E
febbraio passò tra interrogazioni
e compiti in classe.
Keira
stava per avere una crisi di
nervi, poichè entro la fine dell'anno doveva preparare dei
progetti per la
promozione.
Oltre
agli esami di magia, lei
doveva preparare e comporre due canzoni ed una recita.
La
recita non era un problema, dato
che già da tempo si era esercitata con Lauren, un'altra sua
amica, ma comporre
le canzoni.
Solitamente
era Mike che l'aiutava,
lo stesso Mike che adesso ci stava provando con Jane ad insaputa dei
ragazzi di
Hogwarts.
Prima
del suo appoggio, era in
completa crisi.
Più
nervosa che mai, gettò malamente
la sua cartella sul divano della Sala Comune, attirando lo sguardo
sorpreso dei
presenti, che non l'avevano mai vista così nervosa.
"Che
c'è? Non posso essere
arrabbiata?"
"Non
se tutto va bene e tu hai
un diavolo per capello. Che c'è che non va?"
Sirius
Black.
A
peggiorare il suo stato d'animo ci
volevano solo le domande del suo nuovo migliore amico.
"Nulla.
Non sono affari che ti
riguardano."
"Abbiamo
finito il primo giro
di compiti ed interrogazioni. Abbiamo vinto la partita e ieri sei
uscita con
John, un ragazzo dei Corvonero. Ed eri felice. Cos'è
cambiato?"
Lei
sospirò e si sedette su una
poltrona, accanto a quella dove giaceva lui.
"Pensavo
alla scuola. Quella di
Gerlos, intendo."
"Problemi?"
Era
preoccupato, forse pensava a
Jane che era lì.
"Devo
fare due canzoni per la
fine dell'anno e non so come diavolo fare!"esclamò,
incrociando le braccia
sul petto ed alzando gli occhi al cielo.
Erano
lucidi.
Era
davvero preoccupata.
Sirius
non aveva la benchè minima
idea di come aiutarla.
"Prova
a chiedere a
Lily."propose.
Lei
scosse la testa.
"Mi
serve qualcuno con cui
duettare. Una canzone posso farla insieme a Lily, ma per l'altra ho
bisogno di
un ragazzo."
"E
non c'è nessuno tra i tuoi
numerosi spasimanti che ci sappia fare con la musica?"
Lei
fece una smorfia e scosse la
testa.
"No,
nessuno."
Poi
s'illuminò.
"Uno
c'è! Ma non è un mio
spasimante!"
"E
chi è?"
"E'
un ragazzo molto simpatico
e play-boy, specialmente da qualche mese.
Ed
è il mio migliore
amico!"concluse, guardandolo sottecchi.
"Io
non ti aiuto!"
"E
dai!"
"No!"
"Perchè
no? Non essere crudele
e cucuzzaro!"
"Cucu...vabbè,
lasciamo
perdere! Comunque no, perchè non saprei cosa fare.
Devo
usare aggeggi eleffritonici o
no?"
"No,
solo la magia. Ti insegno
io gli incantesimi per registrare e per fare apparire le varie
musiche.
Ma
ti prego, aiutami."
"Keira..."
"Ti
prego!"
Keira
fece gli occhioni dolci.
"Non
farmi quegli occhioni! E'
un colpo basso e lo sai!"
"No
se mi aiuta ad ottenere
quello che voglio da te!"
"Fai
così ogni volta che
qualcuno ti dice di no?"
"Sì,
è una tecnica molto usata
da noi ragazze! Ti prego! Farò quello che vuoi in cambio!
Qualsiasi
cosa!"
"D'accordo!
Poi troverò il modo
di farmi ripagare!"
"Sì,
da questa fatica immane,
eh?"disse, sarcastica.
"Ovvio,
no?"
"Andiamo,
no?"
"Dove?"
"A
comporre la canzone?"
"Ora?"
"E'
venerdi, domani non abbiamo
lezione, quando vorresti andarci?"
"Domani
mattina!"
"Alle
7."
"Di
sera va benissimo."
"No!
La mattina!"
"Allora,
andiamo ora!"
Improvvisamente
ispirato, Sirius
scattò in piedi.
Keira
rise.
"Sei
subdola, comunque. Hai
previsto la mia reazione a svegliarmi presto."
"Sei
come tutti i ragazzi che
conosco. Nessuna eccezione!"
"Sì
che c'è!"
"E
sarebbe?"
"Che
io sono più bello dei
ragazzi che conosco."
Erano
vicinissimi e lui la
sovrastava.
Keira
a stento gli arrivava al
collo, era più bassa di tutta la testa.
Provò
una bellissima sensazione
nell'averlo così vicino.
"Sì
che sei più bello di tutti
i ragazzi che ho incontrato."si ritrovò a pensare, senza
neanche sapere
come.
Rimasero
in silenzio, l'uno di
fronte all'altro, una strana espressione sul volto.
In
Keira c’erano un miscuglio di
sensazioni.
Stava
bene vicino a lui, ma non come ad un
normale amico.
Era
come se fosse innamorata di lui.
Alzò
gli occhi ed incrociò i suoi.
Il
suo stomaco fece una capriola e lei provò la
sensazione di correre via, ma nel contempo non riusciva o non voleva
riuscirci.
Il
suo cuore era ormai sotto controllo, battendo
furiosamente.
Sembrava
volerle uscire dal corpo!
Sirius
non era in migliori condizioni.
Provava
la stessa sensazione che aveva sentito
quando era fidanzato con Jane.
Ma
non era Jane l’oggetto di quella bellissima
sensazione, ma Keira, la ragazza svizzera che conosceva da due mesi.
Due
mesi di risate e scherzi, fatti e subiti
l’uno dall’altra.
Erano
migliori amici, ora.
Non
poteva essere innamorato di lei!
Non…o
sì?
Ci
si può innamorare di una persona, pur
continuando a soffrire per un’altra?
Era
razionale?
Ma
si sa, l’amore non è mai razionale.
Non
vede nulla e nessuno e segue solo il suo
corso nel bene e nel male.
Erano
sempre più vicini, potevano sentire il
respiro dell’altro.
Erano
soli.
Sirius
ignorò la ragione che gli diceva di stare
attento, che avrebbe sofferto ancora, che era troppo presto e si
chinò su di
lei.
Quasi
contemporaneamente, anche Keira aveva
vinto la paura di una delusione e si era alzata sulla punta dei piedi.
Si
incontrarono a metà strada.
Si
baciarono con passione e foga.
Sirius
le mise una mano dietro la nuca,
sorreggendola, mentre si avvicinava ancora di più.
“Sirius!
Keira! Cosa…?”
La
voce di James li fece sobbalzare e si
allontanarono velocemente l’uno dall’altra.
Erano
violacei, mentre James, Lily e Remus li
guardavano con tanto d’occhi.
“Noi…ecco…”
Sirius
balbettò, lanciando un’occhiata a Keira.
“Devo
andare. Scusate!”disse e corse via.
“Keira…”sussurrò
Sirius.
“Vado
da lei.”
Anche
Lily sparì.
“Cosa
avete fatto?”
James
si mise le mani sui fianchi e guardò il
suo migliore amico, interrogativo.
Sirius
si passò una mano tra i capelli e disse
loro della proposta della canzone.
“E
dopo vi siete baciati?”
“Sì.”
“Ed
ora?”chiese Remus.
Sirius
crollò su una poltrona, accanto al fuoco e
lo fissò.
“Non
lo so, Rem. Non lo so proprio.”
“Hai
paura?”
“Di
cosa? Di essere ferito? Tu non
l’avresti?”chiese brusco, per poi scusarsi dopo.
“Sono
confuso…”
James
si sedette accanto a lui e gli passò un
braccio attorno alle spalle, abbracciandolo.
“Jane
mi ha lasciato, se n’è andata a Gerlos.
È
venuta Keira ed è diventata subito nostra amica, come se ci
conoscessimo da
sempre.
È
diventata la mia migliore amica ed in questi
mesi abbiamo sempre fatto tutto insieme.
Ci
siamo scambiate idee per gli scherzi, fatto
battute…tutto.
Ed
ora…ci siamo baciati!”
“Ti
piace?”
“E’
carina. Ma non avevo mai pensato a lei in
quel modo!”
“Tutti
i ragazzi della scuola non fidanzati
hanno pensato a lei in quel modo!”esclamò James,
stupito.
“Stavo
male. Sto male per via di Jane. Mi manca.
E lo sai.”
“Ma
hai baciato Keira. Perché?”
“Se
ti rispondo che mi andava, che mi dici?”
“Che
sei un coglione e che non ti credo!”
“Ho
sentito quello che sentivo per Jane. Acuito,
però.”
“Cosa?”
“Quel…come
te lo spiego…quella sensazione di leggerezza
che si prova quando sei a bordo della scopa. Quella vertigine, quel
buco nello
stomaco…”
“Capito.”
“E
qual è la diagnosi, dr Potter?”
“Che…attimo
di suspense…”
Remus
e Sirius alzarono gli occhi al cielo.
“Che
sei innamorato di Keira!”
“Non
può essere!”
“Non
l’avresti baciata. Se era così per fare
l’avresti fatto subito, prima che diventaste così
amici. Avresti fatto il
play-boy come con le altre!”
“Lei
non è una puttana!”
“Prima
non lo sapevi. Lo hai capito
conoscendola!”
Sirius
annuì.
“Soffri
per Jane, ma stai imparando a
dimenticarla.
L’amavi
alla follia, è vero. Ma ora è finita e
devi metterci una pietra sopra.
E
chi ti dice che Keira non sia la ragazza che
possa aiutarti a superare questo momento?
E
poi sono passati due mesi! Chi ti dice che lei
non stia con qualcun altro, ora?”
“Mike?
Ciao, dobbiamo parlare!”
Jane
si presentò davanti al dormitorio dei
ragazzi, con l’aria determinata.
Doveva
chiarire la faccenda.
Dopo
il bacio che si erano dati, erano diventati
più che amici.
Pur
sentendo la mancanza di Sirius, aveva
imparato a non pensarci.
Ogni
volta che il suo viso faceva capolino nei
suoi sogni e nei suoi giorni, lei si sforzava di pensare a
qualcos’altro.
Doveva
farlo. Altrimenti suo fratello sarebbe
finito nei guai.
Sperava
solo che i suoi nonni non sapessero
anche di Mike.
Perché
non era più di una semplice amicizia.
Non
da quell’ultima volta.
“Mike!
Andiamo, apri questa dannata porta!”
Erano
passati quasi due mesi da quando era
arrivata a Gerlos ed un paio di settimane dal bacio e da quel giorno.
Ci
ripensò.
Era
un sabato come tanti e la scuola aveva
organizzato una festicciola.
Così
per una sfilata di moda che si sarebbe
svolta all’interno dell’istituto.
C’erano
molti ospiti importanti e tutti si erano
abbigliati al meglio ed avevano portato le loro creazioni per mostrarle.
Jane
era abbigliata con un bell’abito azzurro,
comprato apposta per l’occasione e girava per la sala
ballando con le sue nuove
amiche.
Poi
Mike l’aveva invitata a ballare.
Avevano
bevuto e avevano mangiato moltissimo.
E
si era fatta convincere a uscire fuori ed a
camminare.
Forse
per l’alcool bevuto o il bel tempo o
chissà cosa, si erano baciati e molto, vincendo i moti di
repulsione che li
tenevano lontani per paura di una delusione o di
qualcos’altro non ben
identificato.
E
da bacio nasce bacio…ed erano finiti a letto
insieme.
Si
erano risvegliati la mattina dopo più
intontiti che mai.
E
non avevano fatto parola di ciò che era
successo, non avendo il coraggio di ritornare sull’argomento.
Solo
lui era più dolce con lei: l’abbracciava di
tanto in tanto, le dava baci sul collo, come se stessero insieme e lei
lo
lasciava fare.
Perché?
Jane
non sapeva cosa pensare.
Aveva
vaghi ricordi di quella notte passata
insieme.
Vaghi,
ma belli.
Era
stata benissimo con lui.
Una
bella sensazione che non provava da tempo.
Ma
inconsapevolmente si stava ponendo la stessa
domanda che Sirius si era posto prima di baciare Keira:
Ci
si può innamorare di una persona, pur
continuando a soffrire per un’altra?
Era
razionale?
E
non sapeva che rispondere.
Dopo
altri richiami, Mike uscì dal dormitorio,
ancora assonnato dato che erano le otto di mattina del sabato.
“Ehi!
Ciao, boccolosa!”
“Possiamo
parlare?”disse, prendendo il coraggio
a due mani e ritornando sull’argomento.
“Ok.
Mi vesto in un lampo e vengo con te in
parco. Aspettami lì.
Jane
obbedì e dopo soli 5 minuti stavano
passeggiando insieme.
“Voglio
chiarire quello che è successo, Mike.”
“Parli
del fatto che abbiamo passato la notte
insieme?”
Lei
annuì.
“Eravamo
ubriachi!”
Quelle
parole le fecero male.
Non
era stato nulla per lui? Non era innamorato
di lei?
Ma
perché stava male a pensarci?
”Si sa che l’alcool ci fa abbandonare i nostri
freni inibitori.”
“Sì,
lo so.”
“E
che ci fa fare cose che da sobri non avremmo
mai avuto il coraggio di fare.”
Si
fermò e Jane seguì il suo esempio, stupita da
quelle parole.
“Volevi
fare l’amore con me?”
“Dal
primo momento che ti ho vista. Volevo
baciarti, stare con te, amarti e renderti felice.
Ma
non potevo. Soffrivi. Non volevo farti del
male. Non volevo confonderti le idee.”
“Ed
ora? Secondo te non sono confuse ora?”
“No,
affatto. Sono chiare.”
“Per
te, forse! Stavo con Sirius, lo amavo, sono
stata costretta a lasciarlo!”
Mike
sapeva del ricatto.
“Ed
ora ci siamo baciati ed abbiamo fatto
l’amore insieme. È tutto chiaro? Per me non lo
è!”
“Chi
ami?”
“Cosa?”
Jane
stava urlando nel mezzo del parco vuoto,
fronteggiando Mike.
“Chi
ami?”
“Come
faccio a saperlo?”
“Hai
detto che amavi Sirius. Se fosse vero,
avresti trovato il modo per aggirare il ricatto, per stare con lui. Ma
non ne
hai avuta la forza. Perché non ne valeva la pena!”
Lei
avanzò, alzando il braccio, pronta a
tirargli un ceffone.
Non
ne valeva la pena?
“Non
lo sai!”
“Se
si ama una persona si fa di tutto per stare
con lei, abbattendo tutti i muri che ci vengono messi di fronte,
affrontando le
nostre difficoltà, sconfiggendo le nostre paure.
L’amore
è una forza potentissima, che ci fa
nascere e crescere e che ci da la forza per rialzarci quando siamo a
terra.
Che
ci dice di non mollare mai, anche quando
sembra che non ci sia nulla da fare.
È
la forza che governa il mondo, che ci fa
soffrire, ma che permette di trarre dalle lacrime la forza per andare
avanti e
lottare.
Tu
non lo amavi. Non era quell’amore di cui sto
parlando.
Era
una cotta, una forte cotta che hai scambiato
per amore.
Non
state più insieme, ma non puoi permettere al
suo ricordo, al ricordo degli attimi passati insieme, di impedirti di
andare
avanti.
I
tuoi nonni ti hanno ricattato. Non approvavano
la vostra relazione.
Troveremo
il modo di salvare tuo fratello. Ma non
ami Sirius. Non lo hai mai amato, solo creduto di amare.”
Lei
abbassò la mano ed annuì.
Aveva
ragione.
Se
lo avesse amato, avrebbe lottato per averlo.
Ma
non era stato così.
Stava
male per lui, per il suo ricordo.
Ma
non l’amava.
“Ed
ora? Che devo fare?”
“Non
posso dirtelo io. Devi saperlo tu.”
“Come?”
“Scava
dentro di te e scoprirlo. Cosa ti comanda
il cuore, non la ragione. Non le emozioni che ti legavano a lui. Pensa
a quelle
nuove.”
“E
ci sei anche tu in questa nuova vita che mi
devo creare?”
“Solo
se lo vorrai.”
“L’ho
amato non per amore vero. Mi mancherà,
penserò a lui. Ma non credo che se sistemeremo questa
faccenda dei miei nonni,
cambieranno le cose tra loro.”
“Lo
spero. Altrimenti ti rapisco e ti riporto
qui a Gerlos da me.”
“Non
me ne andrò.”
Si
avvicinò.
“Sicura?”
Lei
lo baciò, portata da una forza alla quale
era impossibile dire di no.
La
forza dell’Amore.
Quella
che permette al mondo di girare.
Non
bisogna soffocare l’amore, quello vero.
Sirius
era stato un capitolo, un bellissimo
capitolo. Una cotta intensa, ma non l’Amore con
Forse
Mike lo era.
Ma
mentre lui la stringeva a sé e ricambiava il
bacio, si rese conto che saperlo ora non era vitale.
C’era
tempo.
Dovevano
risolvere la faccenda dei suoi nonni.
Dovevano
salvare suo fratello.
Ma
insieme stavolta.
Lo
amava ed ora ne era sicura.
Ciaoooooooooooooooooo!!!
Ecco
a voi questo chappy appena finito
e subito postato!!!
Qui
si risolvono tutti i dubbi:
quello che era sembrato amore, era una cotta e Sirius e
Keira…
Beh….anche
loro avranno il loro da
fare per districare il groviglio di sentimenti che provano!!!!
In
bocca al lupo, ragazzi miei!!!!
Grazie
a:
SakiJune:
grazie del commento!!! Dimmi
che ne pensi di questo chappy!!!
Jayne:
eccoti accontenta con Keira
e Jane!!! Ci sono non poche novità in questo capitolo!!!!
Dimmi la tua, mi
raccomando!!!
Non
vedo l’ora di leggere le tue
storie, postale prestissimo!!!!
Germana:
ecco accontentata anche
te!!! Posto subito perché ho l’ispirazione e
perché penso di non avere tempo
durante la prossima settimana!!!!
Datemi
l’in bocca al lupo per i
compiti ed interrogazioni!!!
Ma
non posso andare ad Hogwarts?
Lì
non ci sono il latino ed il
greco e la filosofia…e…vabbè tutto
quello che studiamo noi poveri disgraziati
esseri umani!!!!
Hihihihi
Baciotti
Lily
Black 90