Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: somochu    12/09/2013    3 recensioni
Le marionette tutte in fila stanno
e i loro saluti al burattino fanno
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

Gamba destra in avanti. Gamba sinistra in avanti.

Braccio destro in su. Braccio sinistro in su.

E poi giù.

E poi di nuovo su.

Ignora il dolore che ti sta facendo salire le lacrime che non hai agli occhi. Ignora la sensazione di stanchezza, di solitudine, di umiliazione.

La gamba fa talmente male che sembra la stiano staccando dalle giunture, ma non puoi fermarti, sei costretto ad alzarla e muoverla. La testa gira come un vortice marino, ma non puoi dormire.

Le parole escono dalle tue labbra senza che tu possa comandarle... Eppure, ti sei sempre considerato un tipo riflessivo. A volte fai discorsi seri, a volte fai discorsi stupidi – "Salve Signor Rochster" "Bambini, non mi trovate divertente?". In entrambi i casi, non puoi comandare la tua bocca, né la tua voce; non puoi nemmeno gridare aiuto.

Voltando lo sguardo vedi Guendalina nella tua stessa identica situazione. Terribile. Orribile. Dolorosa.

Perché gli uomini vi fanno questo?

Perché vi trattano come inutili giocattoli?

Quando senti il braccio strapparsi dal tuo corpo vorresti urlare, ma non lo fai. Vorresti gemere di dolore, ma anche qui è un grido silenzioso che si propaga dentro di te.

Cazzo. Io sono un professionista, non posso avere a che fare con queste marionette non funzionanti che si rompono subito.

Oh. Non è la tua voce che lo dice.

È la mia.

Sono stanco di vederti soffrire senza che tu mi dia soddisfazioni. Ti butterò nel fuoco. Come tutte le mie marionette umane prima di te.

 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: somochu