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Autore: Ibelieve93    29/09/2013    2 recensioni
Marco e Clarissa .
I due si amano da sempre.
Entrambi non vedono l'ora di laurearsi e di sposarsi per andar a vivere insieme e costruire una famiglia.
Amarsi in tutto e per tutto.
Un giorno, un litigio , la gelosia e un terribile incidente tenteranno di separarli.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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NON LASCIARMI , IO SONO QUI ! 




Capitolo 13. Clarissa dove sei finita?


“ Bellissimo, questo vestito che hai scelto è una favola! Sul serio! Marco diventerà matto! Non riuscirà a resistere fino alla fine del ricevimento! ”
Clarissa avvampò ed inciampò sul gradino del marciapiede presente appena fuori il negozio .
Non cadde in avanti per miracolo.
Elena e Irene , al suo fianco, fecero finta di non aver sentito la rossa, ma purtroppo avevano ascoltato le sue parole eccome!
La mia prima notte di nozze con Marco. Al solo pensiero mi sento mancare l’aria!
Tutti , quella notte avrebbero immaginato che lei e Marco…insomma…
Scosse la testa con veemenza .
Non devo pensarci ora.    
Ed indirizzò i suoi pensieri verso l’abito che aveva acquistato.
In effetti , quello che aveva scelto era meraviglioso.
Appena l’aveva indossato , e si era vista davanti al grandissimo specchio nel salone , se ne era completamente innamorata .
Irene ed Elena avevano perfino versato qualche lacrima.
Non vedeva l’ora di indossarlo il giorno del suo matrimonio.
Era un vestito da principessa, da favola...come aveva detto Monica. Di un bianco accecante.  
Largo, con una coda lunga oltre i due metri e il corpetto di pizzo .
I guanti corti in raso…
Il suo sogno. Sin da quando era una bambina aveva immaginato un vestito simile a quello che aveva scelto.
Monica invece , come testimone, aveva preso un abito lungo di colore rosso con qualche ricamo in oro .  
“ Anche il tuo è bellissimo.” esordì lei “ Luca non ti staccherà gli occhi di dosso ne sono sicura!” le disse , anche un po’ per vendicarsi.
Ebbe l’effetto sperato.  
La rossa sgranò gli occhi e si guardò intorno , come se si aspettasse di trovar lì il suo Luca.
“ Non gridare!” le disse furiosa . Le tempie le pulsavano terribilmente
“Scusa” sussurrò l’amica , seppur ridendo.
“ Comunque è deciso…” decretò Monica, dopo qualche altro minuto di silenzio.
Ormai erano vicine al parcheggio in cui Clarissa aveva posteggiato l’auto.
L’amica inarcò un sopracciglio : “ Cosa hai deciso?”
“ Parlerò con lui alla festa di Ludovico”  
Ed Irene ed Elena si intromisero nel discorso proprio in quel momento : “ A proposito ragazze, stasera non fate troppo tardi!”
“ Mamme vi ricordo che sto per sposarmi !” fece notare Clarissa con un sorriso trionfante sulle labbra .
La libertà assoluta era a poche settimane da lei.
Doveva soltanto continuare a resistere per un altro po’ .
Il solo pensiero di andar a vivere in una casa tutta sua e da sola, soltanto in compagnia del suo Marco, la riempiva di gioia.  
Irene sorrise: “ E’ vero tesoro, ma fino a quando sei…”
“ Si ,si…fino a quando sarò in casa tua comanderete tu e papà” concluse lei con una smorfia , ricordando i soliti discorsi che le toccava sentire ogni volta in quelle occasioni.
“ Marco ti porterà a casa non oltre l’una, sono stata chiara?” continuò , e con un tono che non ammetteva repliche.
“ Non preoccuparti Irene , Marco se la vedrà con me se si azzarderà a far tardi” avvisò Elena
Clarissa sbuffò mentre Monica al suo fianco roteò gli occhi.
Che noia!
                                                                                    *****
“ Sei meravigliosa”
Clarissa aveva sospirato e posato le labbra su quelle di Marco, quando lui le aveva sussurrato quelle bellissime parole appena l’aveva vista salire in auto .
Eppure non indossava niente di ché : pantaloni chiari , una camicetta bianca leggermente scollata e i tacchi alti e neri .
Sul viso un po’ di cipria , matita nera e mascara .   
“ Finalmente hai lasciato i capelli sciolti” le disse lui accarezzandole una guancia quando arrivarono alla festa di Laurea .
Clarissa annuì mentre scendeva dall’auto: “proprio come piacciono a te”
Il ragazzo le sorrise , poi le prese una mano ed iniziarono a camminare : “ Mia madre mi ha minacciato di morte. Se non ti riporterò a casa entro la mezzanotte ha detto che mio padre si farà trovare con la pistola in mano davanti casa ”
Lei sbuffò: “ Ma i nostri non hanno ancora capito che siamo grandi abbastanza da poter restare fuori casa anche oltre l’orario di Cenerentola?”
“ Io ho il limite massimo delle tre di notte. Sei tu che devi essere a casa per mezzanotte. Ma senza te che vado a fare in giro da solo? ”
“ Se vuoi restare un altro po’ con i tuoi amici chiederò a qualcun altro di riaccompagnarmi a casa, non ti preoccupare” gli disse scoccandogli un bacio su una guancia
Marco cercò il suo sguardo colpito dalle sue parole: “ E’ proprio vero, sei cambiata.” Ammise non nascondendo la sua sorpresa “ un tempo non avresti mai detto così”
Lei annuì con un sorriso: “ Le cose cambiano in meglio se solo vogliamo. ” poi si girò e gli mise le mani sul petto : “ io mi fido di te, Marco. Ti affido la mia felicità e la mia vita ” ed alzando lo sguardo per incontrare i suoi occhi azzurri non riuscì a non aggiungere: “ Sono nata per restare al tuo fianco. Sempre”
Gli occhi di Marco si addolcirono all’istante, le mani corsero ad afferrare il volto di quella donna che avrebbe voluto guardare ogni giorno, per il resto della vita: “ Senza di te non sono nessuno, perciò senza di te non andrò da nessuna parte” le sussurrò ad un soffio dalle sue labbra
Gli occhi di lei divennero lucidi: “ Non lascerò mai che qualcuno ci divida”
Marco fece per rispondere , ma furono interrotti.   
  “ Avete visto che buffet buonissimo?” domandò Monica comparsa all’improvviso . Indossava un vestitino corto color panna . Il ciuffo rosso , che di solito portava sulla fronte , era legato da una mollettina color blu
“Tweet tu sei in ogni angolo, un prezzemolino ogni minestra”  
Monica fece una linguaccia al suo migliore amico e gli mollò uno schiaffetto su una spalla : “ dipende dalla minestra”
“ Luca?” le domandò Clarissa mentre si guardava intorno , Monica fece spallucce
“ Luca ha detto che arriverà a momenti” rispose Marco ricambiando il colpetto che aveva ricevuto dall’amica .
Monica lo fulminò con lo sguardo, poi annuì : “ Perfetto , perché io gli devo parlare”
“ Anche lui deve parlarti” rivelò il ragazzo mentre afferrava un bicchiere di spumante .
Si trovavano all’esterno di un agriturismo, in un paesino appena fuori la loro città.
Ed erano nei pressi di una larga e profonda piscina attraversata da un piccolo ponte in legno , e da graziose fontane , illuminata da piccoli faretti colorati posizionati sul fondo.
Tutt’intorno , sull’erbetta, erano stati posizionati enormi tavoli carichi di cibi caldi e freddi e bevande di ogni genere.
Clarissa e Monica , dopo le parole di Marco, erano rimaste piacevolmente sorprese.
Cosa doveva dir Luca a Monica ?
Di sicuro capirono che Marco sapeva qualcosa che loro ancora ignoravano .
“ Non bere, oppure al ritorno guiderò io” avvisò la bionda afferrando il bicchiere di spumante dalle mani del ragazzo
Marco sbuffò : “ solo un po’ ”
“ Cosa ti ha detto tua moglie?” scherzò Monica
“ Vedi di fare meno la spiritosa, presto riderò anch’ io di te”
Monica e Clarissa lo guardarono con occhi sgranati, e soltanto in quel momento Marco capì che sarebbe stato meglio se avesse tenuto la bocca chiusa.
Un minuto dopo partirono le domande: “ Cioè?”
“ Che cosa vorresti dire?”
“ Sa qualcosa che noi non sappiamo?”
“ Luca ti ha detto qualcosa?”
“ Magari ti ha detto…”
“Stooop!” urlò Marco indietreggiando “ voi due insieme non ci potete proprio stare!” disse esasperato
“ Ti ricordo che stai parlando di tua moglie e della sua testimone!”
“ No! Ti dovrò sopportare anche al mio matrimonio?” scherzò ancora con l’intenzione di far arrabbiare l’amica.
Ci riuscì perfettamente .
Monica diventò rossa di collera, afferrò la borsetta che aveva a tracolla come fosse un’ arma e si preparò ad attaccare.
“ Mi sono perso qualcosa?” domandò Luca , arrivato proprio in quel momento.
Le chiavi della sua moto ancora in mano, i capelli corvini un po’ spettinati .
Monica si bloccò all’istante mentre i suoi occhi facevano una radiografia completa al ragazzo.
“ Vuoi una bacinella per la bava?” le sussurrò Clarissa al suo fianco. “ chiudi la bocca, è indecoroso!”
Monica richiuse la mascella e cercò di ricomporsi : “ Ciao” disse come imbambolata mentre i suoi occhi continuavano a contemplare il filo di barba sulla pelle abbronzata del volto del ragazzo, che era vestito in maniera impeccabile .
“ Fortuna sei arrivato” parlò Marco per primo , dando una pacca sulle spalle dell’amico
Luca sorrise: “ Immagino”, poi aggiunse sussurrandogli ad un orecchio: “ sono pronto a dichiararmi”
Marco gli fece un occhiolino: “ Tifo per te”
“ E tu ? Lei hai già parlato?”
Marco fece una smorfia: “ Di Matteo? No, non ancora . Ma credo che non faccia più differenza ormai. Lei mi ama, non corro il rischio di perderla”
Luca gli sorrise: “ Sono contento per te, amico mio. Spero sarà così anche per me”
“ Lo sarà di certo. Tweet prova qualcosa per te , l’ho capito dal modo in cui ti sta guardando”
“Tu dici?” chiese l’amico con una scintilla di speranza negli occhi scuri.
“ Che dite voi in maniera così silenziosa?” chiese Monica con le mani sui fianchi, all’improvviso.
Entrambi i ragazzi fecero spallucce
“ Siamo come due angioletti del paradiso, noi non diciamo mai niente di male” rispose Luca allargando le braccia 
Clarissa scosse la testa sorridendo.
“ Ma guarda un po’ ! Anche voi qui? ”
Marco roteò gli occhi : “ Ok , fino a qualche minuto fa ero più felice” mormorò
Matteo si fermò proprio davanti al cugino e lo salutò con un cenno del capo. Una mano teneva un piccolo calice e l’altra nascosta nella tasca dei pantaloni .
“ Ludovico è dentro per il momento , se volete salutarlo…” informò loro facendo l’occhiolino a Clarissa, che imbarazzata distolse lo sguardo da lui.
Marco cinse la vita della sua ragazza con un braccio: “ Grazie per l’informazione, andremo da lui quanto prima, cugino”
Lui annuì, poi sfoderò un sorriso irresistibile : “ Clari, ti va di ballare un po’ con me?”
“ A Clarissa non piace ballare” rispose Marco prontamente
Clarissa sospirò: “ Promettimi che sarà soltanto un ballo, Matteo.”
Matteo le prese una mano e le baciò il dorso: “ Solo un ballo madame , concedete a questo povero uomo?”
“Figo” fu il commento di Monica
Marco e Luca invece preferirono rivolgergli un’ occhiataccia .
“ Massimo due ” avvertì la ragazza bionda scoppiando a ridere. Poi incrociò gli occhi azzurri del suo promesso : “ Non ti preoccupare” gli disse dolce “ è solo un ballo”
Il ragazzo fece spallucce: “ Non sono preoccupato”
Lei rise : “ Amore , non mentire. Non sei bravo a farlo”
Matteo trasse un profondo respiro: “ Andiamo? Marco te la riporto subito , promesso, non ho intenzione di portartela via in alcun modo. Il suo cuore purtroppo mi par di capire che è soltanto tuo ormai”
Luca si avvicinò a Marco per parlagli ancora una volta nell’orecchio: “ Ok, è decisamente insopportabile!”
Clarissa sfiorò una guancia del ragazzo con fare dolce prima di allontanarsi con Matteo sotto lo sguardo di lui  .
“ però…” disse Monica “ quel ragazzo sa come conquistare il cuore delle donne”
Luca al suo fianco, si irrigidì: “ Ti devo parlare” disse di colpo .
Monica si voltò a guardarlo: “ Anch’io”
“ Marco? Possiamo lasciarti solo un momentino?” domandò Luca
Il ragazzo annuì: “ Ma certo, io starò qui buono buono.”
“ Non saltare addosso a tuo cugino” gli consigliò l’amico scoppiando a ridere
Lui sospirò: “ Ci proverò”
                                                                                *****
 
Marco
 
Dove sei  ?
Clarissa dove sei finita ?
Era inutile provare a nasconderlo : ero preoccupato.
Clarissa era scomparsa da più di mezz’ora .
L’avevo persa di vista un solo attimo , e da quel momento era come se si fosse volatilizzata nel nulla.
“ Marco Chiari! Ciao, come stai?” mi domandò una ragazza riccia , non molto alta , dalle labbra carnose evidenziate ancor di più dal rossetto rosso. Era una collega di Ludovico, che non vedevo da qualche mese. 
“ Scusa Beatrice, ma in questo momento non ho tempo” risposi frettolosamente ritornando a guardarmi intorno
Lei scoppiò a ridere: “ Chi ha perso, Chiari ?”
“ Non ti riguarda” tagliai corto
Lei annuì continuando a mantenere un sorriso sulle labbra: “ è vero che vuoi diventare il maritino della bionda che vuol far la dottoressa?”
Aveva voglia di scherzare, come suo solito…ma io non ne avevo nessuna voglia in quel preciso momento .  
Non gli risposi neanche, e me ne andai…
Dovevo fare qualcosa oppure sarei impazzito a stare fermo lì , ad aspettare.
Luca e Monica? Anche loro erano spariti? Ma porca…
Ok, forse stavo esagerando.
Sicuramente non le era successo niente.
Ma avevo una strana sensazione, non riuscivo a rilassarmi.
Dovevo trovarla, basta.  
Il saperla ad una festa di laurea , da sola e con ragazzi ubriachi in giro non era il massimo…anche se Matteo doveva essere…
Mi bloccai .
Clarissa non era con mio cugino.
No, non era con lui.
Matteo stava discutendo con due ragazzi , che neanche conoscevo , e sembrava calmo e rilassato.  
Ma allora Clarissa che fine aveva fatto ?
Aveva detto che sarebbe ritornata subito da me !
A grandi passi mi avvicinai a mio cugino e gli afferrai un braccio per costringerlo a guardarmi in faccia.
“ Marco ma sei matto?” mi disse lui furioso
“ Clarissa, dov’è?” gli chiesi senza perdere tempo
Lui fece spallucce: “ Aveva detto che andava un attimo in bagno e poi sarebbe ritornata da te.”
“ Da quanto tempo l’hai lasciata?” insistetti stringendo ancor di più il suo braccio
Matteo mi guardò per un bel po’ ed in modo strano : “ stai scherzando?”
“ ho la faccia di uno che scherza?”  ribattei furioso
“ E’ scomparsa da più di mezz’ora ” disse con un filo di voce.
Adesso era preoccupato anche lui , glielo leggevo bene in faccia .
 Mi afferrò le spalle e mi guardò negli occhi : “ D’accordo. Ti aiuto a cercarla”
                                                                           
Clarissa
 
Mi sistemai meglio i capelli guardandomi allo specchio montato sopra i lavandini in marmo , e trassi un profondo respiro: ero pronta a ritornare da Marco.
Non era stato affatto male ballare con Matteo, ma il saper di aver lasciato solo il mio ragazzo non mi aveva fatto star bene .
Comunque ero pronta a farmi perdonare .
Sorrisi .
La mia immagine riflessa ovviamente fece altrettanto.
Ero contenta.
Tutto stava andando per il meglio .
Un rumore di passi mi fece sussultare.
Mi voltai di scatto verso la porta di ingresso del bagno delle donne e terrorizzata indietreggiai.
“ Ma ciao , mia piccola selvaggia”
Andrea, proprio lui mi stava osservando appoggiato alla porta marroncina .
Aveva la camicia sgualcita , una bottiglia di vodka in mano …era ubriaco.
“ Andrea” dissi con voce tremante “ tu non dovresti essere qui. Cosa ci fai ? ”
Lui scoppiò a ridere: “ Ah già…per la denuncia? Sai ? Non avresti dovuto andare dalla polizia. Adesso dovrai farti perdonare da me. ”
Fece un passo verso di me . “ Ludovico aveva invitato anche me , sai?” continuò
In quel momento non c’era nessuno all’interno della struttura .
Erano tutti fuori.
Eravamo soltanto lui ed io.
“Andrea , Marco è nei paraggi” gli dissi, non so nemmeno io per quale motivo.
Speravo di farlo ragione, ma peggiorai solo le cose.
“ Marco? A me non importa del tuo ragazzo.”
“ Possiamo parlare?” provai a perdere tempo, per far cosa ? Non lo sapevo.
Non potevo scappare. Ero in trappola.
Ero come un topolino fra le grinfie di un gatto. 
Quando la mia schiena toccò la parete andai nel panico.
Non potevo davvero far più nulla, nemmeno indietreggiare.
Andrea mi stava fissando con quei suoi occhi grigi e terribili.
Avevo paura. Avevo paura di lui.
Tremai. Le gambe non erano quasi più capaci di sorreggere il mio peso.
Lanciai uno sguardo verso la mia borsetta. Era fra due lavandini, all’interno il cellulare con il quale avrei potuto chiamare e chiedere aiuto.
Come arrivavo a prenderlo?
Sentii la puzza di alcool in faccia non appena lui si fermò ad un passo da me.
“ Sei così bella stasera”
Era fuori di sé .
“Andrea…per favore” lo supplicai allungando le braccia verso di lui per tenerlo lontano .
Il cuore mi batteva all’impazzata nel petto.
Non riuscivo a respirare.
Poggiò le mani sul muro alle mie spalle, la mia testa era proprio nel mezzo.
Le sue labbra ad un passo dalle mie mentre io cercavo di spingerlo indietro affondandogli le mani nel petto.
Mi sentii morire quando le sue labbra presero a sfiorarmi una guancia, poi lentamente raggiunsero le labbra.
No, no.
Ancora una volta fui pronta a morderle.
Lui si arrabbiò e mi tirò uno schiaffo così forte da farmi voltare la faccia.
Caddi a terra e la vista mi si appannò per un istante.  
I miei occhi iniziarono ad essere offuscati dalle lacrime che presto iniziarono a scendermi sul viso.
“ Marco non c’è . Siamo soli ” mi sussurrò, terribile .
Mi portai una mano sulla guancia colpita e gridai con tutto il fiato che avevo : “Aiuto!” ma lui mi tappò la bocca. “ssshhh, tanto non ti sentirà nessuno. Amami Clarissa, ti chiedo soltanto questo ! Io non voglio farti del male! ”
“TOGLILE LE MANI DI DOSSO” urlò una voce, furiosa.
Marco. Marco era lì.
Il sollievo che provai fu immenso.
Amore mio! Sei qui  




Angolo Autrice 



Ciaooooo ^^ eccomi qui !  
Andrea è da far fuori ! Autorizzo chiunque a prenderlo per fargli fare la fine che si merita! 
Fortunatamente è arrivato Marco ! Ma cosa farà adesso Andrea ?  
Fatemi sapere cosa ne pensate! :) 
Ringrazio tanto chi recensisce, preferisce , segue e ricorda questa storia! <3 Grazie davvero di cuore <3 
Aggiornerò presto! ;)
Un bacione <3 a presto ;) 


 
   
 
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