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Autore: Anima1992    12/09/2013    3 recensioni
Salve a tutti questa è la mia prima storia su questa sezione beh allora qui abbiamo un Roxas aggressivo e scorbutico ma popolare in tutta la scuola affianco a lui ci sono solo tre persone di cui si fida ciecamente Axel Demyx e suo fratello gemello con cui è in simbiosi e riesce anche a parlare telepaticamente.
la vita del nostro protagonista verrà stravolta piano piano dall'amore
beh spero di avervi incuriosito
^^
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Il biondo lo guardò con sfida -Scommetti?.- Axel annuì e allora lui si avvicinò alla ragazza dove appoggiò il braccio sull'armadietto affianco a quello di Naminè, e la lasciò di stucco con un bacio sulla guancia.
-Buongiorno bimba come stai?- Lei si accarezzò la parte del viso dove il biondo l'aveva baciata e arrossì.
-Bene tu Roxas?-
Lui sorrise sensuale- Bene adesso che ti ho visto- Se era possibile lei diventò ancora più rossa dei capelli di Axel, a quel punto il biondo ne approfittò e la prese per il mento con due dita, l'avvicinò a pochi centimetri dalle sue labbra.
-Ti va bene se ti accompagno a casa?- Gli soffiò sulla bocca di lei che annuì visibilmente in ansia
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axel, Demyx, Naminè, Roxas, Xion
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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 Rientrò in classe più arrabbiato che mai, odiava litigare con i suoi due amici e sapeva anche di aver esagerato contro Demyx ma non era riuscito proprio a trattenersi, pensava che d'altronde un po' era anche colpa di Axel che l'aveva istigato.

Roxas arrivò appena in tempo dentro l'aula perché appena si sedette la campanella annunciò l'inizio della lezione.

Purtroppo per lui aveva il professore di algebra e di conseguenza l'insegnante era colui che odiava più di tutti. Marluxia.

Quell'uomo era inquietante, innanzitutto portava i capelli rosa e quello per Roxas era abbastanza per capire che non doveva essere del tutto etero, in caso poi a qualcuno venisse qualche dubbio bastava sentire la sua che era tutt'altro che mascolina, e non parlò del fatto che quel tizio lo guardava spesso in maniera molto maliziosa e lo interrogava tutte le volte che era possibile, per fortuna però il biondo era bravo anche in quella materia.

-Salve a tutti ragazzi! Stasera c'è il gran ballo sono sicuro che siete emozionati! Quindi eviterò di interrogare e faremo esercizi-

Ovviamente tutti compreso Roxas esultarono a quelle parole e ringraziarono mentalmente Belle e La Bestia.

Però i pensieri del biondo tornarono a Xion e a Demyx.

Da una parte aveva Xion arrabbiata con lui per il suo sorriso troppo felice al momento che disse di andare via.

E dall'altra invece aveva Demyx, che forse non era arrabbiato ma semplicemente molto triste.

Quello che preoccupava di più Roxas però era Axel.

Per quanto fosse considerato il bello della scuola non aveva molta forza fisica sopratutto contro il rosso, sapeva che era veramente incazzato per la scenata di prima.

Iniziò a sentirsi un po' intimorito, doveva chiedere scusa a tre persone?

Era decisamente troppo per il suo ego.

Rox, sei arrabbiato? Chiese mentalmente a un certo un punto Sora.

Cosa te lo fa pensare?

Beh dovrei essere felice e pure mi ritrovo a voler strangolare il professore senza un preciso motivo.

Chiunque vorrebbe uccidere quel fr..

NO! lo sai che non voglio sentire queste parole!

Va bene non le dico più.

Comunque perché sei arrabbiato?

Lascia perdere.

Perché non mi dici mai niente?? devo chiedere ad Axel?

 

 

Si, lui è proprio la persona adatta.

Pensò Roxas senza far sentire al gemello quel piccolo commento.

 

Da quel momento lasciò perdere il fratello che continuava imperterrito a parlare, per fortuna Roxas aveva imparato bene a far tacere quella vocina che rimbombava dentro di lui.

Dopo mezzora però non c'è la fece più.

Sora continuava a entrare nella sua testa.

Il professore gli lanciava strane occhiate.

E infine Xion che era davanti a lui e gli ricordò costantemente Demyx.

Provò a chiedere se poteva andare in bagno per fortuna l'uomo acconsentì e Roxas si precipitò nella toilette dove sperò di trovare un po' di pace.

Appena arrivò sentì che c'era qualcosa di strano, le luci erano spente e la piccola finestra che c'era da dove passava un raggio di sole illuminò un paio di stivali neri.

Guardava con estrema attenzione quelle scarpe mentre si lavava la faccia e appena fece per uscire una voce famigliare lo richiamò.

-Oh...ti aspettavo...gnomo.- Inghiottì il groppo che aveva in gola e si girò verso colui che l'aveva chiamato.

-Ax...Axel..?- Provò a chiedere.

Il ragazzo andò sotto quel raggio di luce che c'era e Roxas sospirò nel vedere che era il suo amico.

-Dio Axel sei fuori come un balcone! Che cazzo ci fai in bagno tutto al buio? E poi che significa che mi stavi aspettando? Da quanto sei qua dentro?-

Axel si massaggiò le tempie e chiuse gli occhi.

-Quante domande, allora partiamo con il fatto che non ho idea perché le lampadine non funzionano e poi sono qui in bagno da venti minuti e sai perché?-

Roxas guardò stranito l'amico che nel frattempo aveva aperto la porta che portava al corridoio per fare entrare un po' di luce.

-Ti ricordi vero di Demyx?- Il biondo sospirò, doveva immaginarselo che centrava qualcosa.

-Beh io e lui siamo in classe insieme come ben saprai, e siccome ti conosco supponevo che saresti venuto in bagno dopo la sfuriata di prima, e poi non lo sopportavo più, continua a piangere da quando sei andato via.-

-E il professore non ti ha detto niente che sei in bagno da venti minuti?-

-Non osare cambiare discorso, e comunque ho Luxord e penso che mi capisca dato che quando gli ho chiesto di uscire mi ha domandato se mi volevo portare dietro Demyx.-

-Beh invece io ho Marluxia, quindi è meglio che vada- Fece per tornare in classe ma l'amico gli si parò davanti.

-Non ti muovi di qua finché non mi hai ascoltato attentamente.- Roxas deglutì spaventato, sapeva che Axel era molto arrabbiato.

-Tu devi risolvere con Demyx innanzitutto e sai che basta poco per fare pace con lui e farlo contento e poi la scenata di prima...dai gnomo insomma capisco la gelosia ma hai toccato il limite.-

Strinse i pugni e guardò a terra, una delle tante cose che non sopportava era proprio essere trattato come un bambino.

-Non sono geloso...- Axel sollevò un sopracciglio non convito di quello che gli stava dicendo Roxas.

-Prima che arrivaste voi ci ho provato con lei e-

-Fin qua non c'erano dubbi- Roxas guardò male Axel che alzò le mani in segno di resa.

-Mi ha rifiutato, mi ha detto che era innamorata di un altro ragazzo, non avrei mai potuto immaginare che fosse Demyx, quando l'ho scoperto mi sono sentito inferiore, perché non si erano mai visti o almeno questa è stata la mia impressione.- Axel guardò il soffitto e sospirò.

Si avvicinò all'amico e gli mise le mani sulle spalle si abbassò per arrivare alla sua altezza e guardarlo negli occhi.

-Posso capire la tua delusione Roxas ma tu sai che non ti è tutto dovuto? Insomma finalmente Demyx si è trovato una ragazza, dovresti esserne felice no? Tu ne puoi avere quante ne vuoi.-

Guardò Axel e per la prima volta in vita sua si sentì ferito da quelle parole che contenevano fin troppe verità e in quel momento si rese conto che forse c'era qualcosa di più.

-Io...penso che mi interessi Xion, ma non sono sicuro di questo, la trovo carina e interessante ma nello stesso tempo non voglio affezionarmi a nessuno- Axel sospirò e cercò nella sua testa il modo più giusto per far ragionare Roxas.

-La conosci solo da un giorno probabilmente è solo attrazione fisica. Poi non ci puoi fare niente se è interessata a Demyx magari a lui non piace anzi non si è reso neanche conto di quello che è successo prima, lui pensa di aver sbagliato ma non sa il motivo.- Roxas sbarrò gli occhi dalla sorpresa.

Si sentì in colpa nei confronti di Demyx, era un ragazzo tanto ingenuo, sapeva di aver approfittato di questo lato del carattere dell'amico, non meritava quelle parole e doveva risolvere la questione, ma non c'era problema per quello, oltre al fatto che era un ingenuo era anche molto buono e sapeva che gli bastava una pacca sulla spalla per tornare a sorridere.

Annuì ad Axel che capì che era riuscito a far ragionare Roxas e sorrise.

-Bene. Adesso vai in classe e noi ci vediamo dopo la scuola, ti aspettiamo al parcheggio, tanto devi accompagnare Naminè giusto?- Annuì di nuovo e fece per andarsene ma si fermò sulla soglia ricordandosi di una cosa.

-Axel, potresti accompagnare Sora a casa? Non ha la moto con sé oggi-

-Si ma per favore avvertirlo questa volta, nell'ultima occasione ha pensato che ci stessi provando con lui e neanche si teneva, hai rischiato di rimanere figlio unico quel giorno.- Si tappò subito la bocca dopo essersi reso conto di quello che aveva detto-Scusa. Vai tranquillo l'accompagno-

Roxas sorrise malinconico e si girò verso l'amico.

-Non scusarti, quella ferita è chiusa da tempo anche se rimane nella mia anima- Dopo aver detto questo lasciò Axel pensieroso per tornare in classe.

Nella testa del rosso passavano tutte le immagini della vita di Roxas, lui non c'era in quel periodo ma sicuramente doveva aver sofferto molto ma e accanto a lui c'era solo suo fratello, certo suo zio e suo cugino l'avevano aiutato aiutato economicamente e ci provarono anche moralmente ma il biondo si chiuse in camera per mesi e quando uscì si rese conto che tutti quelli che chiamava amici non c'erano accanto a lui, nessuno si era preoccupato di quel bambino così triste e solo, e purtroppo Axel e Demyx a quel tempo ancora non lo conoscevano.

Roxas dovresti imparare a lasciarti il passato alle spalle, devi imparare che non tutti i mali vengono per nuocere, ma stai tranquillo amico mio io e Demyx ci saremo sempre per te, ti vogliamo bene e anche se c'è lo dimostri poco sappiamo che ce ne vuoi anche tu.

Dopo questi pensieri decise di tornare in classe anche lui dove trovò Demyx che dormì, guardò il professore interrogativo.

-Non c'è la facevo più continuava a piangere e gli ho detto che se la smetteva poteva dormire. E tu è l'ultima volta che ne approfitti di Demyx per saltare la lezione di scienze- Axel si grattò la testa imbarazzato e tornò al suo posto.

 

Nel frattempo Roxas era tornato in classe molto più calmo e infatti Sora non gli chiese più niente, era troppo impegnato a immaginare Kairi vestita per il ballo di quella sera e il povero biondo sentì tutto quell'entusiasmo.

 

Ho chiesto ad Axel di accompagnarti a casa.

La felicità si trasformò in preoccupazione e paura.

C...cosa? Perché l'hai fatto?

Devo accompagnare una mia fanciulla a casa.

E non puoi chiedere a Demyx?

Sorrise sotto i baffi a quell'ultimo pensiero del fratello. Se si lamentava della sua guida con quella di Demyx ne sarebbe uscito distrutto.

Pensò che effettivamente Axel su quel punto era il più maturo tra i tre, andava alla velocità giusta e preferiva dare la precedenza piuttosto che fare lo sbruffone e passare davanti a tutti.

L'ultima ora passò velocemente e al suono della campanella decise che forse era meglio parlare con Xion.

Si alzò e la fermò per i corridoi.

-Xion! Aspetta!- La ragazza si girò verso il biondo che correva verso di lei.

-Che vuoi?- Quel tono freddo per Roxas era novità, nessuna ragazza gli si era mai rivolta così.

-Senti quello che è successo prima è stato un malinteso davvero, io...- Come spiegare a qualcuno che era colpa del fratello senza proferire parola sul segreto?

-Sono delle scuse?- Chiese lei all'improvviso

-Scuse? No, no, sono...spiegazioni- Xion alzò un sopracciglio e sospirò.

-Va bene, spiegazioni accettate, adesso devo andare ci vediamo domani.-

-Non vieni stasera?-

-No, purtroppo sono qui solo da ieri sera e l'invito dev'essere arrivato al Giardino Radioso, non faccio in tempo andare lì prendere la busta e tornare qui per poi vestirmi e andare al Castello Incantato.-

-Beh se vuoi puoi venire con me ti faranno sicuramente passare se sei in mia compagnia così mi faccio perdon...ti dimostro che non mi stai antipatica.- Si mozzò la lingua appena finì di parlare, sicuramente le sue intenzioni erano quelle di invitare Naminè così da poter chiudere quella scommessa e far star tranquillo il povero Demyx.

-Se non ti scoccia va bene, mi piacciono molto questi balli organizzati- Sorrise e Roxas per un attimo si scordò della scommessa e di tutto il resto.

-Va bene allora ti vengo a prendere alle dieci così il treno non sarà tanto pieno, spero che non ragionino tutti quanti così- Risero insieme.

Dopo aver chiesto dove abitava si salutarono e andò davanti alla classe ad aspettare Naminè dove ovviamente vide Sora che attendeva Kairi.

-Perché secondo te la professoressa Larxene fa sempre finire tardi le lezioni?-Chiese il gemello moro.

-Avrà tante cose da spiegare, chissà.-

Finalmente la porta della si aprì e dopo un po' uscirono le due ragazze.

-Ci vediamo a casa, ciao Roxas!-

Il biondo annuì e si avvicinò alla ragazza.

-Vogliamo andare principessa?-

Lei annuì e andarono insieme verso il parcheggio dove c'era Axel che consolava il povero Demyx con un evidente tristezza in viso, il biondo sospirò e guardo la ragazza a suo fianco.

-Ascolta piccola la mia moto è laggiù puoi andare lì? Io arrivo subito devo prima risolvere una questione ma faccio veloce.-

Lei sorrise e annuì e andò verso il punto indicato, Roxas si avvicinò ai suoi due amici.

-Ehm...ciao?- Demyx lo guardò con gli occhioni lucidi e rossi e il biondo si domandò se veramente quel ragazzo aveva diciassette anni.

-Sentì Demyx, io...ecco..- Si grattò la testa imbarazzato.-Scusa...- Disse rilassandosi e guardò l'amico che cambiò espressione nel giro di un secondo e gli saltò addosso abbracciandolo.

-Oh Roxy, scusa tu se ti ho fatto arrabbiare, non lo farò più, ti voglio tanto bene- Si lasciò coccolare in silenzio dato che sapeva di meritare quella dimostrazione di affetto che per lui era solo sintomo di imbarazzo.

Axel guardò la scena con le braccia incrociate e un piccolo sorriso sulle labbra, si rese conto che Roxas aveva fatto anche più di quello che si aspettava, solitamente si sarebbe avvicinato e gli avrebbe sorriso, invece in quel momento oltre alle scuse si stava anche lasciando coccolare.

-Ok adesso vi lascio, passate per il bar dopo?- chiese Roxas ai due amici.

-Certo! Devo vedere se c'è Xaldin ormai non si fa più vedere quel barbaro!- Disse Demyx.

-Demyx tuo fratello sta per avere un bambino non può più andare sempre al bar con una moglie in attesa.- Gli disse Axel rimproverandolo, Demyx sbuffò e risero tutti insieme.

-Ehm...scusate.- Si girarono verso Sora che attendeva di andare a casa.

Roxas appena lo vide si avvicinò a lui e lo portò un po' più lontano dai suoi amici.

-Oh Sora, Demyx non ti può accompagnare perciò andrai con Axel ci vediamo a casa!- Ovviamente era una bugia, non l'aveva neanche chiesto e per fortuna l'amico era troppo impegnato a parlare con il rosso per accorgersi di quello che stava dicendo Roxas a Sora.

-Ci vediamo dopo allora ciao a tutti!-

Roxas andò verso Naminè che lo stava aspettando con un sorriso fra le labbra.

-Eccomi scusami se ti ho fatto aspettare.-

-Non fa niente.- Guardò verso gli amici di Roxas mentre il biondo preparava la moto a partire.

-Vuoi molto bene a loro vero?-

Non capendo di cosa stava parlando la ragazza guardò verso la direzione che stava osservando Naminè, sorrise a vedere Sora che non sapeva come comportarsi e un Axel evidentemente infuriato al comportamento del gemello, Demyx era già partito.

-Diciamo che sono pezzi costanti della mia vita- La ragazza sorrise e salì dietro.

-Tieniti stretta-

-Si ma tu vai piano, conosco la tua fama per quanto riguarda la guida- Il biondo ghignò e consegnò il casco a Naminè che se lo allacciò subito e si strinse a Roxas.

Ovviamente il biondo cercava di moderare un po' la velocità ma fu molto difficile per lui dato che era abituato a fare sempre come voleva ma decise comunque ci provarci per non spaventare Naminè.

Arrivarono in poco tempo e quando la ragazza scese si sentì sollevata.

-Diciamo che mi aspettavo peggio ma comunque è stato un po' spaventoso- Il biondo rise e gli fece l'occhiolino.

-Ti ringrazio per avermi accompagnata, ci vediamo stasera- Roxas si trovò per un attimo spaesato, non poteva lasciarsi sfuggire un occasione del genere ma si chiese invece perché la ragazza avesse tanta fretta.

-Aspetta!- Naminè che si stava già avviando si girò verso il biondo.

-Beh mi piacerebbe chiacchierare un po'- L'unica scusa che gli venne in mente per non far scappare subito la bionda.

-Oh, va bene- Si sentì un po' strano, non sapeva che dire o fare e la cosa era molto strana per uno come lui, così fece un respiro profondo e decise di passare subito al dunque.

-Sai è una settimana che ci frequentiamo e mi piacerebbe ecco poter passare un po' più di tempo con te oltre che a scuola- Si avvicinò alla ragazza che teneva una piccola cartella in mano e mise le mani sui fianchi di lei.

La ragazza era evidentemente imbarazzata e guardava verso il basso, così decise di sollevarle il mento in modo tale che Naminè fosse obbligata a guardarlo negli occhi, ma lei continuava a fissare altro.

-Sei così bella quando arrossisci- La ragazza chiuse gli occhi e lui ne approfittò, appoggiò le sue labbra sulla guancia di lei e si spostò piano piano con piccoli baci verso la bocca, Naminè appena intese le intenzioni di Roxas lo fermò.

-No Roxas scusami, tu..tu mi piaci molto.-

-E dov'è il problema quindi? Anche tu mi piaci- Gli occhi della ragazza a quel punto erano diventanti lucidi.

-No a te interessa portarmi a letto e basta, io invece voglio conoscerti e poter riuscire a costruire qualcosa di più serio, io penso di essere innamorata ma non per questo mi voglio far usare sopratutto da te.- Roxas sbarrò gli occhi e si allontanò come se fosse spaventato.

-Non sei obbligato ovviamente, ma mi piacerebbe uscire con te qualche volta.-Si riprese e guardò la ragazza di fronte a lui che si asciugò le lacrime, era riuscito a far piangere due persone in neanche un giorno.

-Senti Naminè io non sono il tuo tipo ideale di ragazzo fidati- La ragazza sorrise a quella frase.

-Voglio scoprirlo io...- Si guardarono per un tempo indefinito.

Lui era evidentemente stupito da quel comportamento. Nessuna si era mai avvicinato a lui per conoscerlo, si accontentavano della sua fama e di qualche notte niente di più, ma Naminè non voleva neanche un bacio, lei era disposta a conoscerlo nonostante tutto.

-Mi interessi solo tu come ragazzo quindi voglio essere io a dire: “non è tipo per me”, adesso scusami ma devo proprio andare ci vediamo stasera.-

Guardò Naminè rientrare e quando si chiuse la porta alle spalle il biondo lasciò andare tutta l'aria che aveva nei polmoni.

Ma che diavolo hanno le ragazze oggi? Due volte ho fatto piangere e due volte sono stato rifiutato direi che non è proprio la mia giornata, e poi...come lo spiego a Demyx?.

Salì sulla moto per andare al bar.

Mentre guidava i suoi pensieri erano fissi su Naminè, pensò di mandare tutto all'aria e lasciarla perdere, non voleva far soffrire quella ragazza e sopratutto non voleva darle la possibilità di conoscerlo.

Aveva paura di questo, paura che appena avrebbe scoperto che non è quello che tutti conoscono l'avrebbe ingannato mentre lui piano piano invece si sarebbe affezionato sempre di più.

 

Nel frattempo il rosso aveva accompagnato Sora a casa ed era già arrivato al bar dove fuori trovò Demyx.

-Non sei ancora entrato?-

-Non mi va di entrare da solo! Ti stavo aspettando.-

Insieme andarono dentro e Xigbar li accolse come sempre in modo molto dolce.

-OH! Un truzzo e un fiammifero.-

-Io non sono un truzzo!-

-Io non sono un fiammifero-

Dissero insieme i due e si sedettero al banco.

-Ma come no? Tu è evidente che sei truzzo senza molte spiegazioni, e tu dai veramente non ti accorgi di assomigliare a un fiammifero? Insomma partiamo già dalla testa che è più rossa del fuoco a momenti, e poi sei magro e chiaro come uno stecchino, davvero secondo me tua madre ha sbagliato a chiamarti Axel doveva darti un nome tipo...Disco Inferno!.

-Burn Baby Burn..- Rispose il rosso con un filo di rabbia e ironia messi assieme.

-Beh ma non mi sai spiegare perché io sono un truzzo!-

-Forse è meglio che non te lo dica, comunque il solito ragazzi?- I due annuirono.

Quel bar per loro era una specie di ritrovo e Xigbar ne era il capo da anni, era un tipo molto simpatico e allo stesso tempo inquietava per il suo aspetto fisico. Aveva i capelli grigio nero portati all'indietro e lunghi fino alle spalle, in viso aveva una cicatrice causata da una rissa che fece quand'era più giovane.

-Ehi dov'è il piccoletto?-

-Ha dovuto accompagnare una ragazza-

-Beato lui sempre circondato da belle fanciulle giovani. Comunque devo trovare un nomignolo anche per quel ragazzo!.-

-Puoi chiamarlo gigolò- Rispose Axel

-Sembra più un complimento che un offesa ma va bene finché non mi viene in mente altro.-

-Ehi Xibby! Hai visto Xaldin?- Chiese Demyx.

-Innanzitutto smettila di chiamarmi in quel modo e poi si l'ho visto sta mattina perché?-

-Quel brutto figlio di bella donna! Non viene mai a casa a salutarci però viene qua!-

-Guarda che ha fatto colazione e se ne andato.-

-Beh potrebbe venire a fare anche colazione da noi!-

Axel e Xigbar sospirarono e in quel momento sentirono il campanello che annunciava l'arrivo di un nuovo cliente.

-Ehi gigolò!- Roxas guardò male Xigbar.

-Ehi vecchiaccio!-

I due amici risero a quel piccolo scontro e arrivarono anche le birre che avevano ordinato.

-Solito gigolò?-

-Ma chi cazzo ti ha detto di chiamarmi così?- Il rosso iniziò a fischiettare e osservò l'arredamento che in quel momento sembrò molto più bello delle altre volte.

-Cambiato mobili Xibby?-

-No fiammifero, sono gli stessi da dieci anni.-

Roxas sospirò- Fammi un latte con cioccolato per favore- Non aveva voglia di bere in quel momento si sentì ancora parecchio scosso ancora per il discorso di Naminè.

I due amici guardarono Roxas come se fosse un alieno.

-Latte con cioccolato? Ma cosa sei un bambino?- Chiese il rosso.

-Per favore Axel, preferisco rimanere sobrio fino all'ultimo oggi.-

-Ahhhh Naminè ha rifiutato il tuo invito- In quel momento Roxas iniziò a sudare un po' freddo ma non lo fece capire, sopratutto ad Axel.

-Non l'ho invitata, vado con Xion.-

-Perché hai invitato lei?-Chiese Axel un po' alterato

-Lascia perdere, penseresti comunque male.-

-Forse perché con te c'è sempre da pensare male.-

Demyx che non aveva ancora proferito parola si ritrovò in mezzo a due tifoni che si stavano lanciando fulmini con gli sguardi così decise di rompere l'atmosfera.

-Dance, Water, Dance!-

I due e Xigbar fissarono Demyx come se fosse impazzito.

-Forse truzzo non ti dona devo studiare anche per te qualcosa di nuovo.- Disse Xigbar.

Arrivò anche il latte per Roxas che lo bevve molto velocemente e mentre tutti gli altri parlavano lui pensò se doveva dire qualcosa a Demyx oppure no riguardo a Naminè. I suoi pensieri però furono interrotti da una voce molto famigliare.

Roxas!! vieni a casa c'è zio e anche nostro cugino.

Portò la testa all'indietro e sospirò.

-Va bene ragazzi ci vediamo stasera purtroppo ho visite a casa.-

-Come fai a saperlo?- Chiese Demyx

-Istinto.-

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Ed ecco il terzo capitolo.

Qui Roxas fa pace con Demyx e “chiarisce” con Xion, spero di essere riuscita nell'intento di far capire che i 3 si vogliono veramente bene.

Naminè rifiuta Roxas nonostante sia persa di lui e questo colpisce molto il biondo che però avrà ancora parecchio da maturare.

Voglio ricordare che il nostro protagonista non prova niente per nessuna delle due ragazze.

Beh spero di ricevere più recensioni ma nel frattempo ringrazio chi ha messo la storia nelle seguite e ricordate e ovviamente a chi lascia anche un commento ^^ al prossimo capitolo

 

   
 
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