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Autore: Leena    18/03/2008    2 recensioni
Questa è una serie (spero XD) di one shot dedicato alla nuova coppia che mi ronza in testa da quando ho finito di leggere HP e i doni della morte: Albus Severus Potter e Scorpius Malfoy. Enjoy It!ALZATO A ROSSO IL RATING PER L'ULTIMO CAPITOLO!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Next Generation!Incontro Clandestino!

Next Generation!

 

 

Incontro Clandestino!

 

 

 

Hogwarts, gennaio 2024

 

 

 

 

Il nuovo anno era iniziato da poco.

 

Le lezioni ancora non erano riprese.

 

Fuori tutto era coperto da una manto bianco.

 

La neve non accennava a voler smettere di cadere.

 

Da giorni ormai il termometro segnava meno tre gradi.

 

Ma gli abitanti all’interno del castello sembravano non essersene accorti.

 

Il ritratto della signora grassa, davanti all’entrata del dormitorio del Grifondoro, si aprì impercettibilmente.

 

Al mise la testa spettinata fuori per guardarsi intorno.

 

Dopo essersi accertato che non ci fosse nessuno nei dintorni, si nascose sotto il mantello dell’invisibilità, che suo padre aveva dato a James.

 

Si avviò silenziosamente verso le scale, per raggiungere i piani più bassi del castello.

 

L’unica ad essere informata della sua scappatella da Scorpius era Rose, che era sempre pronta ad aiutare il cugino nelle sue fughe notturne.

 

Al diede un’occhiata veloce all’orologio, si accorse di essere in anticipo e rallentò l’andatura.

 

Scorpius lo aspettava dietro la porta del dormitorio dei Serpeverde alle 23.00 precise.

 

Se fosse arrivato in anticipo avrebbe dovuto aspettare e il rischio di farsi beccare era troppo alto.

 

Si avviò con tutta calma giù per le scale.

 

Ormai la sapeva a memoria.

 

Se non era lui ad andare da Scorpius, lo andava a prendere con il mantello dell’invisibilità per passare la notte nella torre dei Grifondoro.

 

Ormai era diventata una tradizione.

 

Arrivò puntuale davanti alla porta del dormitorio e fece rumore di proposito.

 

Pochi secondi dopo l’occhio azzurro di Scorpius  fece capolino attraverso la porta socchiusa.

 

“Al?” domandò incerto e a voce bassissima.

 

Scorpius avverti qualcosa spingere la porta per aprirla.

 

Lasciò lo spazio ad Al per entrare.

 

Il dormitorio erano quasi del tutto deserto, escluso qualche studente che si era attardato sui compiti e che comunque ignorò il passaggio silenzioso di Scorpius.

 

I due giovani si diressero verso i dormitori maschili senza parlare.

 

Scorpius entrò, nella stanza, scura,illuminata da torce, i letti con le lenzuola e le tende verde e argento.

 

Lasciò che Al si sedesse sul letto e mentre si accingeva ad accomodarsi di fianco al fidanzato, una voce assonnata lo richiamò.

 

Scorpius si lasciò andare a un sonoro sbuffo spazientito.

 

“Che c’è Colin?” domandò, senza preoccuparsi di sembrare scazzato.

 

Colin era un ragazzo magro, con dei corti capelli castani e acquosi occhi verdi, aveva la faccina da topo, in poche parole era tutto ciò che non veniva definito sex symbol.

 

Era un ragazzo strano, appassionato di aritmanzia e snobbato da tutti.

 

L’unico che gli dava corda qualche volta era proprio Scorpius, ed era per quel motivo che Colin con lui aveva sviluppato un rapporto particolare.

 

Lo vedeva come il suo eroe personale e ogni occasione era buona per parlargli.

 

Ma questa occasione decisamente non andava bene a Scorpius.

 

“Sei arrivato ora?” chiese,appoggiandosi sul gomito.

 

Scorpius aveva preso a spogliarsi con l’intenzione di mettersi il pigiama.

 

Al trattenne il respiro mentre il fidanzato si levava il maglione e lo buttava con noncuranza in fondo al letto.

 

“Si sono arrivato ora, perché non dormi Colin? E’ tardi e domani riprendono le lezioni”

 

Il bruno nascosto sotto il mantello, trattenne una risata, sentire Scorpius parlare con il tono stile mamma-che-non-ammette-repliche, non era cosa che sentiva tutti i giorni.

 

Colin era rimasto in silenzio, osservava il biondo.

 

Scorpius del tutto indifferente, allentò e slacciò la cravatta, ed infine slacciò la camicia, buttando anche essa in fondo al letto a fare compagnia al maglione.

 

“Non ho sonno stasera” ammise Colin abbassando lo sguardo.

 

Il biondo si sfilò le scarpe con un gesto veloce e i calzini con altrettanta agilità.

 

Al ora era intento a tenere a bada i suoi istinti primordiali.

 

Avere Scorpius a10 centimetri di distanza e non portelo toccare era una prova di resistenza molto ardua.

 

Malfoy jr slacciò la cintura e sfilò i pantaloni, rimanendo in boxer davanti a Colin e Al, che ormai aveva raggiunto il punto di non ritorno.

 

Se Scorpius non si fosse dato una mossa gli sarebbe saltato addosso davanti a tutto il dormitorio.

 

Non era una novità che loro due stessere insieme, ma nessuno sapeva che i due si incontravano segretamente, esclusa Rose Weasley.

 

Malfoy allungò la mano per prendere i pigiama che si trovava sotto il cuscino, sfiorando inavvertitamente Al, che fremette al di sotto del mantello.

 

“Sai stavo pensando…che forse domani potremmo scendere a colazione insieme se ti va?” chiese timidamente Colin, che non si era perso un solo movimento del biondo negli ultimi 5 minuti.

 

Mugugnò un si in risposta e si infilò il pigiama con gesti veloci.

 

“Colin io vado a dormire, domani iniziano le lezioni, e si ci vediamo domani a colazione se vuoi” mugugnò prima di buttarsi a sedere sul letto.

 

“Uh, io…si va bene, allora a domani!Buona notte!” Colin gratificò il biondo con un sorriso che raramente faceva capolino sul suo viso.

 

“Notte!” bofonchiò Scorpius chiudendo la tenda del suo letto e insonorizzandolo.

 

Appena tutte le misure di sicurezza furono attive, il biondo levò il mantello dalla testa di Al, scoprendo finalmente, il viso dolce e tenero del suo amante.

 

Senza troppi complimenti gli si sedette in braccio.

 

Lo baciò con foga.

 

“Pensavo di non resistere poco fa” disse Al appena il contatto delle labbra fu interrotto.

 

Si levò del tutto il mantello e lo appoggiò con cura sui vestiti di Scorpius.

 

Un ghigno divertito si dipinse sul viso del biondo.

 

“Ah si? E perché?” Domandò con falsa innocenza.

 

Gli occhi azzurri, con quelle venature grigie, erano inquietanti in alcuni momenti, ma per Al erano la cosa più bella che esistesse sulla faccia della terra, se non dell’Universo.

 

“ Perché, maledizione a te, Scorpius Malfoy, sei dannatamente sexy anche quando non fai nulla di particolare” sorrise apertamente, guardando con dolcezza il biondo di fronte a sè.

 

Gli occhi azzurri di Scorpius ebbero un guizzo malizioso.

 

“Sai Albus Severus Potter, anche tu sei terribilmente sexy, perfino quando hai questa espressione da cagnolino bastonato, che personalmente adoro”

 

Prese il viso di Al tra le mani e lo avvicinò al suo.

 

“Ti dirò di più Potter, quando sei così indifeso, ti trovo ancora più sexy”, sussurrò a fior di labbra, sfiorando quelle del bruno.

 

Sempre tenendo il viso di Al gli fece scivolare una mano tra i capelli, stringendoli tra le dita.

 

Il bruno, tremando, prese a slacciare i bottoni del pigiama.

 

Lo fece lentamente, tremando al contatto congiunto con la seta del pigiama e la pelle delicata di Scorpius.

 

Malfoy, fece scorrere le mani in tutto il corpo dell’amante e gli levò con impazienza il maglione e la camicia.

 

“Al.. stasera ti voglio” sussurrò con voce arrocchita.

 

Il bruno non rispose, nel frattempo aveva slacciato tutti i bottoni e la parte alta della maglia era finita in fondo al letto.

 

Tutta l’attenzione di Al era per il dorso ben modellato del compagno.

 

Prese un capezzolo tra le labbra e lo succhiò dolcemente, mentre l’altra mano si occupava dell’altro capezzolo, stringendolo  e stuzzicandolo con la punta delle dita.

 

Scorpius gemeva di piacere.

 

Reclinò il capo biondo all’indietro e un gemito più forte gli uscì dalla gola.

 

Al prese a baciargli il petto e il ventre, passandogli le mani forti, dietro la schiena, per tenerlo vicino.

 

La mano di Scorpius scattò ad afferrare i capelli di Al e obbligandolo ad alzare il viso.

 

“Baciami” sussurrò.

 

Potter jr non se lo fece ripetere due volte.

 

Le labbra umide e vogliose si appoggiarono a labbra altrettanto vogliose e si unirono in un bacio pieno di passione e foga.

 

Le mani libere di Al vagarono sul corpo ancora parzialmente vestito di Scorpius.

 

Si fermarono sul culo sodo del biondo e lo palparono con poca grazia.

 

Il bacio si interruppe.

 

Scorpius spinse Al all’indietro, obbligandolo a sdraiarsi.

 

Si chinò sul petto, più magro del compagno e iniziò a baciarlo.

 

Piccoli baci a fior di pelle, delicati ma bollenti.

 

Al gemeva piano, stringendo il lenzuolo tra le dita.

 

Il biondo aveva lasciato una serie di piccoli baci, ricoprendogli tutto il petto e il ventre.

 

Gli sfilò sempre con impazienza, i pantaloni, lasciandolo in boxer.

 

L’erezione del compagno era evidente.

 

Scorpius non toccò i boxer, ma tornò a  guardare negli occhi Al.

 

Si sdraiò su di esso e riprese a baciargli il collo, strofinandogli contro la propria erezione.

 

Al ansimava pesantemente, schiacciato sotto il peso di Scorpius.

 

Si guardarono negli occhi per un momento.

 

Dolcezza contro rudezza.

 

Tenerezza contro passione.

 

Il contatto durò solo pochi secondi, poi Scorpius si spostò per levarsi i pantaloni .

 

“Rimani sdraiato” ordinò il Grifondoro.

 

Il biondo obbedì, vagamente stupito per l’ordine.

 

Al ricambiò il trattamento di Scorpius, baciandolo per tutto il petto.

 

Si soffermò dai capezzoli e li morse piano.

 

Malfoy non trattenne un gemito di piacere misto a dolore.

 

Cercò di ribellarsi e fece per appoggiarsi sui gomiti.

 

Al lo intercettò e lo obbligò a sdraiarsi nuovamente.

 

“Ho detto stai giù”.

 

L’espressione di Scorpius era ormai del tutto basita.

 

Al non si era mai comportato così.

 

Decise comunque di non interromperlo di nuovo.

 

Pochi secondi dopo sentì i suoi boxer scendere lungo le gambe.

 

Al gli lanciò un’occhiata maliziosa, prima di dedicarsi del tutto al membro eretto e in attesa del biondo.

 

Lo prese con dolcezza in mano.

 

Poi iniziò a leccarlo dolcemente per tutta la sua lunghezza.

 

Piccole leccate alternate a baci morbidi.

 

Scorpius reagiva esattamente come Al aveva sperato.

 

Era in suo potere.

 

Gli occhi chiusi, la bocca tirata, una piccola goccia di sudore gli scendeva dalla tempia.

 

Riprese soddisfatto il suo lavoro.

 

Questa volta lo prese in bocca, muovendosi volutamente piano.

 

 Scorpius inarcò leggermente la schiena., mugolando di piacere.

 

Al intanto si stava dedicando alla punta, leccandola con più decisione.

 

Sentire il suo amante così eccitato lo faceva impazzire.

 

Riprese a succhiarglielo con più foga.

 

Scorpius staccò le mani dal letto e le appoggiò sul capo scuro di Al, tirandogli i capelli.

 

Un mugolio di dolore uscì dalla gola del bruno, ma non interruppe il suo lavoro.

 

Scorpius tirò con più forza i capelli, obbligandolo a staccarsi questa volta.

 

Si mise a sedere e sempre tenendo il compagno  per i capelli lo obbligò a sdraiarsi, invertendo le posizioni.

 

“Sai vero che ora dovrai pagarmela?” disse, ghignando.

 

Al non rispose, rimase solo a guardarlo in attesa e con aria di sfida.

 

“Sai Al, pensavo che tu avessi capito chi comanda tra di noi” sussurrò avvicinandosi all’orecchio del compagno.

 

Il ghigno permaneva sul suo viso.

 

Morse all’improvviso il lobo dell’orecchio, strappando ad Al un gemito di sorpresa.

 

Levò in fretta i boxer al bruno.

 

Poi tornò ad adagiarsi sopra il suo corpo minuto.

 

“Dillo Al!” sussurrò nuovamente, nell’intimità del loro letto.

 

Vedendo che la risposta di Al si faceva attendere, decise di incentivarlo.

 

Si succhiò un dito, e con molta più delicatezza di quanto in realtà avrebbe volto fare, insinuò il dito nel buco stretto del bruno.

 

Al si irrigidì per alcuni momenti, per poi rilassarsi sentendo che Scorpius non aveva fretta di entrare.

 

“Dillo Al!” ripetè il biondo, insinuando il dito un po’ più dentro.

 

Al lo fissò con gli occhi verdi velati di desiderio.

 

“Dillo” insistette, entrando ancora pochino.

 

Al alla fine cedette.

 

“Ti voglio” sussurrò infine.

 

Questa volta Scorpius sorrise compiaciuto.

 

“Bravo così ti voglio…”.

 

Iniziò a muovere il dito lentamente.

 

Si chinò a baciarlo con foga.

 

Non avrebbe resistito ancora per tanto.

 

Estrasse il dito con gentilezza.

 

Era ora di passare al sodo.

 

Afferrò da sotto il cuscino un barattolo di lubrificante.

 

Al lo osservò stupito.

 

Era strano da parte di Scorpius usare roba che lui definiva “schifosamente babbana”.

 

Il biondo intanto stava passando un po’ di lubrificante intorno al buco del bruno.

 

“Mi vuoi allora Potter?” domandò fissando e ghiacciandolo con i suoi occhi azzurri.

 

“Si che ti voglio!Maledizione Scorpius!Questa è una tortura!”.

 

Scorpius sorrise estremamente compiaciuto.

 

“Girati!” ordinò nel suo solito tono autoritario.

 

Al obbedì sdraiandosi a pancia sotto.

 

“Sei solo mio vero?” sussurrò all’orecchio.

 

“Si!Si sono solo tuo!” gemette Al.

 

Sentì finalmente un movimento dietro di se.

 

Si preparò ad accettarlo dentro di sé, rilassandosi il più possibile.

 

“Stai tranquillo, sono io”

 

Quest’ultima frase stonava con tutto il resto del comportamento di Scorpius.

 

Il bruno annuì, con i capelli scuri che gli coprivano gli occhi.

 

Entrò, aspettando che il bruno si abituasse alla sua invasione.

 

Lo sentì irrigidirsi e poi rilassarsi.

 

Attese fermo fino a quando il compagno non gli fece capire che poteva muoversi.

 

Scorpius allungò una mano per toccare il membro duro e impaziente di Al.

 

Lo strinse nella mano e cominciò a muoversi nello stesso momento.

 

Al cominciò a muoversi insieme a Scorpius.

 

Gemevano entrambi, mentre il ritmo della spinta aumentava di velocità.

 

Per alcuni minuti gli unici rumori riconoscibili, furono i gemiti di piacere di entrambe le parti.

 

Con una spinta finale più forte dell’altre Scorpius venne, lasciandosi andare a lunghi respiri rochi.

 

Al venne poco dopo, trattenendo a stento un urlo.

 

Si rilassarono completamente.

 

Scorpius ebbe a malapena la forza di uscire, molto lentamente, da Al.

 

Cadde sul letto, tenendosi le mani sugli occhi.

 

Al si girò su un fianco, osservando il fidanzato, arrossato e ancora sudato per l’incontro appena finito.

 

Scorpius distese un braccio, come ad invitare il bruno ad abbracciarlo, cosa che non si fece ripetere, avvicinandosi in modo di potersi stringere a lui.

 

“Sono stanco morto” disse il biondo con un fil di voce.

 

“Ma sei soddisfatto ammettilo” aggiunse ridendo il bruno.

 

“Estremamente”.

 

Scorpius si stava addormentando e Al decise di seguirlo.

 

La cosa più bella dopo aver fatto l’amore era dormire insieme abbracciati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA. Tadan! La prima NC-17. Premettendo che non sono un mostro nelle slash, spero non mi picchiate se non vi piace T.T.

 

 

 Solito angolino ringraziamenti :

 

Allora ringrazio: mimiko, che ha aggiunto la storia tra le sue preferite e ringrazio ovviamente chi l’aveva già aggiunta ^^

 

Bellafifi1986: Ma così mi fai arrossire!!!!E penso anche io che stiano veramente bene insieme, con anche i loro papà :D. Se io avessi un fidanzato con Scorpius col cavolo che uscirebbe di casa!!!! :D

 

 

 

 

Alla prossima ^^

 

Baciozzoli bavosi.

 

 

 Leena.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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