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Autore: ApeMaiaRosa    10/09/2013    5 recensioni
Avete presente quelle storie dove lei è dolce,ha modi fini,è sempre decisa in ciò che fa e riesce ad ottenere sempre ciò che vuole? Sapete il figo di turno famoso in tutta la scuola che sta sempre con la più troia di questo pianeta solo per l'immagine?
Bene.
Dimenticate tutto.
Perchè?
Perchè lei è una tipa che non si fa mettere i piedi in testa,è MOLTO insicura nonostante la forza non le manchi,è volgare nel parlare e non è per nulla dolce -o forse si?-
Lui invece è bello,sa di esserlo,fa di tutto per esserlo,a volte è davvero stressante per quanto è fissato con il suo aspetto e adora farsi i complimenti....si avete capito bene,se li fa da solo.Ma cosa più importante...udite udite...non ama essere al centro dell'attenzione.Strano per un tipo così no? Ma chi ha detto che in questa storia c'è qualcosa di normale?
Si parla di un amore nato per caso tra due amanti della musica che non sapevano neanche dove la parola amore stesse di casa.
Dal Cap.1
[...]Allora non lo sapevo ma quel ragazzo e quegli occhi mi avrebbero causato degli strani effetti.
Mia prima long,recensite perfavore! :D
Genere: Demenziale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Do you know what love is?
5 anni dopo

 
 
 
Davide POV
 
Mi lascio andare col sedere sul divano, cadendoci pesantemente.
Appoggio lo scatolone che avevo in mano sul tavolino davanti a me, per poi aprirlo.
Vedo Elena passarmi davanti, anche lei con uno scatolone in mano.
Seguo con lo sguardo il percorso che compie la mora guardando…bé si, il suo culo.
Scuoto un poco la testa e comincio a guardare cosa c’è di così pesante in questa scatola.
Sono quaderni pieni di appunti, documenti vari e sul fondo sono adagiati degli album fotografici.
Con calma sfilo tutto da dentro, non senza sbuffare sonoramente per il gran numero e l’inutilità di questi oggetti.
Quando prendo l’ultimo album di foto da dentro cade una foto.
In un primo momento cade capovolta, non mostrandomi il soggetto.
La sollevo ed incuriosito dalla scritta sul retro, che dice  “La prova del fatto che ti amerò per sempre” ,la volto.
Guardando tutti i vestiti e gli addobbi direi che è stata scattata al ballo dell’ultimo anno.
Andando da sinistra verso destra ci sono Carla abbracciata da un ragazzo alto e prestante, con i capelli corti e castani ed un grande sorriso.
Riccardo, il suo ragazzo, è fasciato in un completo nero con la camicia bianca, una cravatta rossa e nel taschino una rosa rossa.
Carla indossa un tubino che termina con uno strascico, tutto celeste e ricco di brillantini, soprattutto quest’ultimo, ma non stonano per nulla.
Ricordo che i due si erano conosciuti al terzo anno e che poi al quarto era cominciata ufficialmente la loro storia.
Ricordo ancora quanto Elena fu petulante con l’amica, voleva a tutti i costi proteggerla da quel tizio.
Se ci penso mi viene da ridere.
In maniera speculare a Carla e Riccardo ci sono André e Luca.
Il biondino è completamente rosso, gli occhi sgranati e i capelli arruffati.
Anche lui avvolto in uno smoking nero come il suo accompagnatore, non ché fidanzato, non ché persona alla quale è rivolto il suo sguardo imbarazzato.
Al contrario di André, Luca è completamente divertito dall’espressione del biondo e lo guarda con affetto non nascondendo però il grande sorriso.
I suoi capelli neri sono tirati indietro dal gel e la bocca è leggermente schiusa, nell’atto di parlare o forse di ridere.
Al centro poi, vicino a Carla, ci sono io con la testa incassata nelle spalle e gli occhi chiusi e di fianco a me Elena che mi versa un qualche liquido, forse ponch, in testa.
Anche io ero tutto in tiro quella sera, smoking nero, cravatta rossa e una peonia bianca nel taschino.
Poi bè, c’è Elena che, a differenza di tutti gli altri, è vestita come tutti i giorni.
Maglietta nera, camicia viola a quadri sopra, leggins nero e sopra una gonna –o meglio, un pezzo di stoffa visto che è quasi inesistente- dello stesso motivo della camicia.
I capelli sciolti con le punte colorate da poco di un verde acceso e tanta matita ed eyeliner intorno agli occhi.
Sorrido, trovandola nonostante tutto la più bella di tutte.
Ha un’aria sia divertita che arrabbiata.
Chissà che avevo combinato quella volta.
A già…..
 
 
*****************************************************************
 
Fai fermare l’autista e scendi davanti casa di Carla.
Dal giorno in cui avete trovato Elena quasi esangue sul pavimento di casa sua, ha abitato con Carla.
I genitori dell’amica sono stati più che felici di accoglierla, l’avevano sempre considerata come una figlia.
Sgranchisci un pochino le gambe.
Sei agitato.
In fondo è solo uno stupido ballo ma proprio non riesci a non fremere immaginando la tua ragazza agghindata con qualche abito particolare.
Ragazza, o sarebbe meglio dire ex-ragazza?
Già, perché è quasi un mese che avete litigato, o meglio, Elena ha litigato con te perché pensava tu la tradissi, e chiuso la vostra relazione.
Non ci pensi, non ti importa più di tanto.
Lei è tua, e lo sarà per sempre.
Sai che è così.
Bussi e fremi nell’attesa.
La porta si apre e vedi il volto sorridente e truccato di Carla che ti saluta euforica invitandoti ad entrare.
C’è euforia anche in casa.
Lo credi bene, i genitori di Carla stanno per vedere la loro figlioletta diventare una donna.
Padre commosso, mamma commossa, tutti felici e tante inutili lacrime.
Non capirai mai cosa ci sia da piangere in un evento come questo, che dovrebbe essere poi uno svago.
Ti accomodi in salotto, attendendo che le dame finiscano di prepararsi.
Suona il campanello.
E’ Riccardo.
Si accomoda anche lui sul divano accanto a te.
Lo vedi che è felice, non sta nella pelle.
Pochi minuti ancora e la prima a scendere è Carla.
Il vestito le sta d’incanto ed è davvero stupenda, più del solito almeno.
Ma non è lei che ti interessa, non è lei che aspettavi.
Senti dei passi provenienti dal corridoio, questa deve essere Elena.
Ti alzi cercando di non correre per abbracciarla, chiederle scusa e dirle che non la stavi tradendo, ma è stata quella sgualdrina a baciarti come se nulla fosse in mezzo al corridoio.
Quando arriva in sala non nascondi la tua delusione nel vederla vestita normalmente e ti lasci scappare un << Ooooow, ed io che speravo in qualcosa di attillato e scollato  >> scatenando la risata di Riccardo e Carla, non ché dei genitori di quest’ultima e l’incazzatura di Elena.
Arrabbiata sia per la tua presenza sia per il fatto di essere completamente fuori strada con i suoi gusti.
Lo sai bene anche tu che lei odia i tacchi, i vestiti lunghi e le cose impegnative, ma da maschio quale sei, per quanto tu sia razionale, i tuoi desideri vengono comunque a galla, più dettati dagli ormoni che altro.
Lei è così, semplice e sbrigativa, ma in fondo la ami anche per questo.
Ovviamente lei non può lasciarsi scappare l’occasione di punzecchiarti e farti del male e quindi ribatte con un
<< Ooooow, ed io che credevo che fossi da qualche parte ad accoppiarti con quella troia >>
E detto questo esce, precedendo tutti e salendo in macchina.
Ci rimani malissimo.
Questo non doveva dirtelo.
Infondo che ne potevi sapere tu che quella ragazza ti avrebbe baciato così all’improvviso in mezzo al corridoio proprio davanti la classe di Elena?
Sospiri dispiaciuto e anche tu, come Elena, sali in macchina.
Il tragitto da casa di Carla a scuola trascorre in un imbarazzante silenzio.
Elena è seduta vicino al finestrino sinistro, tu vicino a quello destro, in mezzo a voi Riccardo con in braccio Carla che ‘amorevolmente’ limonano a più non posso.
Certe effusioni in pubblico non ti turbano, ma in questo momento spaccheresti volentieri la faccia ad entrambi.
Una volta arrivati Elena non ti degna del minimo sguardo, si limita ad entrare e a saltare subito al collo di André.
Lo invidi in questo momento.
Rimani un attimo interdetto a vedere André, lui si è diplomato l’anno scorso!
Poi ricordi, il suo compagno si diploma quest’anno.
I due si erano conosciuti un anno prima ad una Assemblea D’Istituto.
Che combinazione è?
Proprio come te ed Elena.
Sorridi ripensando al buffo modo in cui, alla fine, è cominciato il vostro rapporto.
La serata passa più o meno indisturbata.
Elena ha continuato ad ignorarti, ma tu proprio non ce la fai a vederla in collera con te.
Dopo l’annuncio del Re e della Regina del ballo decidi di fare tutto ciò che è in tuo potere per farti perdonare dalla tua ragazza, perché si, per te è ancora la tua ragazza.
Disinvolto come tuo solito, ti dirigi verso lo speaker, un ragazzetto bassino, con i capelli corti e rossicci e degli occhiali dalla grande montatura che lo fanno sembrare in tutto e per tutto un nerd.
Con un paio di carinerie e sorrisi a trentadue denti ti concede di salire sul palco e fare il tuo annuncio.
Il tuo bell’aspetto ha fatto centro, e poi eri sicuro che quel piccoletto fosse gay.
Sali e le luci ti investono.
Quando poi richiami l’attenzione del pubblico improvvisamente ti trovi tutti gli occhi e le orecchie puntati contro.
La sicurezza di prima che si va a far benedire.
Si perché, per quanto tu sia spigliato con le persone singolarmente avere un gran numero di persone ad ascoltarti e fissarti ti mette ansia e soggezione.
Mandi giù un groppo in gola e cominci il tuo monologo.
<< Salve ragazzi, mi chiamo Davide D’Elia.
Forse mi conoscete come ‘il punk’ , ‘il drogato’,’l’emo’, ‘il figo’ o quel che vi pare, so solo che stasera sono qui per parlarvi di una cosa che mi sta davvero a cuore.
Dovete sapere che la mia ragazza, la donna più bella di questo mondo e che io amo alla follia, mi ha lasciato da quasi un mese.
Lei crede che io l’abbia tradita perché ha visto me ed una ragazza baciarci davanti alla sua classe.
Quel che lei non sa è che io stavo andando a prenderla per pranzare insieme e all’improvviso mi sono trovato appiccicato alle labbra quella specie di polipo.
Quindi, alla luce del fatto così come è accaduto tu, Elena Maripali >> e detto questo scendi con un balzo dal palco raggiungendola al centro della palestra/sala da ballo accanto ad André, Luca e Carla << Vuoi tornare ad essere la mia ragazza? >> finisci il pensiero sorridendo alla mora.
La sala si riempie di aspettative e di urli di incitamento, tutti gli occhi e i riflettori puntati su di voi.
La fissi negli occhi e dopo qualche istante di suspance ti versa il suo bicchiere di succo in testa e se ne va.
Improvvisamente cala un silenzio imbarazzante che sfocia poi in risate, frasi di conforto o semplici chiacchiere inutili.
I tuoi amici ti guardano desolati lasciandoti poi in compagnia di Luca per andare a cercare Elena.
Pianti in asso anche Luca ed esci fuori per una boccata d’aria e per schiarirti le idee.
Una volta fuori vedi un figura seduta sul marciapiede.
Ti avvicini e, alla fioca luce del lampione, riconosci Elena.
Non alza lo sguardo, non ti degna della sua attenzione.
Sta così, con lo sguardo perso in un punto non ben definito davanti a se.
Che non si sia accorta della tua presenza?
Le sfiori la spalla con la mano e la vedi di scatto alzare lo sguardo verso di te per poi riportarlo al nulla.
<< Perché sei scappata così? >>
<< Perché lo hai detto a tutta la scuola? >>
<< Non si risponde ad una domanda con un’altra domanda >>
<< Non si sbandierano i fatti privati di una persona ai quattro venti >>
Sospiri, questa conversazione sta già diventando astiosa  dopo neanche quattro battute.
<< Ele senti, non voglio litigare, solo ascoltami per piacere. >>
<< Tu non vuoi litigare, io non voglio ascoltare, la conversazione si può considerare conclusa allora. >>
<< Cazzo Elena, almeno fammi spiegare! Io non ho fatto nulla, non la conosco neanche dannazione! Mi è venuta vicino, mi ha salutato, ho risposto e poi mi è saltata addosso! Non puoi avercela con me per una cosa di cui non ho colpa! >> strilli quasi sul punto di piangere.
La vedi sospirare e poi alzarsi.
Ti guarda negli occhi, scrutandoti con i suoi che hanno acquistato di colpo grande intensità.
Deve leggerci verità perché ti bacia  piano, solo sulle labbra.
<< E questo? >>
<< Vuol dire che ti ho perdonato cretino, ma fammi di nuovo una cosa del genere e sei morto! >>
Sorridi a trentadue denti e l’abbracci.
Tornate dentro dove incontrate subito Carla e Riccardo.
André e Luca vi raggiungono dopo costringendovi a fare una foto tutti e sei.
Vi mettete in posa, ma la macchina fotografica del fotografo si scarica.
Vi chiede un minuto per cambiare le pile ed intanto parlottate fra voi.
Carla e Riccardo si dicono le solite cose dolci baciandosi.
Luca sussurra qualcosa ad André del tipo “Non vedo l’ora che sia dopo per poter sfondare quel bel culetto che ti ritrovi” ed il biondo non può far altro che arrossire come un peperone e guardare imbarazzato il suo ragazzo per il suo modo esplicito di parlare.
Poi ci siete tu ed Elena, tu nel pieno di dubbi ed in preda agli ormoni.
<< Ma allora stiamo di nuovo insieme? >>
Elena ti fissa stralunata, si gira, si fa passare un bicchiere di succo dal tavolo vicino.
Intanto il fotografo ha cambiato le pile e vi incita a mettervi in posa.
Con la musica così alta risulta difficile sentirlo e nell’attimo dello scatto vi immortala nelle pose più assurde.
Carla e Riccardo che tutto sommato sono davvero stupendi insieme, André rosso come un pomodoro abbracciato in vita da Luca che sorride divertito e poi bè, ci siete tu ed Elena.
Lei mezza arrabbiata e mezza divertita e tu con gli occhi chiusi che vieni bagnato dal succo.
 

***********************************************************
 
<< Davide…? >> mi chiama la tua ragazza dalla stanza da letto.
<< Davide! >> stavolta esce fuori e mi viene incontro.
Le sorrido venendo distratto dai miei ricordi.
<< Dado che guardi di così interessante? >>
<< O nulla, solo una vecchia foto del ballo della scuola….Eri proprio stupenda! >>
<< Ehi, vorresti dire che ora non lo sono?! >> dice lei fintamente offesa.
<< No, ora sei pure meglio….Allora perché sei venuta a scocciarmi? >>
<< Oooo nulla, volevo solo dirti che la camera da letto è tutta sistemata…la inauguriamo? >> mi chiede maliziosa la mia ragazza.
E altrettanto maliziosamente le rispondo un “Mi sembra un'ottima idea” per poi baciarla con foga, prenderle la mano e portarla in camera da letto.
 
 

The End(?)

 
 
 
 
 
 
 
 
L’angolo dell’autrice.
 
Ed eccoci qui all’epilogo.
L’ultimo angolo autrice, mi mancherà, ma tutto finsice.
Questa storia è stata un cammino tortuoso cominciato nel lontano(?) 15 marzo 2013….ci ho messo sei mesi a scriverla tutta!
Non avrei mai creduto di impegnarmi così tanto e di prenderla così a cuore.
Basta parlare, finirei solo per dire cose che ho già detto nel precedente angolo autrice.
Do solo un’ultima indicazione, quel punto interrogativo alla fine sta a significare che non è certo che non ci sarà un sequel (anche se per ora non credo che ne farò) o anche solo missing moments, one shots o anche spin-off (uno lo ho in mente, ma devo ancora svilupparlo per bene)
Detto questo torno a ringraziare tutti voi cari lettori che mi avete sostenuta.
Avete recensito, messo tra le preferite, seguite, ricordate o anche solo letto in tantissimi, per me questo è fonte di grande orgoglio e soddisfazione.
Grazie, davvero!
Non so come avrei fatto senza di voi!
State pur certi che nel caso io decida di pubblicare qualcosa di minimamente inerente a questa fiction verrete avvisati, se poi non lo volete basta scrivermelo nella recensione o con un messaggio xD
*prende fazzoletto e asciuga lacrimuccia* Ed ora, è con grande dispiacere che vi dico definitivamente Arrivederci!
Rage & Love
 
 
-ApeMaiaRosa
 
  
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