«Io non conoosco nessun Harry Potter e non ho bisogno dell'aiuto di nessuno!» 
Ma il signor Weasley era già sparito, come svanito nel nulla.

«Potter? Chi è Harry Potter? »

Nessuno rispose.

«Vernon, vai in salotto e non uscire finchè non te lo diciamo!» disse la madre al figlio, che obbedì all'istante.

«CHI É HARRY POTTER?!?» chiese Sally rivolta al marito e ai suoceri, stavolta urlando.
«Voi siete al corrente di qualcosa che io non so!vi...» 

ma il burbero signor Dursley la interruppe: «Quel pazzo criminale ci ha fatto patire le pene dell'inferno e non permetterò che tutto ciò si ripeta...»

«DU-DLE-Y-DUR-SLEY!» 
urlò la giovane donn rivolta al marito  
«VO-GLI-O IM-ME-DI-A-TA-MEN-TE-U-NA-SPIE-GA-ZIO-NE!!!!!!»

«Ehm..... si..... cioè..... m-mi-o f-f-iglio c-come m-mio c-cu-gi-noo..... sc-scuo-la...ma-ma-gia.... no-non... » Dudley non riusciva a parlare e balbettò qualche parola senza senso.

«SCUOLA DI MAGIA? HARRY POTTER?!?!

….Quindi.... cioè..... fatemi capire.... le stranezze che succedono intorno a mio figlio non sono un fatto isolato nella vostra famiglia, un parente di nome Harry Potter ha già avuto a che fare con questa scuola di Howards.... o cosa.... dove tra l'altro insegnano... stregonerie?!? 
Se si tratta di uno scherzo....»

«No.... no-scherzo.... ma-ma-gia..... e-e-sis-te-te.....» balbettò ancora Dudley

«Mio nipote non è un ANORMALE! Mai e poi mai metterà piede in quel manicomio criminale....»

«Quello che farà mio figlio, anzi nostro figlio lo decideremo io e mio marito.... vero Dudley?»

Spinse suo marito verso la porta, dalla quale si aspettava una spiegazione più dettagliata una volta tornati a casa loro, dove non c'era il padre che lo intimoriva.

Aprì la porta del salotto per chiamare il figlio.
La stanza era vuota.
La finestra era aperta.

Un foglio di carta era appoggiato sul tavolo.

Vernon aveva sentito tutto.