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Autore: Yoan Seiyryu    26/09/2013    3 recensioni
Sleeping/Hook
Solo il bacio del vero amore può risvegliare Aurora dal sonno eterno, ma non sarà Filippo a salvarla dalla maledizione. Dunque che valore può avere un bacio dissimile da quello più potente di tutti?
Hook dimostrerà alla Bella addormentata che non sempre la magia è la risposta, a volte le persone sono legate da un filo sottile che prescinde dai propri desideri. Entrambi si ritroveranno ad affrontare un'avventura comune, riscoprendo loro stessi e ciò che il Destino ha in serbo per loro.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Aurora, Filippo, Killian Jones/Capitan Uncino, Mulan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I walked across an empty land 
I knew the pathway like the back of my hand 
I felt the earth beneath my feet 
Sat by the river and it made me complete 
***




XII. La spada nella roccia





 La tensione che correva in tutta la compagnia era percepibile a chiunque. Kayley e Garret avevano intuito che tipo di problematiche potessero essere sorte, ma al tempo stesso preferirono rimanere in disparte, lontani da un mondo a cui appartenevano solo a metà.
Durante la notte avevano deciso il modo in cui agire: loro due avrebbero intrattenuto Malefica all’interno del suo castello, mentre Filippo e tutti gli altri sarebbero andati ad estrarre Excalibur, il tempo adatto per tornare ad aiutarli e a porre fine ai giorni della Strega.
Il padre di Filippo era morto, Aurora ne venne a conoscenza soltanto quella notte, dunque il trono era ancora vacante poiché il re non era stato riconosciuto ufficialmente e non era avvenuta alcuna incoronazione.
Filippo si era ripromesso che avrebbe preso il posto di suo padre solo una volta recuperata Excalibur, per meritare di governare sul Regno che in passato fu uno tra i più fiorenti ma che ormai era caduto nel caos.
Malefica, grazie alla trasformazione in drago, non poteva essere uccisa da nessuna arma se non quella che fu forgiata da uno dei più potenti maghi del regno di Filippo, per questo aveva bisogno di Excalibur.
Dunque Malefica aveva approfittato dell’assenza del valoroso principe per trafugarla ed incastonarla in una roccia sul picco della montagna su cui aveva fatto erigere il suo alto Palazzo di pietra, il quale si aggettava sul mare.
Tutti si ritrovarono di fronte alla grande salita che conduceva fino al Palazzo, ognuno di loro pareva assorto nei propri pensieri e nessuno aveva intenzione di rivelare le proprie emozioni.
Aurora aveva tenuto gli occhi fissi su Mulan durante tutta la mattinata, chiedendosi se davvero ella fosse innamorata di Filippo, del suo Filippo e se mai lui l’avesse guardata con occhi diversi.
Al contempo non volle rivolgere la parola proprio a lui, era adirata per il suo comportamento della sera precedente, non aveva voluto ascoltare la sua richiesta e anzi aveva tentato di scavalcarla pensando di proteggerla.
Filippo stesso preferì non avvicinarsi a lei, per timore di incappare in una discussione poco prima dello scontro con Malefica e non poteva permettersi alcuna distrazione.
Mulan camminava davanti a tutti, fredda ed altera, con il sangue che si scaldava per prepararsi alla battaglia.
Hook era il più pensieroso, rimase a poca distanza da Aurora, osservandola di sottecchi senza che potesse accorgersene. Aveva riflettuto tutta la notte sulla domanda che Filippo gli aveva posto ed era giunto alla risposta, risposta che non gli piacque affatto. Si torturò le dita della mano sana, sfregandole tra loro, mentre cercava di destarsi dalla visione di lei e di riflettere sul da farsi.
Lei non l’aveva accusato davanti a Filippo, non gli aveva rivelato le sue vere intenzioni, proteggendolo fino alla fine. In più avvertiva un qualcosa di simile al desiderio di essere onesti che non faceva affatto parte di lui. Come poteva tradirli? In fondo era un pirata, se lo sarebbero dovuti aspettare.
Quando si fermarono sulla grande salita rocciosa, Hook afferrò per il polso Aurora, portandola accanto a sé.
Lei si voltò con un certo stupore ed inclinò il capo da una parte, in attesa di un chiarimento.

“Qualunque cosa accadrà, Aurora, non ti arrendere. Io non sono d’accordo con quello che pensa Filippo, tutti noi dobbiamo avere la possibilità di affrontare le nostre ombre e tu hai  il diritto di salvare il tuo Regno. Mulan è forte grazie alla sua abilità da guerriero, tu lo sei per il tuo cuore. Perciò, abbi fede in te stessa” sussurrò quelle parole con così tanta enfasi che finì per stringerle la mano in una stretta piena di calore.

Aurora fu colpita da ciò che le disse. Nonostante fosse pericolosa la sua presenza lì, Hook credeva nelle sue possibilità. Non provava la smania di difenderla a tutti i costi e di rinchiuderla in una stanza perché fosse protetta. Persino i suoi genitori non l’avevano lasciata libera di scegliere. Ma lui fu l’unico a concederle la libertà di agire con il proprio volere.

“Se mi rimarrai accanto, non avrò alcun timore” rispose quasi senza pensarci.

Perché in effetti, non poté evitare di pensare che ormai lui era divenuto la sua ancora di salvezza. Per quanto credesse di amare Filippo, Hook presentava un fattore di più. Non cercava di cambiarla o di farla adeguare al suo mondo, la lasciava comportarsi come la sua natura richiedeva. L’aveva seguita per tutto quel tempo prendendosi cura di lei e senza farla mai scoraggiare, dandole anzi la forza di andare avanti, difendendola di fronte a tutti.
Hook però sapeva di non poter mantenere quella promessa, quindi preferì non mentire e non risponderle affatto, lasciandole la mano.
Filippo aveva osservato tutto e senza rendersene conto andò a stringere la mano sul pomo della spada, con una rabbia quasi accecante.
Era ormai certo che il pirata provasse qualcosa per Aurora, ma al contempo non aveva idea di ciò che provasse lei.
Si rimise al suo posto, guardando avanti a sé. Il drago a due teste di Kayley e Garret li raggiunse per poterli trasportare al Palazzo ed affrontare per primi Malefica, distraendola dagli altri.

“Fate attenzione, non voglio perdere due validi eroi come voi” disse Filippo, appoggiando una mano sulla spalla di Garret che annuì di rimando.

I due partirono salendo sul drago a due teste che spiccò immediatamente il volo. Mulan non perse tempo e riprese la marcia, facendo in modo che la seguissero i restanti.
Filippo aveva studiato la zona su cui sorgeva il Palazzo di Malefica e vi era un passo sulle rocce del picco che portava direttamente al limite di esso su cui era posta Excalibur. Dunque non sarebbero entrati nella dimora della strega ma la avrebbero aggirata, nonostante la difficoltà del terreno.
Si resero conto tardi che mancava qualcuno all’appello: Hook.
Si era allontanato dal gruppo approfittando del momento in cui era giunto il drago a prendere Kayley e Garret, per poter raggiungere Excalibur prima di tutti.
Quando se ne accorsero, Filippo si imbrunì in viso, dando un calcio ad un sassolino.

“Dannazione! Avrei dovuto immaginarlo, nonostante l’abbia conosciuto tempo fa, non mi sarei dovuto fidare. E’ pur sempre diventato un fuorilegge” mormorò sottovoce.

“Facciamo in tempo a raggiungerlo, sta seguendo quel falco!” esclamò Mulan puntando il dito verso di lui che correva verso il sentiero roccioso che costeggiava il picco “non possiamo lasciare che prenda Excalibur” aggiunse prima di correre anche lei.

Filippo si voltò verso Aurora, la quale aveva quasi dimenticato le reali intenzioni di Hook e fino a quel momento non aveva nemmeno pensato ad una situazione simile. Un profondo rammarico le scese nel cuore, credeva che in qualche modo lui avrebbe preso la scelta giusta.
“Tu eri a conoscenza delle sue vere intenzioni?”

Aurora non riuscì questa volta a mentire, si sentì attaccata da più fronti: da una parte l’improvvisa assenza di Hook che la fece indebolire, dall’altra lo sguardo intrepido di Filippo che esigeva sincerità. Non disse nulla, i suoi occhi esprimevano tutto ciò che vi era da sapere.
Il principe la guardò a lungo, stringendo maggiormente la mano sul pomo della spada, per poi cacciare via lo sguardo dall’altra parte. Ebbe un moto di rabbia che fu costretto a reprimere mordendosi l’interno della guancia, ma non aggiunse nulla. Non la incolpò che con lo sguardo, cosa che fece sprofondare Aurora nel senso di colpa.

“Ero certa che avrebbe rinunciato, Filippo mi dispiace…” tentò di dire a voce bassa, sfiorandogli un braccio.

“Avresti dovuto avvertirmi lo stesso, Aurora. Non possiamo permettergli di prendere Excalibur” così facendo si allontanò dal tocco della sua mano per poter seguire Mulan che si era già inoltrata sul sentiero.

Il suo sguardo carico di rancore la traforò, bloccandole totalmente il respiro. Ebbe il desiderio di sprofondare immediatamente, per aver tradito la sua fiducia. Ma al tempo stesso non si era sentita in dovere di condannare Hook, in cui aveva riposto le sue speranze. A tempo debito lo avrebbe torturato per ciò che aveva fatto.
Intanto il pirata era riuscito a raggiungere l’estremità del picco, risalendovi dal costone, per avviarsi verso iuna roccia alta fino alla sua vita in cui era racchiusa Excalibur.
Il vento gli scompigliava i capelli e gli smuoveva la coda del soprabito, era forse sin troppo fastidioso ma vi era abituato, non fu un problema a coprirsi il viso con il braccio per arrivare al luogo predestinato.
Una volta che vi giunse posizionò un piede su di essa per poi afferrare il pomo della spada con la mano sana e tentare di estrarla con tutta la sua forza.
Accadde però qualcosa di inaspettato, essa era protetta da un incantesimo, quindi ne fu respinto non appena tentò di tirarla fuori e ricadde lontano da essa con incredibile forza.
Dietro di lui, dove sorgeva il Palazzo, si udirono grida e fiamme scagliarsi contro le finestre: la battaglia contro Malefica aveva appena avuto inizio.
Di certo si era trasformata poiché i fuochi arrivavano da punti diversi e i ruggiti erano inconfondibili.
Mentre Hook tentò di sollevarsi e di ritentare, sopraggiunse Mulan che senza perdere tempo estrasse la spada per poterlo attaccare.
Il pirata cadde di nuovo a terra quando cercò di schivare il colpo, ma la guerriera fece sprofondare di nuovo l’arma contro di lui.
Hook si mosse rotolando di lato, evitando di farsi infilzare da quella furia. Una volta in piedi estrasse la sciabola con forza e gliela puntò contro.

“Sei veloce, dovevo aspettarmelo” le disse agitando la lama verso di lei “ma hai rovinato il mio momento di gloria e non voglio farti del male, sei una ragazza decisamente bella e sarebbe un peccato rovinare il tuo viso. Fatti da parte” pronunciò le ultime parole con enfasi, corrucciandosi in viso.

“Questa spada appartiene a Filippo, non permetterò che un pirata riesca a trafugarla” rispose lei, sferrando un nuovo attacco verso di lui per poterlo mettere fuori gioco.

“Excalibur non appartiene ancora a nessuno, apparterrà a  chi riuscirà ad estrarla” disse Hook, parando ogni suo colpo e cercando di incalzarla per allontanarla.

“Solo chi ha il sangue blu può brandirla e tu non ne possiedi!” si affrettò a dire, senza farsi intimorire dai suoi attacchi.

In quel momento Filippo ed Aurora riuscirono a raggiungerli, anche se a fatica, poiché vi era stato un crollo sul costone roccioso in cui per poco Aurora non perse l’equilibrio. Ma lui era riuscito a salvarla, afferrandole una mano e trascinandola su con lui. Nonostante quel riavvicinamento, Filippo si mostrava ancora distaccato ed adirato per il suo comportamento.
Mulan intanto ne approfittò per sferrare un calcio al ginocchio del pirata che finì per perdere l’equilibrio e cadere di nuovo a terra. Lei fece per sferrare un nuovo attacco ma l’urlo di Aurora la fermò.

“Non farlo!” corse immediatamente verso di loro, inginocchiandosi accanto a lui per difenderlo con il suo corpo “non puoi ucciderlo”.

Mulan teneva ancora alta la spada per poterlo trafiggere, non accennava a scostarsi.
“E’ un traditore, non possiamo lasciarlo libero!” cercò di spiegarle “Togliti di mezzo, non voglio fare del male anche a te”.

Aurora continuava a rimanere immobile, con le braccia aperte per poterlo difendere, di modo che Mulan non potesse sferrare l’ultimo attacco.
“Tu non lo ucciderai” sibilò a denti stretti.

Hook poteva guardare solo la sua schiena circondata dai lunghi capelli castani che si spostavano accompagnati dal vento. Nonostante ciò che era pronto a fare, lei voleva difenderlo fino alla fine. Per bontà d’animo, perché si sentiva in debito con lui o perché vi era qualcosa di più profondo?
In ogni caso fu Filippo ad intromettersi e a fermare quella follia.

“Ora basta così: Mulan, rinfodera la spada. Dobbiamo aiutare Kayley e Garret, non resisteranno a lungo. Più tardi ci occuperemo di lui ma non è questo il modo né il momento per farlo” la pregò dunque di ritirare l’arma, cosa che fece a malincuore e solo dopo qualche tempo di riflessione.

Assicuratosi della situazione, Filippo si avviò alla spada nella roccia, afferrandone il manico con entrambe le mani. Inspirò brevemente e tentò di estrarla con tutta la forza che aveva in corpo, ma la magia lo respinse così come era accaduto per il pirata.
Hook ridacchiò, alzandosi in piedi aiutato da Aurora, a cui strinse nuovamente la mano senza avere intenzione di lasciarla.

“L’unico modo per estrarla è con il vero amore e sembra che amare se stessi non possa bastare. Non è una magia abbastanza forte” così facendo sospinse in avanti Aurora, perché potesse raggiungere il suo principe.

Filippo rimase perplesso per qualche istante, non aveva idea che servisse quel tipo di magia per spezzare l’incantesimo della spada. Hook doveva essersi informato piuttosto bene a riguardo.
“Dunque se non avessi insistito nel venire sin qui, ora non potrei estrarre Excalibur” sussurrò Filippo quasi con un tono mortificato, rivolgendosi verso Aurora.

Lei  non ebbe cuore di guardarsi indietro ed incontrare lo sguardo di Hook, semplicemente si affrettò a prendere la mano di Filippo che non la riscaldava a tal punto da sentirsi a proprio agio. Lui le sorrise, per un attimo dimentico della rabbia che provava verso di lei e la fece avvicinare, stringendola poi a sé.
Entrambi afferrarono il pomo della spada e tentarono con tutte le loro forze di estrarla, ne impiegarono così tanta che il contraccolpo fu più forte della volta precedente e Aurora fu scaraventata a terra, dove vi era il pirata.
Lui accorse immediatamente per accertarsi che stesse bene, aveva battuto la testa ma non era svenuta, dunque la sollevò con delicatezza per rimetterla in piedi.
Filippo non riuscì quasi a credere i suoi occhi, dunque non si poteva estrarre nemmeno con la magia del vero amore?
Si rimise in piedi, appoggiando di nuovo la mano sul pomo di Excalibur e fu in quel momento che Mulan si avvicinò con decisione verso di lui.

“Sono tutte sciocchezze, non c’è bisogno del vero amore, basta utilizzare un po’ di vigore per tirarla fuori” disse appoggiando la mano intorno a quella di Filippo.

Quando le loro mani entrarono in contatto, un’improvvisa nuvola viola proveniente dalla roccia si innalzò fino ad immergerne la spada ed avvolgerla al suo interno. Quando essa scomparve non vi fu più traccia della roccia che era svanita all’improvviso, ma rimase l’arma all’interno delle loro mani, libera da ogni prigione.
I due si guardarono totalmente sopraffatti da ciò che era accaduto, non riuscivano a credere a ciò che era appena accaduto.
Dunque erano innamorati? Quella era la risposta ad una domanda che nessuno si era mai posto?
Mulan per la prima volta si sentì avvampare, mentre le guance si coloravano di rosso e Filippo non ebbe nemmeno modo di dire qualcosa, visto che tutto fu improvviso.
Dall’altra parte Aurora era riuscita a guardare la scena, tra le braccia di Hook che ancora la sostenevano e senza rendersene conto avvertì le lacrime scivolarle sul viso.
Era così ovvio, la magia del vero amore si era ricreata grazie all’unione di Mulan e Filippo, ma quando era stata lei a provare fu respinta con forza e  ostilità.
Non vi erano più dubbi, Filippo era innamorato di Mulan e lei nonostante cercasse di nasconderlo ancora, lo era altrettanto.
Come aveva potuto essere così cieca?
Si mise in piedi quasi in preda alle convulsioni, con le lacrime che le scivolavano più forti ad inumidire le labbra, assaporandone il sapore salato.

“Non posso credere che sia davvero così” disse Aurora in un sussurro, per poi urlare verso i due “non posso crederci!” ripeté addolorata.

Filippo si voltò verso di lei, stupito lui stesso di ciò che era accaduto. Strinse Excalibur in pugno per poi inguainarla al fianco e correre verso di lei per afferrarle le mani.

“Aurora, io non so spiegarmi il motivo di tutto questo, ma ti giuro che non ho fatto altro che pensare a te in questi due anni per poterti ritrovare” sussurrò con estrema convinzione e le sue parole erano vere, non stava mentendo.

Mulan rimase in disparte, complice di qualcosa per cui non riusciva a trarre alcuna spiegazione logica possibile.
Aurora non seppe conservare lo sguardo di Filippo nel proprio e se ne distaccò.

“Dobbiamo affrettarci, Malefica ci sta aspettando” fu l’unica cosa che riuscì a dire prima di scuotere velocemente la testa, ancora incredula, poi fuggì da tutti loro per correre verso il Palazzo.

“Aurora!” gridò Filippo dietro di lei.

Ciò che era accaduto l’aveva scossa nel profondo e una rivelazione inaspettata si era parata davanti ai suoi occhi. Esistevano legami al mondo molto più forti della razionalità, molto più forti di ciò che crediamo siano reali. La magia riconosce due cuori che battono allo stesso tempo l’uno per l’altro, gli uomini non sempre sanno scindere la propria convinzione dalla realtà.
Aurora era caduta in errore. Era affezionata a Filippo e  credeva di amarlo. Ma il suo cuore bramava qualcuno che aveva conosciuto in passato, qualcuno di cui non si era mai dimenticata e che senza saperlo aveva conservato a lungo. Anche lui conservava in sé il medesimo sentimento poiché la magia del vero amore funziona quando entrambe le persone sanno di essere innamorate. Lui le aveva rubato quel bacio e la maledizione del sonno si era spezzata.
Era innamorata di Hook e avrebbe dovuto capirlo fin dal primo istante, fin da quando si era risvegliata, persino mentre erano in viaggio per raggiungere Malefica.
Ed ora scappava via da quella consapevolezza, cercando di raggiungere colei che la desiderava morta. Ma al contrario di Filippo non voleva ucciderla, doveva aiutare il suo Regno e avrebbe dovuto convincerla a tornare sui suoi passi.
Forse non vi sarebbe riuscita ma non si sarebbe sporcata le mani di sangue.
Mentre lei fuggiva verso il Palazzo per poter fermare qualcosa di più grande di lei, Hook corse ad inseguirla, lasciando stare Excalibur e tutto ciò che aveva fatto per ottenerla.
Ora vi era qualcosa di più importante, una missione che non poteva mettere da parte. Ciò che era accaduto lo aveva sconvolto tanto quanto gli altri, non riusciva a credere a ciò che aveva visto.
Aurora era divenuta una perla troppo preziosa per poterla lasciare andare ed ora era ferita, sola, cercava di gettarsi nel fuoco sperando di non scottarsi e lui non avrebbe rischiato di lasciarglielo fare.
Mulan e Filippo li inseguirono subito dopo, senza rivolgersi più alcuna parola. Lei prendeva consapevolezza dei sentimenti di lui che non si era aspettata potessero sorgere mai. Certo, si era innamorata di Filippo sin dal primo momento in cui si erano incontrati e al tempo stesso era a conoscenza dell’amore che riserava alla principessa che doveva ritrovare.
Pur sapendo ciò non volle lasciarlo e decise di rimanere al suo fianco per proteggerlo, proteggerlo fino alla fine, anche a costo della vita.
E Filippo altrettanto non era ancora consapevole di ciò che era accaduto. Mulan era stata una valida compagna, l’aveva tirato fuori dai guai un innumerevole numero di volte, ma mai aveva pensato a lei come una donna da  amare.
Il suo pensiero fisso era rimasto Aurora a lungo, prima di mutare i suoi sentimenti e trasferirli verso colei che gli era stato accanto.
Era cambiato, era maturato ed insieme a Mulan aveva affrontato sfide ed avventure in cui entrambi avevano avuto bisogno l’uno dell’altra.
Conoscevano i pregi e i difetti e li apprezzavano così com’erano, senza desiderio di volerli cambiare. Quella rivelazione arrivò come un fulmine al ciel sereno e vi sarebbe stato molto di cui parlare se mai fossero sopravvissuti.
Gli ultimi fuochi uscirono dalle finestre del Palazzo, quando Aurora raggiunse la sala principale si ritrovò davanti la visione del drago a due teste che rantolava sul pavimento marmoreo, accusando una ferita profonda. Kayley era distesa anch’essa, con una mano a premere sulla gamba sinistra, mentre Garret altrettanto inerme cercava di proteggerla dagli attacchi del grande drago viola che si stagliava di fronte a loro.

“Lasciali stare, non sono loro che vuoi. Io sono qui, vieni  a sfogare la tua rabbia su di me!” gridò Aurora, agitando le braccia per potersi far vedere.

Malefica voltò gli occhi liquidi verso di lei, sì udì un ruggito simile ad una risata e subito dopo si innalzò sbattendo le ampie ali per poterla raggiungere.







// Note: 

Ed ecco il 12° Capitolo! Ormai ci stiamo davvero avvicinando alla fine. 
Prima di tutto vorrei comunicare che tra oggi e domani modificherò una parte del capitolo 10, LadyAndromeda mi ha dato un suggerimento per migliorare la scena in cui Hook ed Aurora incontrano Belle e Tremotino. Ovviamente ringrazio lei e tutte le altre lettrici che continuano a seguire questa storia, sperando di non deludervi con il prossimo capitolo di cui, ammetto, ho un pò paura xD.
A giovedì prossimo!
 
   
 
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