Titolo: The most important thing;
Autore:
Vitzi;
Fandom: One
Piece;
Tipologia:
One Shot
{1180 parole;
Personaggi/Pairing:
Nami; Monkey D. Rufy + Sopresa {RuNami;
Rating: Verde;
Genere: Sentimentale;
Drammatico; Malinconico;
Avvertimenti:
Slice of
Life;
Binks
Challenge: #62 Patibolo
+ #19 Incubo » #14 Tristezza + #21 Disperazione;
ONE
PIECE ©1997 Eiichiro Oda.
The most important thing
E
mentre le lacrime si frantumavano sul terreno, lasciando solchi
indelebili, Nami si guardava le mani, incapace di respirare,
rendendosi conto di ciò che stava per accadere.
Le parole
sembravano suoni lontani e indistinti, l'uomo sul patibolo non
lasciava speranze, quella sua espressione calma le spezzava il
cuore.
La giornata di sole sembrava quasi uno scherzo di poco
gusto.
Fra la folla, sguardi di curiosi si avvicinavano,
inconsapevoli di quello che stava per accadere, mentre sparsi per la
piazza, i membri di un'ormai vecchia ciurma, piangevano in silenzio
il loro capitano.
Nami con coraggio tornò a guardare Rufy,
l'uomo che ha sempre amato, in ginocchio sul patibolo; mentre accanto
a lui due uomini armati aspettavano l'ordine.
Il petto le si
strinse, sentendo una grossa fitta si abbassò, aveva
promesso di non intervenire.
«Oggi procederemo con l'esecuzione
dell'attuale re dei pirati, Monkey D. Rufy.»
La voce dell'uomo la
infilzò come la lama più avvelenata.
Altre lacrime ricoprirono
il terreno scabro della piccola cittadina, eppure nessuno se ne
accorse, tutti avevano gli occhi puntati sull'enorme Lumacofono.
«F-fermat-» sussurrò Nami, mettendosi
velocemente una mano
sulla bocca, aveva
promesso.
Alzò lo sguardo e proprio in quel momento il tempo parve
fermarsi, proprio in quel momento gli esecutori alzarono le temibili
lance.
«Perché
non ti unisci a noi come marinaio e diventi un pirata?»
Le lame iniziarono a scendere, inesorabilmente, verso il cappello
di paglia.
«Io
odio i pirati!»
Un
sorriso si dipinse sul volto del capitano.
«Rufy,
salvami...»
La
navigatrice si portò due mani al volto, coprendosi la bocca
per non
gridare.
«Ci
puoi scommettere!»
E
dolcemente spostò l'ultimo sguardo su di lei, la
cosa più importante.
«Ti
amo.»
Sangue
e vuoto si insinuarono nella mente della donna, mentre rimaneneva
immobile, incapace di reagire. Quell'ultimo sussurro portato dal
vento, quel suo sorriso da eterno bambino, quegli occhi così
malinconici, la facevano soffrire più di qualunque altra
cosa.
«Rufy...» sussurrò Nami con la voce
rotta, mentre dentro di
lei gridava straziata.
La piazza era immersa nel silenzio, tutti
fissavano il patibolo, ormai sporco di sangue.
Non avrebbe potuto
continuare a navigare, non avrebbe avuto senso continuare a vivere
senza di lui; lui che aveva deciso di andarsene, come sempre
egoisticamente.
Un boato scosse la folla, che gioiosa iniziò a
festeggiare. Nami cadde a terra, sentendo le gambe cedere, si
guardò
intorno confusa, era davvero tutto finito. Se n'era davvero andato
per sempre e lei non aveva nemmeno potuto urlare. Come una bambina si
chiuse in se stessa e, stringendosi le ginocchia al petto dolorante,
scoppiò a piangere.
«Rufy...» sussurrò di nuovo, prima di
udire il pianto di un neonato.
Aprì gli occhi, completamente
bagnata. Non era solo sudore quello che sentiva addosso, aveva anche
la sensazione di aver pianto come mai prima. Si alzò e
pigramente si
avviò verso la culla, dove la sua piccola bambina stava
strillando.
«C'è la mamma qui, non piangere. Hai
fame?» sussurrò,
prendendola fra le braccia.
La piccola mora smise immediamente di
lamentarsi e si strinse alla madre, iniziando a pregustare lo
spuntino di mezzanotte.
Fu una scossa improvvisa -probabilmente
causata da un'onda troppo alta- a ricordare a Nami ciò che
aveva
sognato, l'incubo peggiore della sua vita che ormai faceva da qualche
giorno. Quella terribile sensazione di vuoto le fece tornare le
lacrime, mentre la paura la attanagliava. Si avvicinò al
letto ed
indossò la camicia da notte, tentando di non far piangere la
piccola. Proprio mentre stava per uscire, si trovò proprio
Rufy
davanti. Purtroppo Franky non aveva creato una camera per entrambi e
Nami doveva dormire con la piccola e Robin. Quest'ultima stava
facendo il turno di notte, per cui si trovava sul ponte a controllare
la rotta.
«Ho sentito piangere.» disse Rufy, sorridendo e,
allo
stesso tempo, sbadigliando.
Nami arrossì dall'improvvisa
vicinanza, non voleva che la vedesse piangere di nuovo. Si
voltò,
aggiungendo subito: «Sto mettendo la piccola a letto, aveva
fame,
direi che ha preso da te anche questo.»
Rufy rise
silenziosamente, per poi abbracciare la propria donna da dietro, o
meglio, avvinghiare. Allungò le braccia per poter far
più giri
attorno al suo corpo e sentirla più vicina a sé,
sapeva che
qualcosa non andava.
«Ancora quel sogno?»
Nami si morse il
labbro e scostò la piccola da sé, per osservarla
meglio. I capelli
neri erano già molto lunghi, mentre i grandi occhi marroni
erano
vispi e attivi. Quella bambina era un angelo, solo un angelo avrebbe
potuto essere così perfetto, dopotutto.
Annuì con la testa,
sentendo il ragazzo sbuffare.
«Sai che non sono il tipo da
rinunciare al suo sogno tanto facilmente.»
«Infatti eri già re
dei pirati, non so quante volte te l'abbia già
detto.» aggiunse
velocemente Nami.
«Sai che non sono il tipo da rinunciare alla
propria famiglia tanto facilmente.» le sussurrò in
un orecchio il
capitano, mentre la stringeva ancora di più a sé.
Nami si lasciò
cullare, la sensazione stava finalmente sparendo.
«Promettimelo.»
sospirò, stringendo a sé la bambina e senza
frenare le
lacrime.
«Cosa?» sussurrò Rufy, facendola voltare
verso di sé,
ma continuando a stringerla.
«Promettimi che non mi lascerai mai
sola.» disse, affondando la testa nel suo petto.
Rufy la guardò
interrogativa, una richiesta tanto semplice non era da lei.
«Te
lo prometto, però...»
Nami iniziò a temere il peggio, alzò lo
sguardo verso il fidanzato, che prontamente la baciò.
«... tu
smetti di piangere, va bene?»
La ragazza si immerse di nuovo nel
suo petto con un sorriso sulle labbra, quello sciocco del suo
capitano era sempre il solito.
«Sei la cosa più importante per
me.» disse poi, con una dolcezza mai mostrata prima.
Nami,
sopresa, spalancò gli occhi. Rufy assunse un'espressione
interrogativa, aggiungendo: «Ho sentito questa frase da
Franky, dici
che la stava dicendo ad una delle sue creazi-»
Il pugno della
navigatrice non tardò ad arrivare, permettendole inoltre di
liberarsi da quella morsa.
«E-ehi che ho fatto?» chiese lui,
massaggiandosi la cute.
Nami gli mollò letteralmente la figlia
fra le braccia, ordinando: «Domani vado a fare shopping con
Robin
per cui la bambina dovrai tenerla tu. Perché non inizi a
comporarti
come padre e non la porti in camera tua, non ho quasi chiuso occhio
da quando è nata.»
«Ma è solo la seconda notte! Cosa faccio se
ha fame?»
Nami si sorprese di sentire il ragazzo così tanto
preoccupato per qualcosa, allora ci teneva a quella piccolina.
«Le
darò della carne, giusto?»
Nami cacciò il ragazzo dalla stanza
con un enorme sorriso stampato in volto, nonostante sembrasse un
idiota, non c'erano mani più sicure delle sue e lei lo
sapeva bene.
Per pura curiosità spiò dall'oblò
della porta ciò che stava
accadendo fuori, e non si sorprese nel vedere la figlia indicare il
cappello del capitano e lamentarsi. Quando il moro glielo mise in
testa, Nami si stupì, invece, di sentire quasi un senso di
gelosia
verso la piccola, ma se ne andò immediatamente. Quell'idiota
l'avrebbe dovuta trattare come una principessa, perché era
la loro
figlia.
Non aveva importanza ciò che sarebbe accaduto in futuro,
adesso voleva vivere il suo presente al meglio, con la sua piccola
bambina e il suo amato capitano.
Mugiwara's
Crew's Corner:
ULTIMO CAPITOLO *^*
Siamo arrivati alla fine di questa raccolta, con una settimana di
ritardo pubblico il capitolo, scritto da un bel pezzo. Purtroppo non mi
convinceva e ho sempre rimandato la pubblicazione, anche per altri vari
problemi che non vi sto a dire -fra cui la maledetta scuola-, invece
che pubblicarlo venerdì, giorno che avevo deciso, ho dovuto
rimandare sino ad oggi. Spero che non vi abbia deluso e che vi sia
piaciuto, non posso sperare di meglio.
Dato che è l'ultimo capitolo voglio davvero ringraziarvi
tutti, siete stati fantastici *-*
Siete tantissimi, non ho mai ricevuto così tanti lettori,
grazie sul serio ♥
Ringrazio i recensori con tutto il mio cuore, senza di voi questa
raccolta non sarebbe potuta andare avanti, vi scrivo in un ordine
completamente casuale, eh :)
Grazie a:
Soly Dea;
Namymoon;
Super Mimi_;
My Pride;
LuNa_35;
Nami92;
rubber_2000;
Monkey D_Nami;
Amx89;
Tadako;
Nuala_Chez;
Tokorothx3;
Kaeru_Chan;
Red Robin;
Akemichan;
ArtRevenge_M;
Melody97;
Nami 73;
Le vostre 70
recensioni mi fanno più felice di chiunque altro, GRAZIE
♥
Spero di non aver dimenticato nessuno, nel caso fatemi sapere :)
Insomma questa raccolta è terminata, spero di riuscire
presto ad iniziarne un'altra, grazie mille a tutti ancora, spero di
risentirvi in futuro <3
A prestoooo e non abbandonate la RuNami! :D
Vitzi
♥