Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |       
Autore: mistery dragon    28/09/2013    4 recensioni
Si dice che per gli insegnanti, gli alunni bravi o meno rimangano sempre nei loro cuori.
Ma per Zoro Roronoa , maestro di italiano di una scuola elementare, c'è un bambino che sconvolgerà addirittura tutta la sua vita.
Genere: Angst, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Roronoa Zoro, Sanji, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Can I Call you Dad?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Can I call you dad ?
Capitolo 1- Il maestro ritardatario e lo studente indisciplinato
- Oh cavolo sone le 8.50! Dovevo essere in classe 20 minuti fa! Ah maledetta Milano, che è tutta uguale.-
Un uomo sulla trentina , capelli verdi brizzolati, occhiali, smoking e valigetta sotto l'ascella correva a perdifiato fra i corridoi della scuola elementare Thousand Sunny finchè non arrivò davani alla porta della classe III A . Appena arrivato il morale dell'insegnante di italiano Zoro Roronoa, era a terra: si poteva sentire la confusione prodotta dai suoi alunni anche a kilomentri di distanza e questo non era un buon segno.
Il maestro inspirò ed espirò , abbassò la maniglia ed ebbe una chiara visione del caos ( o meglio dire inferno) ,che si era solo minimamente immaginato.
 Tutti erano in piedi :c'era chi tirava cerbottane, chi tirava aereoplanini di carta, chi mangiava caramelle, chi si faceva linguaccie. Appena i bambini videro il loro docente sulla soglia della porta, tornarono ai loro posti correndo, ritti in piedi e petto in fuori:
- Buongiorno signor Roronoa!-
Il verde scosse la testa sconsolato e rispose:
- Buongiorno bambini. Sedetevi pure.-
Tutta la classe come dei robot si sedette con un tonf! sulle loro sedie.
L'insegnante si sedette e aprì il registro di classe:
-Allora...... Sanji Blackleg?-
Silenzio.
- Sanji?- chiese perplesso il maestro, notando il banco vuoto dell'alunno.
- Ragazzi, dov'è Sanji?-
- Non era all'ingresso stamattina.- rispose Chopper.
- Sigh! Va beh finisco l'appello e vediamo se arriva.- rispose atono. 
- Cutty Flam?-
- Franky!-
- Ok........- e continuò con la lista.
- ........Monkey D. Rufy?-
- Presente!-
- Portuguese D. Ace?-
Nessuno si mosse.
- Ace?- richiese Zoro sporgendosi per vedere dov'era.
Il piccolo dormiva beatamente sul banco, braccia incrociate e una bolla che usciva dal naso gonfiandosi e sgonfiandosi a tempo.
La classe rise talmente forte che Ace si svegliò e notò lo sguardo severo del maestro su di sè.
- Ehm, presente!- disse titubante.
Zoro si battè un palmo sulla fronte e riprese:
- Nami Swan?-
- Presente!-
- Tony Tony Chopper?-
- Presente!-
- Usopp?-
- Presente!-
La lista era finita e quella peste di Sanji non era ancora arrivato.
Zoro era scocciato. Le vacanze di Natale  stavano per iniziare e quel bambino aveva collezionato ben 10 assenze ingiustificate solo a Dicembre, per non parlare di Novembre, Ottobre e Settembre.
- Va beh, visto che Sanji non arriva  significa che dovrò segnarlo assent.....-
Ma non riuscì a finire la frase che la porta si aprì violentemente rivelando un bambino di otto anni, capelli color dell'oro con un ciuffo che copriva un occhio e sopracciglia a ricciolo.
- Buongiorno signor Roronoa. Mi scusi per il ritardo.-disse ansimante.
Zoro lo squadrò da capo a piedi , serio e lo rimproverò:
- Sanji! Sono quasi le nove! La lezione è iniziata mezz'ora fa! Dov' eri?-
Scena muta,come al solito del resto. 
L'insegnante sospirò, poi chiese:
- Hai portato almeno la giustificazione dell'altra volta?-
Il bambino negò con la testa.
Zoro si massaggiò gli occhi, stanco:
- Vai a posto, per favore! E portami il libretto. Devo dare la comunicazione hai tuoi genitori.-
L'alunno invece controbattè secco: 
- A lei però non le dicono niente quando arriva in  ritardo.-
Il docente lo fulminò con lo sguardo:
- Portami più rispetto ragazzino! Sono il tuo maestro e adesso mi porti il libretto che ti segno pure questa mancanza di educazione nei miei confronti!- tuonò arrabbiato.
Sanji glielo porse ma i suoi occhi guardavano  malissimo l'adulto. Sapeva benissimo che stava scherzando con il fuoco ma voleva dimostrare di essere un duro.
Zoro questo lo aveva letto nelle sue iridi cristalline ma cercò comunque di non farsi mettere i piedi in testa , in quella sfida di sguardi che solo loro ne sapevano l'esistenza.
Appena il ragazzino si sedette al proprio posto l'insegnante consegnò dei fogli protocollo a righe ai bambini:
- Come sapete oggi c'è il tema in classe. Scrivete nome , cognome, data e classe poi dividete il foglio a metà. Avete 3 ore di tempo, intervallo compreso. La consegna é: "Scrivete i vostri progetti per Natale e Capodanno con i vostri parenti".
Mi raccomando prima fate una scaletta e poi scrivete in brutta e IN MODO COMPRENSIBILE!Buon lavoro.-
Scrisse la consegna e l'inizio e la fine del tempo sulla lavagna: dalle 9.00 alle 12.00.
Tutti i bambini iniziarono a scrivere indaffarati, tutti tranne Sanji che invece rimase ad osservare il foglio per un tempo indeterminabile ed infine posò la penna e guardò fuori dalla finestra.
Zoro se ne era accorto ma lasciò perdere. Non perchè l'odiasse o non gliene fregava niente di quel ragazzino, ma semplicemente ogni volta che gli chiedeva " Qualcosa non va?" o " C'è qualche problema?", il ragazzo gli rispondeva " Si faccia gli affari suoi" o " Non ho niente. Mi manca l'ispirazione". Solo però quando i temi o i compiti a casa erano sulla famiglia, sul loro futuro, sulle loro passioni, sulle loro abitudini ecc.
Per il resto era anche un ottimo studente. E il maestro Roronoa non capiva il perchè! Perchè si comportava così?Era bravo, intelligente e certe volte ( a detta della sua collega Nico Robin) ubbidiente e collaborativo, perchè non sempre ?
Si svegliò da questi pensieri quando Rufy tentò di copiare da Nami, fallendo ovviamente.
- Rufy,ti ho visto!- 
Il piccolo girò la testa come se avesse commesso un crimine e volesse farla franca.
Zoro sospirò:
- Ti becco un'altra volta a copiare, ti ritiro il compito e ti metto 4, intesi?-
Il bambino annuì senza guardarlo in faccia.
Zoro iniziò a scrivere la nota del biondino, posando gli occhiali sul tavolo. Ogni tanto alzava gli occhi per controllare se qualcuno copiava o se Sanji si era deciso a voler lavorare. Macchè, era sempre lì a fissare fuori dalla finestra con aria malinconica. Il maestro giurò di aver visto qualche segno lasciato  da delle lacrime ma non ne era certo.
Così per tre ore di fila finchè il tempo limite non scadde. Zoro si avvicinò al bambino col ciuffo, l'unico che non aveva consegnato il proprio compito:
- Sanji, hai finito?- domanda inutile visto che il foglio era completamente  bianco. L'alunno lo consegnò , senza rivolgere gli occhi all'insegnante.
Mancava mezz'ora alla fine della lezione e il maestro ne approffittò per dire:
- Domani è l'ultimo giorno di scuola. Potete anche non portare i libri, porto io un libro da leggere. E mi raccomando, portate una cartelletta che vi do il foglio per le vacanze di Natale. Allora avete qualche domanda?-
Franky alzò la mano.
- Sì Franky?-
- Posso andare in bagno?- 
La classe si mise a ridere costringendo il docente a sbattere la mano sulla cattedra per far silenzio. Zoro era sconfortato:
- Sì Franky, puoi andare.-
- Altre domande?-
Nel medesimo istante entrò Nico Robin la maestra di storia/ geografia , col solito sorriso sulle labbra e tutti i ragazzi si alzarono in piedi come molle ed esclamarono sorridendo:
- Buongiorno signorina Nico Robin!-
- Buongiorno bambini, andiamo?-
Tutti si prepararono per andare a mensa , uscendolo dall'aula disordinatamente. 
- Arrivederci ragazzi eh?- gli salutò sarcastico Zoro.
I bambini si bloccarono, si girarono e lo salutarono:
- A domani maestro!-
Il docente  sospirò raccogliendo le proprie cose, ma Nico Robin si avvicinò :
- Zoro, il preside vuole parlarti.....-lo informò.
Il verde si bloccò, si girò a 360° verso la maestra e chiese:
- Sinceramente, sono nei guai Robin?-
- No, però è visibilmente arrabbiato!-rispose calma.
L'insegnante sbuffò poi si congedò salutando la collega.
Si avviò verso la presidenza conscio che il preside lo avrebbe strigliato a dovere. Capitolo 1- Il maestro ritardatario e lo studente indisciplinato- Oh cavolo sone le 8.50! Dovevo essere in classe 20 minuti fa! Ah maledetta Milano, che è tutta uguale.-Un uomo sulla trentina , capelli verdi brizzolati, occhiali, smoking e valigetta sotto l'ascella correva a perdifiato fra i corridoi della scuola elementare Thousand Sunny finchè non arrivò davani alla porta della classe III A . Appena arrivato il morale dell'insegnante di italiano Zoro Roronoa, era a terra: si poteva sentire la confusione prodotta dai suoi alunni anche a kilomentri di distanza e questo non era un buon segno.Il maestro inspirò ed espirò , abbassò la maniglia ed ebbe una chiara visione del caos ( o meglio dire inferno) ,che si era solo minimamente immaginato. Tutti erano in piedi :c'era chi tirava cerbottane, chi tirava aereoplanini di carta, chi mangiava caramelle, chi si faceva linguaccie. Appena i bambini videro il loro docente sulla soglia della porta, tornarono ai loro posti correndo, ritti in piedi e petto in fuori:- Buongiorno signor Roronoa!-Il verde scosse la testa sconsolato e rispose:- Buongiorno bambini. Sedetevi pure.-Tutta la classe come dei robot si sedette con un tonf! sulle loro sedie.L'insegnante si sedette e aprì il registro di classe:-Allora...... Sanji Blackleg?-Silenzio.- Sanji?- chiese perplesso il maestro, notando il banco vuoto dell'alunno.- Ragazzi, dov'è Sanji?-- Non era all'ingresso stamattina.- rispose Chopper.- Sigh! Va beh finisco l'appello e vediamo se arriva.- rispose atono. - Cutty Flam?-- Franky!-- Ok........- e continuò con la lista.- ........Monkey D. Rufy?-- Presente!-- Portuguese D. Ace?-Nessuno si mosse.- Ace?- richiese Zoro sporgendosi per vedere dov'era.Il piccolo dormiva beatamente sul banco, braccia incrociate e una bolla che usciva dal naso gonfiandosi e sgonfiandosi a tempo.La classe rise talmente forte che Ace si svegliò e notò lo sguardo severo del maestro su di sè.- Ehm, presente!- disse titubante.Zoro si battè un palmo sulla fronte e riprese:- Nami Swan?-- Presente!-- Tony Tony Chopper?-- Presente!-- Usopp?-- Presente!-La lista era finita e quella peste di Sanji non era ancora arrivato.Zoro era scocciato. Le vacanze di Natale  stavano per iniziare e quel bambino aveva collezionato ben 10 assenze ingiustificate solo a Dicembre, per non parlare di Novembre, Ottobre e Settembre.- Va beh, visto che Sanji non arriva  significa che dovrò segnarlo assent.....-Ma non riuscì a finire la frase che la porta si aprì violentemente rivelando un bambino di otto anni, capelli color dell'oro con un ciuffo che copriva un occhio e sopracciglia a ricciolo.- Buongiorno signor Roronoa. Mi scusi per il ritardo.-disse ansimante.Zoro lo squadrò da capo a piedi , serio e lo rimproverò:- Sanji! Sono quasi le nove! La lezione è iniziata mezz'ora fa! Dov' eri?-Scena muta,come al solito del resto. L'insegnante sospirò, poi chiese:- Hai portato almeno la giustificazione dell'altra volta?-Il bambino negò con la testa.Zoro si massaggiò gli occhi, stanco:- Vai a posto, per favore! E portami il libretto. Devo dare la comunicazione hai tuoi genitori.-L'alunno invece controbattè secco: - A lei però non le dicono niente quando arriva in  ritardo.-Il docente lo fulminò con lo sguardo:- Portami più rispetto ragazzino! Sono il tuo maestro e adesso mi porti il libretto che ti segno pure questa mancanza di educazione nei miei confronti!- tuonò arrabbiato.Sanji glielo porse ma i suoi occhi guardavano  malissimo l'adulto. Sapeva benissimo che stava scherzando con il fuoco ma voleva dimostrare di essere un duro.Zoro questo lo aveva letto nelle sue iridi cristalline ma cercò comunque di non farsi mettere i piedi in testa , in quella sfida di sguardi che solo loro ne sapevano l'esistenza.Appena il ragazzino si sedette al proprio posto l'insegnante consegnò dei fogli protocollo a righe ai bambini:- Come sapete oggi c'è il tema in classe. Scrivete nome , cognome, data e classe poi dividete il foglio a metà. Avete 3 ore di tempo, intervallo compreso. La consegna é: "Scrivete i vostri progetti per Natale e Capodanno con i vostri parenti".Mi raccomando prima fate una scaletta e poi scrivete in brutta e IN MODO COMPRENSIBILE!Buon lavoro.-Scrisse la consegna e l'inizio e la fine del tempo sulla lavagna: dalle 9.00 alle 12.00.Tutti i bambini iniziarono a scrivere indaffarati, tutti tranne Sanji che invece rimase ad osservare il foglio per un tempo indeterminabile ed infine posò la penna e guardò fuori dalla finestra.Zoro se ne era accorto ma lasciò perdere. Non perchè l'odiasse o non gliene fregava niente di quel ragazzino, ma semplicemente ogni volta che gli chiedeva " Qualcosa non va?" o " C'è qualche problema?", il ragazzo gli rispondeva " Si faccia gli affari suoi" o " Non ho niente. Mi manca l'ispirazione". Solo però quando i temi o i compiti a casa erano sulla famiglia, sul loro futuro, sulle loro passioni, sulle loro abitudini ecc.Per il resto era anche un ottimo studente. E il maestro Roronoa non capiva il perchè! Perchè si comportava così?Era bravo, intelligente e certe volte ( a detta della sua collega Nico Robin) ubbidiente e collaborativo, perchè non sempre ?Si svegliò da questi pensieri quando Rufy tentò di copiare da Nami, fallendo ovviamente.- Rufy,ti ho visto!- Il piccolo girò la testa come se avesse commesso un crimine e volesse farla franca.Zoro sospirò:- Ti becco un'altra volta a copiare, ti ritiro il compito e ti metto 4, intesi?-Il bambino annuì senza guardarlo in faccia.Zoro iniziò a scrivere la nota del biondino, posando gli occhiali sul tavolo. Ogni tanto alzava gli occhi per controllare se qualcuno copiava o se Sanji si era deciso a voler lavorare. Macchè, era sempre lì a fissare fuori dalla finestra con aria malinconica. Il maestro giurò di aver visto qualche segno lasciato  da delle lacrime ma non ne era certo.Così per tre ore di fila finchè il tempo limite non scadde. Zoro si avvicinò al bambino col ciuffo, l'unico che non aveva consegnato il proprio compito:- Sanji, hai finito?- domanda inutile visto che il foglio era completamente  bianco. L'alunno lo consegnò , senza rivolgere gli occhi all'insegnante.Mancava mezz'ora alla fine della lezione e il maestro ne approffittò per dire:- Domani è l'ultimo giorno di scuola. Potete anche non portare i libri, porto io un libro da leggere. E mi raccomando, portate una cartelletta che vi do il foglio per le vacanze di Natale. Allora avete qualche domanda?-Franky alzò la mano.- Sì Franky?-- Posso andare in bagno?- La classe si mise a ridere costringendo il docente a sbattere la mano sulla cattedra per far silenzio. Zoro era sconfortato:- Sì Franky, puoi andare.-- Altre domande?-Nel medesimo istante entrò Nico Robin la maestra di storia/ geografia , col solito sorriso sulle labbra e tutti i ragazzi si alzarono in piedi come molle ed esclamarono sorridendo:- Buongiorno signorina Nico Robin!-- Buongiorno bambini, andiamo?-Tutti si prepararono per andare a mensa , uscendolo dall'aula disordinatamente. - Arrivederci ragazzi eh?- gli salutò sarcastico Zoro.I bambini si bloccarono, si girarono e lo salutarono:- A domani maestro!-Il docente  sospirò raccogliendo le proprie cose, ma Nico Robin si avvicinò :- Zoro, il preside vuole parlarti.....-lo informò.Il verde si bloccò, si girò a 360° verso la maestra e chiese:- Sinceramente, sono nei guai Robin?-- No, però è visibilmente arrabbiato!-rispose calma.L'insegnante sbuffò poi si congedò salutando la collega.Si avviò verso la presidenza conscio che il preside lo avrebbe strigliato a dovere. 

Capitolo 1- Il maestro ritardatario e lo studente indisciplinato

- Oh cavolo sone le 8.50! Dovevo essere in classe 20 minuti fa! Ah maledetta Milano, che è tutta uguale.-

Un uomo sulla trentina , capelli verdi brizzolati, occhiali, smoking e valigetta sotto l'ascella correva a perdifiato fra i corridoi della scuola elementare Thousand Sunny finchè non arrivò davani alla porta della classe III A . Appena arrivato il morale dell'insegnante di italiano Zoro Roronoa, era a terra: si poteva sentire la confusione prodotta dai suoi alunni anche a kilomentri di distanza e questo non era un buon segno.

Il maestro inspirò ed espirò , abbassò la maniglia ed ebbe una chiara visione del caos ( o meglio dire inferno) ,che si era solo minimamente immaginato.

 Tutti erano in piedi :c'era chi tirava cerbottane, chi tirava aereoplanini di carta, chi mangiava caramelle, chi si faceva linguaccie. Appena i bambini videro il loro docente sulla soglia della porta, tornarono ai loro posti correndo, ritti in piedi e petto in fuori:

- Buongiorno signor Roronoa!-

Il verde scosse la testa sconsolato e rispose:

- Buongiorno bambini. Sedetevi pure.-

Tutta la classe come dei robot si sedette con un tonf! sulle loro sedie.

L'insegnante si sedette e aprì il registro di classe:

-Allora...... Sanji Blackleg?-

Silenzio.

- Sanji?- chiese perplesso il maestro, notando il banco vuoto dell'alunno.

- Ragazzi, dov'è Sanji?-

- Non era all'ingresso stamattina.- rispose Chopper.

- Sigh! Va beh finisco l'appello e vediamo se arriva.- rispose atono. 

- Cutty Flam?-

- Franky!-

- Ok........- e continuò con la lista.

- ........Monkey D. Rufy?-

- Presente!-

- Portuguese D. Ace?-

Nessuno si mosse.

- Ace?- richiese Zoro sporgendosi per vedere dov'era.

Il piccolo dormiva beatamente sul banco, braccia incrociate e una bolla che usciva dal naso gonfiandosi e sgonfiandosi a tempo.

La classe rise talmente forte che Ace si svegliò e notò lo sguardo severo del maestro su di sè.

- Ehm, presente!- disse titubante.

Zoro si battè un palmo sulla fronte e riprese:

- Nami Swan?-

- Presente!-

- Tony Tony Chopper?-

- Presente!-

- Usopp?-

- Presente!-

La lista era finita e quella peste di Sanji non era ancora arrivato.

Zoro era scocciato. Le vacanze di Natale  stavano per iniziare e quel bambino aveva collezionato ben 10 assenze ingiustificate solo a Dicembre, per non parlare di Novembre, Ottobre e Settembre.

- Va beh, visto che Sanji non arriva  significa che dovrò segnarlo assent.....-

Ma non riuscì a finire la frase che la porta si aprì violentemente rivelando un bambino di otto anni, capelli color dell'oro con un ciuffo che copriva un occhio e sopracciglia a ricciolo.

- Buongiorno signor Roronoa. Mi scusi per il ritardo.-disse ansimante.

Zoro lo squadrò da capo a piedi , serio e lo rimproverò:

- Sanji! Sono quasi le nove! La lezione è iniziata mezz'ora fa! Dov' eri?-

Scena muta,come al solito del resto. 

L'insegnante sospirò, poi chiese:

- Hai portato almeno la giustificazione dell'altra volta?-

Il bambino negò con la testa.

Zoro si massaggiò gli occhi, stanco:

- Vai a posto, per favore! E portami il libretto. Devo dare la comunicazione hai tuoi genitori.-

L'alunno invece controbattè secco: 

- A lei però non le dicono niente quando arriva in  ritardo.-

Il docente lo fulminò con lo sguardo:

- Portami più rispetto ragazzino! Sono il tuo maestro e adesso mi porti il libretto che ti segno pure questa mancanza di educazione nei miei confronti!- tuonò arrabbiato.

Sanji glielo porse ma i suoi occhi guardavano  malissimo l'adulto. Sapeva benissimo che stava scherzando con il fuoco ma voleva dimostrare di essere un duro.

Zoro questo lo aveva letto nelle sue iridi cristalline ma cercò comunque di non farsi mettere i piedi in testa , in quella sfida di sguardi che solo loro ne sapevano l'esistenza.

Appena il ragazzino si sedette al proprio posto l'insegnante consegnò dei fogli protocollo a righe ai bambini:

- Come sapete oggi c'è il tema in classe. Scrivete nome , cognome, data e classe poi dividete il foglio a metà. Avete 3 ore di tempo, intervallo compreso. La consegna é: "Scrivete i vostri progetti per Natale e Capodanno con i vostri parenti".

Mi raccomando prima fate una scaletta e poi scrivete in brutta e IN MODO COMPRENSIBILE!Buon lavoro.-

Scrisse la consegna e l'inizio e la fine del tempo sulla lavagna: dalle 9.00 alle 12.00.

Tutti i bambini iniziarono a scrivere indaffarati, tutti tranne Sanji che invece rimase ad osservare il foglio per un tempo indeterminabile ed infine posò la penna e guardò fuori dalla finestra.

Zoro se ne era accorto ma lasciò perdere. Non perchè l'odiasse o non gliene fregava niente di quel ragazzino, ma semplicemente ogni volta che gli chiedeva " Qualcosa non va?" o " C'è qualche problema?", il ragazzo gli rispondeva " Si faccia gli affari suoi" o " Non ho niente. Mi manca l'ispirazione". Solo però quando i temi o i compiti a casa erano sulla famiglia, sul loro futuro, sulle loro passioni, sulle loro abitudini ecc.

Per il resto era anche un ottimo studente. E il maestro Roronoa non capiva il perchè! Perchè si comportava così?Era bravo, intelligente e certe volte ( a detta della sua collega Nico Robin) ubbidiente e collaborativo, perchè non sempre ?

Si svegliò da questi pensieri quando Rufy tentò di copiare da Nami, fallendo ovviamente.

- Rufy,ti ho visto!- 

Il piccolo girò la testa come se avesse commesso un crimine e volesse farla franca.

Zoro sospirò:

- Ti becco un'altra volta a copiare, ti ritiro il compito e ti metto 4, intesi?-

Il bambino annuì senza guardarlo in faccia.

Zoro iniziò a scrivere la nota del biondino, posando gli occhiali sul tavolo. Ogni tanto alzava gli occhi per controllare se qualcuno copiava o se Sanji si era deciso a voler lavorare. Macchè, era sempre lì a fissare fuori dalla finestra con aria malinconica. Il maestro giurò di aver visto qualche segno lasciato  da delle lacrime ma non ne era certo.

Così per tre ore di fila finchè il tempo limite non scadde. Zoro si avvicinò al bambino col ciuffo, l'unico che non aveva consegnato il proprio compito:

- Sanji, hai finito?- domanda inutile visto che il foglio era completamente  bianco. L'alunno lo consegnò , senza rivolgere gli occhi all'insegnante.

Mancava mezz'ora alla fine della lezione e il maestro ne approffittò per dire:

- Domani è l'ultimo giorno di scuola. Potete anche non portare i libri, porto io un libro da leggere. E mi raccomando, portate una cartelletta che vi do il foglio per le vacanze di Natale. Allora avete qualche domanda?-

Franky alzò la mano.

- Sì Franky?-

- Posso andare in bagno?- 

La classe si mise a ridere costringendo il docente a sbattere la mano sulla cattedra per far silenzio. Zoro era sconfortato:

- Sì Franky, puoi andare.-

- Altre domande?-

Nel medesimo istante entrò Nico Robin la maestra di storia/ geografia , col solito sorriso sulle labbra e tutti i ragazzi si alzarono in piedi come molle ed esclamarono sorridendo:

- Buongiorno signorina Nico Robin!-

- Buongiorno bambini, andiamo?-

Tutti si prepararono per andare a mensa , uscendolo dall'aula disordinatamente. 

- Arrivederci ragazzi eh?- gli salutò sarcastico Zoro.

I bambini si bloccarono, si girarono e lo salutarono:

- A domani maestro!-

Il docente  sospirò raccogliendo le proprie cose, ma Nico Robin si avvicinò :

- Zoro, il preside vuole parlarti.....-lo informò.

Il verde si bloccò, si girò a 360° verso la maestra e chiese:

- Sinceramente, sono nei guai Robin?-

- No, però è visibilmente arrabbiato!-rispose calma.

L'insegnante sbuffò poi si congedò salutando la collega.

Si avviò verso la presidenza conscio che il preside lo avrebbe strigliato a dovere. 

 

Angolo dell'autrice:

Ok, non chiedetemi da dove mi sia uscita fuori questa........ehm...... follia?

Beh per ora è il prologo ma spero che la storia vi possa appassionare!

Spero che vi sia piaciuto il primo capitolo e aspetto con ansia le vostre recensioni.

Un bacione 

Mistery Dragon 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: mistery dragon