Non immaginavo...

Lui era pronto a viverla, quella storia d’amore similare a quella dei film, lui era pronto a rischiare, anche se dovevano stare lontani migliaia di kilometri, anche se si sarebbero visti sporadicamente, anche se lei l’avrebbe raggiunto solo due anni dopo. Ma lui non pensava solo a ciò che avrebbe fatto, pensava a come lei l’avrebbe vissuta. Era sicuro che pur di renderlo felice, avrebbe accettato la cosa, pensando che due anni sarebbero passati velocemente, sofferenza, questo avrebbe portato la lontananza, e lui non voleva che lei soffrisse per due anni…

Quando si innamorarono, erano dei ragazzi, giovani senza pensieri e con una confusione ormonale in corpo. Si amarono più di ogni altra cosa al mondo, lui e lei… esistevano solo loro due… L’amore che vivevano crebbe proprio come loro, maturò e sbocciò ma proprio come un fiore visse sino a perire. Erano al parco, si erano dati appuntamento li, al solito orario, al loro albero… quel giorno però lui ritardò, cosa mai successa…

Quel giorno, quando ritardò, lei stava leggendo, e alzando in capo, lo vide arrivare a testa bassa e mani in tasca, camminava lento, capì subito che qualcosa non andava… lasciò il libro appoggiato sull’erba e gli andò incontro, fece per salutarlo come ogni volta, abbracciandolo per poi circondargli con le braccia il collo e baciarlo, ma le aspettative furono diverse… Lui si fermò e quando lei fece per abbracciarlo la bloccò…

Quel giorno, lui la lasciò, senza un motivo reale, senza una spiegazione, semplicemente con una frase sentita e risentita, troppe volte, che quasi aveva perso di credibilità. Quella frase che però divenne reale, quella frase che gli veniva talmente difficile da dire ma che era costretto a pronunciare. Le stava spezzando il cuore e ne era consapevole, ma era melio così.

Si girò e se ne andò, così com’era venuto , con il capo basso e le mani nelle tasche del giubbotto, la stava lasciando sola, il vento le scompigliò i capelli, e le lacrime iniziarono a rigare il suo volto, ma lui non si girò, non ne ebbe il coraggio, la lasciò per renderla libera di volare via… come una rondine, quella stessa rondine che era raffigurata nella collana che poco tempo prima le aveva regalato, come simbolo del loro amore libero e felice.

Qualche anno dopo…             

"Ciao, sei tornato, ti cercava la una ragazza prima, è dentro da circa 5 minuti." disse un ragazzo dagli occhi di ghiaccio mentre portava dentro casa i bagagli, lui e il suo migliore amico, erano appena tornati dall'università, quanto tempo, quanti ricordi aveva li...

“Ah, si grazie...Senti… Ti ricordi la storia che mi hai raccontato, quel giorno che passammo davanti al parco, quella di quei due ragazzi innamorati, ma che poi si sono dovuti separare?”

“Si… ricordo. Come se fosse ieri.”

“Bene… la ragazza che mi hai descritto… oggi mi è sembrato di vederla, mentre tornavo a casa, seduta sotto un albero a leggere un libro, e che alzava lo sguardo di tanto in tanto… aspettando come se aspettasse l’arrivo di qualcuno…” Sgranò  gli occhi, quegli occhi azzurri che da tempo erano diventati quasi opachi, ripresero colore vivo, iniziò a correre, veloce, così veloce da inciampare nei suoi stessi passi.

Arrivò e si dovette fermare, a prendere fiato, davanti all’entrata di quel grande parco, camminando lo vide quel grande Albero, dove ogni volta si incontravano… avvicinandosi la notò… quella ragazza con gli occhiali, con il libro sulle gambe, con la schiena appoggiata al tronco… la vide chiudere il libro, posandolo affianco a lei, la vide alarsi mantenendo il capo basso avvicinandosi a lui, poi alzò il volto, i suoi occhi erano chiusi e al lato c’erano le lacrime che già scendevano, rigandole il volto, arrivando a bagnargli le guance un po’ arrossate, sorrideva… quelle quindi erano lacrime di gioia...

“Sei in ritardo… anche questa volta.” Disse per poi alzarsi sulle punte e baciarlo, lui gli circondo la vita con le braccia. Quanto aveva desiderato riappropriarsi di quel sapore, così dolce, tanto...
Erano passati 5 anni, da quando si erano divisi… ma ora sembrava che nulla fosse cambiato. Loro non erano cambiati, i sentimenti che provavano l’uno per l’altro non erano cambiati. Erano pronti a riprendere la loro vita, insieme.

“Ti amo e non ho mai smesso di amarti...”




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Nota autrice: 
Ciau ^^ 
Beh, non era prevista questa parte... ma buh xD ora c'è...

Heiji: a me non piace... u.u
Io: Nemmeno a me... ma non ho chiesto la tua opinione Heiji! -.-

Fine della stroria... (che in origine era solo una flash xD) 
Ringrazio chi ha letto, chi ha recensito e chi ha aggiunto la storia in preferite, seguete e ricordate *-* grazie mille!!!
(mi scuso per gli eventuali errori :) ) 
Ora vi saluto, :)

MangAnime ;)