The ten things I hate about you.
6. And the way you read my mind.
«Ora passerò con i temi che mi avete dato la scorsa lezione.» gongola Kennedy, il professore che insegna Difesa Contro le Arti Oscure – l’ennesimo.6. And the way you read my mind.
La classe ammutolisce: i Corvonero sanno di non aver sbagliato, o perlomeno, di avere fatto pochi errori, ma i Grifondoro…
Louis Kennedy inizia a declamare i nomi degli studenti a gran voce, ma io non ascolto; sto pregando Merlino, Godric, Tosca, (pure) Salazar e soprattutto Cosetta, sperando di non aver fatto grosse gaffe sul tema delle Tre Maledizioni Senza Perdono.
Sono ancora impegnata a parlare con Salazar – diciamo che è abbastanza difficile che Serpeverde ascolti una Nata Babbana Grifondoro. Okay, molto difficile – quando il professore chiama il mio nome. «Evans! Be’, mi aspettavo di meglio. Molto meglio.» e mi lancia un’occhiata eloquente.
No, no, no! Non voglio vedere l’orribile voto che sarà stamp…
Accettabile. Lascio andare il foglio, che si posa sul banco. Accettabile. Ho una A. Quando la mia media va dall’O alla E.
Cosa diranno i miei? È vero, è la sufficienza. Ma… è come se fosse un sei, nella scuola Babbana. Continuo a fissare il foglio, mentre Kennedy distribuisce gli ultimi temi. Sento l’eco di un ‘Potter’ e mi si drizzano le orecchie; lo guardo: gli si legge l’ansia in viso, mentre prende il tema. Poi fissa per un po’ il foglio. Sorride, sornione, e lo fa vedere a Black e al resto dei suoi amici, che strabuzzano tutti gli occhi.
Inarco un sopracciglio e faccio per spostare gli occhi, ma James mi precede e si volta verso di me. Nota la mia irritazione e intensifica lo sguardo, quasi a leggere nella mia mente.
Ma io lo distolgo e mi alzo, come ha fatto metà classe. Prendo il tema e ficco i libri nella borsa, poi esco, decisa ad arrivare alla Sala Grande nel modo più veloce possibile; ma vengo ovviamente ostacolata da Potter, che mi prende il polso.
«Lasciami!»
«E dai, Evans.» sorride. «Perché eri incazzata, prima?»
«Io… io non ero incazzata!»
«Sì, certo, e io sono un Serpeverde. Ha a che fare con i voti?
Boccheggio. «Taci. Sta’ zitto, Potter. Solo perché tu hai preso una E non significa che devi far sentire uno schifo quelli che hanno avuto un’Accettabile!» ringhio. Ecco, l’ho detto. «E smettila di guardarmi negli occhi in quel modo! Odio quando lo fai, odio quando leggi nella mia mente!»
Libero il mio polso e corro verso le scale, lasciando Potter in mezzo al corridoio, confuso, incredulo e – possibile? – leggermente dispiaciuto.
[420]
bao, bitch.
Aaargh, no, non picchiatemi! çwç è stato un parto, questo capitolo.
mi dispiace che faccia così schifo, ma non ho potuto fare molto di più. :c è ambientata nel sesto anno ad Hogwarts dei Malandrini, shi. :3 ♥
allora, so che forse si sta facendo un po' pallosa la situazione - ci sono sempre di mezzo i voti di Lily -, la prossima... be', dai. più o meno c'entreranno, ma sì e no, ecco(?).
pooooi. non so quando potrò riaggiornare, perché ci sono complicazioni varie. comunque, vi lascio una sottospecie di spoiler del prossimo capitolo. così, per essere sicura. :3
Lo guardo, seccata e sarcastica. «Non ci casco, Potter.»
Lui si stringe nelle spalle. «Fa’ come ti pare.» poi va a prendere il libro e me lo piazza davanti. «Intanto è scritto a pagina centoventitré.»
Gli lancio un’occhiataccia e vado alla pagina citata.
tanto per la cronaca: il prossimo è 'I hate the way you're always right.' (:
anyway, volevo ringraziarvi ancora per le 35 seguite (35? ma siete matte?*°*), le 7 ricordate (ma-ma-ma...) e le 11 preferite. (UNDICI?!?)
e poi grazie mille per le ventisei recensioni totali e per le sette dello scorso capitolo *^* non smetterò mai di ripeterlo, ma mi rendete felicissima.
io boh, vi stritolerei a tutte. *3*
bene… adesso scappo dalle Maledizioni che mi state lanciando -
pace, amore, unicorni e arcobaleni;
Marzy.