Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ChloesIvy    25/09/2013    1 recensioni
Hermione si era ritrovata non solo infuriata con uno dei suoi migliori amici, ma anche senza accompagnatore.
« Non solum…sed etiam »
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cormac McLaggen, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




«Non ti preoccupare» disse Hermione, risistemandogli le coperte « sono qui. Sono accanto a te, oggi e domani» e gli sorrise dolcemente.
«…grazie » rispose lui, con un sorriso incerto « ma…perché?»
«Come perché? »
« So chi sei, ma non siamo mai stati…intimi, insomma»
Hermione si sentì mancare: cosa stava dicendo? Cosa era successo?
Madama Chips ed Hermione si scambiarono uno sguardo allarmato: quello che temevano di più si era avverato, ripercussioni.
 




 
14.
 
 
 

Hermione si sentì mancare: tutto ciò che aveva temuto durante quelle ore, seduta accanto al letto bianco, si era avverato: il crollo del lampadario gli aveva salvato la vita, ma aveva compromesso qualcos’altro. La sua memoria.
Madama Chips aprì e chiuse la bocca senza dire nulla, incapace di rassicurare la ragazza. Dopo quella che parve un’infinità, parlò.
«Amnesia…dovevo immaginarlo. Deve essere questo il motivo per cui non si è svegliato subito, la magia non è riuscita a curare questo..questo… » e tacque, non sapendo come continuare.
«Ma non c’è niente che si possa fare, nessun incantesimo, nessuna pozione? » domandò implorante Hermione, con gli occhi lucidi.
La donna chiuse appena gli occhi e scosse il capo, come a farle capire che difficilmente sarebbe stato possibile.
«Di cosa state parlando? Non capisco… » Cormac, che era rimasto muto fino ad ora, tentò di nuovo di rialzarsi, prendendo parola.
«Signor McLaggen, qual è l’ultima cosa che ricorda aver fatto?» Madama Chips, vedendo la costernazione sul viso della ragazza e la confusione su quello del ragazzo, intervenne « noi crediamo che…la botta le abbia fatto perdere la memoria, o degli avvenimenti in particolare»
«Io…io ero in vacanza con i miei genitori…non…non dovrei essere a Hogwarts, la scuola non è ancora iniziata, non è ancora settembre…»
«Non ricordi altro? Nulla?» Hermione guardava entrambi, come se fosse uno scherzo e da un momento all’altro Cormac smettesse di far finta di non ricordarla e ritornasse in sé.
« È come se ci fosse una fitta nebbia nella mia mente: non riesco a ricordarmi altro, per esempio come sono arrivato qui »
«…non ti ricordi neanche…di me? » sussurrò la ragazza esitante.
Cormac non parlò subito. La guardò intensamente, con gli occhi quasi a fessure, cercando nella sua mente tracce di quel viso dolce e spaventato.
« Si » disse infine con lo stesso sguardo trionfante di sempre « Hermione Granger, quinto anno, cioè sesto, a settembre »
«E… » quel “si” le aveva quasi ridato speranza, ma la risposta non sembrava quella che si aspettava.
«E… credo sia tutto. Dovrei sapere altro? »
Il silenzio scese sulla stanza.
 
 
 
« Come va? » Harry aveva cercato spesso di confortare l’amica, ma lei, negli ultimi giorni, si era rinchiusa in se stessa, aspettando un miracolo che non voleva arrivare.
«Non da segno di riconoscermi. Oggi sono andata a trovarlo al San Mungo e mi ha chiesto dove fosse la ragazza bellissima che aveva conosciuto in vacanza! Io non so che fare… »
«Mi dispiace…non riesco a vederti in questo stato; Hai mai pensato alla possibilità che…non dovesse riacquistare più i suoi ricordi? » chiese incerto Harry, guardandola sottecchi. Hermione nascose il viso tra le mani, scossa da un singhiozzo. Eccome se ci aveva pensato. Pensava solo a quello da quando lui aveva iniziato le cure, che tuttavia, non sembravano dare risultati evidenti.
« Scusami, non volevo...  »
«No » la ragazza riemerse con le ciglia bagnate « devo smetterla di essere così…debole. È inutile piangersi addosso, in questo modo non risolverò certo la situazione »
Harry sorrise e le passò un braccio intorno alle spalle « sei la persona più coraggiosa e intelligente che io conosca; la strega più brillante della nostra età. Non lasciare che questo ti butti a terra. » e la strinse forte.
« La più brillante, eh? » disse lei con un sorrisetto appena accennato « grazie, Harry. Ma tu…cosa hai intenzione di fare…dopo? »
« Dopo la fine delle vacanze? Non tornerò a Hogwarts. Ho un compito da svolgere: trovare gli Horcrux e , comunque, non credo sia il caso di tornare qui »
« Io sono con te » Hermione lo guardò come se lo stesse sfidando a contraddirla.
«Hermione… »
«Harry, non ti lascerei mai solo a cercare gli Horcrux. Hai bisogno di me e Ron, sempre che lui voglia venire… » il pensiero di Ron la faceva sentire ancora in colpa.
«Si » rispose mestamente il ragazzo « vuole venire. Ho cercato di farlo ragionare: non voglio che rischiate la vita per un compito che devo svolgere io. Non centrate nulla, voi potreste stare al sicuro e invece volete correre pericoli inutili.»
« Ho deciso, non cambierò idea. »
« E Cormac?»
 
Già, Cormac.
 
 
 
Al San Mungo i medimaghi erano abituati a trattare ferite da incantesimi e pozioni, ma di fronte ad un’amnesia del genere, erano rimasti spiazzati. L’unica soluzione, per ora, era il riposo assoluto, ed un lungo ciclo di sedute con un mago specializzato in quel tipo di problemi. I genitori di Cormac avevano raggiunto il figlio il prima possibile, ed erano rimasti spiazzati dalle condizioni del ragazzo; si erano chiesti cosa fosse successo, e avevano voluto parlare con Hermione, responsabile di quanto accaduto. Hermione, dal canto suo, era sconvolta. Aveva deciso di andare al San Mungo da Cormac tutti i giorni, cercando di risvegliare i suoi ricordi, ma i risultati erano stati nulli. Per lui, lei era un’estranea. Un’estranea molto gentile e premurosa, ma pur sempre un’estranea.
La ragazza si sentiva morire ogni volta che usciva dalla stanza, tanti mesi buttati all’aria, proprio ora che sentiva di provare qualcosa di più per Cormac, ora che sentiva di amare ogni suo aspetto, ogni sua sfaccettatura.
 
La madre di Cormac aveva i capelli biondi, ondulati, che ricadevano morbidi poco sopra le spalle. Ricordava un’attrice del passato e il viso pallido doveva aver conosciuta una grande bellezza che, però, si era sciupata negli ultimi tempi; gli occhi marroni riflettevano la stanchezza delle notti insonni. Camminava accanto al marito, alto e robusto, senza proferire parola.
« Hermione Granger? » l’uomo era entrato nella stanza, trovando la ragazza seduta accanto al letto di Cormac, durante gli ultimi giorni di convalescenza: la ferita alla testa era quasi guarita e presto sarebbe tornato a casa. Nel frattempo seguiva le cure con i medimaghi ogni giorno.
« S-si, si sono io»
« Sono il padre di Cormac, e lei è mia moglie » disse indicando la donna che stava sistemando le cose del figlio. Cormac era appena uscito per incontrare il terapeuta « volevamo scambiare due parole con te, se non ti dispiace »
Hermione si alzò, sistemandosi i capelli da un lato nervosamente.
« Ad Hogwarts ci hanno riferito che hai visto tutto quello che è successo e che…hai fatto cadere tu il lampadario. È vero? » disse lui cautamente.
La ragazza fece un respiro profondo. Aspettava con ansia quella conversazione, e ora era arrivata all’improvviso.
« Si, è  vero: sono stata io a far cadere il lampadario. Ma l’ho fatto per salvarlo: quel mangiamorte gli stava gettando un anatema e-e n-non sapevo c-cosa fare-» non era riuscita a trattenere i singhiozzi: ripercorrere quei momenti era difficile, ora.
« Tranquilla » la madre di Cormac, con uno sguardo materno, si era avvicinata ai due « ci hanno detto anche questo, siamo già al corrente di tutto ma, non credevamo…il nostro Cormac…morire… » e si strinse al marito, incapace di continuare.
« Grazie » disse lui rivolgendosi ad Hermione « davvero »
La ragazza si asciugò le lacrime con la manica della maglietta e tentò un debole sorriso.
« Una cosa » la donna, con gli occhi lucidi, guardava con uno sguardo, ora indagatore, Hermione « sei una sua amica o…voglio dire, ti ho vista, sei venuta qui ogni giorno, sei stata accanto a lui, mi chiedevo se ci fosse qualcosa oltre…»
«Oh suvvia, ti sembrano domande?! » il padre di Cormac le rivolgeva, ora, un sogghigno divertito.
« No » Hermione, ignorando l’uomo, rispose d’impulso: ci aveva pensato a lungo, non aveva ancora preso una decisione, ma ora, davanti ai suoi genitori, davanti alla proposta di Harry, davanti al futuro che incombeva sembre più oscuro e misterioso, quella risposta le era venuta spontanea:  « io…siamo solo amici »
 
 
 





AUTHOR’S CORNER
 
Penultimo capitolo!! Infatti, probabilmente il prossimo sarà l’ultimo e forse, al massimo, ci sarà un capitolo –epilogo, ma non di più. Sarà un finale che probabilmente non soddisferà tutti: io stessa sono partita con un’idea nel primo capitolo e mi sono accorta di averla completante stravolta fino ad ora! Gli amanti della Hermione/Cormac, dopo questo capitolo, faranno un rogo della mia fan fiction: chiedo venia, ma era indispensabile. In ogni caso sto pensando seriamente ad un sequel, perché ho un’idea, ancora un po’ confusa, ma che potrebbe funzionare e che in ogni caso sarà attuata solo se incontrerà il supporto dei lettori ;)
Un bacio a tutti e…al prossimo ed ULTIMO!
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ChloesIvy