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Autore: _micchi    24/03/2008    3 recensioni
mmm... sto un pò incasinata con le categorie @__@
Ho messo questo perchè c'è un pezzo un pò... un pò esplicito. Un pò tanto XD
E' un mezzo incesto. Tra cugini [ho letto il regolamento!]. E sono uno più grande e uno più piccolo, ma niente di tanto sconvolgente.
Vi chiedo scusa per i titoli dei capitoli e la divisione di questi [fatta prontamente a caso LOL.]
Buona lettura ^^

Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ah. Ecco la parte interessante [leggi: SPUDORATAMENTE YAOI]. Ma il meglio sta per arrivare. Mi scuso per il linguaggio scurrile di 'sto qua *picchia Hikaru* [NdMicchi]
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Passeggiarono in silenzio per le vie caotiche e illuminate d Tokyo, scambiandosi sporadicamente qualche frase
‘Allora… come va la scuola, Jam?’
‘Mh, benino. Tu?’
’Non mi lamento.’
Silenzio.
’Fai qualche sport?’
’Facevo pallanuoto, ma ora ho smesso’
’Ah. Bello.’
Silenzio.
Passarono per una via illuminata appena da un’insegna lampeggiante che diceva -Birreria-
’Ehi guarda, un pub aperto, Hikaru-kun! Entriamo?’
’Non mi va poi tanto… E poi tu non potresti bere.’
’Maddai, non fare il noioso’ ammiccò Jam prendendo per un braccio Hikaru e trascinandolo dentro il locale.
Il pub era mezzo vuoto e puzzava fortemente di Marijuana e fumo. Il barista squadrò prima Jameki e poi Hikaru.
’Che volete?’
’Due birre!’ rispose al volo il moretto, sorridendo
convincente al barista che scoccò un’occhiata di disapprovazione a Hika prima di chinarsi e prendere le birre dal frigo.
’Ecco a voi’ disse scorbutico sbattendo le bottiglie sul bancone.
Da quel punto in poi l’atmosfera tra i due si fece piacevolmente rilassata, chiacchierarono di tutto, sorseggiavano una birra dopo l’altra, respiravano quel denso fumo che c’era nell’aria e ridacchiavano come bambini. Lo sguardo di Hikaru cadeva spesso sul piercing di Jameki, tanto che lui se ne accorse e iniziò a giocherellarci, stuzzicando con la lingua il collo della bottiglia, facendolo tintinnare di tanto in tanto. Passarono forse due ore, ormai si era fatto tardi. La mamma aveva chiamato, ma Hikaru, con uno sforzo enorme, riuscì a convincerla che stavano bene e che sarebbero rincasati tardi. Il biondo si sistemò alla meno peggio i capelli, pagò ed uscì assieme a Jam ridendo per una battuta scema del ragazzo al tavolo affianco.
L’aria fredda gli trafisse i polmoni e lo svegliò di botto. Si stropicciò gli occhi e vide che Jam lo stava fissando con uno sguardo strano. Hikaru si guardò attorno.
Erano completamente soli, in quella via buia e nascosta della grande città, e quando rivolse nuovamente lo sguardo verso il cugino se lo trovò a un palmo di naso.
Hikaru arrossì e sentì qualcosa di freddo sfiorargli un fianco. Abbassò lo sguardo e vide che Jameki aveva infilato una mano sotto la sua maglietta. Con un movimento repentino e inaspettato, il moretto baciò Hikaru. Dopo un primo momento di sorpresa, Hikaru socchiuse gli occhi abbandonandosi a quel bacio tanto sognato, assaggiando il suo sapore, provando la sensazione del metallo bollente sulla propria lingua. Le mani di Jameki continuavano a muoversi sotto la sua maglietta, ormai non più così fredde. Hikaru passò le dita tra i suoi capelli, tirandoli delicatamente a far chinare la testa indietro al ragazzo per poi baciarlo su quel collo candido e gelido. Si sentiva un vampiro. I gemiti leggeri di Jameki lo eccitavano come non mai.
CHE CAZZO STAI FACENDO, COGLIONE.

  
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