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Autore: Ibelieve93    28/09/2013    2 recensioni
Stella Rossi è una hostess su uno degli aerei di lusso della compagnia Skyland .
Ama viaggiare ,volare , ma nonostante i suoi numerosissimi “avanti e indietro” per il mondo , non ha mai incontrato l’amore in vita sua .
Gabriel Gray , un poliziotto americano che non sopporta l'altro sesso per svariate ragioni , è costretto a proteggere Kevin , un sedicenne nonché testimone importante per un processo che si terrà in Italia .
Stella e Gabriel si incontreranno per caso durante un viaggio tutt’ altro che calmo da Los Angeles a Milano , e saranno costretti ad unire le forze per salvarsi la vita .
E se dovesse nascere l'amore ?
Il poliziotto e l'hostess cosa faranno ?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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 Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti




Capitolo 4. No , Gabriel che fai ? Ci ricadi? 




Gabriel
 
 
 
“ Che musica ascolti?”  chiesi a Kevin per distrarmi .
Aveva gli occhi chiusi , le orecchie completamente coperte da un paio di enormi cuffie colorate.
Lui mi guardò senza capire , e io gli sollevai una cuffia
“ Ho detto, che musica ascolti?”
Lui mi mostrò il suo iPad .
“ Muse ” lessi sul display “ non male” commentai , e lui mi diede una leggera gomitata
“ Non male?” mi chiese strabuzzando gli occhi “ ma tu che musica ascolti? Quella di mio nonno?” mi domandò con una strana smorfia sul volto.
Sospirai : “ Non ho cantanti preferiti, neppur un genere…ascolto musica e basta!”
Lui scosse la testa: “ Amico, così da solo…mi sa che finirai per invecchiare prima del tempo! Perché non ti cerchi una ragazza ?”
Roteai gli occhi: “ Non ho bisogno di una donna per non invecchiare!”
Lui mi diede un leggero pugno su una spalla: “ Fratello, stammi a sentire. Guarda la bionda…è carina, ha classe! ”
Tzé , ma sei matto ? Quella ha appena tentato di ammazzarti.
Caro mio, guardati bene dalle donne. Stai a sentire zio Gabriel!
“ No, non fa per me. Credimi” gli risposi , per poi alzarmi di nuovo.
“ E adesso dove vai? Non dirmi di nuovo in bagno!” mi domandò inarcando le sopracciglia folte e nere.
Feci spallucce.
Lui prese il suo cellulare, impostato a modalità aerea , e scrisse sulle note
Dovevano proprio affibbiarmi uno sbirro con problemi di vescica?
Quando finii di leggerlo avrei voluto affogarlo io stesso , ma mi limitai a fulminarlo con un’occhiataccia
“ Senti ragazzino, non ti fidare di nessuno qui. E non mangiare niente! ” gli ordinai
“ Ho sete. Prima non mi hai fatto bere per chissà qualche motivo , e adesso ho la gola talmente secca che non riesco più a parlare, non ho nemmeno più saliva” mi disse spalancando la bocca per darmi conferma delle sue parole
“ Meglio. Così la smetti di dire stupidaggini. Comunque d’accordo, ti porterò io stesso un bicchiere d’acqua !” gli promisi per poi allontanarmi.
Ragazzino viziato.
Vicino ai bagni, c’era un piccolo corridoio che portava alla cabina di pilotaggio e alla zona in cui le ragazze si ritrovavano per servire i passeggeri.
Il mio obiettivo non era quello di entrare,  in nessuna delle due parti , ma era soltanto quello di incontrare Stella .
Appena la vidi arrivare , l’afferrai ancora una volta e la guidai verso il bagno in cui le avevo rivelato la mia vera identità.
Era passata poco più di un’ora di viaggio.
“ Che mi devi dire?” le domandai, avevo fretta…non voleva lasciare Kevin troppo da solo con quella bionda nei paraggi.
Lei guardò furiosa la mia mano che continuava a stringerle il braccio: “ mi fai male!”  
“Scusa” le dissi liberandola  .
“ Hai sempre questi modi così poco gentili , tu? Dove hai smarrito la gentilezza, sbirro  ? Se vuoi ti aiuto a cercarla!  Oppure non fa proprio parte del tuo microscopico vocabolario che ti ritrovi in quella tua testa bacata ? Sei un elefante obeso ! ”
Elefante obeso ? Mi aveva definito elefante obeso? E per di più mi aveva dato del…
Ok, provai ad ignorare i suoi “complimenti” con tutte le mie forze .
“ Parliamo di cose serie. Non ho tempo da perdere” replicai guardandola dritto negli occhi
“ Samantha, la ragazza bionda. Nasconde qualcosa.” Mi rivelò seria mentre le pupille negli occhi presero a tremolarle
Lo sapevo!
“ Cioè?”
“ E’ stata lei a mettere qualcosa nel bicchiere di Kevin, l’ho vista per sbaglio ma…come mai ? Io la conosco da due anni ormai ! E’ una ragazza così tranquilla !”
Era veramente sconvolta, aveva appena scoperto di non conoscere affatto un’amica con cui condivideva gran parte della giornata.
“ Forse per soldi. Qualcuno deve averla pagata.”  Tirai ad indovinare.
Lei fece una smorfia: “ Ma no…lei economicamente sta bene!”
Inarcai un sopracciglio: “ Comunque sia, appena atterriamo , arresterò la tua amica e non provare ad avvertirla!” l’avvisai
Stella ridusse gli occhi a due fessure : “ Se davvero Samantha stava per far del male ad un ragazzo di sedici anni davvero credi che io sia capace di proteggerla e avvisarla del suo futuro arresto ?”
Io mi avvicinai ancora di più lei , forse un po’ troppo …i nostri nasi quasi si sfioravano:  “ Non lo so. Voi donne siete imprevedibili” le sussurrai. E cercai di trattenere tutta quella rabbia che ancora provavo per quella donna che mi aveva fatto soffrire terribilmente .
Lei mi guardò dritto negli occhi, stava cercando di capire il perché di quel mio atteggiamento.
Un sorriso amaro apparve sulle mie labbra. Lei non poteva capire. Lei non sapeva niente di me. 
“ Non hai scoperto altro?” le domandai   
Lei si mise le mani sui fianchi : “ Ehi , io non sono un poliziotto, ma soltanto una semplice ragazza. Scoprire qualcosa è il tuo lavoro non il mio”
Trassi un profondo respiro e presi a massaggiarmi le tempie.
Non rispondere male, non rispondere male. Gabriel , non risponderle male!
“ Si , ok…d’accordo” tagliai corto “ Sai dirmi almeno se ha detto , ho fatto qualcos’altro di strano ?”
Guarda cosa mi tocca fare per sapere qualche informazione .
Non parlavo così tanto con una donna da tempo!
Stella fece una smorfia, stava riflettendo : “ Guarda verso di voi in continuazione.”  disse infine.
Sbuffai: “ Ci mancava solo questa!” sbottai “ e io che volevo un viaggio sereno !”
Lei non disse niente, rimase in silenzio , mentre io diedi un pugno alla parete dietro di me.
James. Come vorrei che tu fossi qui con me a darmi una mano!
 
“ Sospetta di te?” le domandai poi , massaggiandomi le nocche doloranti con l’altra mano .
Non avrei mai voluto coinvolgerti in questa faccenda. Adesso anche tu sei in pericolo.
Perfetto Gabriel . Adesso hai due persone da proteggere, e una di queste è una donna!
Scosse la testa: “ No, credo di no ”
Sospirai di sollievo spostando il peso del corpo sull’altra gamba : “ Molto bene”
“ Secondo te ci riproverà?” mi chiese realmente preoccupata mentre si riportava dietro l’orecchio un ciuffo di capelli che le era sfuggito dalla coda.
Era veramente preoccupata per Kevin?
La sua dolcezza e la sua premura erano sorprendenti .
Ero basito.
Possibile?
Eppure più incrociavo il suo sguardo color caramello , più mi rendevo conto che lei era… 
Diversa da tutte le altre.
La sua dolcezza era reale e non abbandonava i tratti del suo viso anche quando era arrabbiata.  
Lei era bella dentro e bella fuori.
Unica. Ed esisteva davvero.
Era da tempo che non guardavo una donna come stavo guardando lei in quel momento .
Sentivo i miei occhi addolcirsi senza che io avessi fatto o detto qualcosa.
Non riuscivo più a rendere il mio sguardo duro e impassibile.
No, Gabriel che fai ? Ci ricadi ?
Eppure lei stava sciogliendo il mio cuore soltanto con uno sguardo .
Così caldo, rassicurante. 
Per troppo tempo aveva sentito il gelo dentro, la morte nel cuore .
La conoscevo da poco, ma era evidente che qualcosa era come se mi legasse a lei nonostante io cercassi in tutti i modi di volerla allontanare.  
Il cuore non segue mai la ragione. Già, ma la mia ragione doveva prevalere .
Non volevo più star male per amore. No, mai più.
Lei poteva ferirmi in altri miliardi di modi, ed io non l’avrei sopportato.   
“ Non lo so” ammisi ritornando al nostro discorso.
Dovevo cancellarla dalla mente.
“ ma se le mettessi le manette adesso…io non so se…” non riuscii a terminare la frase.
Un rumore, o meglio un piccolo boato aveva scosso il silenzio . Qualcosa non andava.  
Ed io conoscevo perfettamente quel tipo di rumore: un colpo di pistola.
Un grido di dolore terrificante mi fece sussultare .
Chi era riuscito a salire armato oltre a me? A sparare non poteva essere stato un altro poliziotto…e poi per quale motivo avrebbe dovuto sparare? Chi era stato ferito o addirittura ucciso?
Grida raccapriccianti si innalzarono e si diffusero per l’intero aereo.
Rabbrividii
Guardai Stella .
Tremava, e mi guardava come fosse in cerca di protezione.
Volevo dargliela, con tutte le mie forze…
Ma non si era accorta del fatto che anch’io stessi tremando.
Ero da solo a dover difendere , a non so quanti metri d’altezza, almeno una cinquantina di persone tra donne, uomini e bambini .   
Deglutii.
Non poteva essere successo qualcosa a Kevin…no, non poteva.
Io non potevo fallire. Io non avrei fallito



Angolo Autrice 


Ciaooooo ^^ Prima di tutto vorrei ringraziare tantissimo chi recensisce , preferisce, segue e ricorda questa storia! 
Vi ringrazio di cuore <3 senza di voi questa storia non andrebbe avanti! 
Poi...allora? cosa ne pensate di questo nuovo capitoletto ? ^^ 
Il nostro Gabriel sta iniziando ad avere qualche "problemino di cuore " :)
Fatemi sapere cosa ne pensate! ;) 
Un bacione, a presto ;) 



 
   
 
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