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Autore: Ibelieve93    13/09/2013    2 recensioni
Marco e Clarissa .
I due si amano da sempre.
Entrambi non vedono l'ora di laurearsi e di sposarsi per andar a vivere insieme e costruire una famiglia.
Amarsi in tutto e per tutto.
Un giorno, un litigio , la gelosia e un terribile incidente tenteranno di separarli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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NON LASCIARMI , IO SONO QUI ! 



Capitolo 11. Sposami!




No, sul serio…un altro giorno qui dentro e rischio di diventare matto!
“ Marco, ancora qualche giorno…ti prego. ” lo supplicava Elena preoccupata mentre l’ osservava sistemare le sue cose in un borsone , in tutta fretta .
Il ragazzo scosse la testa con forza e incontrò gli occhi castano scuro di sua madre : “ Non ci penso neanche , mamma . Voglio ritornare a casa .”
Ed era da più di un’ora che continuava a ripetere sempre le stesse parole alla donna , che non accennava ad arrendersi.
“ Sei peggio di tuo padre quando ti metti una cosa in testa!” tuonò Elena al suo fianco alzando la voce
Marco roteò gli occhi ma non disse altro . Pur di uscire da lì , avrebbe fatto di tutto…anche ascoltare in silenzio e a vita le lamentele di sua madre.
Quando finalmente Elena si arrese , Marco provò un sollievo tale da non riuscire a nascondere un ampio sorriso sulle labbra .   
“ Ti aspetto fuori” sbuffò Elena, ma in quel momento lui era già perso nei suoi pensieri.     
Clarissa mi sta nascondendo qualcosa, ed io devo scoprire di cosa si tratta… perciò qui dentro non posso star un minuto di più, mamma cerca di capirmi .
Clarissa continua a negare… ma è evidente che qualcosa non va . E io sono già abbastanza inca…
si bloccò di colpo quando Riccardo comparve all’improvviso davanti ai suoi occhi.
Le mani nascoste nelle tasche del lungo camice bianco.
“ Vedo che sei già pronto per andar via” gli disse con un lieve sorriso sulle labbra
“ Si, sto bene. Quindi è inutile rimanere ancora. ” rispose Marco mentre chiudeva il borsone.
“ Come medico ti consiglio di restare ancora per qualche altro giorno, come padre della tua ragazza invece…sono contento che tu metta finalmente piede fuori da qui , perché così mia figlia smetterà di preoccuparsi ! ”
Marco rise piano .
“ Sono contento che tutto sia finito nel migliore dei modi . Sai, ti conosco da quando avevi solo quattordici anni e ormai fai parte della famiglia, sei come un figlio per me .” continuò Riccardo afferrandogli una spalla
“ Ti ringrazio .  Per tutto quello che hai fatto per me” disse lui sincero e veramente grato per le sue parole .  
Riccardo scosse la testa : “ Non devi ringraziarmi. Piuttosto rendi felice la mia bambina…ti chiedo soltanto questo.”
“ Lo farò” promise , poi aggiunse guardandolo dritto negli occhi : “ Voglio chiederle di sposarmi ”
Il padre di Clarissa aprì e chiuse la mascella diverse volte : “a…adesso?” balbettò
Marco annuì deciso : “ Come sai i miei hanno un altro appartamento qui in città , ed io ho intenzione di iniziare a lavorare oltre che continuare a studiare quindi... ”
Lui prese un ampio respiro e per un attimo nella stanza scese il silenzio.
Riccardo…Io amo tua figlia.  Pensò Marco mentre aspettava con ansia una risposta, possibilmente positiva, da Riccardo.   
 “ Chi sono io per impedirvi di compiere questo passo ? State insieme da circa nove anni ormai, vi volete un gran bene…quindi io sono con voi! ” e dal suo tono di voce , Marco capì che era davvero contento , forse persino entusiasta . “ Sei un bravo ragazzo e sono sicuro che sarai anche un ottimo genero”
Marco liberò un sorriso , a stento riusciva a trattenere la gioia che provava realmente dentro di sé davanti al suo futuro suocero . Il cuore batteva forte nel petto tanto da fargli male  : “ Grazie” gli disse semplicemente, ma quella parola bastò a Riccardo , che annuendo gli strinse forte una mano . “ Ci vediamo in questi giorni, non stancarti troppo. ”
 
                                                                                       *****
Marco 



Miracolato ? Si , lo ero davvero .
Non avevo mai avuto paura di morire . Piuttosto avevo sempre avuto il terrore di perdere quello che non avrei più potuto avere se avessi smesso di vivere da un momento all’altro : lei .
E la morte mi era passata accanto , in un giorno che credevo come un altro, rischiando di portarmi via da ciò che amavo di più al mondo .
E se al mio risveglio non l’ avessi trovata accanto a me per chissà quale ragione ? Come sarebbe stata la mia vita senza avere la certezza di unirmi a lei in ogni modo possibile su questa terra ? Non volevo pensarci . Mi faceva male. In quel caso, avrei atteso la morte pur di poterla raggiungere in paradiso in qualche modo .
Il paradiso: doveva esistere per forza quel luogo in cui si poteva incontrare la persona che avevi amato e che avevi perso per chissà quale ragione sulla Terra , un posto dove tutti potevano capire il vero senso della vita. Almeno io la pensavo così.
Clarissa aveva stravolto la mia vita .
A quattordici anni ero già un fumatore accanito, un ragazzino arrogante e presuntuoso e lei… una ragazzina dolce, sempre pronta ad arrossire quando mi vedeva e a nascondersi il volto dietro i suoi lunghi capelli biondi quando si sentiva a disagio .
Era la mia compagna di banco, nonché la più brava della classe.
Amavo copiare ogni mattina i compiti da lei.
Non avevamo proprio niente in comune . A lei piacevano il blu, le rose rosse , la musica classica , a me invece il verde, i girasoli e ovviamente… altro che musica classica! Io ero un tipo da rock ! 
Eppure… giorno dopo giorno per lei avevo perso il vizio del fumo , ogni traccia di arroganza e presunzione era scomparsa.
Avevo iniziato persino a studiare! Pur di restare in classe con lei , avrei fatto di tutto per non farmi bocciare!
Al suo fianco senza neanche accorgermi ero diventato un altro .
E senza lei… chissà che uomo sarei diventato . Non di certo quello che ero .
Però la sigaretta, beh quella mi mancava ancora…ma come potevo continuare a fumare se a lei il fumo non piacevo affatto ?
Pur di non averla lontana rinunciavo volentieri !
E ora era lì , tutta sola mentre passeggiava vicino ad un pontile scricchiolante , intenta ad osservare il mare. Era a pochi passi dalla mia barca .
Ancora non riuscivo a crederci: avevo una barca.  
Era di mio padre, ma aveva deciso di regalarla a me appena gli avevo parlato del matrimonio . Un ottimo regalo di nozze e sicuramente un buon posto per chiedere alla donna che amavo di sposarmi…
Era arrivato il momento di fare il grande passo.
Il mio cellulare prese a squillare , e io alzai gli occhi al cielo quando sul display lessi chi era .
“ Tweet” la salutai rispondendo alla chiamata
“ Allora Clarissa ha accettato?” mi domandò all’istante senza neanche salutarmi .
Lei sapeva cosa avevo intenzione di fare quel giorno .
Scossi la testa con un sorriso . Era decisamente troppo curiosa .
Quel giorno era addirittura più ansiosa di me!
“ Non mi hai dato neanche il tempo di chiederglielo, ancora! Siamo alla terza chiamata in un’ora…”Le feci notare.
“Ops. D’accordo…ma muoviti! E chiamami dopo, io voglio sapere!” ordinò come suo solito.
“Ci penserà Clarissa a chiamarti!”
“Sempre se ti risponderà di si ! ” scherzò lei
Non scherzare. Sono già abbastanza ansioso
“ E se non accetterà?” chiesi terrorizzato all’idea di un suo rifiuto
Lei scoppiò a ridere: “ Ma per favore! Vedi di muovere quelle chiappe ,e vai da lei!”
“ Ai tuoi ordini Tweet!” le risposi , per poi riattaccare.
Guardai Clarissa con più attenzione . Era inutile, ogni volta che i miei occhi si posavano su di lei, il mio cuore andava per fatti suoi  . E poi quel suo piccolo viso , i lunghi capelli dorati raccolti ,  il vestitino blu lungo fin poco sopra il ginocchio…mi facevano impazzire . Era perfetta…ed era mia.  
Non mi aspettava . Ma io sapevo da un po’ che era lì , ed ero curioso di sapere la sua reazione nel vedermi  improvvisamente accanto a lei .
Mi avvicinai lentamente, poi continuando a tenere fra le mani la rosa rossa a gambo lungo che avevo comprato apposta per lei , mi decisi a parlare:  
“ Posso disturbarla signorina ?” le dissi porgendole la rosa
Lei sussultò spaventata, ma quando i suoi occhi incontrarono i miei si addolcirono all’istante. 
“Marco, cosa ci fai qui?” mi chiese sorpresa e allo stesso tempo contenta
“ Sono qui per te ” ammisi .
Scosse la testa con un sorriso mentre prendeva la rosa con delicatezza, quasi avesse paura di spezzarla . Amavo quel suo fare dolce, che spariva magicamente quando si arrabbiava.
Sorrisi.
“ Che hai da sorridere?” mi chiese curiosa
Io feci spallucce: “ Tu , invece ? Come mai da queste parti ? ” e le afferrai la mano libera, intrecciando le dita con le sue. Erano così sottili e corte , che avevo sempre paura di farle male.   
Lei sospirò mentre portava la rosa a contatto con le sue morbide labbra e il suo piccolo naso : “ sai bene che mi piace stare in compagnia del mare… molto spesso.” Disse ad occhi chiusi
Annuii. Lei amava il mare.
La guidai sul pontile e all’improvviso la sentii irrigidirsi .
“ Cos’ha intenzione di fare ?” mi domandò cercando in tutti i modi possibili di nascondere la preoccupazione, che invece riuscivo a leggere perfettamente nei suoi occhi color nocciola.
“ Da quando mi dai del lei ?” le chiesi aggrottando la fronte.
Lei si sforzò di sorridermi. Aveva paura che la gettassi in acqua?  
“ Ti va di fare un giretto in barca ?” le proposi indicando la mia bianca “ Ocean Queen” .     
“ Sulla barca extra-lusso di tuo padre? Ci ammazza! Per comprarla ha impiegato anni e anni ! ” mi rispose sorpresa, sbalordita .
 Scoppiai a ridere e le feci l’occhiolino: “ è tutto sotto controllo…è mia ora! ”
O meglio, sarà nostra !
Sgranò gli occhi : “ Come sarebbe a dire tua?”
“ Mio padre l’ha regalata a me” spiegai senza aggiungere altro , poi la presi in braccio di colpo e la portai a bordo, ignorando le sue innumerevoli preteste e i suoi deboli pugni sulle mie spalle.  
“ Ehi! Mettimi immediatamente giù! Marco! ” urlava in continuazione, ma in fondo sapevo che le piaceva stare fra le mie braccia.  
“ Cos’hai intenzione di fare?” mi domandò con una meravigliosa luce negli occhi quando i suoi piedi toccarono terra . La mia piccolina arrivava appena all’altezza delle mie spalle  .
Io feci finta di niente: “ un giretto.”
                                                                                         *****
Clarissa



Ok. Aveva in mente qualcosa…ma cosa esattamente?  Il mio cuore era già partito al galoppo da un pezzo , e la mia fantasia era già arrivata a creare una serie di innumerevoli scenette romantiche e sdolcinate da far venire il diabete . Ma io ero così, cosa ci potevo fare?
Marco mi guardava spesso mentre stringeva le mani sul…il timone? Si chiava così? Non me ne intendevo di navi, e neanche m’interessava …non quando avevo due occhi azzurri come i suoi , che mi fissavano e mi toglievano il respiro .  
Stavamo insieme da anni , ma ogni giorno era sempre una scoperta .
Un giorno senza lui, per me era un giorno perso. Era il mio sorriso e speravo con tutto il cuore…anche il mio domani.
Indossava una camicia azzurra quel “delinquente” .
Quella sera voleva farmi impazzire…sapeva quanto mi piaceva quando indossava camicie di quel tipo .
Il vento ci scompigliava i capelli , e un senso di pace si diffondeva in ogni fibra del nostro essere mentre eravamo stretti in un abbraccio . Davanti a noi il mare aperto.
“ Da quando hai la patente nautica?” gli domandai all’improvviso alzandomi sulle punte per baciargli una guancia.
Lui mi scompigliò i capelli con una mano : “ Ehi , non ti ricordi ? Da due anni ormai!”
Ah. Giusto. Non ricordavo. La solita distratta .   
Quando fermò la barca in mezzo al mare , il sole stava già tramontando : uno spicchio di luce color arancio che lentamente dava l’impressione di immergersi nelle acque cristalline e calme .
Lui mi abbracciò da dietro e posò le labbra sul mio collo. Il suo caldo respiro sulla mia pelle mi fece rabbrividire : “ Vuoi qualcosa ?” mi chiese dolce in un sussurro , mentre il dondolio della nave ci cullava .
 Io mi voltai liberandomi dalla sua stretta : “ No. Sono sazia” risposi incrociando le dita dietro al suo collo “ sazia d’amore” scherzai mentre le mie labbra cercavano le sue .
Ogni volta che le sfioravo dimenticavo dov’ero e cos’ero : le sue braccia erano il mio mondo .
E poi…sentire le sue dita scorrere sulla schiena fu meraviglioso…tremai.  
Infilai una mano fra due bottoni della sua camicia e iniziai ad accarezzargli il petto mentre continuavamo a baciarci.
Amavo baciarlo ad occhi aperti . Vedere che era lì, tutto per me , il mio dono più grande… era sempre favoloso .   
Mi sollevò ancora una volta all’improvviso, e mi portò all’interno dell’imbarcazione . Questa volta non protestai.
L’interno era stretto, ma comodo per due persone. Perfetto per noi due . C’era un piccolissimo bagno, una sorta di camera da letto , perfino un piccolo salottino con un divanetto in pelle nera , un tavolino e dei bellissimi mobili, dove sicuramente all’interno potevo trovare tutto ciò di cui una persona poteva avere bisogno .
Marco mi adagiò con dolcezza sul morbido letto dalle bianche lenzuola profumate di lavanda . Da un piccolo oblò potevo notare le onde del mare infrangersi sul vetro . Entrava poco luce…ma sufficiente ad illuminare l’intera cabina.    
Le nostre labbra si allontanarono appena , ma continuarono a sfiorarsi. I suoi occhi azzurri immersi nei miei : “ Ti amo” mi disse lui , disteso al mio fianco.  
Un brivido mi scivolò lungo la schiena, mentre leggevo nei suoi occhi tutto l’amore che provava per me.
Solo e soltanto per me. 
Risi: “ Mai quanto me! ”
Lui inarcò un sopracciglio : “ Sei proprio sicura?” chiese mentre mi bloccava i polsi sopra la testa.
“ Si…” annuii continuando a ridere.
Marco fece una smorfia buffa, che subito dopo si trasformò in uno strano sorrisetto.
Un minuto dopo le sue dita birichine presero a farmi il solletico.
Che cosa insopportabile . Il solletico .
Non riuscivo a trattenere le risate , e lui ci prendeva gusto. Il signorino conosceva tutti i miei punti deboli.
Provai a svignarmela , ma lui era decisamente più forte di me.
“ Marco mi arrendo!” urlai esausta tra le lacrime , il dolore al diaframma era insopportabile .
Lui annuì soddisfatto: “ Brava” mi disse sfiorandomi il naso con il suo , per poi baciarmi il collo dolcemente .
Sospirai sonoramente . Con Marco il tempo non bastava mai…e quanto desideravo non dover ritornare a casa per cena quella sera!  
Perché in cuor mio sentivo che quel giorno sarebbe diventato uno tra i più belli della mia vita.
                                                                               *****
Senza neanche sapere come , eravamo scivolati fra le braccia del sonno .
Con uno sbadigliò gigantesco aprii gli occhi mettendomi a sedere sul letto , poi allungai le braccia per sgranchirmi un poco .
Sobbalzai quando mi accorsi che era giorno .
C’era fin troppo luce nella cabina che entrava attraverso l’oblò .
Ma non doveva essere il tramonto?
A meno che…
Guardai il mio orologio e i miei occhi si spalancarono immediatamente.
“Oddio!” esclamai “ è mattina, sono le sei del mattino !”  
Mi voltai verso Marco. Era disteso bocconi , la guancia sinistra premuta contro il cuscino.  
“Amore?” lo chiamai sfiorandogli una spalla con delicatezza
“ Marco ?”  
Lui mi rispose con un lamento , che non riuscì a non farmi sorridere.
“ Sono le sei del mattino ” lo informai ansiosa. “ abbiamo passato tutta la notte fuori!”
“Non ti preoccupare ” biascicò lui senza aprire gli occhi.
Lo guardai confusa: “ Come ?”
“ Stai tranquilla. E poi…siamo al porto.” Spiegò aprendo un occhio.
Mi fiondai fuori salendo la scaletta in tutta fretta . Il pontile su cui eravamo la sera prima era proprio davanti ai miei occhi. La barca era ben legata , trattenuta da grosse corde strette intorno a dei solidi sostegni .
Ritornai da lui furiosa: “ Potevi svegliarmi! Adesso i miei mi uccideranno per non averli avvisati!”
Lui sbuffò e si coprì la faccia con il mio cuscino per non sentirmi.
“Signorino, parlo con lei!” disse imbronciata iniziando a punzecchiarlo con le dita
Lui mi lanciò il cuscino , che mancai per un soffio  
“ I tuoi genitori sono già stati avvertiti ” mi informò mentre si metteva a sedere
Sgranai gli occhi: “ C…c…come?” domandai
Lui trasse un profondo respiro: “ Tuo padre e tua madre, sanno già cosa ho in mente”
Io mi misi a sedere al suo fianco : “Perché… cos’hai in mente ?”
Lui cercò le mie labbra e il mio sguardo, poi mi sorrise : “ Sposami” mi disse di getto
Spalancai gli occhi . Il momento tanto atteso era arrivato.
Prese qualcosa da una tasca dei pantaloni , e io dimenticai di respirare.
Quell’anello…il mio anello, era di nuovo sotto il mio sguardo e scintillava come non mai.
“ Io ti prometto che farò di tutto per renderti felice ”
Dopo quelle parole prese con fare dolce la mia mano sinistra e lentamente mi infilò l’anello all’anulare .
Lo guardai: “ Dovrei diventare la signora Chiari?” gli chiesi con il cuore in gola, riprendendo a respirare. Ero sotto shock…ma lentamente stavo recuperando il controllo sul mio corpo.  
Lui deglutì. Cercava in ogni modo di controllare le sue emozioni. “ Se lo vuoi…” mi sussurrò.
“ Tu” iniziai “ tu mi hai già resa felice in ogni modo possibile .” Lo guardai ancora negli occhi, poi gli sfiorai le labbra: “ SI!” dissi ad alta voce con tutto il fiato che avevo nei polmoni  “ Si voglio diventare tua moglie!”
Mi abbracciò forte e mi baciò con passione , poi mi afferrò il volto con entrambe le mani. I suoi occhi brillavano di gioia: “ Avrei preferito dirtelo ieri sera…in un’atmosfera decisamente più romantica ma…”
Gli posai un dito sulle labbra: “sssh, è perfetto amore” gli dissi
Ed il suo telefono squillò .
Marco roteò gli occhi e sbuffò come se sapesse chi era.
Mi mostrò il display e scoppiai a ridere.
“Tweet in chiamata!” gli dissi dandogli un enorme pizzicotto su una guancia
“ Vorrà sicuramente sapere la mia risposta !” e gli feci l’occhiolino.
Lei era al corrente di tutto ne ero sicura .
Marco mi guardò sorpreso , poi scosse la testa con un sorriso rispondendo alla chiamata.
“ Tweet , anche alle sei del mattino non mi lasci in pace?”
“Io vado a preparare la colazione” gli sussurrai scoccandogli un bacio su una guancia

 
 
 
Angolo Autrice
 
Ciaooooo ^^ come state ?
Sta continuando a piacervi questa storia ? ^^
Piaciuto questo nuovo capitolo ? Spero tanto di si ! :) 
Fatemi sapere cosa ne pensate! ^^
Finalmente il nostro Marco le ha chiesto di sposarlo , ma ora ? :) 
Quel che posso dirvi è che un "vecchio amico" dei nostri due innamorati sta per ritornare !
Un bacione a tutti voi che mi seguite ^^ A presto ;)
 
   
 
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