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Autore: Lost on Mars    13/09/2013    6 recensioni
Lily Potter e Scorpius Malfoy stanno insieme, riusciranno a portare avanti la loro relazione nonostante tutto? Tra risultati degli esami, cene di famiglia, fratelli e cugini usciti finalmente allo scoperto cresceranno insieme.
Perché un rapporto non è fatto solo di baci e carezze, ma di sacrifici, di determinazione e di tanta fiducia.
Dalla storia:
«Eri una ragazzina in questa foto, guardati.» E così dicendo le cinse la vita con un braccio.
«Tu avevi appena quindici anni…» Disse Lily accoccolandosi al suo petto. «E adesso ne hai ventitré.»
Già, aveva ventitré maledettissimi anni, aveva avuto il coraggio di dissezionare corpi e non aveva il fegato di chiedere alla sua ragazza di sposarlo.
«Lils, c’è tuo padre?» Chiese di botto Scorpius.
«Credo sia a lavoro adesso, perché?» Rispose Lily divertita.
«Oh, nulla. Dovrei parlargli.» Borbottò di rimando Scorpius.
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Seguito di “Carpe Diem – La vita è imprevedibile e gli adolescenti lo sono ancor di più”
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: James Sirius/ Teddy, Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Carpe Diem.'
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20 Ottobre 2029.
 
Probabilmente il più grande matrimonio mai visto alla Tana era stato quello di Bill Weasley e Fleur Delacour, ma Lily aveva intenzione di rendere il suo indimenticabile.
Nonostante i Malfoy in un primo momento si fossero categoricamente rifiutati di celebrare il matrimonio del loro unico figlio alla Tana, alla fine Scorpius li aveva convinti.
Come rimaneva un mistero.
Il gran giorno era finalmente arrivato: quel sabato di Ottobre c’era il sole, e, fortunatamente, non faceva molto freddo.
Lily conviveva ancora con il terrore che la sua pancia si vedesse, ma tutte le sue cugine le ripetevano che era ancora piatta come una padella e preoccuparsi non sarebbe servito a nulla, specialmente a poche ore dal matrimonio. E poi anche se fosse stato, il vestito l’avrebbe sicuramente nascosta.
Con la scusa della gravidanza di Lily, la sera prima avevano deciso di bandire gli alcolici dalla festa di addio al nubilato, e forse era meglio così perché Lily aveva avuto l’occasione di vede Dominique ubriaca e non era veramente una bella cosa.
Rose parve addirittura sollevata quando Roxanne disse che aveva ordinato solo due casse di burrobirra.
D’altra parte, per tutta la serata Lily si era chiesta cosa stesse facendo il suo futuro sposo, ed era quasi preoccupata per lui quando venne a sapere che il tutto era stato organizzato nientemeno che da Fred Weasley.
Albus era tornato in Inghilterra da qualche mese, e Lily sperava che potesse in qualche modo diminuire la demenza della serata.
Erano le otto del mattino, e Lily era già stata piazzata davanti ad uno specchio, Victoire aveva frequentato una scuola di alta moda in Francia, e si era offerta per fare l’acconciatura e il trucco.
Come diceva sempre la madre di Lily, l’importante è che era gratis.
E le lamentele della sposa sul fatto che mancavano circa tre ore non erano servite a nulla, Lily scoprì che le altre erano in piedi da molto più tempo di lei.
Scorpius nella camera che gli avevano dato sembrava cavarsela molto meglio in quanto non necessitava disperatamente di trucco e parrucco, né di aiuto nel mettersi l’abito da cerimonia.
Però, come tutti gli sposi che si rispettino, era visibilmente nervoso.
Negli ultimi cinque minuti aveva chiesto ad Al: «E se Lily mi molla davanti all’altare?» almeno una quindicina di volte.
E il povero Albus era esasperato, quasi si pentiva di essere uno dei due testimoni: l’altra era Rose, che moriva dalla voglia di avere quel ruolo.
Le damigelle erano Roxanne, Victoire e Dominique, l’ultima aveva scelto il vestito perfetto per tutte e tre, sostenendo di conoscere alla perfezione i gusti della sorella e di Roxanne.
Sta di fatto che le altre due non l’avevano ancora visto.
«Lils, sei magnifica.» Dopo quasi due ore di seduta, il trucco e l’acconciatura di Lily era finiti, e Victoire pareva molto soddisfatta del proprio lavoro.
«Vic, è fantastico! Non sembro nemmeno io.» Disse Lily girando la testa prima da un lato e poi da un altro.
Con sua grande sorpresa, Victoire non le aveva raccolto i capelli, bensì li aveva lasciati quasi tutti sciolti, legando dietro la testa solo le due ciocche laterali che erano state prima trasformate in trecce. Il resto era una cascata di boccoli rossi.
In quell’istante entrarono anche le damigelle e la testimone già vestite per la cerimonia. Lily avrebbe dovuto accorgersene che anche Victoire indossava il loro stesso vestito mentre la preparava, invece, non ci aveva fatto nemmeno caso.
Era un vestito giallo chiaro, molto tenue, corto fino al ginocchio: aveva una sola spallina arricciata in modo da sembrare un fiore.
«Ragazze, siete bellissime.» Mormorò Lily sbattendo gli occhi un paio di volte.
«Ma tu sarei più bella di noi, con quel vestito poi…» Disse Domi, si avvicinò alla cugina e la fece alzare dalla sedia. Roxanne teneva in mano l’abito come fosse un bambino.
Allora Lily si tolse il pigiama, anche se non era del tutto sicura di essere pronta per indossare quel vestito.
 
«Scorp, va tutto bene.» Albus era esasperato. Il suo migliore amico era seduto su una sedia e si faceva aria con un fazzoletto.
«No, Albus, non va affatto bene.» Ribatté il biondo sospirando.
«Di che cosa hai paura?» Gli chiese Albus.
«Che tua sorella cominci a piangere o qualche altra cosa strana per colpa della gravidanza, che si veda grassa nel vestito che io non ho ancora visto, e che scappi via lasciandomi come un pesce lesso di fronte all’altare.» Rispose velocemente Scorpius, più agitato che mai.
Per tutta risposta Albus scoppiò a ridere di gusto.
«Le tue sono paure infondate amico, rilassati.» Allora gli diede una pacca sulla spalla e si alzò, raggiungendo alcuni invitati.
Allora Scorpius lanciò il fazzoletto sul tavolo e si alzò anche lui, cominciando a girare in tondo per il giardino.
Dalla finestra della sua stanza Lily aveva visto tutta la scena, ed era più che contenta di non aver sentito anche i loro discorsi, anche perché conosceva bene il suo fidanzato e sapeva che si stava facendo prendere dall’ansia.
Dopotutto, chi non sarebbe ansioso il giorno del proprio matrimonio? Quale donna incinta non sarebbe ansiosa a meno di mezzora dal proprio matrimonio, soprattutto?
«Pronta Lily? Stiamo scendendo!» Le disse Rose entrando nella stanza.
Lily sospirò, e poi si voltò a guardare sua cugina Rose, la sua sorta di migliore amica. «Sì, sono pronta.»
Rose sorrise e aiutò Lily a scendere, con quell’enorme vestito addentrarsi per la Tana non era certo una cosa facile.
«Rose, mi prenderesti per stupida se ti dicessi che ho paura che salti fuori la Harvey o… chissà chi e che Scorpius scappasse con lei?» Chiese Lily una volta messo piede sull’ultimo gradino.
«No, ti schiaffeggerei. Però Vic ha fatto un capolavoro sul tuo viso e non ho intenzione di rovinarlo, forza!» Disse Rose e trascinò la cugina per l’ingresso, e poi fuori in giardino dove si trovava la maggior parte degli invitati.
Lily sbuffò e continuò a camminare, non vide Scorpius da nessuna parte: forse l’aveva trascinato via con la scusa che lo sposo non può vedere la sposa prima della marcia verso l’altare.
Il matrimonio si sarebbe tenuto all’aperto, e Lily aveva ringraziato Salazar per aver fatto sì che non piovesse, regalandole così un matrimonio normale.
Ma come le aveva detto sua zia Hermione quando parlavano della pioggia? Sposa bagnata, sposa fortunata… peccato che Lily non ci tenesse particolarmente a sposare Scorpius sotto la pioggia, per quanto il bacio avrebbe potuto essere romantico.
«Dieci minuti. Solo dieci minuti e camminerò verso il mio futuro marito.» Si disse, a voce così bassa che nemmeno Rose al suo fianco la sentì. «Merda.» Imprecò infine, a voce un po’ più alta.
«Lily?» Tentò Rose che si era accorta del disagio di Lily.
«Rosie, non sono pronta. Insomma, sì, voglio sposarmi ma non sono psicologicamente pronta. Ho avuto una cotta per Scorpius a quindici anni, non avrei mai pensato che quella cotta potesse portarmi qui. È stato il mio primo ragazzo…» Disse in preda all’ansia, scostandosi il velo bianco dal viso.
«Non sei contenta? Il primo ragazzo che ti è piaciuto ti ha ricambiata, all’inizio magari pensavo fosse una cosa temporanea ma adesso vi sposate, sembra un sogno.» Le disse Rose prendendole le mani.
«Sì.» Mormorò piano, sorridendo incredula.
«Bene, ti lascio nelle mani di zio Harry.» Disse la rossa, le sorrise per incoraggiarla e l’abbracciò, poi attraversò le panche a zig-zag e giunse al posto che spettava lei.
«Papà?» Iniziò Lily. Harry si girò verso di lei, mentre la prendeva sottobraccio. «Se piangi ti crucio.»
Harry rise. «Ti prometto che non uscirà nemmeno una lacrima, principessa.» La rassicurò Harry.
Lily sorrise dolcemente, quel nomignolo le faceva venire in mente quando era bambina, quando voleva fare la principessa da grande, non la Pozionista…
E adesso era lì, pronta per sposarsi con un vestito da vera principessa.
Vedeva Scorpius: si dimenava mentre Albus gli aggiustava la cravatta. Alla fine il moro si beccò uno schiaffo sulla mano e tornò a sedersi con le braccia incrociate al petto.
Lily era ancora ferma al suo posto, quando la marcia nuziale iniziò strinse il braccio di suo padre e iniziò a camminare a piccoli passi.
Fu allora che Scorpius si girò e vide Lily come se la vedesse per la prima volta in vita sua.
Sgranò gli occhi, che gli si illuminarono di una luce nuova. Vederla in quel vestito a dir poco magnifico, con i capelli rossi che tanto amava ricaderle sulla spalle lo aveva emozionato.
La sua fidanzata era in un abito bianco senza spalline, con lo scollo a cuore e stretto in vita; la gonna ampia slanciava la figura minuta della ragazza, e alla fine vi erano tanti piccoli, ma delicati, brillanti.
Sulle spalle aveva un delicato copri spalle trasparente, anche quello decorato leggermente con dei lustrini. I capelli rossi erano dei ricci morbidi, dei boccoli, e le stavano benissimo.
Ma Scorpius si disse che l’avrebbe sposata anche se fosse stata in jeans e maglietta, con i capelli arruffati e legati in una coda disordinata.
Non era esattamente la Lily che aveva imparato ad amare, quella ragazzina con le lentiggini un po’ dispettosa che non sapeva se insultarlo perché lo odiava o perché l’amava.
Non se ne accorse nemmeno, ma la canzone era finita e Lily adesso era accanto a lui, stretta al suo braccio, rossa in viso per l’emozione.
Non ci credeva nemmeno lei, aveva detto a suo padre di non piangere ma in quel momento faticava a trattenere le lacrime. Dopotutto, era sempre stata un po’ lunatica.
«Siamo qui riuniti oggi per unire in matrimonio Scorpius Malfoy e Lily Potter.» Il mago iniziò e Lily strinse ancora di più la mano di Scorpius, che sembrava non accorgersi di nulla.
«Scorpius Malfoy, vuoi tu prendere Lily Potter come tua sposa per amarla, onorarla e rispettarla in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?»
Allora il silenzio cadde su tutti i presenti, guardavano i due sposi che sembravano volerla fare finita e iniziare a festeggiare, anche perché Scorpius Malfoy era diventato improvvisamente pallido.
E se non ce la faccio? Se mi manca la voce, o se svengo?
«Sì, lo voglio.» Disse guardando in faccia il mago incaricato di celebrare il matrimonio, poi tirò un sospiro di sollievo e sorrise, guardando Lily.
«Lily Potter, vuoi tu prendere Scorpius Malfoy come tuo sposo per amarlo, onorarlo e rispettarlo in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?»
Lily sospirò e deglutì così sonoramente che pensò che perfino suo nonno Arthur che era sordo da un orecchio l’avesse sentita.
«Certo che lo voglio.» Disse sorridendo, strinse la mano di Scorpius il cui volto aveva finalmente assunto un colorito normale.
«Allora vi dichiaro marito e moglie.» Disse infine il mago agitando la bacchetta sopra le loro teste. Su di loro scese una specie di scia luminosa argentata gli danzò attorno.
Quindi non si sa come le fedi arrivarono in mano a Scorpius, che infilò l’anello al dito di Lily. Lei fece lo stesso e poi, anche se non aveva avuto alcun permesso – di cui poco le importava – si slanciò verso suo marito, ormai, e lo baciò.
Non era certo la prima volta che Lily lo baciava, ma quella volta era consapevole che sarebbe stato per sempre, che lo avrebbe ricordato per sempre, e che non se ne sarebbe mai pentita.
Poi tutto diventò un miscuglio di applausi e abbracci, lacrime e chi ne ha più ne metta.
Ma per Scorpius i rumori del mondo erano solo un eco lontano, come un ricordo che presto prenderà il sopravvento.
Lui sentiva solo la risata di Lily e vedeva solamente i suoi occhi lucidi di felicità.
«Ti amo.» Le disse mentre le teneva ancora stretta la mano. Lei sorrise e lo strinse forte.
«Anche io ti amo. Sempre





NdA:
Ed eccoci finalmente arrivati al gran finale! Il capitolo più lungo di questa mini-long è proprio quello sul matrimonio ^^
Ho l'abitudine di finire una fanfiction con la parola "sempre". L'ho fatto anche per un'altra long finita qualche settimana fa, e ammetto che non è affatto scelto a caso: mi rievoca tanti ricordi (SEEEEEEEV 
ç__ç) e anche se è una sola parola credo sia una delle citazioni più belle della Saga. 
Btw, stavolta non ho la foto del vestito. Cioè, ce l'avevo ma l'ho persa, si è smaterializzata nel cestino svuotato tipo due giorni fa, e non ricordo dove l'avevo presa, quindi nada. Spero di aver reso bene l'idea çç
Mi sono andata a rileggere il matrimonio di Bill e Fleur e ho visto che è un semplice mago a celebrare il tutto quindi...
Okay, passando ai discorsi seri: lo so che avevo sperato di aggiornare prima che iniziasse la scuola, ma quando mai io riesco a fare qualcosa? Quindi eccomi qui, adesso. La scuola è iniziata da tre giorni e sapere che ho ancora nove mesi davanti mi fa venir voglia di emigrare in qualche villaggio fatto di igloo in Groenlandia :D
Detto questo, "Carpe Diem - Pillole di vita" è ufficialmente finita. Ma non è detto... perchè ho una cosa in mente e, tranquilli, non si tratterà di un sequel del sequel (?) bensì di una storia vera e propria (niente minilong, stavolta) su quello che è successo prima di "Carpe Diem - La vita è imprevedibilie e gli adolescenti lo sono ancor di più."
L'idea mi è venuta in mente quando la nostra cara Zia Row ha annunciato che avrebbe scritto un nuovo libro sul mondo magico (credo che sia qualcosa collegato a "Animali fantastici, dove trovarli"), che vede come protagonista Newt Scamandro, un esploratore, ambientato 70 anni prima del nostro Harry. (sto ancora fangirlando troppo su questo FHJKGFDHJKFG).
Io però non andrò indietro di 70 anni xD Mi manterrò sulla New Generation.
Ecco perchè questo non è un addio, ma solo un arrivederci. Non so quando, anche perchè l'idea è solo una nuvola grigia informe che aleggia nel meandri più oscuri della mia testa, quando prenderà forma inizierò a scrivere xD per adesso, preferisco dedicarmi ad altre fan fiction che sono già su un documento word e che non aspettano altro che essere pubblicate.
Questo spazio autrice è il più lungo fatto in vita mia, perdonatemi per la mia logorrea xD (ora devo andare, stasera rispondo a tutte le recensioni dello scorso capitolo).
Baci,
Marianne




 
   
 
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