Certo! >>
 
  Intanto, la professoressa McGranitt aveva collocato uno sedia di fronte a loro. O meglio, quello che per tutti gli altri studenti era un semplice sgabello a quattro gambe, e loro erano in fila per lo Smistamento, che per Piton quello era in realtà una terribile ghigliottina mentre lui era in fila per il patibolo.
  Sopra allo sgabello tanto temuto da Severus, la professoressa pose il Cappello Parlante che, come ogni anno, spalancò la sua… ‘bocca’ e cominciò a cantare il solito benvenuto.
 
Forse pensate che non son bello, 
ma non giudicate da quel che vedete 
io ve lo giuro che mi scappello 
se uno più bello ne troverete. 
Potete tenervi le vostre bombette 
i vostri cilindri lucidi e alteri, 
son io quello che al posto vi mette 
e al mio confronto gli altri son zeri. 
Non c'è pensiero che nascondiate 
che il mio potere non sappia vedere, 
quindi indossatemi ed ascoltate 
qual è la casa in cui rimanere. 
È forse Grifondoro la vostra via, 
culla dei coraggiosi di cuore: 
audacia, fegato, cavalleria 
fan di quel luogo uno splendore. 
O forse è a Tassorosso la vostra vita, 
dove chi alberga è giusto e leale: 
qui la pazienza regna infinita 
e il duro lavoro non è innaturale. 
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio, 
se siete svegli e pronti di mente, 
ragione e sapienza qui trovan linguaggio 
che si confà a simile gente. 
O forse a Serpeverde, ragazzi miei, 
voi troverete gli amici migliori 
quei tipi astuti e affatto babbei 
che qui raggiungono fini ed onori! 
Venite dunque senza paure 
E mettetemi in capo all'istante 
Con me sarete in mani sicure 
Perché io sono un Cappello Parlante! 
 
Dopo un lungo applauso, la McGranitt si fece avanti tenendo un lungo rotolo di pergamena.
 
<< Quando chiamerò  il vostro nome, voi metterete il cappello in testa e vi siederete sullo sgabello per essere smistati» disse. << Avery, Gaylord! >>
 
  Chiamò, e il futuro Mangiamorte si mise il Cappelli in testa, fiero di sentirsi annunciare: << SERPEVERDE! >> Seguito dal lungo applauso della sua nuova Casa.
 << Banks, Tyler! >>
<< CORVONERO! >>
<< Black, Sirius! >>
<< GRIFONDORO! >> Lily parve stupirsi.
<< Cummings, Walter! >>
<< TASSOROSSO! >>
<< Doyle, Dakota! >>
<< GRIFONDORO! >>
<< Elros, Maurice! >>
   
  Poi accadde.
 
<< Evans, Lily! >>
 
  La McGranitt pronunciò il nome della sua amata e lei guardò Severus preoccupata.
 
<< Andrà tutto bene, vedrai >> La rassicurò. Lei gli strinse la mano, poi si avviò con gambe incerte  e si sedette sullo sgabello.
 
  Per un momento, Severus sperò che la sentenza fosse diversa. Se il Cappello l’avesse mandata a Serpeverde, forse… Ma l’unica flebile speranza svanì al grido del cappello parlante.
 
<< GRIFONDORO! >> Annunciò.
 
  Lily si tolse il Cappello, lo consegnò alla professoressa, e corse verso al tavola dei Grifondoro esultanti. Guardò Severus, e gli fece l’occhiolino. Sarebbe andato tutto bene, sarebbero finiti nella stessa casa, pensava lei. Sirius le fece posto sulla panca ma lei, riconoscendolo, si andò a sedere da tutt’altra parte. Non voleva avere niente a che fare con quel maleducato.
 
  Dal canto suo, Severus era disperato. Sentì: << Mellville, Eva! >> e << Minus, Peter >> Diventare due Grifondoro, << Mulciber, Terence >> Serpeverde, ovviamente << Murray, Adam! >> un Tassorosso come previsto << Potter, James!>> - colpo al cuore – Grifondoro, e infine  << Reyes, Maximinus >> Serpeverde.
  Serpeverde…. Voleva diventare un Serpeverde? Certo! Ma solo se anche Lily lo fosse stata, e lui sarebbe stato pronto a diventare anche Farfallabianca pur di starle vicino! Si era lasciato così tanto andare nei suoi pensieri, che non si accorse che la McGranitt lo aveva chiamato già un paio di volte.
 
<< Su signor Piton, non c’è bisogno di essere preoccupati! È solo questione di indossare il Cappello! >> Era proprio quello, il punto, pensò Piton.
 
 La McGranitt, che aveva dovuto scambiarlo per un ragazzo piuttosto timido e insicuro, gli sorrise incoraggiante invitandolo a salire. Ignorando le risate di scherno provenire da James, Sirius e Peter al tavolo dei Grifondoro, si avvicinò al Cappello a passi lenti e pesanti.
 
  Come poteva fare?  Improvvisamente un ricordo. Un’idea. Un nome. Harry Potter, l’alunno che lui odiava, figlio dell’uomo che in un tempo ormai inesistente  aveva ricevuto l’amore di Lily. Della sua Lily. Un amore che Severus aveva sempre ritenuto immeritato. Pensò dunque al piccolo Potter nel suo primo giorno di scuola, al momento dello Smistamento. Serpeverde. Sarebbe dovuta essere quella la sua casa, ma le sue insistenti preghiere avevano persuaso il Cappello a cambiare opinione. Doveva fare come lui, sarebbe stato l’unico modo per non separarsi da Lily lasciandola di nuovo sola tra le grinfie di James e del suo fan club.
  Con la speranza che pregare il Cappello lo avrebbe aiutato, si sedette sul traballante sgabello, mentre la McGranitt gli poneva l’insolito copricapo sulla testa.
 
“Non Serpeverde, non Serpeverde, non Serpeverde…!” Pensò .
“Ti vedo combattuto ragazzo – mormorò il Cappello – Dici di non voler andare a Serpeverde, ma non lo pensi davvero. Non è quello che vuoi…”
“Sì invece! È ciò che voglio! Non voglio appartenere alla Casa dei Serpeverde!”
“Ah, dici di no, eh? Eppure non è quello che pensi…”
“No, invece! Non Serpeverde! Non voglio!” Non poteva negare a lungo. Quel Cappello era capace di leggere la mente meglio del più esperto Legilimens.
“Oh, sì che lo vuoi, eccome! Allora… cos’è che ti spinge a rifiutare la Casa a cui sei predestinato? O meglio… chi?”
“Nessuno! Sono solo io, solo io che non voglio far parte di Serpeverde! Per favore!”
“Ok, quindi non Serpeverde… Che ne dici allora di Corvonero? Ci sono molte persone intelligenti lì…” Piton non rispose. “Oppure Tassorosso, una Casa anche questa niente male…” E se lo avesse voluto mandare a Tassorosso? Cosa avrebbe fatto? Era ovvio che il Cappello aveva capito il suo intento. “Infine c’è Grifondoro, culla dei coraggiosi di cuore… Potrei mandarti lì, visto che le altre due case non sembrano convincerti… - Severus trattenne il fiato – Culla dei coraggiosi di cuore… Ma nella tua testa sento come del disprezzo verso questa casa, vorresti farne parte, ma sai bene che non ne saresti adatto…”
“No, non è vero! Sono adatto, Grifondoro è perfetto, assegnami lì!” Era disperato.
“Ma Severus, sai bene che non è ciò che vuoi veramente. Tu sei un Serpeverde, mandarti a far parte di un’altra Casa non sarebbe giusto né nei tuoi confronti né in quelli degli altri studenti. Se non vuoi separarti da qualcuno, non devi stare continuamente nei suoi paragi, ma dimostrargli che ci tieni, in ogni occasione!”
“Sì ma, per favore, per favore! Assegnami a Grifondoro!”
“Mi dispiace ragazzo, sai che non posso…”
“Sì che puoi, aspetta, sì che puoi...!!” Ma ormai era inutile, e lo sapeva.
<< SERPEVERDE!!! >>
 
  Il gridò risuonò per tutta la sala grande, lacerando così tanto l’anima di Severus che avrebbe potuto generare minimo un migliaio di Horcrux.
 
 
 
*ANGOLO AUTRICE*
 
Per chi è arrivato fino a qui… Grazie grazie e grazie infinite! *w* Ora vi prego… NON UCCIDETEMI! O meglio, prima di uccidermi dovete sapere che è stato difficile anche per me fare questa scelta e scrivere a malincuore questo capitolo… Ma se rimarrete con me scoprirete che ci sono dei motivi per cui ho messo il nostro Sev a quell’orribile Casa, che capirete più avanti. Ma è proprio qui che la cosa si fa interessante(?). Cosa farà Sev? Prenderà confidenza con Avery, Malfoy e il resto dei Mangiamorte? Resterà davvero accanto a Lily? Continuerà ad offendere tutti i mezzosangue? Le risposte arriveranno a loro tempo per ora… Grazie ancora e tanti saluti!
GJ <3
  
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