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Autore: Ibelieve93    30/09/2013    4 recensioni
Stella Rossi è una hostess su uno degli aerei di lusso della compagnia Skyland .
Ama viaggiare ,volare , ma nonostante i suoi numerosissimi “avanti e indietro” per il mondo , non ha mai incontrato l’amore in vita sua .
Gabriel Gray , un poliziotto americano che non sopporta l'altro sesso per svariate ragioni , è costretto a proteggere Kevin , un sedicenne nonché testimone importante per un processo che si terrà in Italia .
Stella e Gabriel si incontreranno per caso durante un viaggio tutt’ altro che calmo da Los Angeles a Milano , e saranno costretti ad unire le forze per salvarsi la vita .
E se dovesse nascere l'amore ?
Il poliziotto e l'hostess cosa faranno ?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti                                     


 
Capitolo 5
 
E chi l’avrebbe detto che io avrei iniziato a tifare per quello sbruffone ? 







Stella
 
 
Continuavo a guardarlo terrorizzata con occhi sgranati, senza sapere neanch’io per quale motivo .
Il rumore che avevamo appena sentito non mi piaceva per niente.
Contro la mia volontà , il mio corpo si era immobilizzato .
A quel punto Gabriel era l’unica persona che sapevo essere sicuramente dalla parte dei “buoni”  .
Era un poliziotto, no?
E desiderai con tutto il cuore di rifugiarmi fra le sue braccia.
Solo per un breve istante .
Stranamente mi era diventato simpatico , all’improvviso .  
Quando lentamente Gabriel si decise ad afferrare la sua pistola ,  io iniziai a prendere le sembianze di un palo invece di mantenere quelle di una persona .
“ Cos’è stato?” gli chiesi in un sussurro con coraggio , seppur con voce tremante.
Lui si mise l’indice della mano sinistra sulle labbra. Mi stava chiedendo di far silenzio.
Annuii.
Gabriel aprì la porta del bagno mentre una voce maschile , matura , iniziava a parlare rivolta verso i passeggeri:
“ State buoni e zitti. Nessuno si farà male se farete come vi dico! ”
Gabriel si voltò a guardarmi e mi sussurrò : “ Tu devi restare qui , d’accordo?” e mi sorrise.
Era la prima volta che mi sorrideva in quel modo.
Voleva tranquillizzarmi, farmi forza, in un certo senso starmi vicino.  
Era proprio vero…le persone si conoscono solo nei momenti difficili.
Non c’era più traccia di quel Gabriel antipatico che avevo conosciuto all’aereoporto .
Annuii più di una volta.
Non avevo nessuna intenzione di seguirlo .
Ma nemmeno di restare da sola! Ehi!
Mi pentii subito dopo di quella mia risposta data senza pensare , ma ormai lui aveva già messo la sua presenza fuori la porta.
La pistola stretta nella mano destra  .
Non c’erano più dubbi. Qualcuno aveva deciso di passare all’azione . Sempre per via di Kevin? Per forza...
Il rumore di prima era stato un colpo di pistola.
Oh no! Kevin! No!
E se lui…no, non dovevo pensarlo.
Gabriel … e se fosse successo qualcosa anche a lui ? Era l’unico armato, in grado di poter  far qualcosa.
Mi affacciai dalla porta del bagno, giusto in tempo per veder Gabriel poggiare la punta della sua arma alla schiena dell’uomo corpulento che stava minacciando l’intero aereo : “ non muoverti” gli intimò
L’uomo si irrigidì all’istante, ma non si mosse di un millimetro.
Continuava a tenere la sua pistola puntata contro i passeggeri .
Vidi il volto di un bambino in lacrime mentre si stringeva alla madre , che invano tentava di tranquillizzarlo accarezzandogli i capelli . Anche lei aveva molta paura, era più che evidente dal volto tirato e dai suoi occhi lucidi .
Non potevo credere a tutto quello che stava succedendo. No, non ci riuscivo.
“ Dimmi dov’è quel ragazzino che stai proteggendo sbirro, ed io risparmierò un bel po’ di gente ” disse l’uomo , nessuna nota di timore o paura nella voce grossa .
Aveva una pistola dietro le spalle ed era così calmo?
Era un folle!
Gabriel rise: “ Prova soltanto un’altra volta a sparare e ti ritroverai una pallottola piantata nella schiena”
Si, vai ! Vai così !
E chi l’avrebbe detto che io avrei iniziato a tifare per quello sbruffone ?
Vidi Charlot ed Anne uscire improvvisamente dalla zona Hostess.
Entrambe avevano l’aria di chi voleva scoprire cosa stesse succedendo .
Le afferrai immediatamente per un braccio , e come Gabriel aveva fatto con me poco prima , le tirai fino a farle entrare in bagno con la forza .
“ Ma sei impazzita?” mi domandò Charlot furiosa , ed io le tappai la bocca.
“ Non fiatare, siamo nei guai fino al collo !” le sussurrai ad un orecchio, ed in breve raccontai loro cosa stava accadendo , anche se …di Charlot ed Anne potevo fidarmi?
Di sicuro non più di Samantha, ma dov’era lei ?
Anne e Charlot mi guardavano terrorizzate , specialmente dopo che io finii di raccontar loro la situazione.
Cercai di rassicurarle, dicendo loro che c’era fortunatamente un poliziotto a bordo, ma i risultati furono veramente scarsi .
“ Dov’è Samantha?” chiesi poi ad entrambe
Charlot scosse la testa mentre Anne rispose: “ Doveva essere con i passeggeri”
Oh no! Non va bene!
All’improvviso l’aereo virò verso sinistra in maniera inaspettata e violenta.
Ma che cosa stava succedendo?  
Non riuscii a reggermi in piedi e caddi di lato .
Provai dolore, un fortissimo dolore alla testa . L’ultima cosa che vidi fu che anche Charlot ed Anne stavano cadendo.
                                                                               *****
 
 
 
  
Gabriel

 





Kevin mi guardava con orrore . Potevo notare la sua faccia proprio in mezzo a due sedili sui quali erano seduti un uomo ed una donna che si tenevano per mano.
A terra, il sangue del secondo pilota dell’aereo stava lentamente espandendosi fin quasi a raggiungermi le scarpe. Era stato colpito al centro del petto. Un colpo mortale.
Quel pazzo aveva ucciso un pilota !
E adesso quell’aereo era guidato da un uomo, uno soltanto: l’ unica persona in grado di saper guidare quel mezzo!
E l’oceano Atlantico era sotto di noi…
Non volevo pensarci. Non potevo, in quel momento avevo cose più importante da sbrigare .
Ma adesso ? Cosa dovevo fare precisamente?
James dove cavolo sei? Di solito ci sei tu a coprirmi le spalle.
“ Dimmi dov’è quel ragazzino avanti! E’ quello lì , vero ? ” e con un cenno del capo indicò proprio Kevin, che si nascose immediatamente dietro un sedile.
In altre circostanze avrei riso per quella reazione , ma non in quel momento…
Questo grossone non si voleva proprio arrendere,  eh?
Uno dei suoi robusti piedoni si piazzò sopra il mio piede destro e per poco non urlai.
E l’uomo, che aveva dei corti capelli brizzolati, si girò verso di me con ferocia cercando di darmi una gomitata in faccia.
Riuscii ad evitare il colpo lanciando la testa all’indietro , ma fui costretto ad iniziare un corpo a corpo con lui.
Nessuno voleva aiutarmi ? No?
Con la coda dell’occhio , mentre io e quel folle rotolavamo per terra con le pistole ancora in pugno , vidi un uomo sulla quarantina , che indossava un elegante cravatta rossa , farsi avanti seppur pallidissimo e spaventato. C’era solo un piccolo dettaglio : non sapeva cosa fare di preciso per aiutarmi .
Un grido riuscì comunque ad uscirmi dalla bocca quando quell’idiota mi strinse così forte il polso destro ,  tanto da farmi perdere la presa sulla mia pistola .
La vidi allontanarsi da me con orrore crescente .
E il sorrisetto che spuntò sul volto dell’uomo che avevo davanti , mi fece capire che avevo la sua pistola puntata contro di me .
Abbassai lo sguardo.
Come si poteva sentire un uomo con una pistola puntata all’addome?
Male. Adesso lo sapevo .
Con coraggio ritornai a guardare l’uomo negli occhi.
Erano neri. Neri come il carbone.
 “ E adesso?” mi disse lui con un gran bel sorriso mentre dava le spalle ai passeggeri e si rialzava continuando a tenermi la sua arma puntata contro .
Adesso ? Non lo so…ma di sicuro non devi sparare.
Non sparare.  
Non ero mai stato colpito da una pallottola in tutta la mia vita.
Anzi , adesso che ci pensavo era successo una volta, ma di striscio ad una gamba.
A sparare contro di me era stata quella pazza di Victoria, la mia ex, prima che io le mettessi le manette.
Nonostante il terribile dolore, ero comunque riuscito ad alzarmi e a disarmarla.
Ma in quel preciso momento , non mi sarei salvato da quel colpo, ed anche se era considerato come uno dei rischi del mestiere , non avrei mai pensato di morire così .
Disteso a terra , disarmato, su un aereo di linea, lontano da tutto ciò che amavo e lo sguardo trionfante sul volto del mio assassino come ultima cosa da guardare prima di chiudere gli occhi .
Era così facile morire?
Sì.
La vita era un filo così sottile , così facile da spezzare.
Spesso non pensiamo alle conseguenze delle nostre azioni, non pensiamo mai al fatto che possano condurci alla morte o alla vita.
E soltanto quando vedi la morte in faccia , ti accorgi di quante volte hai sprecato il tuo tempo inutilmente.
Il mio cuore batteva , impazzito...
Era l’ultimo giorno che avrebbe corso in questo modo?  
Non avrei più rivisto i miei genitori, i miei colleghi, James il migliore amico…
La mia adorata città…
Il mio assassino fece per premere il grilletto.
Non provavo nulla. Ormai, lo guardavo senza capire.
Niente mi sembrava più reale .
Pensai a Kevin. Quel ragazzo sarebbe rimasto solo , e forse anche lui in quello stesso giorno probabilmente avrebbe trovato la morte .
E poi mi ricordai di Stella.
Nonostante tutto era stato piacevole incontrarla, conoscerla, scherzare con lei…
Lei stava arrivando dove nessun’altra donna era mai riuscita ad arrivare con me , dopo Victoria.
Elefante obeso. Si, mi piaceva. Sorrisi.
“ Sorridi davanti alla morte ? Ma che bravo…addio sbirro ” mi disse l’uomo  , ed io chiusi gli occhi ormai senza più alcuna possibilità di fuga.   
“Sta’ un po’ zitto!” urlò una donna , e io riaprii gli occhi di scatto
L’hostess bionda l’aveva colpito alla testa? E con cosa?
Un vassoio?
Ma... aveva appena salvato la vita a me ?
Cosa? Perché?
Lei ?   
Non capivo più niente.
Beh, grazie tante !
Trassi un profondo respiro e ringraziai Dio per avermi dato una seconda possibilità attraverso l’intervento inaspettato di quella donna.
Io , che odiavo le donne ero stato salvato da una di loro , e da un vassoio utilizzato come arma ?
No, questo ai miei colleghi non dovevo proprio dirlo.
Non dovevano neanche venirlo a sapere! Da nessuno!
Immaginavo già le risate di James, Josh , Michael.
Il grassone cadde in avanti e si accasciò al mio fianco , la bocca semi-aperta , le braccia spalancate . La sua pistola mi sfiorò il braccio destro e io sussultai…ma fortunatamente non partì nessun colpo .
Feci per dir qualcosa a quella Samantha , ma l’aereo virò bruscamente.
Mi aggrappai appena in tempo al  bracciolo di un sedile per non scivolare dall’altra parte  .
I passeggeri tornarono a gridare reggendosi forte ai loro posti .   
Ma questo pilota rimasto, aveva mai guidato un aereo da solo ? 
Sì , dai. Per forza



Angolo Autrice 



Ciaooo ^^ Eccomi qui con un nuovo capitolo ^^ Piaciuto ? 
Spero che non vi venga il terrore dell'aereo adesso ! XD Scherzo!
Io personalmente, non ho mai avuto il coraggio di prenderlo perchè non riesco proprio a staccar i piedi da terra !
Ma prima o poi troverò il coraggio di provare ! Forse a ottant'anni...no, no XD prima ! 
Tutto ciò che so sugli aerei lo devo alle persone che me ne hanno parlato e a taaaaanti film ( alcuni catastrofici :-/ ) che ho visto! :) 
Fatemi sapere cosa ne pensate! 
E ringrazio davvero tanto tutti voi che continuate a preferire , seguire, ricordare questa mia storia! <3
Ringrazio anche hopedestiny per continuare a recensire ^^
Aggiornerò presto! 
Un bacione, a presto ;)  
   
 
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