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Autore: effe_95    22/09/2013    3 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò .

51.Io ti ho amato? E tu, mi hai amata?
 
Ci sono davvero tante cose che vorrei poterti dire, mille cose che mi sono venute in mente durante tutti questi giorni, ma adesso non trovo più le parole per esprimermi.
Non so più come si fa a parlare, in qualunque lingua io conosca, non so farlo più.
Puoi aiutarmi?
Tu, sai parlare Claudia?
<< Mi fai vedere le mani, Yulian? >>
<< Perché? >>
<< Perché voglio vedere se non sei cambiato >>
 
Ed eccole li, quelle mani screpolate e rotte piene di sangue.
Quante volte mi sono raccomandata affinché tu le proteggessi? Affinché tu ne avessi cura come se si trattasse del mio stesso cuore?
Non te l’ho mai detto sai, ma quelle mano sono la mia casa, ed è per questo che voglio tu te ne prenda cura.
Lo puoi fare Yulian?
<< Ti sono cresciuti i capelli? Adesso ti arrivano sotto le scapole, quasi a metà della schiena, li ricordavo più corti, io, mi sto sbagliando? >>
<< No, li ho lasciati crescere, perché non volevo che la mia vita si fermasse, mi andava bene così >>
<< Io invece li ho tagliati >>
<< L’avevi promesso no? >>
<< Ma io, le mantengo le promesse Clo? Le mantengo si o no? >>
 
Vorrei che tu sapessi dirmelo, ma non puoi, e io lo so, lo so che ci stai provando, ma non puoi dirmelo tu, non sforzarti troppo amore mio, anche se non puoi, mi va bene lo stesso.
<< Mi dispiace di essere venuto solo oggi, ci ho messo un po’ per capirlo >>
<< Non importa, non mi diranno niente se resto fuori con te per tutta la notte >>
<< Lo so, è solo che domani vado via >>
<< Ti saluterò ancora una volta >>
<< мне жаль, ma volevo che tu lo facessi >>
 
Lo so che lo volevi, dovrei scoppiare dalla rabbia io, ma non sono mai stata brava con l’esprimere il sentimento giusto.
Dirti addio è diventato facile per me, ma anche solo il sapere che sotto questo cielo ci sei anche tu, mi da la forza per poterlo fare.
Mi rialzerò come tutte le volte, non importa.
 
<< Dove andiamo adesso? >>
<< Dove ci porta la strada, Clo? >>
<< Io vado dove dici tu >>
<< E allora ti guiderò >>
 
Mi fido di te, aspetto, aspetterò, ho aspettato e aspettai, lo farò con tutti i tempi verbali che vuoi tu, sono qui.
 
Fidati, perché ti ho fatta aspettare, mi aspetterai, hai aspettato e lo faresti con tutti i tempi verbali che voglio io, lo so.
 
 
<< Come vanno le cose? A San Pietroburgo fa ancora freddo? E l’università? Hai fatto già tutti gli esami che dovevi fare? Ti sei fatto degli amici? Mangi abbastanza? E Iliana? Come sta? Katerina, ha partorito, è nato il piccolo Il’ja, si, ormai dovrebbe essere nato no? Quanto ha adesso? E’ già grande vero? >>
Yulian scoppiò a ridere di fronte al quel fiume in piena di domande, non era mai stato così contento in vita sua di dover rispondere a un interrogatorio in piena regola, sotto un cielo pieno di stelle, in quel parco che non aveva tempi di limite.
<< Sai, non mi lamento molto del freddo, è quasi normale direi. Gli esami vanno bene Clo, ne ho già fatti parecchi, sono soddisfatto di ciò che ho scelto. Ho rincontrato dopo tanto tempo un vecchio amico del Ginnasio, si chiama Ivan, è un tipo a posto, un po’ fuori di testa, ma si può trattare. Iliana se la cava alla grande, ha fatto subito amicizia con tutti ed è piena di vita, la conosci, lei si riprendere facilmente, ce la farà, è un’Ivanov dopotutto. >>
Claudia contemplò quel cielo immenso e nero, l’erba sotto le sue dita era leggermente umida, nonostante non avesse piovuto, sembrava tutto surreale quella notte, l’idea di potersi risvegliare il giorno dopo e scoprire che fosse tutto un sogno la tentava, ma non c’era più tempo per i rimpianti o il sentirsi da sola, aveva scelto di diventare adulta, e l’aveva fatto molto tempo prima.
<< Il’ja è un bambino davvero importante. E’ il riscatto di mia madre, è il dono che ha ricevuto la mia famiglia per avere una seconda possibilità. E’ l’espiazione di mio padre, è la mia espiazione. Lo so benissimo che non è Danil, lo so che la vita non è una favola e le cose non tornano a posto come per magia. Sai, Clo, io, quando mio padre si avvicina a me, tremo ancora come una foglia. E a lui tramano le mani quando lo faccio arrabbiare. Ma vedi, io non scappo più rinchiudendomi nella mia stanza con la speranza che lui non butti giù la porta, e lui fa violenza su se stesso per non farmi del male.  Abbiamo raggiunto un compromesso silenzioso, e Il’ja sarà il mio riscatto, il nostro, perché lui non vivrà nell’odio e nel dolore.
Lui sarà felice, e basta. я обещаю >> Ya obeshchayu… Prometto …
Che cosa significava espiare le proprie colpe?
Claudia si chiedeva se lei ne aveva di colpe, se nella sua breve vita aveva sbagliato qualcosa.
Se avrebbe potuto sostenere il peso di quelle parole, se sarebbe stata abbastanza forte come in passato. Lei aveva combattuto con tutte le sue forze, e aveva perso, le sarebbe piaciuto vincere, ma non ce l’aveva fatta.
Capire quello che provava Yulian le era del tutto impossibile.
<< Sai Yul, io credo che sforzarsi sia giusto, ma poi c’è un limite, e io l’ho superato di parecchio, scusami se non posso capirti >>
Un vento leggero accarezzò i corpi stesi tra l’erba dei due ragazzi, così vicini, ma che si sfioravano appena. Yulian si portò una mano dietro la testa e contemplò il complesso disegno che tracciavano quelle scintillanti meraviglie del creato nel cielo.
<< Un giorno spero che tu possa vedere il bambino >>
<< Yul, Nicola mi ha detto che ha incontrato Eteocle, Daniela e Carolina, gli altri figli di mio padre. Me l’ha detto ieri sera, quando mia madre non poteva sentirlo. Mi ha detto che li vedeva già da parecchio tempo, e che a loro avrebbe dato una possibilità. Io me ne sono andata sbattendo la porta della mia stanza, ma non ero arrabbiata perché lui mi aveva nascosto della loro presenza, ero arrabbiata perché poteva accettare loro, ma avrebbe preferito morire senza perdonare Andrea Andreotti. Io vorrei salvarlo, ma lui non me lo permette, non me lo permetterà mai >>
Yulia si girò sul fianco destro e afferrò saldamente la mano di Claudia, stringendola forte, forte nelle sue di mani, non poteva rispondere, non sapeva cosa dirle, e piuttosto che mentire con parole di circostanza, lui avrebbe voluto solo che lei lo sentisse li accanto, niente di più di quello.
<< Sforzarsi va bene, ma c’è un limite no? >>
Nel sentire quelle parole Claudia sorrise, si girò anche lei e ricambiò la stretta delle mani, come si sentiva meglio adesso, aveva svuotato il suo cuore e si sentiva a casa sua come mai lo era stata, era vero che in tutta la vita si poteva incontrare la persona giusta solo una alla volta, e incontrarsi tra quei miliardi e miliardi di persone, era sicuramente un miracolo.
<< Claudia, sai, a San Pietroburgo, c’è una persona che mi sta aspettando >>
Claudia si perse a contemplare i caldi occhi azzurri del ragazzo, e quelle parole non le fecero del male, perché non avrebbero significato più nulla.
<< Si, anche qui c’è qualcuno che mi aspetta >>  Yulian annuì accarezzandole un braccio, a Claudia venne la pelle d’oca.
<< Quindi … >>
<< … anche se ci dovessimo dividere per un po’ … >>
<< … andrebbe bene lo stesso >>
Claudia e Yulian si scambiarono un bacio intenso e meritato, abbracciati e stesi su quel pavimento d’erba, avvinghiati come due metà finalmente congiunte.
 
<< Ti verrò a prendere, un giorno >>
<< E io cercherò di farmi trovare li >>
 
 
я обещаю. I promise. Lo prometto, in tutte le lingue che vuoi.
 
 

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Effe_95

Buonasera a tutti.
So che penserete che io stia solo cercando delle scuse per giustificare i miei ritardi, ma la verità è che ogni volta succede qualcosa che mi fa ritardare la postazione del capitolo.
Questa volta è stata colpa della scuola e del maledettissimo ultimo anno di liceo, io già devo fare decine e decine di compiti, sono già esaurita.
Passando al capitolo comunque, come vi avevo promesso ci sono solo Claudia e Yul, in un momento davvero molto particolare dove ho voluto far vedere, per la prima volta, anche qual'è il loro pensiero.
Insomma, vedrete le anime di questo due ragazzi.
Spero di postare il prossimo capitolo molto prima.
Grazie mille alla prossima.

 
  
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